martedì 7 luglio 2015

UE, classifica (personale) dei mediocri


"Il No di Atene ha sconfitto l’arroganza dell’austerità"
07/07/2015
«Il referendum greco sancisce il fallimento totale dell'Europa degli arroganti e dei mediocri. Questo coraggio dà umanamente i brividi. In Europa non ci sarà mai una crescita senza un piano massiccio di investimenti pubblici che aumentino la produttività e creino lavoro». Intervista a Mariana Mazzucato
“Il risultato politico però è il fallimento totale di questa Europa. Siamo oggi circondati e governati da troppe figure mediocri, che hanno permesso all’arroganza di prevalere sulla solidarietà e sulla ragione”.

In rapporto al ruolo, la più mediocre di tutti - e ribadisco un giudizio che esprimo da almeno 3 anni [1] - è la cancelliera Merkel, massone reazionaria, una "bottegaia" incapace. A capo di un popolo di bottegai egoisti e arroganti. Ella è soltanto il cane da guardia, assieme a Schaeuble e Weidmann, degli interessi dell'establishment finanziario-industriale-commerciale tedesco. Che molto probabilmente la terrà lì soltanto finché sarà capace di svolgere questo ruolo.
Il secondo più mediocre è il presidente francese, il sedicente socialista e massone Hollande, il quale, dopo aver vinto le elezioni promettendo la lotta all’austerità economica tedesca, si è rimangiato tutto, si è dimostrato un amico dei banchieri e si accontenta di fare da chaperon alla consorella reazionaria Merkel, per poter violare impunemente la regola del 3% per il terzo anno consecutivo.
Il terzo è l’ex tosto Renzi, il capo del maggiore partito europeo sedicente di centrosinistra, finanziato da banchieri, che, dopo aver promesso sfracelli contro l’austerità tedesca, si è fatto "addomesticare" dal burocrate prudente e massone Padoan ed è ora ridotto a mendicare un inutile 0,1% di flessibilità.
Gli altri, a cominciare dal presidente della Commissione europea, il conservatore non immacolato Juncker, per passare al presidente del Parlamento europeo, il sedicente socialdemocratico Schulz, al presidente del Consiglio europeo, il conservatore Tusk, e al presidente dell’Eurogruppo, il nevrotico e inesperto sedicente socialista Dijsselbloem, mero strumento del duo massonico reazionario Merkel-Schaeuble, sono soltanto dei comprimari, nella mediocrità.

Nel novero, attenendosi strettamente ai risultati, va aggiunto il presidente della BCE, il massone reazionario Draghi, che, per ubbidire alla Germania (violando così il suo statuto, art. 7-Indipendenza), sta disattendendo da tempo entrambi i suoi obiettivi statutari (art. 2-Obiettivi) [2]: la stabilità dei prezzi (sotto, ma vicino, al 2%) e sostenere gli obiettivi dell’UE fissati dall’art. 3 del TUE, tra cui “una crescita economica equilibrata”, “la piena occupazione” e “la solidarietà tra gli Stati membri”).[3]

Uno degli ostacoli maggiori a combattere la mediocrità dei dirigenti UE è la presenza in Italia e in UE di milioni di UTILI IDIOTI pro Germania, spesso a sproposito, vedi, in particolare, il suo egoismo e la sua ottusità nell'imporre in recessione una politica economica austeritaria, prociclica anziché anticiclica; e pro Draghi, che invece andrebbe denunciato alla Corte di Giustizia europea per inadempimenti statutari (art. 35 Statuto BCE).

[1] Le promesse da marinaio della “bottegaia” Merkel

[2] Statuto BCE

[3] Trattato di Lisbona (testo consolidato)


Post e articolo collegati:

UE, dirigenti illuminati o massoni reazionari?

Allegato alla Petizione al Parlamento europeo: la Bce non rispetta il suo statuto
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2821720.html oppure http://vincesko.blogspot.it/2015/03/allegato-alla-petizione-al-parlamento.html

Tutti gli errori di Berlino e Bruxelles (non solo sulla Grecia). Parla Romano Prodi
07-07–2015  Edoardo Petti
Chi c'era, e che cosa si è detto, alla presentazione ieri del 9° Rapporto sull’Economia reale curato dall'economista Mario Baldassarri
La vicenda greca, ha rilevato l’ex presidente della Commissione Ue, Romano Prodi, è lo specchio di un Vecchio Continente “piramidale”: “Nel quale un paese leader come la Germania prende le decisioni privilegiando i propri interessi senza tenere conto di quelli generali. Dove le istituzioni comunitarie contano sempre meno e mancano autentiche alternative europeiste”.
http://www.formiche.net/2015/07/07/grecia-europa-baldassarri-prodi/


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