martedì 7 aprile 2015

Curiosità sessuali represse e sviluppo intellettuale/20 – Mi eccito pensando a…

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 76 del 18-04-11 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Curiosità sessuali represse e sviluppo intellettuale/20 – Mi eccito pensando a…


Mi eccito pensando a...

Viaggio terapeutico nell'attività sessuale umana attraverso i racconti delle più diverse fantasie, interpretate da uno psicoterapeuta


Tutti hanno fantasie sessuali. Anche coloro che dicono di no o sono sinceramente convinti di no. Si tratta di un mondo segreto che la quasi totalità delle persone nasconde molto bene: agli altri, agli amici, al proprio partner e addirittura a volte anche a se stesso. Quelle che si condividono in genere sono le cosiddette "fantasie da bar". Quelle del tipo: «Quanto mi piace quest'attore o quell'attrice...» dove il "mi piace" viene di volta in volta sostituito con verbi che rientrano più o meno esplicitamente nella 
sfera sessuale. 
No, quelli di cui si parla stavolta sono tutti quei pensieri erotici che hanno lo scopo di soddisfare un desiderio di piacere, spesso libero e disinibito. Ma altre volte possono essere anche fonte di frustrazione, sensi di colpa, grande sofferenza, o addirittura a volte possono rappresentare una minaccia perché potenziale sintomo di una tendenza "pericolosa".
Brett Kahar, ricercatore di Psicoterapia e Igiene Mentale britannico di impostazione freudiana, ha esplorato questo sconfinato terreno facendosi raccontare, in maniera anonima, le più inconfessabili fantasie sessuali, contestualizzandole, interpretandole e spiegandole nel libro Indovina chi viene a letto (ed. Tea, € 9,00, 413pp).
Naturalmente ognuno ha la sua particolarissima fantasia, il suo proprio modo di eccitarsi e quindi di stimolare e accompagnare la masturbazione col pensiero. Alcune fantasie possono apparire stuzzicanti ad alcuni e disgustose ad altri, ma hanno tutte ugual diritto d'esistere. In generale si tratta di veri e propri film in cui ciascuno è l'assoluto sceneggiatore e regista, spesso è anche attore, ma con altrettanta frequenza gli attori sono altri. Ci sono fantasie semplici, quasi banali nella loro essenzialità, altre estremamente complesse e altre ancora che chi le espone si affretta poi subito a giustificare perché apparentemente troppo peccaminose. Pensieri sadici e più spesso masochistici che però possono nascondere proprio l'inconscio desiderio di controllare un istinto aggressivo e una rabbia repressa.
Molti poi fantasticano sul proprio partner, ma moltissimi altri no e pur essendo sposati o fidanzati o conviventi attuano quello che viene definito tradimento intraconiugale, cioè quello perpetuato solo col pensiero. C'è chi lo accetta da sé e dal partner e lo vive serenamente, e chi al contrario nell'attuarlo o scoprendolo nel compagno ne rimane colpito, turbato, deluso. Fantasie di quest'ultimo tipo non solo necessariamente legate a una situazione di mancanza di soddisfazione all'interno del rapporto di coppia, ma possono rappresentare campanelli d'allarme o essere la manifestazione esplicita di un dolore implicito e quindi di un desiderio frustrato che si cerca di soddisfare. A volte fantasie omosessuali sono l'esternazione di un'omosessualità celata, ma altre volte possono essere la manifestazione in campo erotico di un particolare modo di reagire a traumi infantili. Altre volte c'è chi pensa di avere delle fantasie che considera perverse e ne soffre, ma che agli occhi di uno psicoterapeuta non apparirebbero mai tali. 

Alla base delle fantasie erotiche è quindi un universo sotterraneo molto complesso e ciascuna andrebbe analizzata in relazione al vissuto della persona che la crea perché tutte, indistintamente, sono maturate dall'esperienza. Sia che si tratti di fantasie nate per appagare un desiderio inconscio, sia di fantasie che servono a fuggire la realtà o risolvere traumi infantili. O ancora fingono da autoconforto e consolazione o attraverso le quali si sperimentano nuovi 
giochi erotici. O infine servono per sfogare l'aggressività repressa o gli impulsi sadici, a vincere paure e quindi equilibrare la persona. 

Per mettere gli animi tranquilli, in conclusione del libro Kahar spiega che oltre a essere perfettamente normale avere fantasmi erotici delle più diverse nature (alcuni suoi pazienti sognavano 
incontri sessuali con alieni) ed eccitarsi anche non immaginando il proprio compagno, è altrettanto normale non confidare i propri pensieri al partner o agli amici: in questi casi non esistono regole, ma senz'altro nel caso si voglia mettere a conoscenza delle proprie fantasie sessuali il compagno o la compagna per poi cercare di attuarle, si sappia che il presupposto fondamentale è sempre un'estrema complicità. E comunque non è detto che questo migliori (ma neanche che comprometta) il rapporto.



Puntate precedenti:
post/1-Freud “La morale sessuale ‘civile’ e il nervosismo moderno”
post/2-Freud “Aforismi e pensieri”
post/3-De Bernardi “Il diritto all’innocenza”
post/4-Il VdS “La scoperta della sessualità”
post/6-Precocità e disinformazione sessuale
post/7-Belardelli “Il sesso migliora con l’età, per le donne il picco a 40 anni” http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2596985.html
post/8-Tamburini “Sessualità, aspetti psico-evolutivi”
post/9-La Hunziker e i maschi italiani: «Sono immersi nei tabù»
post/15- Quando l’amante è la zia http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2619722.html
post/16-L’ansia da prestazione è rosa http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2620263.html
post/19-L’amore è come una droga http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2625630.html


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