venerdì 15 maggio 2015

Sacconi vs Fornero, qual è stato il ministro che ha riformato di più le pensioni


Poiché perfino Il Sole 24 ore diffonde informazioni errate, mettendo insieme leggi diverse, ed attribuisce alla legge Fornero anche tutte le misure pensionistiche, ben più corpose, varate da Sacconi nel 2010 e 2011 (cfr. Cosa prevede la Riforma Fornero), provo a rispondere al seguente quesito:
QUAL E’ STATO IL GOVERNO (E IL MINISTRO: SACCONI O FORNERO?) CHE HA “RIFORMATO” DI PIU’ LE PENSIONI?
Dal 1992, le riforme delle pensioni sono state 8 (Amato, 1992; Dini, 1995; Prodi, 1997; Berlusconi/Maroni, 2004; Prodi/Damiano, 2007; Berlusconi/Sacconi, 2010; Berlusconi/Sacconi, 2011; Monti-Fornero, 2011).
Oltre a quella Dini che ha introdotto il metodo contributivo, le ultime 4 riforme: Damiano (2007, in parte), Sacconi (2010 e 2011) e Fornero (2011) stanno producendo e produrranno risparmi fino al 2060 per centinaia di miliardi (cfr. MEF). Dopo le riforme, il sistema pensionistico italiano, come riconosciuto dall’UE, è tra i più solidi e severi in UE28. L’unico intervento ancora da fare è quello sulle cosiddette pensioni d’oro (>90.000€ l’anno), che sono 109.000 e costano 13 mld l’anno (e forse su quelle d’argento), intervenendo con modalità rispettose della pronuncia della Corte Costituzionale del 2013.

Le riforme di Sacconi (2010 e 2011, oltre a Damiano, 2007) sono più corpose, immediate e recessive di quella Fornero; in sintesi, esse hanno introdotto:
• “finestra” (= differimento dell’erogazione) di 12 mesi per tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati o 18 mesi per tutti quelli autonomi;
• allungamento, senza gradualità, di 5 anni (+ “finestra”) dell’età di pensionamento di vecchiaia delle lavoratrici dipendenti pubbliche per equipararle a tutti gli altri a 65 anni (più finestra), tranne le lavoratrici private; e
• adeguamento triennale all’aspettativa di vita, che porterà l'età di pensionamento per vecchiaia a 67 anni nel 2020.
La riforma Fornero (2011) ha stabilito, principalmente:
• metodo contributivo pro-rata per tutti, a decorrere dall'1.1.2012;
• aumento di un anno delle pensioni di anzianità (ridenominate “anticipate”); e
• allungamento graduale entro il 2018 dell’età di pensionamento di vecchiaia delle dipendenti private da 60 anni a 65 (più finestra), per allinearle a tutti gli altri,
i cui effetti si avranno soprattutto a partire dal 2020.
NB: La legge Fornero ha opportunamente eliminato la “finestra” di 12 o 18 mesi sostituendola con un allungamento corrispondente dell’età base, ma l’allungamento (già recato dalla riforma Sacconi) è solo formale.

Come può succedere che - per anni e tutt’oggi - si possano propalare informazioni false che disinformano decine di milioni di Italiani su chi ha fatto che cosa sulle sesquipedali manovre correttive anti-crisi (il valore delle manovre del governo Berlusconi è il quadruplo di quelle del governo Monti – 266,3 mld cumulati contro 63,2 – [1] ed esse sono molto più inique e recessive, eppure quasi tutti se la prendono con Monti) o sulle pensioni, provvedimenti di legge che hanno inciso così negativamente sulla vita di milioni di cittadini italiani? E’ l’effetto, da una parte, di disinformazione scientemente portata avanti da esponenti politici di destra (in particolare, nell’ordine, Berlusconi, Tremonti, Sacconi, Gasparri, La Russa) e dai loro agit-prop;[2] dall’altra, di impreparazione dei giornalisti, che spesso si copiano gli articoli e veicolano notizie senza un adeguato vaglio critico e l’esame approfondito dei provvedimenti di legge. Eclatante fu il caso dell’errore del governo Berlusconi relativo proprio alle pensioni, nella lettera all’UE sulle manovre correttive del 2011, che partì dall’Ansa e poi a cascata coinvolse tutti i media, con serie ripercussioni internazionali sul governo.[3]
Giuliano Cazzola, sedicente socialista ed ex esponente del partito di destra PDL (poi di Forza Civica, ora di NCD) è uno degli agit-prop della DISINFORMAZIONE sistematica della destra. Anche lui, dimenticandosi che è stato uno dei protagonisti (era vicepresidente della Commissione Lavoro alla Camera) delle manovre correttive molto inique del governo Berlusconi (fu uno dei rappresentanti del PDL che motivò in Aula il voto favorevole del PDL, lo ricordo bene poiché gli inviai una lettera di severa critica, v. Appendice) e delle due leggi Sacconi, attribuisce tutto alla legge Fornero. E addirittura lo fa affermare anche a Vittorio Conti, ex Commissario straordinario dell’Inps.
Inps, come saranno le pensioni alla Boeri
08-03–2015 Giuliano Cazzola

http://formiche.us8.list-manage.com/track/click?u=36b7a9702ea86a9f69b819156&id=3123781124&e=07e3b92ad9
Per chi volesse approfondire la questione, do le leggi interessate: Sacconi: DL 78/2010 (L. 122/2010), art. 12, e DL 98/2011 (L. 148/2011); Fornero: DL 201/2011 salva-Italia (L. 214/2011).
E due articoli:
Pensioni, effetto Sacconi Tremonti: calo del 27,4%
Inps: nei primi tre mesi dell'anno numeri dimezzati rispetto al 2011.
15 Aprile 2012 

http://www.lettera43.it/economia/personal/pensioni-effetto-sacconi-tremonti-calo-del-27-4_4367547329.htm
Inps, l'età media in aumento: promossa la riforma Sacconi
28/07/2012 

http://www.ilgiornale.it/news/economia/inps-let-media-aumento-promossa-riforma-sacconi-826241.html
Poi, non solo Cazzola, ma anche Il Sole 24 ore, il sindacato della Lega Nord e persino la CGIL Roma, oltre a Oscar Giannino (vedi lettera allegata), attribuiscono tutto o alla seconda legge Sacconi (2011), che in realtà ha solo integrato la più incisiva legge 122/2010, o alla legge Fornero.
LA PENSIONE DI VECCHIAIA E DI ANZIANITA' PRIMA E DOPO LA RIFORMA FORNERO
marzo 2012

http://www.sindacatopadano.org/Pensioni_Fornero.pdf
Conclusione. Effettivamente è difficile raccapezzarsi in questo bailamme disinformativo, talvolta involontario, talaltra volontario ad opera di agit-prop ben retribuiti e non, se non si è seguito - come ho fatto io, essendone uno dei destinatari e delle vittime - quasi passo passo la scansione dei vari provvedimenti legislativi.
Spero di essere stato utile.

PS: Allego la legge 214/2011-Fornero (le pensioni sono regolate dall’art. 24), che cita correttamente – come avviene per tutte le leggi – le leggi che va a modificare, tra cui le due leggi Sacconi, le quali però non spariscono affatto:
Manovra finanziaria 'Decreto Salva Italia' del governo Monti
Testo ufficiale del Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011
coordinato con la Legge di conversione n. 214 del 22 dicembre 2011
http://www.dossier.net/guida/norme/legge-conversione-dl-201-2011.htm

________________________
Note:

[1] Il lavoro ‘sporco’ del governo Berlusconi-Tremonti

[2] Informazione, disinformazione e controinformazione

[3] Ricostruzione del caso Berlusconi-Olli Rehn


Appendice

contributo inviato da magnagrecia il 29 settembre 2010

Pubblico la lettera che ho appena inviato via e-mail all'On. Giuliano Cazzola (PDL), Vice Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati:

Egr. On. Cazzola,
ho ascoltato stamattina il Suo intervento alla Camera sulla fiducia al Governo. Mi permetto di esprimerLe la mia meraviglia e la mia disapprovazione e di dover aggiungere che francamente esso mi è sembrato un modo di guadagnarsi la pagnotta, invero immeritata dal punto di vista di un cittadino normale.
Lei ha fatto due affermazioni talmente prive di fondamento, da potersi spiegare solo alla luce di motivazioni sottostanti di ordine psicologico: la prima, che il debito pubblico italiano non è aumentato come negli altri Paesi; la seconda, che avete varato una riforma delle pensioni senza che ci sia stata, a differenza degli altri Paesi, un'ora di sciopero.
Infatti, sorprende che non sia chiaro a un luminare dell'economia come Lei ciò che sarebbe invece chiaro anche ad uno scolaro di scuola elementare, se venisse informato adeguatamente, e cioè che negli altri Paesi gli interventi anti-crisi sono ammontati al 2-3% del PIL, mentre in Italia solo allo 0,5-0,6%; e che, per quanto riguarda le manifestazioni contro la scandalosamente e crudelmente iniqua manovra correttiva varata dal vostro governo di centrodestra, c'è stato, da un lato, lo sciopero della sola CGIL; dall'altro, la CISL e la UIL hanno appoggiato, unici sindacati in Europa, le inique e crudeli misure governative; dall'altro ancora, c'è una evidente, sistematica, scientifica, dispotica disinformazione dei lavoratori e dei cittadini; ed infine, centinaia di migliaia, milioni di cittadini, il lavoro non ce l'hanno affatto, o perché non l'hanno mai avuto o perché l'hanno perso e non riescono a ritrovarlo: come e contro chi potrebbero scioperare?
Accennavo prima alle motivazioni sottostanti di ordine psicologico; non l'ho fatto casualmente, perché non dev'essere casuale e si spiega solo alla luce di sensi di colpa da compensare, se un ex o sedicente socialista come Lei si mette a fare politica in un partito di centrodestra e se le stesse argomentazioni usate da Lei compulsivamente da 5 mesi in Parlamento o in televisione, vengano usate altrettanto compulsivamente dai ministri altrettanto ex o sedicenti ancora socialisti, Tremonti, Sacconi e Brunetta, sul non o scarso aumento del debito pubblico (che poi non è affatto vero, come dimostrano i comunicati di Banca d'Italia ) e soprattutto sull'assenza di manifestazioni contro la manovra correttiva e la riforma (!?) delle pensioni: una manovra correttiva la più feroce ed iniqua della storia repubblicana, che addossa l'onere dell'aggiustamento dei conti pubblici (non dell'INPS, badi, la cui gestione presenta un avanzo record di 7,9 miliardi) su categorie deboli o debolissime, a reddito basso, bassissimo o addirittura pari a zero – che perderanno in un solo anno introiti di migliaia o decine di migliaia di €, come i dipendenti pubblici, i precari e i pensionandi inattivi (lo slittamento iniquo di 4 trimestri in soli 3 anni comporterà che ciascun pensionando inattivo – centinaia di migliaia di persone - perderà tredici mensilità di pensione), mentre tutti i percettori di reddito privati - ad eccezione dei produttori di farmaci generici, dei grossisti di farmaci, dei farmacisti e dei beneficiari di stock option, per la parte eccedente il triplo della retribuzione fissa (cioè nessuno, neanche Passera e Profumo!) -, anche miliardari come Berlusconi, milionari come Tremonti, o abbienti come Lei, Sacconi e Brunetta, non pagheranno – letteralmente - neanche un centesimo!
In conclusione, Sig. Deputato protempore, le Sue dichiarazioni di stamane sono davvero incongrue e s'inscrivono coerentemente solo in uno schema di Sua “realtà parallela”. Faccia uno sforzo, scenda con i piedi per terra, e forse s'accorgerà anche Lei che far pagare per il risanamento dei conti pubblici, appunto, ad un pensionando inattivo o a un precario qualche decina di migliaia di € in un anno, mentre, ripeto, né un miliardario come Berlusconi, né un milionario come Tremonti, né un abbiente come Lei o Sacconi o Brunetta pagherà un solo centesimo, è una misura crudele ed iniqua, molto iniqua, inaccettabile per un ministro sedicente socialista, che dovrebbe avere – lo affermava il socialista Sandro Pertini – come stella polare, oltre alla libertà, la giustizia sociale.
Distinti saluti
VB
P.S.: La informo che pubblicherò questa lettera su alcuni forum.

***

[Ecco l’incredibile risposta di Giuliano Cazzola]

Ho appena ricevuto questa email da parte dell'On. Giuliano Cazzola.

Oggetto: Re: I: Trasmesso via sito - Intervento alla Camera sulla fiducia al Governo
Faccia come vuole io sono dal 2002 nel mirino della brigate rosse,si figuri se mi spaventano lettere come la sua o la minaccia di pubblicarle su alcuni forum. In Italia la Cgil non e' il solo sindacato. Per fortuna. Confermo quanto ho detto nell'intervento.
Giuliano Cazzola
30/set/2010, alle ore 12.59


Post e articoli collegati:

Pubblicato il mercoledì, 18 gennaio 2012 da Cesare Damiano

Pubblicato il sabato, 31 marzo 2012 da Cesare Damiano
1.     Vincesko, on sabato, 31 marzo 2012 at 12:33 said:
“ESODATI, PAGANO LE AZIENDE”
“[…] Per Giuliano Cazzola, deputato Pdl e grande esperto di previdenza, «dimenticare» il problema degli esodati fu una scelta esplicita del governo. «Probabilmente si voleva dare un segnale forte e di grande rigore nei confronti dei mercati e dell’Europa – spiega – ma è stata una scelta del tutto irragionevole. Bisognava pensare una transizione più graduale». […]”
Quel che si dice una faccia di tolla al quadrato ed esempio palmare di voce dal sen fuggita per effetto del senso di colpa per coda di paglia, compensata puerilmente da “proiezione psicologica”, fenomeno che colpisce indistintamente tutti i sedicenti socialisti che militano nel centrodestra (Sacconi, Brunetta, Tremonti, Cicchitto, Cazzola).
Egli ha fatto la stessa cosa che ora critica, approvando il DL 78/2010 (L. 122/2010), col limite dei 10.000 in mobilità e non prevedendo eccezioni per i disoccupati e gli inattivi.
E per giunta difendendo il DL – raccontando qualche balla – sia nel suo intervento alla Camera, sia in risposta ad una mia lettera di critica.


IL CASO
Cazzola e il "colpo di fortuna" dell'alloggio con vista Colosseo
Il deputato del Pdl abita a Roma nello stesso palazzo di Filippo Patroni Griffi, titolare della Pubblica amministrazione. Gli inquilini ottennero il declassamento dell'immobile: da edificio di pregio ad abitazioni popolari, per la ristrutturazione necessaria
di ROSARIO DI RAIMONDO 
11 gennaio 2012

Aggiornamento (30/04/2015)

Segnalo:
Osservatorio sulle pensioni
Data pubblicazione: 30/04/2015
L’Osservatorio statistico sulle pensioni è stato aggiornato con i dati relativi alle pensioni vigenti al 1°gennaio 2015 e liquidate nel 2014.
Dall’analisi dei dati emerge la conferma del trend decrescente degli ultimi anni che vede passare le prestazioni erogate ad inizio anno da 18.363.760 nel 2012 a 18.044.221 nel 2015; una decrescita media annua dello 0,6% frenata dall’andamento inverso delle prestazioni assistenziali che nello stesso periodo passano da 3.560.179 nel 2012 a 3.731.626 nel 2015.
Il fenomeno è da attribuirsi sia all’esaurimento del collettivo delle pensioni di invalidità liquidate ante Legge 222/1984, sia all’inasprimento dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia e di anzianità determinato dalla Legge 214/2011.
Di contro l’importo medio mensile erogato risulta in costante crescita, passando da 780,14 euro nel 2012 a 825,06 euro nel 2015.
Ciò è dovuto essenzialmente agli effetti della perequazione automatica delle pensioni e all’effetto sostituzione delle pensioni eliminate con le nuove liquidate che presentano mediamente importi maggiori.
[L’importo complessivo annuo risulta pari a 192,6 miliardi di euro, di cui 173 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali. Il 66% dell’importo è erogato dalle gestioni lavoratori dipendenti, il 23,8% da quelle dei lavoratori autonomi, il 10,1% da quelle assistenziali.]

NB: Come si può notare, anche l'INPS attribuisce erroneamente il calo del numero delle pensioni solo “all’inasprimento dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia e di anzianità determinato dalla Legge 214/2011 [Fornero]”.


Commenti

# 1    commento di   paolo -   lasciato il 16/5/2015 alle 10:17

certo, ste mazzecalzette parlano bene non cè dubbio.ma aver buttato + di 15 mila euro dalla finestra , trovo che sia stata una rapina armata alla povera gente,e nessuno ne parla davvero.
nemmeno la consulta,,,brava gente 

# 2    commento di  http://www.ilcannocchiale.it/usercontrols/images/login/icon.gif magnagrecia - utente certificato  lasciato il 16/5/2015 alle 13:56


Già. Ma la Consulta va investita del problema, non può muoversi autonomamente. Infatti, negli ultimi 3 casi (i 2 contributi di solidarietà e il blocco dell'indicizzazione, tutti e 3 giudicati incostituzionali), hanno fatto sempre ricorso titolari di redditi elevati. In quest'ultimo caso, 2 associazioni di dirigenti. I sindacati dei "poveri", mai. Anzi, Bonanni (CISL) e Angeletti (UIL) sono stati complici di Sacconi.
Grazie del commento. 


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