venerdì 27 marzo 2015

Il Sig. Silvio B., il mammone dal collo taurino e il suo tallone d’Achille/12/GallidLoggia

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 45 del 14-02-2011 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Il Sig. Silvio B., il mammone dal collo taurino e il suo tallone d’Achille/12/GallidLoggia


Quasi una patente d'incapace, ma non gliela rilasciava, l’anno scorso, Eugenio Scalfari, bensì – udite, udite - un “cerchiobottista” come Ernesto Galli della Loggia. Meglio tardi che mai; in fondo, bastava fare 2+2. Prima o poi, che Berlusconi come politico sia un incompetente diventerà senso comune. Purtroppo, allora, come Paese, avremo pagato un grosso prezzo.

Editoriale
La necessità di un colpo d'ala
Ernesto Galli della Loggia
28 giugno 2010
(…). Una tale inadempienza programmatica è il risultato in buona parte dell’incapacità di leadership da parte del premier. Nel merito dei problemi che non lo riguardano in prima persona Berlusconi, infatti, continua troppo spesso ad apparire incerto, assente, più incline ai colpi di teatro, alle dichiarazioni mirabolanti ma senza seguito, che ad una fattiva operosità d’uomo di governo. In questa situazione lo stesso controllo che egli dovrebbe esercitare sul proprio schieramento è diventato sempre più aleatorio. Benché con modi e scopi diversi Fini, Bossi e Tremonti dimostrano, infatti, di avere ormai guadagnato su di lui una fortissima capacità di condizionamento. Riguardo le cose da fare ne risulta la paralisi o il marasma più contraddittorio.
Anziché governare le decisioni, il presidente del Consiglio sembra galleggiare sul mare senza fine delle diatribe interne al suo schieramento. E nel frattempo dalla cerchia dei fedelissimi, dove pure qualche intelligenza e qualche personalità autonoma esiste, continua a non venire mai alcun discorso d’ordine generale, continua a non venire mai nulla che abbia il tono alto e forte della politica vera. Il silenzio del Pdl che non si riconosce in Fini è impressionante. Ad occupare il proscenio rimangono così, oltre l’eterno conflitto d’interessi del premier, solo i ministri ridicoli (Scajola) o impresentabili (Brancher), il giro degli avidi vegliardi delle Authority, le inutili intolleranze verso gli avversari. Dov’è finita la rivoluzione liberale di cui il Paese ha bisogno?


Puntate precedenti:
oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/03/il-sig-silvio-b-il-mammone-dal-collo_27.html

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