Poiché perfino Il Sole 24 ore
diffonde informazioni errate, mettendo insieme leggi diverse, ed attribuisce
alla legge Fornero anche tutte le misure pensionistiche, ben più corpose,
varate da Sacconi nel 2010 e 2011 (cfr. Cosa prevede
la Riforma Fornero), provo a rispondere al seguente quesito:
QUAL E’ STATO IL
GOVERNO (E IL MINISTRO: SACCONI O FORNERO?) CHE HA “RIFORMATO” DI PIU’ LE
PENSIONI?
Dal 1992, le
riforme delle pensioni sono state 8 (Amato, 1992; Dini, 1995; Prodi, 1997;
Berlusconi/Maroni, 2004; Prodi/Damiano, 2007; Berlusconi/Sacconi, 2010;
Berlusconi/Sacconi, 2011; Monti-Fornero, 2011).
Oltre a quella Dini che ha introdotto il metodo
contributivo, le ultime 4 riforme: Damiano (2007, in parte), Sacconi (2010 e
2011) e Fornero (2011) stanno producendo e produrranno risparmi fino al 2060
per centinaia di miliardi (cfr. MEF). Dopo le riforme, il sistema pensionistico
italiano, come riconosciuto dall’UE, è tra i più solidi e severi in UE28.
L’unico intervento ancora da fare è quello sulle cosiddette pensioni d’oro
(>90.000€ l’anno), che sono 109.000 e costano 13 mld l’anno (e forse su
quelle d’argento), intervenendo con modalità rispettose della pronuncia della
Corte Costituzionale del 2013.
Le
riforme di Sacconi (2010 e 2011,
oltre a Damiano, 2007) sono più corpose, immediate e recessive di quella
Fornero; in sintesi, esse hanno introdotto:
• “finestra” (= differimento
dell’erogazione) di 12 mesi per tutti i lavoratori dipendenti pubblici e
privati o 18 mesi per tutti quelli autonomi;
•
allungamento, senza gradualità, di 5 anni (+ “finestra”) dell’età di
pensionamento di vecchiaia delle lavoratrici dipendenti pubbliche per
equipararle a tutti gli altri a 65 anni (più finestra), tranne le lavoratrici
private; e
•
adeguamento triennale all’aspettativa di vita, che porterà l'età di pensionamento per vecchiaia a 67 anni nel 2020.
La riforma
Fornero (2011) ha stabilito, principalmente:
•
metodo contributivo pro-rata per tutti, a decorrere dall'1.1.2012;
•
aumento di un anno delle pensioni di anzianità (ridenominate “anticipate”); e
•
allungamento graduale entro il 2018 dell’età di pensionamento di vecchiaia
delle dipendenti private da 60 anni a 65 (più finestra), per allinearle a tutti
gli altri,
i
cui effetti si avranno soprattutto a partire dal 2020.
NB: La legge Fornero ha opportunamente
eliminato la “finestra” di 12 o 18 mesi sostituendola con un allungamento
corrispondente dell’età base, ma l’allungamento (già recato dalla riforma
Sacconi) è solo formale.
Come può
succedere che - per anni e tutt’oggi - si possano propalare informazioni false
che disinformano decine di milioni di Italiani su chi ha fatto che cosa sulle
sesquipedali manovre correttive anti-crisi (il valore delle manovre del governo
Berlusconi è il quadruplo di quelle
del governo Monti – 266,3 mld cumulati contro 63,2 – [1] ed esse sono molto più inique e recessive, eppure quasi tutti
se la prendono con Monti) o sulle pensioni, provvedimenti di legge che hanno
inciso così negativamente sulla vita di milioni di cittadini italiani? E’
l’effetto, da una parte, di disinformazione scientemente portata avanti da
esponenti politici di destra (in particolare, nell’ordine, Berlusconi,
Tremonti, Sacconi, Gasparri, La Russa) e dai loro agit-prop;[2] dall’altra, di impreparazione dei
giornalisti, che spesso si copiano gli articoli e veicolano notizie senza un
adeguato vaglio critico e l’esame approfondito dei provvedimenti di legge.
Eclatante fu il caso dell’errore del governo Berlusconi relativo proprio alle
pensioni, nella lettera all’UE sulle manovre correttive del 2011, che partì
dall’Ansa e poi a cascata coinvolse tutti i media, con serie ripercussioni
internazionali sul governo.[3]
Giuliano
Cazzola, sedicente socialista ed ex esponente del partito di destra PDL (poi di
Forza Civica, ora di NCD) è uno degli agit-prop della DISINFORMAZIONE
sistematica della destra. Anche lui, dimenticandosi che è stato uno dei
protagonisti (era vicepresidente della Commissione Lavoro alla Camera) delle
manovre correttive molto inique del governo Berlusconi (fu uno dei rappresentanti
del PDL che motivò in Aula il voto favorevole del PDL, lo ricordo bene poiché
gli inviai una lettera di severa critica, v. Appendice) e delle due leggi
Sacconi, attribuisce tutto alla legge Fornero. E addirittura lo fa affermare
anche a Vittorio Conti, ex Commissario straordinario dell’Inps.
Inps,
come saranno le pensioni alla Boeri
08-03–2015 Giuliano Cazzola
http://formiche.us8.list-manage.com/track/click?u=36b7a9702ea86a9f69b819156&id=3123781124&e=07e3b92ad9
08-03–2015 Giuliano Cazzola
http://formiche.us8.list-manage.com/track/click?u=36b7a9702ea86a9f69b819156&id=3123781124&e=07e3b92ad9
Per chi volesse
approfondire la questione, do le leggi interessate: Sacconi: DL 78/2010 (L.
122/2010), art. 12, e DL 98/2011 (L. 148/2011); Fornero: DL 201/2011 salva-Italia
(L. 214/2011).
E due articoli:
E due articoli:
Pensioni,
effetto Sacconi Tremonti: calo del 27,4%
Inps: nei primi tre mesi dell'anno numeri dimezzati rispetto al 2011.
15 Aprile 2012
http://www.lettera43.it/economia/personal/pensioni-effetto-sacconi-tremonti-calo-del-27-4_4367547329.htm
Inps: nei primi tre mesi dell'anno numeri dimezzati rispetto al 2011.
15 Aprile 2012
http://www.lettera43.it/economia/personal/pensioni-effetto-sacconi-tremonti-calo-del-27-4_4367547329.htm
Inps,
l'età media in aumento: promossa la riforma Sacconi
28/07/2012
http://www.ilgiornale.it/news/economia/inps-let-media-aumento-promossa-riforma-sacconi-826241.html
28/07/2012
http://www.ilgiornale.it/news/economia/inps-let-media-aumento-promossa-riforma-sacconi-826241.html
Poi, non solo
Cazzola, ma anche Il Sole 24 ore, il sindacato della
Lega Nord e persino la
CGIL Roma, oltre a Oscar Giannino (vedi lettera allegata), attribuiscono tutto
o alla seconda legge Sacconi (2011), che in realtà ha
solo integrato la più incisiva legge 122/2010, o alla legge Fornero.
LA
PENSIONE DI VECCHIAIA E DI ANZIANITA' PRIMA E DOPO LA RIFORMA FORNERO
marzo 2012
http://www.sindacatopadano.org/Pensioni_Fornero.pdf
marzo 2012
http://www.sindacatopadano.org/Pensioni_Fornero.pdf
Le
pensioni. Prima, durante e dopo la “Fornero”
11 Luglio 2012
http://www.cgilprovinciadiroma.it/Documento%20pensioni%2011%20lluglio.pdf
11 Luglio 2012
http://www.cgilprovinciadiroma.it/Documento%20pensioni%2011%20lluglio.pdf
link sostituito
da:
https://fpcgilgiustizie.wordpress.com/2012/07/13/dip-welfare-le-pensioni-prima-durante-e-dopo-la-fornero-2/
Conclusione. Effettivamente
è difficile raccapezzarsi in questo bailamme disinformativo, talvolta
involontario, talaltra volontario ad opera di agit-prop ben retribuiti e non,
se non si è seguito - come ho fatto io, essendone uno dei destinatari e delle
vittime - quasi passo passo la scansione dei vari provvedimenti legislativi.
Spero di essere
stato utile.
PS: Allego la legge 214/2011-Fornero (le
pensioni sono regolate dall’art. 24), che cita correttamente – come avviene per
tutte le leggi – le leggi che va a modificare, tra cui le due leggi Sacconi, le
quali però non spariscono affatto:
Manovra
finanziaria 'Decreto Salva Italia' del governo Monti
Testo ufficiale del Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011
coordinato con la Legge di conversione n. 214 del 22 dicembre 2011
http://www.dossier.net/guida/norme/legge-conversione-dl-201-2011.htm
Testo ufficiale del Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011
coordinato con la Legge di conversione n. 214 del 22 dicembre 2011
http://www.dossier.net/guida/norme/legge-conversione-dl-201-2011.htm
________________________
Note:
[1] Il lavoro
‘sporco’ del governo Berlusconi-Tremonti
[2] Informazione,
disinformazione e controinformazione
[3] Ricostruzione
del caso Berlusconi-Olli Rehn
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2770782.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/ricostruzione-del-caso-berlusconi-olli.html
Appendice
contributo inviato da magnagrecia il 29 settembre 2010
Pubblico la lettera che ho appena inviato via e-mail
all'On. Giuliano Cazzola (PDL), Vice Presidente della Commissione Lavoro della
Camera dei Deputati:
Egr. On. Cazzola,
ho ascoltato stamattina il Suo intervento alla Camera sulla fiducia al Governo. Mi permetto di esprimerLe la mia meraviglia e la mia disapprovazione e di dover aggiungere che francamente esso mi è sembrato un modo di guadagnarsi la pagnotta, invero immeritata dal punto di vista di un cittadino normale.
Lei ha fatto due affermazioni talmente prive di fondamento, da potersi spiegare solo alla luce di motivazioni sottostanti di ordine psicologico: la prima, che il debito pubblico italiano non è aumentato come negli altri Paesi; la seconda, che avete varato una riforma delle pensioni senza che ci sia stata, a differenza degli altri Paesi, un'ora di sciopero.
Infatti, sorprende che non sia chiaro a un luminare dell'economia come Lei ciò che sarebbe invece chiaro anche ad uno scolaro di scuola elementare, se venisse informato adeguatamente, e cioè che negli altri Paesi gli interventi anti-crisi sono ammontati al 2-3% del PIL, mentre in Italia solo allo 0,5-0,6%; e che, per quanto riguarda le manifestazioni contro la scandalosamente e crudelmente iniqua manovra correttiva varata dal vostro governo di centrodestra, c'è stato, da un lato, lo sciopero della sola CGIL; dall'altro, la CISL e la UIL hanno appoggiato, unici sindacati in Europa, le inique e crudeli misure governative; dall'altro ancora, c'è una evidente, sistematica, scientifica, dispotica disinformazione dei lavoratori e dei cittadini; ed infine, centinaia di migliaia, milioni di cittadini, il lavoro non ce l'hanno affatto, o perché non l'hanno mai avuto o perché l'hanno perso e non riescono a ritrovarlo: come e contro chi potrebbero scioperare?
Accennavo prima alle motivazioni sottostanti di ordine psicologico; non l'ho fatto casualmente, perché non dev'essere casuale e si spiega solo alla luce di sensi di colpa da compensare, se un ex o sedicente socialista come Lei si mette a fare politica in un partito di centrodestra e se le stesse argomentazioni usate da Lei compulsivamente da 5 mesi in Parlamento o in televisione, vengano usate altrettanto compulsivamente dai ministri altrettanto ex o sedicenti ancora socialisti, Tremonti, Sacconi e Brunetta, sul non o scarso aumento del debito pubblico (che poi non è affatto vero, come dimostrano i comunicati di Banca d'Italia ) e soprattutto sull'assenza di manifestazioni contro la manovra correttiva e la riforma (!?) delle pensioni: una manovra correttiva la più feroce ed iniqua della storia repubblicana, che addossa l'onere dell'aggiustamento dei conti pubblici (non dell'INPS, badi, la cui gestione presenta un avanzo record di 7,9 miliardi) su categorie deboli o debolissime, a reddito basso, bassissimo o addirittura pari a zero – che perderanno in un solo anno introiti di migliaia o decine di migliaia di €, come i dipendenti pubblici, i precari e i pensionandi inattivi (lo slittamento iniquo di 4 trimestri in soli 3 anni comporterà che ciascun pensionando inattivo – centinaia di migliaia di persone - perderà tredici mensilità di pensione), mentre tutti i percettori di reddito privati - ad eccezione dei produttori di farmaci generici, dei grossisti di farmaci, dei farmacisti e dei beneficiari di stock option, per la parte eccedente il triplo della retribuzione fissa (cioè nessuno, neanche Passera e Profumo!) -, anche miliardari come Berlusconi, milionari come Tremonti, o abbienti come Lei, Sacconi e Brunetta, non pagheranno – letteralmente - neanche un centesimo!
In conclusione, Sig. Deputato protempore, le Sue dichiarazioni di stamane sono davvero incongrue e s'inscrivono coerentemente solo in uno schema di Sua “realtà parallela”. Faccia uno sforzo, scenda con i piedi per terra, e forse s'accorgerà anche Lei che far pagare per il risanamento dei conti pubblici, appunto, ad un pensionando inattivo o a un precario qualche decina di migliaia di € in un anno, mentre, ripeto, né un miliardario come Berlusconi, né un milionario come Tremonti, né un abbiente come Lei o Sacconi o Brunetta pagherà un solo centesimo, è una misura crudele ed iniqua, molto iniqua, inaccettabile per un ministro sedicente socialista, che dovrebbe avere – lo affermava il socialista Sandro Pertini – come stella polare, oltre alla libertà, la giustizia sociale.
Distinti saluti
VB
ho ascoltato stamattina il Suo intervento alla Camera sulla fiducia al Governo. Mi permetto di esprimerLe la mia meraviglia e la mia disapprovazione e di dover aggiungere che francamente esso mi è sembrato un modo di guadagnarsi la pagnotta, invero immeritata dal punto di vista di un cittadino normale.
Lei ha fatto due affermazioni talmente prive di fondamento, da potersi spiegare solo alla luce di motivazioni sottostanti di ordine psicologico: la prima, che il debito pubblico italiano non è aumentato come negli altri Paesi; la seconda, che avete varato una riforma delle pensioni senza che ci sia stata, a differenza degli altri Paesi, un'ora di sciopero.
Infatti, sorprende che non sia chiaro a un luminare dell'economia come Lei ciò che sarebbe invece chiaro anche ad uno scolaro di scuola elementare, se venisse informato adeguatamente, e cioè che negli altri Paesi gli interventi anti-crisi sono ammontati al 2-3% del PIL, mentre in Italia solo allo 0,5-0,6%; e che, per quanto riguarda le manifestazioni contro la scandalosamente e crudelmente iniqua manovra correttiva varata dal vostro governo di centrodestra, c'è stato, da un lato, lo sciopero della sola CGIL; dall'altro, la CISL e la UIL hanno appoggiato, unici sindacati in Europa, le inique e crudeli misure governative; dall'altro ancora, c'è una evidente, sistematica, scientifica, dispotica disinformazione dei lavoratori e dei cittadini; ed infine, centinaia di migliaia, milioni di cittadini, il lavoro non ce l'hanno affatto, o perché non l'hanno mai avuto o perché l'hanno perso e non riescono a ritrovarlo: come e contro chi potrebbero scioperare?
Accennavo prima alle motivazioni sottostanti di ordine psicologico; non l'ho fatto casualmente, perché non dev'essere casuale e si spiega solo alla luce di sensi di colpa da compensare, se un ex o sedicente socialista come Lei si mette a fare politica in un partito di centrodestra e se le stesse argomentazioni usate da Lei compulsivamente da 5 mesi in Parlamento o in televisione, vengano usate altrettanto compulsivamente dai ministri altrettanto ex o sedicenti ancora socialisti, Tremonti, Sacconi e Brunetta, sul non o scarso aumento del debito pubblico (che poi non è affatto vero, come dimostrano i comunicati di Banca d'Italia ) e soprattutto sull'assenza di manifestazioni contro la manovra correttiva e la riforma (!?) delle pensioni: una manovra correttiva la più feroce ed iniqua della storia repubblicana, che addossa l'onere dell'aggiustamento dei conti pubblici (non dell'INPS, badi, la cui gestione presenta un avanzo record di 7,9 miliardi) su categorie deboli o debolissime, a reddito basso, bassissimo o addirittura pari a zero – che perderanno in un solo anno introiti di migliaia o decine di migliaia di €, come i dipendenti pubblici, i precari e i pensionandi inattivi (lo slittamento iniquo di 4 trimestri in soli 3 anni comporterà che ciascun pensionando inattivo – centinaia di migliaia di persone - perderà tredici mensilità di pensione), mentre tutti i percettori di reddito privati - ad eccezione dei produttori di farmaci generici, dei grossisti di farmaci, dei farmacisti e dei beneficiari di stock option, per la parte eccedente il triplo della retribuzione fissa (cioè nessuno, neanche Passera e Profumo!) -, anche miliardari come Berlusconi, milionari come Tremonti, o abbienti come Lei, Sacconi e Brunetta, non pagheranno – letteralmente - neanche un centesimo!
In conclusione, Sig. Deputato protempore, le Sue dichiarazioni di stamane sono davvero incongrue e s'inscrivono coerentemente solo in uno schema di Sua “realtà parallela”. Faccia uno sforzo, scenda con i piedi per terra, e forse s'accorgerà anche Lei che far pagare per il risanamento dei conti pubblici, appunto, ad un pensionando inattivo o a un precario qualche decina di migliaia di € in un anno, mentre, ripeto, né un miliardario come Berlusconi, né un milionario come Tremonti, né un abbiente come Lei o Sacconi o Brunetta pagherà un solo centesimo, è una misura crudele ed iniqua, molto iniqua, inaccettabile per un ministro sedicente socialista, che dovrebbe avere – lo affermava il socialista Sandro Pertini – come stella polare, oltre alla libertà, la giustizia sociale.
Distinti saluti
VB
P.S.: La informo
che pubblicherò questa lettera su alcuni forum.
***
[Ecco
l’incredibile risposta di Giuliano Cazzola]
Ho
appena ricevuto questa email da parte dell'On. Giuliano Cazzola.
Oggetto: Re: I: Trasmesso via sito - Intervento alla Camera sulla fiducia al Governo
Faccia come vuole io sono dal 2002 nel mirino della brigate rosse,si figuri se mi spaventano lettere come la sua o la minaccia di pubblicarle su alcuni forum. In Italia la Cgil non e' il solo sindacato. Per fortuna. Confermo quanto ho detto nell'intervento.
Giuliano Cazzola
Oggetto: Re: I: Trasmesso via sito - Intervento alla Camera sulla fiducia al Governo
Faccia come vuole io sono dal 2002 nel mirino della brigate rosse,si figuri se mi spaventano lettere come la sua o la minaccia di pubblicarle su alcuni forum. In Italia la Cgil non e' il solo sindacato. Per fortuna. Confermo quanto ho detto nell'intervento.
Giuliano Cazzola
30/set/2010, alle ore 12.59
Post e articoli collegati:
Lettera a Oscar
Giannino
Lettera al
presidente dell’INPS Tito Boeri
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2832306.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/lettera-al-presidente-dellinps-tito_11.html
Lettera all’On.
Matteo Salvini
http://vincesko.blogspot.com/2015/04/lettera-allon-matteo-salvini.html
Lettera a Carlo
Cottarelli, direttore esecutivo del FMI, sua risposta e mia replica
Lettera ai media, al Governo, al PD e ai sindacati:
le pensioni e Carlo Cottarelli
Lettera alla
Professoressa Elsa Fornero su pensioni e manovre correttive
Pubblicato
il mercoledì, 18 gennaio 2012 da Cesare Damiano
Pubblicato
il sabato, 31 marzo 2012 da Cesare Damiano
1.
Vincesko sabato, 31 marzo 2012 at 12:33
“ESODATI,
PAGANO LE AZIENDE”
“[…] Per Giuliano Cazzola, deputato Pdl e grande esperto di previdenza, «dimenticare» il problema degli esodati fu una scelta esplicita del governo. «Probabilmente si voleva dare un segnale forte e di grande rigore nei confronti dei mercati e dell’Europa – spiega – ma è stata una scelta del tutto irragionevole. Bisognava pensare una transizione più graduale». […]”
“[…] Per Giuliano Cazzola, deputato Pdl e grande esperto di previdenza, «dimenticare» il problema degli esodati fu una scelta esplicita del governo. «Probabilmente si voleva dare un segnale forte e di grande rigore nei confronti dei mercati e dell’Europa – spiega – ma è stata una scelta del tutto irragionevole. Bisognava pensare una transizione più graduale». […]”
Quel
che si dice una faccia di tolla al quadrato ed esempio palmare di voce dal sen
fuggita per effetto del senso di colpa per coda di paglia, compensata
puerilmente da “proiezione psicologica”, fenomeno che colpisce indistintamente
tutti i sedicenti socialisti che militano nel centrodestra (Sacconi, Brunetta,
Tremonti, Cicchitto, Cazzola).
Egli ha fatto la stessa cosa che ora critica, approvando il DL 78/2010 (L. 122/2010), col limite dei 10.000 in mobilità e non prevedendo eccezioni per i disoccupati e gli inattivi.
E per giunta difendendo il DL – raccontando qualche balla – sia nel suo intervento alla Camera, sia in risposta ad una mia lettera di critica.
Egli ha fatto la stessa cosa che ora critica, approvando il DL 78/2010 (L. 122/2010), col limite dei 10.000 in mobilità e non prevedendo eccezioni per i disoccupati e gli inattivi.
E per giunta difendendo il DL – raccontando qualche balla – sia nel suo intervento alla Camera, sia in risposta ad una mia lettera di critica.
IL CASO
Cazzola e il "colpo di fortuna" dell'alloggio con vista Colosseo
Il deputato del Pdl abita a Roma nello stesso palazzo di Filippo Patroni
Griffi, titolare della Pubblica amministrazione. Gli inquilini ottennero il
declassamento dell'immobile: da edificio di pregio ad abitazioni popolari, per
la ristrutturazione necessaria
di ROSARIO DI RAIMONDO
11 gennaio 2012
Aggiornamento
(30/04/2015)
Segnalo:
Osservatorio sulle pensioni
Data pubblicazione: 30/04/2015
L’Osservatorio statistico sulle pensioni è stato aggiornato con i dati
relativi alle pensioni vigenti al 1°gennaio 2015 e liquidate nel 2014.
Dall’analisi dei dati emerge la conferma del trend decrescente degli
ultimi anni che vede passare le prestazioni erogate ad inizio anno da 18.363.760
nel 2012 a 18.044.221 nel 2015; una decrescita media annua dello 0,6% frenata
dall’andamento inverso delle prestazioni assistenziali che nello stesso periodo
passano da 3.560.179 nel 2012 a 3.731.626 nel 2015.
Il fenomeno è da attribuirsi sia all’esaurimento del collettivo delle
pensioni di invalidità liquidate ante Legge 222/1984, sia all’inasprimento dei
requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia e di anzianità determinato
dalla Legge 214/2011.
Di contro l’importo medio mensile erogato risulta in costante crescita,
passando da 780,14 euro nel 2012 a 825,06 euro nel 2015.
Ciò è dovuto essenzialmente agli effetti della perequazione automatica
delle pensioni e all’effetto sostituzione delle pensioni eliminate con le nuove
liquidate che presentano mediamente importi maggiori.
[L’importo
complessivo annuo risulta pari a 192,6 miliardi di euro, di cui 173 miliardi
sostenuti dalle gestioni previdenziali. Il 66% dell’importo è erogato dalle gestioni
lavoratori dipendenti, il 23,8% da quelle dei lavoratori autonomi, il 10,1% da
quelle assistenziali.]
NB:
Come si può notare, anche l'INPS attribuisce erroneamente il calo del numero
delle pensioni solo “all’inasprimento dei requisiti di accesso alla pensione di
vecchiaia e di anzianità determinato dalla Legge 214/2011 [Fornero]”.
Commenti
# 1 commento di paolo -
lasciato il 16/5/2015 alle 10:17
certo, ste mazzecalzette
parlano bene non cè dubbio.ma aver buttato + di 15 mila euro dalla finestra ,
trovo che sia stata una rapina armata alla povera gente,e nessuno ne parla
davvero.
nemmeno la consulta,,,brava gente
nemmeno la consulta,,,brava gente
Già. Ma la Consulta va investita del
problema, non può muoversi autonomamente. Infatti, negli ultimi 3 casi (i 2
contributi di solidarietà e il blocco dell'indicizzazione, tutti e 3 giudicati
incostituzionali), hanno fatto sempre ricorso titolari di redditi elevati. In
quest'ultimo caso, 2 associazioni di dirigenti. I sindacati dei
"poveri", mai. Anzi, Bonanni (CISL) e Angeletti (UIL) sono stati
complici di Sacconi.
Grazie del commento.
Grazie del commento.
**********
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