martedì 26 maggio 2015

Esternazione accademica o macelleria sociale


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 252 del 20-12-2012 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Esternazione accademica o macelleria sociale

20 dicembre 2012   Perché c’è ancora bisogno del premier   Linda Lanzillotta
link sostituito da:

Analisi sostanzialmente valida, ma troppo vaga e parziale e - ad essere maliziosi - manchevole in un punto: l'aumento abnorme delle retribuzioni dei dirigenti pubblici, dopo la legge Bassanini. E che, soprattutto, non indica la scansione necessaria dei provvedimenti. Messo al sicuro l'equilibrio ottimale (ormai l'Italia è benchmark in UE) della spesa pensionistica con la riforma (l'ottava dal 1992) Fornero, [1] le misure devono seguire i seguenti passaggi secondo logica ed equità: 1) approntamento di un sistema di ammortizzatori sociali universale; [2] 2) finanziato con l'introduzione di un'imposta patrimoniale sulla ricchezza al di sopra di una certa soglia [3]; 3) varo di un prestito forzoso su una platea selezionata per la riduzione celere del debito pubblico; 4) solo a questo punto, riduzione del numero e dell'ampiezza della PA (in senso lato), qualificandola e migliorandone le performance. [4]
Altrimenti delle due l'una: o è la solita esternazione accademica improduttiva di effetti concreti o è l'ennesima macelleria sociale a danno dei soliti.

Post Scriptum:
Sistema di ammortizzatori sociali universale:
TRE MISURE ANTI-CRISI INDISPENSABILI
La crisi epocale in atto sarà dura e lunga almeno 15 anni. Occorrono TRE MISURE INDISPENSABILI: 1) un reddito minimo garantito (Rmg) o reddito di cittadinanza, opportunamente disciplinato (com'è in tutti gli altri Paesi UE, tranne Grecia e Ungheria) di 2 livelli: uno di 1° livello, poniamo, di 300 € per quelli che non hanno contributi versati negli ultimi 2 anni, ed uno di 2° livello, poniamo di 500 € per gli altri che invece li hanno versati; 2) una casa ad affitto sociale (vale a dire 100-150 € al mese), attraverso un piano corposo pluriennale di alloggi pubblici di qualità, almeno 25.000 all’anno - negli ultimi 20 anni si sono costruiti, a causa del predominio degli immobiliaristi e dei costruttori, 1/10 di alloggi pubblici rispetto agli altri Paesi europei più evoluti; e 3) l’obbligo ai datori di lavoro di pagare un precario di più di quello stabile (i precari sono almeno 4 milioni, 7 milioni se includiamo le partite IVA più o meno fasulle, oltre ai familiari, quindi in totale oltre 10 milioni di persone coinvolte direttamente o indirettamente), così uno riuscirebbe almeno a sopravvivere, si potrebbe sottrarre al ricatto di un lavoro purchessia pagato poco o punto e sarebbe un po' più sereno, anziché sovrastato da un sentimento di spada di Damocle di SELEZIONE NATURALE DARWINIANA.

[1] Riforme delle Pensioni: Amato, 1992; Dini, 1995; Prodi, 1997; Berlusconi/Maroni, 2004; Prodi/Damiano, 2007; Berlusconi/Sacconi, 2010; Berlusconi/Sacconi, 2011; Monti/Fornero, 2011.
[2] AQQ11/Lavoro precario e reddito di cittadinanza
[3] Imposta Patrimoniale
[4] Ancora sulla Pubblica Amministrazione, una delle chiavi di volta dello sviluppo del Paese


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La casa è un diritto essenziale


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