A causa delle
avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale,
dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi
pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di
5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 157 del 28-06-12
(trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Il caso di P.:
interpretazione di un incubo/12/Terronismo
(segue/12)
Data:
|
08/09/2011 15:45
|
Ciao,
Vincesko
> Sono (quasi) sicuro che stanotte non lo sognerai. (Però trovo molto
strano che tu non ricordi niente del sogno).
Spero tu abbia ragione.
La verità precisa è questa: mi sveglio di soprassalto perché mio marito mi scuote. Lui lo fa in parte perché avere nel letto una che grida e si agita non è il massimo, in parte perché pensa che io stia soffrendo (il che in effetti è abbastanza vero). Io non gradisco essere svegliata e brontolo, segue battibecco. Tra il fatto che sono "rinco" in quanto è piena notte e la "distrazione" indotta dal battibecco, dimentico tutto o quasi. In più ho sonno, mi riaddormento e la mattina dopo ricordo ancora meno. Alle volte nulla, alle volte un senso di angoscia, altre qualche particolare qua e là.
> L'ho raccontato nel 'post' "Porgete l'altro p**********" (dove ho anche fatto
l'acchiappamatti e litigato di brutto con B.** e Ps********, ecc....).
In effetti quel thread l'ho seguito pochissimo perché, per motivi vari, l'ho visto quando c'erano già centinaia di commenti. A quel punto, lo confesso, la pigrizia ha prevalso. Ora però vado a vedere.
Curiosità, visto che frequenti il blog di PGO e, presumo, la matematica
ti piace. Come sei messo col calcolo delle probabilità?
Io mi sento un po' cretina e un po' matta. Se si parla di logica matematica, di algebra, di analisi e via discorrendo mi appassiono subito. In logica matematica ho fatto anche la tesi, con un mini-teoremino all'attivo. Dico questo non per "tirarmela" ma per inquadrare il contesto: non sono una che sbuffa non appena si accenna a materie scientifiche, anzi.
Ebbene, col calcolo delle probabilità sono "in guerra" da anni e anni.
> Sono (quasi) sicuro che stanotte non lo sognerai. (Però trovo molto
strano che tu non ricordi niente del sogno).
Spero tu abbia ragione.
La verità precisa è questa: mi sveglio di soprassalto perché mio marito mi scuote. Lui lo fa in parte perché avere nel letto una che grida e si agita non è il massimo, in parte perché pensa che io stia soffrendo (il che in effetti è abbastanza vero). Io non gradisco essere svegliata e brontolo, segue battibecco. Tra il fatto che sono "rinco" in quanto è piena notte e la "distrazione" indotta dal battibecco, dimentico tutto o quasi. In più ho sonno, mi riaddormento e la mattina dopo ricordo ancora meno. Alle volte nulla, alle volte un senso di angoscia, altre qualche particolare qua e là.
> L'ho raccontato nel 'post' "Porgete l'altro p**********" (dove ho anche fatto
l'acchiappamatti e litigato di brutto con B.** e Ps********, ecc....).
In effetti quel thread l'ho seguito pochissimo perché, per motivi vari, l'ho visto quando c'erano già centinaia di commenti. A quel punto, lo confesso, la pigrizia ha prevalso. Ora però vado a vedere.
Curiosità, visto che frequenti il blog di PGO e, presumo, la matematica
ti piace. Come sei messo col calcolo delle probabilità?
Io mi sento un po' cretina e un po' matta. Se si parla di logica matematica, di algebra, di analisi e via discorrendo mi appassiono subito. In logica matematica ho fatto anche la tesi, con un mini-teoremino all'attivo. Dico questo non per "tirarmela" ma per inquadrare il contesto: non sono una che sbuffa non appena si accenna a materie scientifiche, anzi.
Ebbene, col calcolo delle probabilità sono "in guerra" da anni e anni.
Prima
di tutto il mio approccio è di rifiuto totale (e di questo mi vergogno molto).
E quando mi sforzo faccio una fatica incredibile, con risultati da fare invidia
al mitico Ragionier Ugo Fantozzi.
I temi d'esame non aiutano. Gli esempi riguardano schiere di pazzi che si riuniscono in gruppi di 25, muniti di 25 cappotti diversi, per provarseli sfilando in passerella 3 alla volta, col vincolo di non poter mai e poi mai, sotto pena di fucilazione, indossare due volte lo stesso cappotto. Roba da manicomio.
Esiste la Nemesi, e qualcuno deve aver deciso che non potessi "sfangarla".
Un mio allievo "storico" è in difficoltà.
In un primo tempo gli procuro del materiale, ma categoricamente rifiuto di dargli ripetizioni, anche perché non sono proprio nella posizione di farlo.
Il "nostro" però insiste per un supporto "morale": questo è l'ultimo esame prima della laurea, e dai oggi dai domani getto la spugna. Non gli do sicuramente RIPETIZIONI ma viene qui a fare esercizi come amico di famiglia. Mi da una mano anche P., e siamo riusciti a venire a capo di diaposizioni, permutazioni, combinazioni, dadi, carte, urne e palline che girano...
Speravo il mio approccio con la materia migliorasse, anni fa anche l'algebra delle matrici non mi entusiasmava per esempio, ma la strada è ancora lunga e in salita.
Scusa l'escursus statistico.
Un salutone e buon pomeriggio. Vado a vedere il tuo post su PGO
P.
I temi d'esame non aiutano. Gli esempi riguardano schiere di pazzi che si riuniscono in gruppi di 25, muniti di 25 cappotti diversi, per provarseli sfilando in passerella 3 alla volta, col vincolo di non poter mai e poi mai, sotto pena di fucilazione, indossare due volte lo stesso cappotto. Roba da manicomio.
Esiste la Nemesi, e qualcuno deve aver deciso che non potessi "sfangarla".
Un mio allievo "storico" è in difficoltà.
In un primo tempo gli procuro del materiale, ma categoricamente rifiuto di dargli ripetizioni, anche perché non sono proprio nella posizione di farlo.
Il "nostro" però insiste per un supporto "morale": questo è l'ultimo esame prima della laurea, e dai oggi dai domani getto la spugna. Non gli do sicuramente RIPETIZIONI ma viene qui a fare esercizi come amico di famiglia. Mi da una mano anche P., e siamo riusciti a venire a capo di diaposizioni, permutazioni, combinazioni, dadi, carte, urne e palline che girano...
Speravo il mio approccio con la materia migliorasse, anni fa anche l'algebra delle matrici non mi entusiasmava per esempio, ma la strada è ancora lunga e in salita.
Scusa l'escursus statistico.
Un salutone e buon pomeriggio. Vado a vedere il tuo post su PGO
P.
Data:
|
08/09/2011 16:35
|
Ciao
P.,
Come, non sai? "Stanotte" è già passata (ti ho scritto, apposta, alle 00:41, mentre, presumo, tu già dormivi). [In realtà, contavo proprio sul fatto che leggesse la e-mail prima di dormire, ndr].
Ho trovato strano che tu ora dimentichi i sogni perché mi aveva proprio colpito il modo accurato in cui tu li rammentassi.
In matematica sono del tutto ignorante. Come ho scritto lì, mi trovo sul blog di PGO perché lessi per caso un suo 'post' critico nei riguardi di Prodi e gli replicai. Mi ci sono fermato volentieri: 1) perché è di buon livello ed ho da
imparare; 2) non c'è filtro dei commenti.
Buon pomeriggio,
V.
Come, non sai? "Stanotte" è già passata (ti ho scritto, apposta, alle 00:41, mentre, presumo, tu già dormivi). [In realtà, contavo proprio sul fatto che leggesse la e-mail prima di dormire, ndr].
Ho trovato strano che tu ora dimentichi i sogni perché mi aveva proprio colpito il modo accurato in cui tu li rammentassi.
In matematica sono del tutto ignorante. Come ho scritto lì, mi trovo sul blog di PGO perché lessi per caso un suo 'post' critico nei riguardi di Prodi e gli replicai. Mi ci sono fermato volentieri: 1) perché è di buon livello ed ho da
imparare; 2) non c'è filtro dei commenti.
Buon pomeriggio,
V.
Data:
|
08/09/2011 20:44
|
Ciao,
Vincesko
Non ho fatto caso a data-ora della mail, l'ho letta stamattina e secondo me l'avevi scritta stamattina (che intelligente che sono!)
> Ho trovato strano che tu ora dimentichi i sogni perché mi aveva
proprio colpito il modo accurato in cui tu li rammentassi.
Eh eh eh, c'è il trucco! :)))
Mi sogno l'esecuzione una media, diciamo, di una volta la settimana, fa 5O volte l'anno circa.
Me la ricordo, a spanne, il 10% delle volte, ossia 5 volte l'anno.
Sono 40 anni che vado avanti, fa 200 esecuzioni... :(((
Sul blog di O. penseranno che sono una mezza matta con tendenze suicide, sgrunt! :(((
A me hai spiegato la rava e la fava, sul blog per ovvie ragioni hai
dovuto sintetizzare e, secondo me, così interpreteranno la faccenda del desiderio. Pazienza. Il sogno è stata l'occasione per conoscerci quindi va bene comunque. :(((
Comunque non sogno soltanto l'esecuzione, per fortuna!
Qualche altro sogno me lo ricordo, anche se risale a molto tempo fa.
Te li racconto, chissà se ne cavi qualche spunto.
Nr 1
Credo il primo anno di università (la Maturità non era un ricordo remoto, insomma) ho sognato di dover applicare il Teorema Cinese del Resto (esiste veramente, trattasi di algebra) ai... minori della letteratura italiana! :(((
Mi sembra d'uopo precisare che non ho ricordi particolarmente terrorizzanti o ansiogeni dell'esame di Maturità. In quel periodo avevo grossi problemi familiari, e la prova è passata in secondo piano. E se proprio qualcosa temevo, era lo scritto di ragioneria.
Nr 2
Premetto che lavoro su SAP dal '95. Non ricordo quando ma, a causa di un particolare "grafico" che ricordo distintamente, sicuramente molte release fa, ho sognato di "camminare" in una transazione SAP. Ogni tanto capitavo su un campo e questo si "accendeva" e diventava giallo (come succedeva nel "vero" SAP toccando il campo col mouse).
Nr 3
Questo è ricorrente, anche se non frequentissimo.
Salgo su un mezzo di trasporto (metropolitana, treno, autobus) per andare in un posto preciso (di solito al lavoro) ma quando scendo mi trovo da tutt'altra parte e non so come tornare a casa. Particolare curioso: una volta mi spaventavo molto, recentemente ho preso la cosa come un'avventura divertente
Se me ne viene in mente qualcun altro, se hai piacere te lo racconto
Buona serata
P.
Non ho fatto caso a data-ora della mail, l'ho letta stamattina e secondo me l'avevi scritta stamattina (che intelligente che sono!)
> Ho trovato strano che tu ora dimentichi i sogni perché mi aveva
proprio colpito il modo accurato in cui tu li rammentassi.
Eh eh eh, c'è il trucco! :)))
Mi sogno l'esecuzione una media, diciamo, di una volta la settimana, fa 5O volte l'anno circa.
Me la ricordo, a spanne, il 10% delle volte, ossia 5 volte l'anno.
Sono 40 anni che vado avanti, fa 200 esecuzioni... :(((
Sul blog di O. penseranno che sono una mezza matta con tendenze suicide, sgrunt! :(((
A me hai spiegato la rava e la fava, sul blog per ovvie ragioni hai
dovuto sintetizzare e, secondo me, così interpreteranno la faccenda del desiderio. Pazienza. Il sogno è stata l'occasione per conoscerci quindi va bene comunque. :(((
Comunque non sogno soltanto l'esecuzione, per fortuna!
Qualche altro sogno me lo ricordo, anche se risale a molto tempo fa.
Te li racconto, chissà se ne cavi qualche spunto.
Nr 1
Credo il primo anno di università (la Maturità non era un ricordo remoto, insomma) ho sognato di dover applicare il Teorema Cinese del Resto (esiste veramente, trattasi di algebra) ai... minori della letteratura italiana! :(((
Mi sembra d'uopo precisare che non ho ricordi particolarmente terrorizzanti o ansiogeni dell'esame di Maturità. In quel periodo avevo grossi problemi familiari, e la prova è passata in secondo piano. E se proprio qualcosa temevo, era lo scritto di ragioneria.
Nr 2
Premetto che lavoro su SAP dal '95. Non ricordo quando ma, a causa di un particolare "grafico" che ricordo distintamente, sicuramente molte release fa, ho sognato di "camminare" in una transazione SAP. Ogni tanto capitavo su un campo e questo si "accendeva" e diventava giallo (come succedeva nel "vero" SAP toccando il campo col mouse).
Nr 3
Questo è ricorrente, anche se non frequentissimo.
Salgo su un mezzo di trasporto (metropolitana, treno, autobus) per andare in un posto preciso (di solito al lavoro) ma quando scendo mi trovo da tutt'altra parte e non so come tornare a casa. Particolare curioso: una volta mi spaventavo molto, recentemente ho preso la cosa come un'avventura divertente
Se me ne viene in mente qualcun altro, se hai piacere te lo racconto
Buona serata
P.
Data:
|
10/09/2011 15:10
|
Ciao
P.,
Scusa il ritardo, ma ieri è stata una giornata piena, nel senso che, risolto lo stato acuto del mal di denti, con scorpacciata di antibiotici, che buttano giù, ho ripreso la piccola terapia di aerosol presso le terme, distanti 3 Km, di discesa, poi 3 di dura salita, inframmezzati da un'oretta di nuoto in piscina ed un po’ di riposo sul lettino.
Ho fatto appena in tempo a mangiare (cucinato io, ovviamente) e sono andato alle 19.30 alla lunga presentazione del libro "Terronismo" di Marco Demarco, direttore del Corriere del Mezzogiorno. Poi, fino a tarda notte, mi sono dedicato ai miei commenti sui blog (da cui ricavo:).
Certo che questi intellettuali della Magna Grecia non sanno fare 2+2 (neppure loro, come gli intellettuali che popolano il blog di PGO...):
divertenti le loro risposte alla domanda posta da Demarco: (se e) perché i
meridionali sono diversi dai settentrionali.
Demarco ha raccontato che un suo collega pose questa domanda nel 1900 ai principali intellettuali italiani: l’80% di loro rispose: per un fatto antropologico (diagnosi che io avevo anticipato alla signora, apparentemente non molto colta, che mi sedeva accanto, un po’ imbarazzata: ). Lo stesso Demarco ha risposto che non era d’accordo, perché secondo lui era come accettare un determinismo della condizione del Sud.
Il prof. Massimo Lo Cicero (che ha dato lo stesso mio giudizio sulla "bottegaia" Merkel) s'è tenuto sulle generali, preoccupandosi di dire che bisogna salvare anche Napoli assieme al resto del Sud.
Il presidente della SVIMEZ, Adriano Giannola, non napoletano, ha detto che sono uguali (al che io ho... protestato, facendomi sentire da quelli seduti vicino e facendo il gesto dal fondo della sala che non ero d’accordo...).
Subito dopo il direttore della SVIMEZ, Riccardo Padovani, che pure tendeva ad incolpare principalmente la classe dirigente, ha invece detto che non sono uguali, per un fatto di organizzazione (ed io ho assentito vistosamente, ma dicendo ai vicini che quella è una conseguenza).
Perché la determinante (come sto scrivendo da quasi 3 anni nei miei ‘post’ e commenti nel web) è una causa "culturale, in senso antropologico" (allegando la relativa voce di Wikipedia, è buona, eccola
http://it.wikipedia.org/wiki/Cultura).
E pensare che nel libro di Demarco c’è la spiegazione: quando egli riporta, per stigmatizzare il razzismo all’incontrario del movimento neo-borbonico contro il Nord, la frase orgogliosa del principe di Salina, ne “Il Gattopardo”, quando in inglese dice: “ I Garibaldini sono venuti per imparare le nostre buone maniere, perché noi siamo dei”.
Ma la spiegazione è nel passo del "Gattopardo", in cui il principe, rivolto agli ufficiali inglesi che gli sottolineano la bellezza del suo palazzo appetto alla bruttezza e sporcizia del quartiere, egli risponde: “I Siciliani si credono dei e quindi perfetti, non hanno bisogno di migliorare”.
Questo è il vero sostrato cultural-antropologico (alimentato-aggravato dal matriarcato e dall’influenza di mamma-Chiesa) dell’arretratezza del Sud.
(Gli scriverò, a Demarco).
Sogni.
Non mi hai detto se quella notte lo hai sognato. Per gli altri sogni, capisco la tua grande curiosità, ma mi proponi un compito impossibile: come sai, l'analista (professionale, non solo un dilettante come me) da solo non è in grado. Ma tuo marito ha il sonno così leggero?
Buona giornata,
V.
Scusa il ritardo, ma ieri è stata una giornata piena, nel senso che, risolto lo stato acuto del mal di denti, con scorpacciata di antibiotici, che buttano giù, ho ripreso la piccola terapia di aerosol presso le terme, distanti 3 Km, di discesa, poi 3 di dura salita, inframmezzati da un'oretta di nuoto in piscina ed un po’ di riposo sul lettino.
Ho fatto appena in tempo a mangiare (cucinato io, ovviamente) e sono andato alle 19.30 alla lunga presentazione del libro "Terronismo" di Marco Demarco, direttore del Corriere del Mezzogiorno. Poi, fino a tarda notte, mi sono dedicato ai miei commenti sui blog (da cui ricavo:).
Certo che questi intellettuali della Magna Grecia non sanno fare 2+2 (neppure loro, come gli intellettuali che popolano il blog di PGO...):
divertenti le loro risposte alla domanda posta da Demarco: (se e) perché i
meridionali sono diversi dai settentrionali.
Demarco ha raccontato che un suo collega pose questa domanda nel 1900 ai principali intellettuali italiani: l’80% di loro rispose: per un fatto antropologico (diagnosi che io avevo anticipato alla signora, apparentemente non molto colta, che mi sedeva accanto, un po’ imbarazzata: ). Lo stesso Demarco ha risposto che non era d’accordo, perché secondo lui era come accettare un determinismo della condizione del Sud.
Il prof. Massimo Lo Cicero (che ha dato lo stesso mio giudizio sulla "bottegaia" Merkel) s'è tenuto sulle generali, preoccupandosi di dire che bisogna salvare anche Napoli assieme al resto del Sud.
Il presidente della SVIMEZ, Adriano Giannola, non napoletano, ha detto che sono uguali (al che io ho... protestato, facendomi sentire da quelli seduti vicino e facendo il gesto dal fondo della sala che non ero d’accordo...).
Subito dopo il direttore della SVIMEZ, Riccardo Padovani, che pure tendeva ad incolpare principalmente la classe dirigente, ha invece detto che non sono uguali, per un fatto di organizzazione (ed io ho assentito vistosamente, ma dicendo ai vicini che quella è una conseguenza).
Perché la determinante (come sto scrivendo da quasi 3 anni nei miei ‘post’ e commenti nel web) è una causa "culturale, in senso antropologico" (allegando la relativa voce di Wikipedia, è buona, eccola
http://it.wikipedia.org/wiki/Cultura).
E pensare che nel libro di Demarco c’è la spiegazione: quando egli riporta, per stigmatizzare il razzismo all’incontrario del movimento neo-borbonico contro il Nord, la frase orgogliosa del principe di Salina, ne “Il Gattopardo”, quando in inglese dice: “ I Garibaldini sono venuti per imparare le nostre buone maniere, perché noi siamo dei”.
Ma la spiegazione è nel passo del "Gattopardo", in cui il principe, rivolto agli ufficiali inglesi che gli sottolineano la bellezza del suo palazzo appetto alla bruttezza e sporcizia del quartiere, egli risponde: “I Siciliani si credono dei e quindi perfetti, non hanno bisogno di migliorare”.
Questo è il vero sostrato cultural-antropologico (alimentato-aggravato dal matriarcato e dall’influenza di mamma-Chiesa) dell’arretratezza del Sud.
(Gli scriverò, a Demarco).
Sogni.
Non mi hai detto se quella notte lo hai sognato. Per gli altri sogni, capisco la tua grande curiosità, ma mi proponi un compito impossibile: come sai, l'analista (professionale, non solo un dilettante come me) da solo non è in grado. Ma tuo marito ha il sonno così leggero?
Buona giornata,
V.
(continua/12)
Puntate
precedenti:
Post/1/Antefatto http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2743111.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/il-caso-p-interpretazione-di-un.html
Post/2/P. http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2743389.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/il-caso-di-p-interpretazione-di-un.html
Post/3/Il sogno famoso http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2743528.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/il-caso-di-p-interpretazione-di-un_30.html
Post/4/Il sogno famoso http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2743878.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/il-caso-di-p-interpretazione-di-un_13.html
Post/5/Certo che questa è bella http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2744024.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/il-caso-di-p-interpretazione-di-un.html
Post/6/Sogno di una notte di mezza
estate http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2744164.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/il-caso-di-p-interpretazione-di-un_1.html
Post/7/Sogno di una notte di mezza
estate http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2744318.html
Post/8/Sogno di una notte di mezza
estate http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2744431.html
Post/9/Sogno di una notte di mezza
estate http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2744743.html
Post/10/Sogno di una notte di mezza estate http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2744903.html
Post/11/Buddismo http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2745034.html
Post collegato:
Lettera
a Marco Demarco, direttore del “Corriere del Mezzogiorno” (“Terronismo”)
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