martedì 12 maggio 2015

Analisi quali-quantitativa/20 - Sistema giudiziario

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 189 del 03-10-2012 (trasmigrato da IlCannocchiale.it
Analisi quali-quantitativa/20 - Sistema giudiziario


1. Inefficienza del sistema giudiziario
L’esperienza di tutti suffragata dai dati attesta una notevole inefficacia-inefficienza del sistema giudiziario italiano, sia penale che civile, dovuto a varie cause, tra cui: a) un corpo di leggi farraginoso e che non punisce, ma favorisce le tattiche dilatorie; b) un alto numero di avvocati (198.000, pag. 237 del Rapporto CEPEJ), doppio o triplo o più rispetto a Paesi UE simili al nostro (la Francia, ad esempio, ne ha 48.500); c) una relativa insufficienza della spesa pubblica per la giustizia; d) una distribuzione non ottimale degli Uffici giudiziari; e) un uso inefficiente delle risorse per varie ragioni, tra cui l’inadeguata preparazione organizzativa e gestionale dei Capi degli Uffici.

2. Giustizia civile e investimenti stranieri
Gli investitori stranieri, interrogati circa le condizioni per loro necessarie per investire in Italia, hanno indicato: 1) avere un interlocutore pubblico unico; 2) un sistema giudiziario civile efficiente.

3. Pochi, però, sanno che:
I giudici italiani hanno una produttività individuale media «tra le più alte d'Europa». E nel settore penale sono addirittura «al primo posto con 1.168.044 procedimenti definiti in un anno contro gli 864.231 della Germania, i 388.317 della Spagna e i 655.737 della Francia» scrive l'Associazione nazionale magistrati citando i dati del rapporto Cepej che si riferiscono al 2006. Nel settore civile, i giudici italiani sono al terzo posto in Europa: 4516 cause civili definite ogni anno per 100.000 abitanti, contro le 2571 dei francesi, le 2501 degli spagnoli e le 1929 dei tedeschi. E il trend degli ultimi anni è «ancora positivo, in quanto mediamente si definisce un numero di cause e procedimenti superiore a quelli sopravvenuti».

Rapporto dell'Anm: «I magistrati fanno giustizia dei falsi numeri e delle menzogne»
I giudici italiani hanno una produttività individuale media «tra le più alte d'Europa»
Rapporto CEPEJ 2010

Giustizia, Italia ultima tra i Paesi ricchi
Italia fanalino di coda tra i Paesi più ricchi per “ordine e sicurezza”, “open government” (amministrazione aperta e trasparente); e accesso alla giustizia civile. Tra gli ultimi anche per “l’impunità degli esponenti governativi” e per “assenza di corruzione”. Brilliamo solo (ma per quanto?) per “indipendenza del potere giudiziario” e “protezione dei diritti fondamentali”. Paragonata ad altri 11 Paesi europei, l’Italia risulta sempre dodicesima tranne che per la capacità di applicare la giustizia nei confronti di chi commette reati (effective criminal justice, ottavo posto). Preoccupano la mancanza di responsabilità governativa, i ritardi nelle decisioni amministrative e giudiziarie, le discriminazioni operate dalla polizia nei confronti degli stranieri, la mancanza di sicurezza legale.
E’ il giudizio del “The World Justice Project”, che lunedì a Washington ha pubblicato il “Rule of Law Index 2011″, una classifica mondiale basata sull’applicazione del diritto e della giustizia in 66 Paesi. […].

Anche i magistrati avranno un Auditel
di Lionello Mancini
3 ottobre 2009

Lo stato della giustizia in Italia. Relazione del ministro Paola Severino alle Camere – 17 gennaio 2012

26 gennaio 2012 - Corte di Cassazione – Inaugurazione anno giudiziario 2012

16 febbraio 2012 - Corte dei conti - Aula Sezioni Riunite - Inaugurazione anno giudiziario 2012


Articolo collegato:

(Articolo di un magistrato)
La giustizia italiana: inizia la telenovela
17 marzo 2008 • axel bisignano


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