sabato 16 maggio 2015

Voci spurie e iniquità scandalosa


La Corte, le pensioni, e il governo
12/05/2015
Gridare all’invasione di campo della Corte anziché riconoscere che il governo ha violato i limiti imposti dalla giurisdizione costituzionale vuol dire invocare lo scardinamento della costituzione

1) “Quando Giuliano Amato prelevò nottetempo una piccola quota dei nostri depositi bancari, con assicurazione di rimborso, come poi avvenne”.

Non mi pare che avvenne. A me, ad esempio, non è successo. Forse l’Autrice si confonde col contributo per l’Europa di Prodi, che venne restituito per metà.

2) Le voci spurie (nel confronto con gli altri Paesi) della spesa pensionistica sono:
1. TFR (circa 1,5% del Pil);
2. un 8% di spesa assistenziale sul totale della spesa pensionistica;
3. un peso fiscale comparativamente maggiore (la spesa pensionistica it. è al lordo di 40-45 mld di imposte, purtroppo non ho un dato preciso, l’ho anche chiesto all’ISTAT, ma mi è stato risposto: solo a pagamento);
4. un uso prolungato, a causa dell’assenza di adeguati ammortizzatori sociali, delle pensioni di anzianità appunto come ammortizzatore sociale;
5. infine, nella spesa pensionistica degli altri Paesi andrebbero sommati gli incentivi fiscali (= minori entrate) alle pensioni integrative (v., in particolare, la GB).

3) La stucchevole e truffaldina retorica secondo cui i pensionati, per quanto poveri, prendono in ogni caso più di quanto abbiano versato è rispuntata fuori in questi giorni. Questo è vero in misura cospicua solo per i pensionati più ricchi, i dirigenti industriali, il cui fondo è in cronico e grave disavanzo”.

Non pare del tutto. E’ vero che il fondo dei dirigenti dei dirigenti privati è in cronico disavanzo, ma la “scopertura” elevata dei contributi riguarda anche pensioni basse, come quelle degli agricoltori e dei commercianti.

4) Iniquità scandalosa.
Tutti a parlare del danno della mancata indicizzazione, che vale poche migliaia di Euri, nessuno invece fa un solo accenno alla ben più corposa e scandalosa sottrazione di reddito, operata da tutte le riforme pensionistiche, o almeno dalle ultime 4 (Damiano, 2007; Sacconi, 2010 e 2011; e Fornero, 2011) ai danni delle decine (forse centinaia) di migliaia di pensionandi disoccupati o inattivi, e quindi a reddito zero, ai quali sono stati sottratti, per il risanamento dei conti pubblici, decine di migliaia di Euri l’anno.
Ma la Consulta va investita del problema, non può muoversi autonomamente. Infatti, negli ultimi 3 casi (i 2 contributi di solidarietà sui redditi alti e il blocco dell'indicizzazione, tutti e 3 giudicati incostituzionali), hanno fatto sempre ricorso titolari di redditi elevati. In quest'ultimo caso, 2 associazioni di dirigenti. I sindacati dei "poveri", mai. Anzi, Bonanni (CISL) e Angeletti (UIL) furono complici di Sacconi.


Appendice

Lo spunto a questo post me l’ha fornito il seguente commento al mio post
Sacconi vs Fornero, qual è stato il ministro che ha riformato di più le pensioni

Commenti

# 1    commento di   paolo -   lasciato il 16/5/2015 alle 10:17

certo, ste mazzecalzette parlano bene non cè dubbio.ma aver buttato + di 15 mila euro dalla finestra , trovo che sia stata una rapina armata alla povera gente,e nessuno ne parla davvero.
nemmeno la consulta,,,brava gente 

# 2    commento di  http://www.ilcannocchiale.it/usercontrols/images/login/icon.gif magnagrecia - utente certificato  lasciato il 16/5/2015 alle 13:56

Già. Ma la Consulta va investita del problema, non può muoversi autonomamente. Infatti, negli ultimi 3 casi (i 2 contributi di solidarietà e il blocco dell'indicizzazione, tutti e 3 giudicati incostituzionali), hanno fatto sempre ricorso titolari di redditi elevati. In quest'ultimo caso, 2 associazioni di dirigenti. I sindacati dei "poveri", mai. Anzi, Bonanni (CISL) e Angeletti (UIL) sono stati complici di Sacconi.
Grazie del commento. 


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