A causa delle
avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale,
dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi
pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di
5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 530 del 19-02-15 (trasmigrato da
IlCannocchiale.it)
Dialogo sui dati
macroeconomici dei governi di destra o di sinistra dal 2008 al 2014
Riporto
una discussione sui dati macroeconomici dei governi di destra o di sinistra dal
2008 al 2014, svoltasi, il 13 e 14 febbraio 2015, in calce a questo articolo
del Corriere della Sera.
I DATI ISTAT
Crescita zero Pil nel 4° trimestre. Ma si vede la fine della recessione
Primo risultato non negativo da tre anni e tre mesi.
Nel 2014 l’economia italiana si è contratta dello 0,4%, ma ci sono stati 2
giorni lavorativi in meno
13 febbraio 2015
Inizio 2011: debito/pil 115%,
disoccupazione 8%, crescita 1° semestre +0,8%. Avanzo primario e deficit più
basso di Francia, Spagna, UK e USA. Inizio 2015: debito/pil 135%,
disoccupazione 13.5%, crescita zero (persi 6 punti di pil nei 4 anni
precedenti), deflazione. Ora fatevi qualche domanda sull'origine dello spread e
dei Danni che direttamente e indirettamente ci ha causato. E' l'ora della
verità.
mi sembra logico che lo spread e' dovuto
al fatto che tutti i politici italiani (da Monti, a Berlusconi e a tutti gli
altri che non ricordo piu neanche io, figurati la Merkel quando la vanno a
trovare...) erano tutti sulla Lista Falciani e la Merkel li ha brutalmente
ricattati.....Infatti MArchionne, anche lui sulla Lista Falciani, ha preferito
abbandonare l'Italia con tutta la Fiat, perche se lo indagano, prima di
scoprire che e' residente in Svizzera intanto passera dei guai e perdera tempo....Poi
c'e' la Costa Crociere....Finche lo spread era alto, ci guadagnava, ora che si
e' abbassto ha detto "che cavolo ci sto piu a fare in Italia" e si e'
trasferita ad Amburgo....Ma mo ce pensa Tsipras e rimettere le cose in
chiaro....
@Prochy a @EnricoSanJust . Non ho letto
il commento di @EnricoSanJust (tanto so che non ne vale pena. Letto uno dei
suoi commenti, letti tutti), perchè ho difficoltà a credere anche solo alla
punteggiatura contenuta in quel suo commento? E' solo perchè sono diffidente e
prevenuto? Conclude quel suo commento con un'esortazione non da poco: 'E' l'ora
della verità', ecco appunto, allora, da 1 a 10, quanto è berluschino in
campagna elettorale calda ma non ufficiale, dopo la fine del "patto"
del Nazareno? 12, 13? PanchoVilla
1) Nel 2011 la disoccupazione, includendo i c.d. disoccupati impliciti,
superava il 18%, erano complessivamente sui 6 mln allora, sono sui 6 mln ora.
2) Il PIL sta calando, tranne il 2010, da 7 anni; nel biennio 2008-2009 di ben
6 punti, più del biennio 2012-2013 (-4,2). 3) Gli altri parametri
macroeconomici (deficit e avanzo primario) sono migliori adesso. 4) Il debito
pubblico, a certe condizioni (che hanno a che fare strettamente con la banca
centrale, v. gli USA, il Giappone e la GB) non è un problema. So bene che il
debito pubblico ha ora superato i 2.150 mld. Ma a) in rapporto al n. di giorni
di governo, è aumentato di più col governo Berlusconi; b) è aumentato anche a
causa di 100 mld per poste straordinarie (contributi al MES – finora 60 mld –,
che sono prestiti ai Paesi in difficoltà a titolo oneroso, e pagamento debiti
PA – finora 32 mld liquidati, ma 40 circa messi a disposizione); c) è chiaro
che, strutturalmente, essendo la causa del suo aumento (negli ultimi 20 anni)
gli interessi passivi, che non sono coperti interamente dall’avanzo primario,
esso non può che aumentare in valore assoluto, ed in recessione (calo del Pil)
anche in percentuale sul Pil. 5) La recessione di ora è la naturale conseguenza
soprattutto delle mastodontiche manovre molto inique e perciò molto recessive
varate dal governo Berlusconi nel 2010 e 2011 (267 mld cumulati nella scorsa
legislatura, ma le misure permanenti producono effetti tuttora, contro 63 di
Monti).
I numeri vanno INTERPRETATI NELLA
REALTA'...non sparati cosi' a raglio come fai tu...VANNO CAPITI E VA CAPITA LA
REALTA'....COSA CHE TU EVITI DI FARE LIMITANDOTI A SPARARE SOLO I NUMERI
attribuendo loro il valore di REALTA' EFFETTIVA....CHE NON HANNO..........Ad
esempio il fatto che l'indebitamento sia nel 2014 al 135% deriva prima di tutto
dal calo del PIL e poi dal fatto che ci sono circa 100 miliardi di uscite nel
2014 dovute ai 60 miliardi dati al fondosalvastati ed ai 40 messi per pagare i
debiti della PA .....Circa il calo del PIL che e' l'elemento piu' grave, se
osservassi le cose vedresti che nei 3 anni indietro dal 2014 al 2011 il PIL ha
perso 6 punti ma ne aveva persi 19 circa negli anni precedenti al 2011 quando
governava il pregiudicato....Come mai tu non consideri questo e fai finta di
nulla?......La disoccupazione ha mutato i sistemi di calcolo e se si vanno a
guardare i disoccupati REALI del 2011 erano circa 6 milioni e circa 6 milioni
sono oggi.....Eccoti spiegata l'origine dei tuoi numerelli surrettizi.......SE
VUOI RAGIONARE DAVVERO SUI NUMERI DEVI ANDARCI A FONDO non spararli cosi'
....ma gia'...CAPIRE, COMPRENDERE e' COMPLESSO....e' molto piu' semplice
sparare i numerelli senza capire...altro che se lo e'.....E SOPRATTUTTO EVITANDO
ACCURATAMENTE DI DIRE QUANTO NEL 2011 andammo vicini al default con la
scriteriata guida del governo Berlusconi-Bossi....che ripeto DOVETTERO FUGGIRE
A GAMBE LEVATE.......vorresti negare anche questo forse?...
Cioè lei si sorprende che in Italia, nel
2008-2009, allo scoppio della crisi, il PIL sia calato maggiormente che nel
2012-2013? Sarà che nel 2008 è scoppiata la più grande crisi economica del
secolo e il PIL è crollato in quasi tutti i paesi europei? Non so se si è
accorto che il debito pubblico è aumentato in percentuali simili in seguito
allo scoppio della crisi in paesi come Italia, Francia e Germania. Non è
questione di Berlusconi, neanche con il migliore statista del mondo avrebbe
evitato recessione e aumento del debito nel 2008.
bravo...questo e' un commento serio IN
CUI SI ARGOMENTA, SI RAGIONA, SI RIFLETTE ....che cerca di capire LA REALTA'
DEI FATTI utilizzando i numeri per quel che sono e non usandoli a mo' di clava
e dimenticando LA REALTA' EFFETTIVA DE FATTI.....
D’accordo, ma 1) innanzitutto, sei fuori tema, che è, secondo il commento a
cui ho risposto, che i conti di oggi sono peggiori di quelli del 2011, il che
secondo i dati ufficiali è falso, tranne per il debito, per i motivi che ho
spiegato. 2) La crisi ha cause esogene (fuori dal controllo) e cause endogene
(controllabili). Il governo Berlusconi, per varie ragioni, ha fallito
miseramente, tant’è che si dimise. 3) A differenza degli altri Paesi, il
governo Berlusconi a) non dovette salvare le banche, che altrove è costato
centinaia di mld; e b) pur varando manovre correttive mastodontiche, investì in
misure anticrisi più o meno lo 0,5% del Pil, contro 4 o 5 o 6 volte tanto degli
altri Paesi. 4) In nessun altro Paese, le misure adottate sono state addossate
in grandissima parte sulle spalle dei ceti medio e basso e persino sui poveri
(col taglio feroce della spesa sociale dei Comuni e delle Regioni, -90%), ad
alta propensione al consumo, con effetti recessivi pesanti. 5) In nessun altro
Paese la credibilità del premier – prossima allo zero – ha avuto un peso così
importante e così negativo come in Italia, per colpa dell’incompetenza e delle
vicende personali del sig. Berlusconi, sulla situazione economica, finanziaria,
sociale, dei rapporti internazionali e morale.
Ma Lei conosce il significato della parola "logica",
"comparabilità"? Con Berlusconi eravamo al default ma adesso che
abbiamo più debiti e meno PIl non è un problema. La disoccupazione adeesso è 5%
più di quella del 2011 ma si è inventato il dato della disoccupazione
"implicita" che nel 2011 sarebbe stata del 18% (Ma quale è la fonte?)
e non si capisce perché poi la confonta con la disoccupazione ISTAT di Renzi e
non con quella "implicita" di Renzi. Scusi ma i i suoi dati sono
accozzaglia di stupidagini. I numeri si confrontano, come mi hanno insegnato a
scuola (tre esami di analisi, uno di analisi numerica ed uno di algebra
lineare), tra valori comparabili (evito di cercare di spiegarLe cosa sia una
verifica dimensionale perché proprio credo sia tempo sprecato) ovvero cane -
cane / gatto - gatto oppure pere co pere mele co mele. Visto che la sua
matematica è a livello di quella der fruttarolo spero di essere stato chiaro.
caspita che pedigree che ci mostri...ben
5 esami ...mo sorbole !......ma la laurea l'hai poi presa o hai fatto anche tu
come il Salvini?....ah ah ah....
Mi spiace per lei, i numeri e la logica sono il mio pane quotidiano. Il suo
nervosismo (strano che il moderatore non abbia censurato il suo ineducato
giudizio “accozzaglia di stupidaggini”, a me in passato hanno censurato cose
molto più lievi) la dice lunga sulla sua competenza. Tant’è che né evita di
impancarsi a maestrino su una questione tecnicamente banale come l’omogeneità
dei dati quale condizione necessaria per una loro comparazione, né conosce il
termine “disoccupazione implicita” (copyright della SVIMEZ), altrimenti definiti
“scoraggiati”, cioè individui 15-64 anni che non hanno un lavoro e non lo
cercano, che costituiscono un di cui della voce “inattivi” (cfr. glossario
ISTAT). Fonti: 1) ISTAT, dal quale risulta un travaso di (cito a memoria) circa
700.000 unità da “inattivi” (che non hanno un lavoro e non lo cercano) a
“disoccupati” (che non hanno un lavoro ma lo cercano); 2) nel 2010-2011, ogni
mese, c’era la diatriba tra i ministri Tremonti e Sacconi e la Banca d’Italia
(Draghi) sul tasso di disoccupazione, proprio perché la Banca d’Italia
includeva una parte degli scoraggiati e dava un tasso di disoccupazione più
alto di 2-3 punti percentuali; 3) la CGIL li includeva tutti e dava un tasso di
disoccupazione del 18%; e 4) ciò che conta è il tasso di occupazione, che è
calato, ma non come sembra dal tasso di disoccupazione, influenzato dal
trasferimento di 700,000 unità da inattivi a disoccupati (%): 2008=58,7;
2009=57,5; 2010=56,9; 2011=56,9; 2012=56,8; 2013=55,6.
***
Ancosta 'sta storia del default.
L'Italia era tanto sull'orlo del default che potà tirare fuori sull'unghia 60
miliarid per la Grecia e 4 per MPS. E poi sta cosa che durante il governo
Berlusconi l'Italia ha perso 19 punti di PIL. Ma Lei ha idea di quello che dice?
Ha il senso delle proporzioni? 19 punti di PIL l'Italia non li ha persi
probabilmente nemmeno durante gli anni della seconda gueraa mondiale!
L'ideologia le distorce evidentemente le capacità - scarse molto scarse -
cognitive! Si goda gli 80 Euro della mancetta di questo mese e non appesti il
web con le Sue ridicole esternazioni!
Sono vere entrambe le cose. L'Italia del
2011, per colpa dell'incompetenza e delle vicende personali del sig.
Berlusconi, era sotto attacco dei mercati finanziari mondiali ed è stata
effettivamente sull'orlo del default. Dopo le dimissioni di Berlusconi, l'Italia
ha potuto continuare ad indebitarsi, a tassi man mano inferiori, finanziando a
debito (non "sull'unghia") anche i contributi ai fondi salva-Stato
(60 mld finora).
ti disturba eh ...sostenitore del berlusca o grillino o leghista che
sia.....tanto siete tutti li'.....ti disturba, vedo, la faccenda del default a
cui andammo vicinissimi nel 2011...eh ti capisco...ti capisco...MA CHIEDURE GLI
OCCHI E FAR FINTA CHE UNA COSA NON ESISTA NON LA CANCELLERA'.....per il resto
ti rimando alla mia errata corrige.....Sugli 80 euro devo deluderti....non li
ho presi......MA SONO CONTENTO CHE LI ABBIANO PRESI 10 milioni di
connazionali.....e sono contento che questa cosa ti roda un bel po'.....AH AH
AH....
***
In Italia abbiamo la cattiva abitudine
di rimpiangere sempre i "bei tempi andati" avviando la beatificazione
di personaggi che in realtà hanno contribuito in modo concreto alla pessima
situazione attuale. Comunque tanto per ricordare le opere sante di Silvio
indico alcuni valori riguardanti il P.I.L. italiano durante il periodo d'oro:
1,8 (2001), 0,3 (2002), 0 (2003), 1,1 (2004), 0 (2005), -1 (2008) e -5,3
(2009). Se rimpiangiamo il caro Silvio allora dovrebbo santificare Prodi che
ottenne risultati di ben altro livello!
@ Lettore _ 3519626. Non rimpiango i governi presieduti da Silvio
Berlusconi, non avendo - mai - votato il suo partito. L'ho anche precisato. Mi
sono limitato a scrivere il contenuto delle dichiarazioni governative che - dal
Governo Monti Monti in poi - che si susseguono a cadenza trimestrale (è infatti
fondato il rilevo dell'amico lettore @ Balkanian). P.S. frequento il blog solo
per discutere, come uno dei tanti lettori cd << cani sciolti >>,
elettore PD ed ex iscritto PD. La prego di non scomunicarmi. Massimo Bertani
1
Non si sa cosa avrebbe potuto fare
Prodi, visto che non era padrone di nessun partito e che anzi molti partiti che
lo avevano sostenuto, lo hanno utlizzato e scaricato a loro comodo. Prodi ha
messo tasse raddrizzando comunque il debito ma non riuscendo a fare azione
positiva per l' economia, dati anche i tempi ristretti che gli ha consentito la
sua coalizione e probabilmente Berlusconi (vedi processo per le accuse di De
Gregorio). Berlusconi ha invece avuto coalizioni che lo appoggiavano e gli
hanno consentito riforme e governo, sino al limite degli interventi che
Berlusconi voleva sulla giustizia (per ragioni sopratutto personali). Comunque
Berlusconi che ha avuto maggiori possibilità di governo di Prodi, ma non ha
ottenuto nulla di positivo per l' Italia: nè per il PIL, nè per il debito, nè
per l' etica pubblica, nè per l' industria nazionale. E persino le sue riforme
sono state deludenti in quanto viziate da elementi di populismo.
2° governo Prodi: A) Il deficit pesante ricevuto dal governo precedente e
la messa in mora da parte della UE di rientro nei parametri resero necessaria
una legge finanziaria 2007 pesante, ma già con quella 2008 ci fu, secondo dati
Bankitalia, una restituzione maggiore (cfr. “Gli aiuti dati da centrosinistra e
centrodestra secondo i Bollettini della Banca d’Italia-Ma sul fisco Prodi batte
il Cavaliere, sgravi più consistenti dal centrosinistra”). B) Si doveva
continuare, ma il governo cadde dopo solo 2 anni. C) Ci fu una rimodulazione
delle aliquote più il passaggio da deduzioni a detrazioni, che favorirono i
redditi sotto i 40 mila €, quindi con un effetto perequativo. Elaborai
un’analisi sulla distribuzione della ricchezza, su dati soprattutto della Banca
d’Italia; ne riporto il punto 9) del mio commento: “infine, pare legittimo
dedurre anche da questa analisi della Banca d’Italia che – a fronte di un
ampliamento della forbice a favore dei lavoratori indipendenti negli ultimi 15
anni – le differenze di variazione negativa emerse tra lavoratori indipendenti,
lavoratori dipendenti e pensionati nell’ultimo biennio esaminato sembrano
confermare comunque un effetto perequativo dei provvedimenti adottati dal 2°
governo Prodi a favore dei ceti meno abbienti”. D) Ridusse di 5 mld il cuneo
fiscale (ma gli imprenditori manco ringraziarono). E) Il PIL aumentò di 1,9%
sia nel 2006 che nel 2007; la disoccupazione scese rispettivamente al 6,8% e
6,1%; il tasso di occupazione crebbe.
Concordo su alcuni dati; su altri dati
non saprei commentare se non andando a cercare i dati stessi assieme ad altri
dati ancora; sull' aumento del PIL, attribuibile all' azione del Governo Prodi
ho qualche dubbio, sopratutto perchè era l' andamento del PIL in vari Paesi
esteri che era favorevole. --- Forse avrebbe potuto dare un contributo positivo
in base al modo di pensare Prodiano, ma era un Governo complessivamente debole
proprio perchè Prodi non aveva un suo partito ed era appoggiato sia da politici
con notevoli debolezze di natura clientelare, e da altri strabordanti di
inutile ideologia.
Io la vedo così: quando si esprimono
giudizi, è obbligatorio informarsi prima il più possibile, o almeno dopo. Di
chi sia il merito forse è difficile dire, sta di fatto che i dati consuntivi
sono stati questi: PIL (%): 1999 =1,7; 2000=3,6; 2001=1,8; 2002= 0,3; 2003
=0,0; 2004 =1,1; 2005 = 0,0; 2006 =1,9; 2007=1,9; 2008=-1,0; 2009=-5,0; 2010
=1,3; 2011=+0,4 2012=-2,4; 2013=-1,8. Al netto dell’immagine litigiosa e della
questione dei rifiuti in Campania, il 2° Governo Prodi, sorretto da una
maggioranza risicatissima ed eterogenea al Senato, a mio avviso, ed
esclusivamente sulla base dei risultati, è stato uno dei migliori governi degli
ultimi 40 anni.
***
Disoccupazione nel 2011 8,5%.
Discoccupazione nel 2015 12,9%. Rapporto debito / PIL nel 2011 122% Rapporto
debito / PIL nel 2015 135%. Ancora parla? Ancora ha il coraggio di tediarci con
i suoi bizantinismi finto tecnici pseudoeriditi? Le chiacchiere stanno a zero
si dice a Roma e Lei è a zero!
Bla bla bla... Zero - l'ha detto subliminalmente...? - è solo il voto che
lei merita sia in logica che in matematica. Purtroppo, vedo che è inutile
invitarla a studiare i dati dell'ISTAT, che debbo supporre lei non si sia mai
preso la briga di consultare, pur sproloquiando di tassi di disoccupazione da
mane a sera; lei è un adepto berlusconiano, non "riesce" neppure a
leggere i dati ufficiali della realtà effettiva. Amen.
1
Ci spieghi lei i dati istat. Io vedo che
l'Italia va sempre peggio e se nei disoccupati mettessimo tutti i
cassaintegrati, i lavoratori in mobilità , i prepensionati e coloro i quali
percepiscono la disoccupazione speciale, saremmo almeno al 25% di disoccupati.
Ecco perchè si concede cassaintegrazione, prepensionamenti e disoccupazione
speciale a tutti, così non figurano nei dati istat sulla disoccupazione. Se lei
eruditissimo magnagrecia si degnasse di leggere i dati sull'occupazione, allora
capirebbe che stiamo scavando sul fondo per prepararci la tomba.
Infatti, è quello che ho scritto ieri nel mio commento delle 18:45 (6
milioni tra disoccupati e scoraggiati). Ma, come ho replicato alle 19:18 il
tema "è, secondo il commento a cui ho risposto, che i conti di oggi sono
peggiori di quelli del 2011, il che secondo i dati ufficiali è falso, tranne
per il debito, per i motivi che ho spiegato". Certo che la situazione è
brutta, lo scrivo quasi tutti i giorni nel mio blog e nei commenti, ma
purtroppo l'ex tosto Renzi si è fatto "addomesticare" dal prudente
burocrate Padoan ed arreso alla Merkel e alla sua politica restrittiva. E non
pare neppure che voglia approfittare ora dell'assist di Tsipras.
***
Spero che a anche Roma la gente ricordi
che nel 2010 il deficit/PIL era al 4,6% e nell'anno orribile 2011 era al 3,9%.
Anno orribile perchè si concluse con la prospettiva di insolvenza dell'Italia
con il record di 570 punti di spread e con tassi di interesse sul debito da
suicidio. Indovini un pò quei tassi di interesse sulla montagna di debito che
abbiamo cosa hanno provocato. Dopo tutto ciò, fortunatamente, il caro Silvio in
uno slancio di autoconsapevolezza dei propri limiti abbandonò la scena.
Io sono uno “studioso” di SB da 30 anni,
dal tempo della divisione consensuale del Gruppo Mondadori-Espresso, quando
Scalfari in un suo editoriale rivelò che lui e De Benedetti lo avevano
appellato “il grande bugiardo”. Le sue dimissioni non furono affatto uno
“slancio di consapevolezza” (caratteristica del tutto aliena ad uno che si
crede un “Unto del Signore”). Egli acconsentì alle dimissioni (con Napolitano,
che lo lavorava sapientemente ai fianchi, uno dei suoi rari capolavori) perché
prostrato psicologicamente dagli attacchi dei mercati finanziari e – da ultimo
– dopo gli attacchi dei media mondiali e la derisione in pubblico da parte di
Sarkozy e Merkel, soprattutto dal trattamento ricevuto al vertice di Bruxelles:
scansato come un appestato, il che gli arrecò un vulnus profondo al suo amor
proprio ipertrofico e malato. Checché ne dica Paolo Mieli (cfr. il suo
intervento a “8 e ½” di ieri) fu questo che evitò un finale come quello
prefigurato nel film di Moretti "Il Caimano". La conferenza stampa di
un anno dopo, con l'attacco alla Merkel, fu il segno che egli aveva finalmente
metabolizzato l'offesa grave al suo amor proprio ed era di nuovo pronto alla
battaglia politica.
La sua analisi del personaggio é senza
dubbio apprezzabile. La mia speranza comunque resta quella di non vedere più
Silvio al governo poiché gli italiani non meritano un ulteriore castigo.
solito discorso ridicolo basato su conoscenze di tipo mediatico che nulla
hanno a che vedere con la realtà. Forse lei dimentica, o non sa, che nel 2011
ci fu una grave crisi del debito della zona euro, non solo in Italia, In
Spagna, Portogallo, Irlanda, per non parlare della Grecia, ci furrono spread
molto più alti che in Italia e deficit stellari, l'Irlanda ebbe in quel periodo
un deficit sul Pil del 17%. Anche in quei Paesi governava Berlusconi?
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