domenica 24 maggio 2015

La capacità comunicativa ed empatica di Pierluigi Bersani


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 242 del 03-12-2012 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
La capacità comunicativa ed empatica di Pierluigi Bersani

In concomitanza con la vittoria di Pier Luigi Bersani al ballottaggio delle elezioni primarie del Centrosinistra, lo reitero nel mio blog, poiché PDnetwork è ormai chiuso.

Riservato a coloro che hanno tempo (e voglia) di leggere.

Come preannunciato, provo a fare un'analisi critica sulla capacità empatica (e comunicativa) di Bersani, ed invece di fare un saggio, di cui non sarei capace, lo faccio riportando una serie di vecchi articoli corredati di qualche mia considerazione di segno talora positivo, talaltra negativo, pubblicati in un altro forum tra giugno ed agosto [2010].

Intanto, preliminarmente, riallego i seguenti link sul significato di “empatia”:

Bersani: «Voglio che il Pd sia il partito della Costituzione»
di Concita De Gregorio
16 giugno 2010
21-06-10

I no del Pd al Palalottomatica. La sinistra lancia la sua manovra: «Noi, per la crescita»
Politica di opposizione al Palalottomatica. Nel catino dell’Eur a Roma si svolge la manifestazione nazionale del Pd per spiegare i tanti no alla manovra economica del governo. Bersani lancia la campagna d'estate del Pd incentrata sui temi della democrazia e sociali: «Questo è il Pd che ho in testa. Un partito con mani, cuore, testa e piedi dentro la società, dentro i problemi della gente comune». Interventi di Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, quindi Fabrizio Gifuni, attore, e don Vinicio Albanesi. Videomessaggio del presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro.
19 giugno 2010
19-06-10

Noto che, anche questa volta, nessuno commenta l'intervento ricco, duro ed appassionato del Segretario Nazionale Pierluigi Bersani all'assemblea nazionale del PD. Egli rivela sempre di più doti in parte inaspettate di opportuna durezza e sagacia contro gli avversari, di empatia verso gli iscritti e di sincerissima commozione verso cause sociali giuste.

Riporto l'articolo del Riformista che ne parla:

Prima pagina
Commozione e liberazione
Bersani piange. E lancia la giornata dell'orgoglio democratico.
di Tommaso Labate
lunedì, 21 giugno 2010

Aggiungo quest'altro articolo pubblicato su L'Unità (interessanti i commenti dei lettori), che svela i sentimenti "di pancia" degli iscritti di un partito composito come il PD, sentimenti che è opportuno portare alla luce del sole ed, eventualmente, al dibattito di questo nostro circolo:

Lettera dei nativi PD «Caro Bersani basta con la parola 'compagno'...»

Lo smarrimento dei militanti da Roma a Milano

Io avevo definito il discorso di Bersani all'assemblea nazionale "ricco, duro ed appassionato"; la newsletter del PD è più sobria e lo definisce "duro e chiaro". Torno a dire che è insieme una piacevole sorpresa ed una fortuna che l'aggettivo qualificativo "duro" - ed aggiungerei "appassionato" - connoti da un po’ di tempo i discorsi del Segretario Nazionale.

Cara amica, caro amico
sabato scorso a Roma dalla manifestazione del Pd per correggere una manovra sbagliata il messaggio di Pier Luigi Bersani è stato duro, ma chiaro: Cambiamo la manovra. Paghi di più chi ha di più. Non si gioca con il futuro del Paese e non si gioca con il lavoro, i soldi e sogni dei cittadini. " Facciano la loro parte i furbetti delle rendite finanziarie, e dei capitali scudati, quelli che guadagnano come Berlusconi e che in questa manovra metteranno zero euro".

E' stata una manifestazione con tante voci, insegnanti come Mila Spicola, artisti come Fabrizio Gifuni, un sacerdote, un rappresentante delle forze dell’ordine ed uno dei lavoratori dell’ex Eutelia, il presidente dell’ANCI e sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, il presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani, l’ex presidente della provincia de L’Aquila, Stefania Pezzopane. E' possibile rileggerli e rivederli tutti sul nostro sito.
Berlusconi invece pensa solo ai suoi problemi, dimentica che sviluppo e crescita si hanno con la ricerca e le risorse destinate alle nuove realtà. Come quelle legate alle nuove tecnologie della comunicazione e al web, che sono state al centro della giornata di dibattito promossa dal forum ICT in cui il PD ha proposto di investire 800 milioni di euro nella banda larga.
A presto,
la redazione
22-06-10

Affermazioni di Bersani intelligenti e condivisibili (in particolare quella sulla telefonata tra Berlusconi e la Marcegaglia, che ha ottenuto una modifica corposa della manovra correttiva a beneficio degli industriali, fatto stigmatizzato anche da Avvenire), ma anche talvolta disarmanti per il tono vagamente e simpaticamente iettatorio («Ma con una manovra che non chiede nulla ai ricchi come lui, non ha paura che qualche Dio lo fulmini?») e d'ineluttabilità («Questo giochino lo fanno con i potenti che orientano i giornali, mentre chi è senza voce deve solo star zitto»), che segnala una condizione di quasi impotenza. Fino a quando?

Bersani: «Governo, film alla fine Non vorrei arrivasse Chavez»
di Andrea Carugati
07 luglio 2010
07-07-10

Comunicato del Partito Democratico – Mobilitanti  - 07 luglio 2010

Cara amica, caro amico
stamattina sono arrivati a Roma con 45 pullman provenienti dall'Abruzzo 5.000 cittadini italiani. Volevano protestare davanti al Parlamento perchè dal primo luglio hanno ricominciato a pagare le tasse, ma hanno trovato i manganelli.
Tre i manifestanti feriti, ragazzi colpiti alla testa, maglie insanguinate.
Colpiti ma non feriti anche il deputato PD Giovanni Lolli e il sindaco de L'Aquila Massimo Cialente, presenti fin dall'inizio alla manifestazione.
Il segretario del PD, Pier Luigi Bersani li ha raggiunti in piazza: "Il governo non può far trovare la polizia davanti a una manifestazione come questa".
Ma il TG1 riesce a fare il servizio dicendo: "Contestato Bersani". La verità è che Bersani era a fianco degli aquilani, Berlusconi chiuso nel palazzo.
Ristabiliamo la verità
fai girare il video di skytg24 con Mobilitanti.it , mettilo sul tuo profilo facebook. Il TG1 ha censurato l’accaduto ma tu puoi far conoscere la verità.
Contiamo su di te,
a presto,
la redazione
07-07-10


Riporto un articolo di Paolo Gentiloni, ex Margherita e rutelliano, rimasto nel PD, di cui egli appare, a differenza del suo ex capocorrente che lo ha abbandonato per formare un nuovo partito, un convinto sostenitore. In calce, c'è un mio commento.
8 luglio 2010
Margherita, un problema c’è
di Paolo Gentiloni
link sostituito da:
08-07-10

Questo articolo di Europa mette il dito sulla piaga. La variabile 'comunicazione' è da anni – oltre alla sostanziale inamovibilità e autoreferenzialità del gruppo dirigente, che ne è forse la determinante (i canali della comunicazione, ostruiti verso l'interno del partito, dal vertice verso la base e viceversa e tra gli stessi iscritti ed elettori - si legga per favore, come piccolo esempio, la discussione tra me ed un altro lettore, in calce all'articolo di Paolo Gentiloni che ho allegato più sopra - , rendono asfittico ed inefficace il dialogo con l'esterno) - il principale punto debole della strategia e della gestione del  Partito Democratico (e, prima, del Centrosinistra, anche con Prodi).
Io penso che, se è vero che, parafrasando Robert Musil (“L'uomo senza qualità”), “la forza di un partito è conseguenza dello spirito giusto, e non vale l'inverso”, sarà difficile “costruire un messaggio positivo” - come auspica l'articolo di Europa – se e finché il gruppo dirigente del PD non capirà e non sarà in grado di creare le condizioni favorevoli perché nel proprio seno e nel corpo dell'intero partito scorra la linfa vitale – un mix fatto di visione (-->Wikipedia), passione, motivazione, apertura, partecipazione - capace di produrre naturalmente lo 'spirito giusto'. 

10 luglio 2010
Il Pd e l’arte (difficile) di comunicare
Il problema dei dem: come costruire un messaggio positivo?
di Paolo Natale
link sostituito da:
10-07-10

Al di là della legittimità e giustezza delle critiche al gruppo dirigente del PD (nessuna burocrazia, com'è anche quella degli apparati di partito, sfugge al processo degenerativo dell'autoreferenzialità e del prevalere di un'unica, grande  preoccupazione: quella dell'autoconservazione), bisogna riconoscere che l'attuale leader Bersani (che io non ho votato), pur scontando – com'è  quasi inevitabile - i condizionamenti del coté caratteriale e della sua storia politica, mostra una consapevolezza del momento e della qualità dell'avversario, una visione strategica, una sensibilità ed una capacità operativa congruamente adeguate alla bisogna.

Agganciandomi alla questione del ruolo dei circoli, ricitato da Paolo, ribadisco che il nostro circolo on-line non solo può (meglio dei CT) ma deve svolgere sia una funzione di controllo, di critica, di supporto e di stimolo al gruppo dirigente nazionale, sia – attraverso un dibattito franco, analisi puntuali e ragionate, elaborazioni di proposte ed iniziative concrete - un'opera di arricchimento culturale di tutti i suoi frequentatori ed interlocutori e di “proselitismo” verso gli iscritti disillusi e i non iscritti dubbiosi.

Allego due articoli sulla visita in corso di Pierluigi Bersani negli Stati Uniti:  
Bersani: "Il berlusconismo è finito. Democratici manteniamo i nervi saldi
di Simone Collini
14 luglio 2010
(…).
Finché le opposizioni si muoveranno in ordine sparso Berlusconi ha meno da temere, non crede?
«Ma infatti adesso dobbiamo anche cominciare ad accorciare le distanze fra le forze dell’opposizione. A questo punto tutte quante devono sentire la responsabilità del momento e non fare la gara a chi va un metro più avanti o più indietro. Tutti dobbiamo sentire la responsabilità di lavorare a un progetto riformatore per l’Italia, perché in tutta questa vicenda il nostro problema principale sarà dare un messaggio positivo al paese, stremato da questa cura berlusconiana».
(…).

14/7/2010 - OPPOSIZIONE. IL SEGRETARIO PD
Gli americani a Bersani "Che succede in Italia?"
La Washington democratica si informa sulla "stabilità" del governo
14-07-10

Ho già espresso più volte i miei dubbi sul carisma e la determinazione di Bersani, ma ne ho anche evidenziata la positiva evoluzione per quanto riguarda la determinazione. Quel che non condivido affatto, invece, è che egli sia poco chiaro e non risponda alle domande dirette. Questo semmai lo fa Tremonti, che da bravo incompetente ha l'abitudine di filosofeggiare. Bersani è persona onesta e competente, se diventa anche congruamentecattivo” e “passionale” (è la sua bonomia di carattere il suo limite e la causa dell'apparente mancanza di chiarezza), può essere un discreto leader ed un buon candidato a premier.
Dopo aver 'postato' la dichiarazione di Vendola (con la sua candidatura) e l'intervista a Tremonti, allego qui integralmente, come utile giustapposizione, questa sua intervista al ritorno dagli USA.
L'INTERVISTA
Bersani: "Il governo è senza una guida vera, sì alla transizione ma niente vecchi film"
Il segretario del Pd: dal ministro dell'Economia solo fumose teorie. Siamo pronti a una fase di passaggio, ma sia nuova
di ALESSANDRA LONGO
19-07-10

Ecco, caro Paolo, un esempio di “confusione” imperante nel Partito Democratico, che è forse lo scotto che si deve pagare – come succede anche in questo forum – quando c'è una densità elevata di teste supposte o sedicenti pensanti, sovente mosse – a causa di una sorta di invincibile riflesso condizionato - da un misto di presunzione, cerebralismo, protagonismo, spesso slegato dall'esigenza, che dovrebbe essere prioritaria, della ricerca di una soluzione condivisa – come dire? - pragmaticamente efficace e concretamente realizzabile. Certo, lo so, la faccio (apposta) troppo facile, ma invece di dedicarsi ad libitum a dispute teoriche, che di solito finiscono in un vicolo cieco e si rivelano inconcludenti, forse converrebbe, previo un dibattito specialistico, lasciar decidere “democraticamente” al leader pro tempore democraticamente eletto. E poi giudicare dal risultato.
Non credo c'abbiate fatto caso, ma tengo a farvi notare ch'io, non a caso, non vi partecipo (quasi) mai, e molto più volentieri mi limito a fare i miei modesti 2+2.
20 luglio 2010
Pd, americani contro tedeschi
La proposta di un governo di transizione riapre fra i dem il dibattito sul modello elettorale.
Rudy Francesco Calvo
link sostituito da:
20-07-10

@ Carlo
Le dispute teoriche sono indispensabili, ma non quando sono fatte all'infinito,  finiscono sistematicamente in un vicolo cieco e si rivelano inconcludenti, com'è appunto per la scelta del sistema elettorale. Io chiuderei i leader e gli esperti in una sorta di conclave, serrerei le porte a chiave e li farei uscire solo quando avessero una proposta da offrire al partito ed al Paese.
@ Paolo
Riporto quello che scrissi, a mò di presentazione, nel primo thread che proposi qui “Il processo Mills, il padre di tutti processi del Sig. Silvio B.”:
Poiché non sono esperto di nulla, preavviso che le mie sono semplici considerazioni di un cittadino normale, che però talora, semplicemente facendo 2+2, riesce a capire cose che soloni o sedicenti tali fanno fatica a comprendere.
20-07-10

A proposito di afasia di Pierluigi Bersani.
Io non sono un grande esperto di comunicazione, considero Bersani persona competente ed onesta, ne ho evidenziata una maggiore efficacia comunicativa negli ultimi mesi, ma mi vien fatto di chiedermi – come mi successe con Romano Prodi - se non sarebbe opportuno fargli frequentare un buon corso di comunicazione.
Perché, come circolo “PD”, non gli inviamo una lettera in tal senso?
Allego la sua intervista di ieri a SkyTg24 Economia.
21-07-10

Lo pubblico dopo che ho letto i sondaggi sfavorevoli per il PD.
Placebo di Peter: Un grammo di immagine vale più di un chilo di fatti.
Com'è noto, io ho difeso Pierluigi Bersani da chi lo accusa di afonia, tuttavia bisogna prendere atto che le leggi della comunicazione hanno una loro ineludibile valenza. A giudicare dai risultati, e persino dalle discussioni con accuse infondate di questo circolo e di altri forum, emerge un giudizio complessivamente sfavorevole sull'efficacia comunicativa dell'ottimo Bersani. Ma non è una novità, poiché con Prodi succedeva lo stesso (si scelse come portavoce Silvio Sircana, persona intelligente, ma probabilmente il portavoce più silenzioso del mondo).
Che fare? In primo luogo (variabile controllabile), io gli suggerirei un buon corso di scienza della comunicazione, adattato alla natura dell'italiano medio, che in stragrande maggioranza si ferma all'apparenza e s'informa alla tv. In secondo luogo (variabile attualmente non controllabile), una riforma dell'assetto televisivo. In terzo luogo, un progetto che renda "controllabile" la variabile “non controllabile”: governo di salute pubblica e riforma dell'assetto televisivo. In quarto luogo, per quanto riguarda l'ottimo Bersani (che, in occasione delle prime primarie, sollecitato a presentarsi, si schermì, dicendo ch'egli era ormai soddisfatto di quello che aveva ottenuto dalla politica) l'invito amichevole ad una riflessione sulla validità del "principio di Peter" (ne ho già parlato nel thread “Il Sig. Giulio T. ed il principio di Peter”).
10-08-10

In conclusione, riporto un mio commento a difesa di Bersani, contro uno dei numerosi attacchi di persone che scrivono qui dentro

@ X.
L'hai detto, le tue sono solo farneticazioni, ecco perché disprezzi Bersani (e mezzo mondo), che è persona onesta, concreta e competente.
A me non pare affatto che Bersani abbia fatto "la solita figura meschinella". Ha dimostrato, anzi, la sua solita competenza. Poi, c'ha il suo carattere bonaccione, ma ora è anche abbastanza duro. Ma di che partito sei, dell'IDV?


Post collegato:

Carteggio tra il Prof. Massimo Arcangeli e me sulla capacità comunicativa di Pierluigi Bersani


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