A causa delle
avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale,
dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi
pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di
5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 506 del 02-12-14 (trasmigrato da
IlCannocchiale.it)
L’involuzione di
Eugenio Scalfari
Il macigno del debito italiano
e il buco nero della Grecia
di EUGENIO SCALFARI
30 novembre 2014
Nell’editoriale
di domenica scorsa, Eugenio Scalfari ha scritto:
Draghi ha esordito con un'affermazione che, pur avendola già
pronunciata in vari luoghi, non aveva mai sostenuto in modo così esplicito: è
necessario che l'Europa garantisca i debiti sovrani di tutti gli Stati membri.
Il motivo proviene dal rischio delle elezioni politiche in Grecia. I sondaggi
danno in testa Tsipras che guida il suo partito Syriza, ma una sua vittoria
porterebbe con sé una situazione di estremo pericolo per l'Europa e per la
moneta comune perché Tsipras è deciso a ripudiare sia l'euro sia l'Europa.
Ieri,
dopo averlo letto, ho postato questo
commento:
L'involuzione di
Eugenio Scalfari, negli ultimi 4 anni, è impressionante. Sarà l'età. Tsipras
NON è contro l'UE e neppure contro l'Euro, ma contro lo strapotere delle banche
e l'egoismo arrogante della Germania. Draghi è il maggiore responsabile del
perdurare della depressione economica italiana, per ubbidire alla Germania, sta
disattendendo da tempo il proprio statuto (art. 2-Obiettivi) e mancando
entrambi gli obiettivi statutari: tenere il tasso d'inflazione "sotto il
2%, ma vicino" e "sostenere la crescita economica ed un elevato
livello dell'occupazione". La BCE andrebbe denunciata alla Corte di
Giustizia Europea (art. 35 Statuto BCE).
Oggi, sulla stessa Repubblica, c’è questo articolo, che
conferma a) la bugia di Scalfari; b) la necessità di un intervento della BCE
sul debito pubblico per uscire dal pantano (l'alternativa è solo un'imposta
patrimoniale straordinaria e/o un prestito forzoso sui ricchi); e c) che il modo
peggiore per contrastare l’arroganza della Germania – e in generale degli
arroganti - è l’acquiescenza (una buona lezione per l'ex tosto Renzi, che si è
fatto "ammansire" dal burocrate Padoan).
Tsipras: "Se vince Syriza la Grecia resta
nell'euro"
Il leader della sinistra ellenica ribadisce i suoi piani: "Non
usciremo dalla moneta unica, ma serve una conferenza per rinegoziare il debito
di tutti i paesi in crisi. Un asse con Draghi per gestire le banche, i depositi
sono sicuri e la Merkel non può parlare per tutti i 27 membri della Ue"
di ETTORE LIVINI
02
dicembre 2014
Appendice
Leggo Scalfari da oltre 40 anni, trovo che è diventato, negli
ultimi 4 anni, un insopportabile conservatore. Anche in tema di tassazione dei
ricchi, rispetto a suoi editoriali del 2010 in cui protestava, dopo il varo da parte del governo Berlusconi-Tremonti della prima
manovra correttiva dopo la crisi greca (DL 78 del 31/5/2010), di 24,9 mld,
scandalosamente iniqua, implorava provocatoriamente il ministro Tremonti di far
pagare anche a lui e scriveva: “Debbono cioè impostare un piano globale di
redistribuzione del reddito da chi più ha a chi meno ha. Lo spostamento può
avvenire in vari modi, manovrando soprattutto il fisco (ma non soltanto);
sgravando il peso fiscale sui redditi di lavoro dipendente e sulle famiglie e
finanziando la redistribuzione con maggior carico tributario sulle rendite, sui
patrimoni e sui consumi opulenti”.
Traggo
da: A
Pomigliano comincia l'epoca dopo Cristo
di Eugenio
Scalfari - 20 giugno 2010:
“Qualche cosa si può e si deve fare. Ma occorre molta lucidità e molto
coraggio. I Paesi opulenti, al loro interno, non sono affatto livellati per
quanto riguarda la diffusione del benessere. Ci sono, nelle zone ricche del
mondo, sacche di povertà impressionanti e diseguaglianze mai verificatesi prima
con questa intensità. Voglio dire che la legge dei vasi comunicanti deve
entrare in funzione dovunque e spetta alla politica rimuovere gli impedimenti
che la bloccano. Perciò i sindacati e le forze di opposizione debbono spostare
l'obiettivo. Le categorie svantaggiate e costrette a rinunciare ad una parte
delle conquiste raggiunte nell'epoca "prima di Cristo" debbono
recuperarle su altri piani e in altre forme nell'epoca del "dopo
Cristo". Debbono cioè impostare un piano globale di redistribuzione del
reddito da chi più ha a chi meno ha. (…)”.
E
da:
La vera storia del caso Marchionne
di Eugenio Scalfari - 25 luglio 2010
“C'è un modo per
compensare la perdita di benessere che il "dopo Cristo" comporta per
i ceti deboli che abitano paesi opulenti? Certo che sì, un modo c'è ed è il
seguente: far funzionare il sistema dei vasi comunicanti non solo tra paese e
paese, ma anche all'interno dei singoli paesi. L'Italia è certamente un paese
ricco. Anzi fa parte dei paesi opulenti del mondo, che sono in prevalenza in
America del nord e nella vecchia Europa. Ma l'Italia è anche un paese dove
esistono sacche di povertà evidenti (e non soltanto nel Sud) e dislivelli
intollerabili nella scala dei redditi e dei patrimoni individuali”.
“Tra l'Italia dei ceti benestanti e quella dei ceti poveri e miserabili il sistema dei vasi comunicanti è bloccato, non funziona. Il benessere prodotto non viene redistribuito, rifluisce su se stesso e alimenta il circuito perverso e regressivo dell'arricchimento dei più ricchi e dell'impoverimento dei poveri. Una politica che volesse perseguire il bene comune dovrebbe dunque smantellare il circuito perverso e far funzionare il circuito virtuoso. Attraverso una riforma fiscale che sbloccasse il meccanismo e redistribuisse il benessere. […]. Questa delle ingiustizie sociali da combattere è la madre delle riforme. Perciò mi domando: che cosa aspettate? Che la casa vi crolli addosso?”
“Tra l'Italia dei ceti benestanti e quella dei ceti poveri e miserabili il sistema dei vasi comunicanti è bloccato, non funziona. Il benessere prodotto non viene redistribuito, rifluisce su se stesso e alimenta il circuito perverso e regressivo dell'arricchimento dei più ricchi e dell'impoverimento dei poveri. Una politica che volesse perseguire il bene comune dovrebbe dunque smantellare il circuito perverso e far funzionare il circuito virtuoso. Attraverso una riforma fiscale che sbloccasse il meccanismo e redistribuisse il benessere. […]. Questa delle ingiustizie sociali da combattere è la madre delle riforme. Perciò mi domando: che cosa aspettate? Che la casa vi crolli addosso?”
Post e articoli collegati:
Lettera a
Eugenio Scalfari
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2693331.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/lettera-eugenio-scalfari.html
Lettera-commento all’editoriale di Ezio
Mauro
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2761918.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/lettera-commento-alleditoriale-di-ezio.html
Dialogo su Renzi in calce ad un
editoriale di Eugenio Scalfari
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2818911.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/07/dialogo-su-renzi-in-calce-ad-un.html
Post
su Draghi e la BCE
Lo ‘schiaffo’ benvenuto di Draghi alla
cancelliera Merkel
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2753007.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/05/lo-schiaffo-benvenuto-di-draghi-alla.html
http://vincesko.blogspot.com/2015/05/lo-schiaffo-benvenuto-di-draghi-alla.html
Quesito aperto a Mario Draghi
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2815556.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/07/quesito-aperto-mario-draghi.html
Mario Draghi, Dottor Jekyll e Signor
Hyde
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2816710.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/07/mario-draghi-dottor-jekyll-e-signor-hyde.html
Draghi e l’obiettivo
dell’inflazione
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2819224.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/07/draghi-e-lobiettivo-dellinflazione.html
Draghi, incongruenze o misfatti?
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2822406.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/08/draghi-incongruenze-o-misfatti.html
Dialogo tra il
prof. Paolo Pini e me sui poteri della BCE
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2818189.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/07/dialogo-tra-il-prof-paolo-pini-e-me-sui.html
Appelli o minacce forti?
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2820604.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/07/appelli-o-minacce-forti.html
Dialogo sui poteri, gli obiettivi e le
violazioni statutarie della BCE
BCE, il re è nudo (dialogo con Carlo Clericetti)
Allegato alla
Petizione al Parlamento europeo: la Bce non rispetta il suo statuto
QE, gli obiettivi ed i poteri della BCE
e della FED
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2822739.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/qe-gli-obiettivi-ed-i-poteri-della-bce.html
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/qe-gli-obiettivi-ed-i-poteri-della-bce.html
Draghi
al Quirinale? No grazie. Parla Luttwak
12 - 09 – 2014 Michele Pierri
Luttwak, prende quota l’ipotesi di Mario Draghi al Quirinale? Lo ha
scritto su Formiche.net l’analista
Francesco Galietti e ne ha accennato anche lo storico
Benedetto Ippolito. Che ne pensa?
Se sia uno scenario possibile non saprei dirlo. Però
sono convinto che Draghi non meriti affatto di diventare presidente della
Repubblica. La sua storia passata e recente dimostra quanto egli non abbia mai
lavorato nell’interesse del vostro Paese, perfino nel suo ruolo a capo della
Bce, dove è stato nei fatti un emissario della Germania e un fautore di quel
rigore che strangola l’economia italiana e fa volare quella di Berlino.
Nessun commento:
Posta un commento