A causa delle
avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale,
dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi
pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di
5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 528 del 07-02-15 (trasmigrato da
IlCannocchiale.it)
Dialogo (botta e
risposta) sulla Grecia e la BCE
Carlo Clericetti
- 5 FEB 2015
L’invasione di campo della Bce
Il Consiglio direttivo della Bce punta una pistola alla
tempia del nuovo leader greco.
Ubimel 5 febbraio
2015 alle 13:07
Magari, se il governo
greco avesse evitato allusione al non pagamento del debito, la BCE sarebbe
andata più cauta.
E' alquanto ovvio che, se il pagamento del debito greco è in dubbio, i titoli di quel debito non possano essere usati come garanzia.
E' arrivato il momento per Tsipras di parlare meno e scrivere su un documento il suo programma di ridefinizione del debito. Solo allora si potrà iniziare a trattare sul serio.
Fino ad allora, la BCE può solo fare la Banca Centrale.
E' alquanto ovvio che, se il pagamento del debito greco è in dubbio, i titoli di quel debito non possano essere usati come garanzia.
E' arrivato il momento per Tsipras di parlare meno e scrivere su un documento il suo programma di ridefinizione del debito. Solo allora si potrà iniziare a trattare sul serio.
Fino ad allora, la BCE può solo fare la Banca Centrale.
Amegighi 5 febbraio
2015 alle 13:29
Mah, forse più
semplicemente, se Lei pensasse di prestare dei soldi ad uno indebitato,
chiedendogli di mettere le cose a posto, mentre invece quest'ultimo va a dire
in giro che non pagherà il debito, ci penserebbe sopra un po' prima di
prestargli nuovamente soldi.
Vede, capisco la "globalizzazione", la "Germania", le "Banche" eccetera, ma qui le cose sono abbastanza semplici. La BCE NON è gli Stati Europei, che hanno anch'essi prestato direttamente soldi alla Grecia. Questi possono permettersi di non riaverli indietro. La BCE, per statuto, non può permetterselo.
La BCE aveva più volte richiamato i Greci per la situazione finanziaria prima del buco. Gli Stati europei no. E' forse giusto che paghino gli Stati, ..........ed anche i Greci. Il falso in bilancio è stato furbamente depenalizzato in Italia da qualcuno. Ma è reato, e molto grave, in molti Stati.
Vede, capisco la "globalizzazione", la "Germania", le "Banche" eccetera, ma qui le cose sono abbastanza semplici. La BCE NON è gli Stati Europei, che hanno anch'essi prestato direttamente soldi alla Grecia. Questi possono permettersi di non riaverli indietro. La BCE, per statuto, non può permetterselo.
La BCE aveva più volte richiamato i Greci per la situazione finanziaria prima del buco. Gli Stati europei no. E' forse giusto che paghino gli Stati, ..........ed anche i Greci. Il falso in bilancio è stato furbamente depenalizzato in Italia da qualcuno. Ma è reato, e molto grave, in molti Stati.
magnagrecia7 5 febbraio
2015 alle 13:46
@ubimel (5 febbraio 2015 alle 13:07)
Sei disinformato e/o moralmente strabico:
1. la BCE sta violando da molto tempo il suo statuto (art. 2-Obiettivi): siccome sei rigoroso, sono sicuro che sei disposto a firmare un ricorso contro la BCE alla Corte di giustizia europea (CGUE);
2. la BCE lo sta facendo per ubbidire alla Germania, violando il suo statuto (art. 7-Indipendenza): siccome sei rigoroso, sono sicuro che sei disposto a firmare un ricorso legale contro la BCE alla Corte di giustizia europea (CGUE);
3. nel trattato UE (art. 3), c’è la solidarietà tra gli Stati: siccome sei rigoroso, sono sicuro lancerai una petizione al Parlamento Europeo contro la BCE, la quale, per ubbidire alla Germania, ha disatteso questo principio;
4. ti segnalo che la proposta è già sul tavolo da tempo: Varoufakis: Come ridurre il debito senza creare recessione
Pubblicato da keynesblog il 28 gennaio 2015
http://keynesblog.com/2015/01/28/varoufakis-come-ridurre-il-debito-senza-creare-recessione/ ;
5. la proposta di Varoufakis riguarda non soltanto la Grecia, ma tutti i Paesi periferici con alto debito: siccome sei un Italiano rigoroso, sono sicuro invierai una petizione o almeno una e-mail al Governo italiano perché non ciurli nel manico, ma la appoggi.
Vincesko
Sei disinformato e/o moralmente strabico:
1. la BCE sta violando da molto tempo il suo statuto (art. 2-Obiettivi): siccome sei rigoroso, sono sicuro che sei disposto a firmare un ricorso contro la BCE alla Corte di giustizia europea (CGUE);
2. la BCE lo sta facendo per ubbidire alla Germania, violando il suo statuto (art. 7-Indipendenza): siccome sei rigoroso, sono sicuro che sei disposto a firmare un ricorso legale contro la BCE alla Corte di giustizia europea (CGUE);
3. nel trattato UE (art. 3), c’è la solidarietà tra gli Stati: siccome sei rigoroso, sono sicuro lancerai una petizione al Parlamento Europeo contro la BCE, la quale, per ubbidire alla Germania, ha disatteso questo principio;
4. ti segnalo che la proposta è già sul tavolo da tempo: Varoufakis: Come ridurre il debito senza creare recessione
Pubblicato da keynesblog il 28 gennaio 2015
http://keynesblog.com/2015/01/28/varoufakis-come-ridurre-il-debito-senza-creare-recessione/ ;
5. la proposta di Varoufakis riguarda non soltanto la Grecia, ma tutti i Paesi periferici con alto debito: siccome sei un Italiano rigoroso, sono sicuro invierai una petizione o almeno una e-mail al Governo italiano perché non ciurli nel manico, ma la appoggi.
Vincesko
magnagrecia7 5 febbraio
2015 alle 14:00
@amegighi (5 febbraio
2015 alle 13:29)
Sei disinformato e/o moralmente strabico:
1. Gli Stati sono stati costretti a prestare direttamente soldi alla Grecia proprio perché il primo fondo salva-Stati non è stato giudicato dalla BCE avere la personalità giuridica adeguata.
2. Perché gli Stati possono permettersi di non riaverli indietro e la BCE no?
3. Qual è la norma dello statuto che glielo impedisce?
4. Peraltro, la BCE sta violando da tempo il suo statuto: lo sai?
5. Se sì, puoi linkare una tua iniziativa o almeno un tuo commento di critica alla BCE?
6. Sai che anche la Germania viola le regole?
7. Se sì, puoi linkare una tua iniziativa o almeno un tuo commento di critica alla Germania?
Vincesko
Sei disinformato e/o moralmente strabico:
1. Gli Stati sono stati costretti a prestare direttamente soldi alla Grecia proprio perché il primo fondo salva-Stati non è stato giudicato dalla BCE avere la personalità giuridica adeguata.
2. Perché gli Stati possono permettersi di non riaverli indietro e la BCE no?
3. Qual è la norma dello statuto che glielo impedisce?
4. Peraltro, la BCE sta violando da tempo il suo statuto: lo sai?
5. Se sì, puoi linkare una tua iniziativa o almeno un tuo commento di critica alla BCE?
6. Sai che anche la Germania viola le regole?
7. Se sì, puoi linkare una tua iniziativa o almeno un tuo commento di critica alla Germania?
Vincesko
magnagrecia7 5 febbraio
2015 alle 14:17
Rammento ai numerosi (troppi) Italiani disinformati e moralmente strabici:
Dal 1800 al 2008 la Germania ha avuto ben 8 default o ristrutturazioni del suo debito!
Traggo da: SOCIAL EUROPE JOURNAL 23 Ottobre 2013 - ROBERT SKIDELSKI "Opinioni sbagliate sull’austerità britannica"
[…] Si consideri la Germania che secondo lo storico economico Albrecht Ritschl è "il più grande trasgressore debito del XX secolo". Nella tabella a pagina 99 del loro libro “This Time is Different”, Rogoff e il suo co -autore, Carmen Reinhart , mostrano che la Germania ha subito otto default del debito e/o ristrutturazioni tra il 1800 e il 2008 . C'erano anche due default causati dall'inflazione nel 1920 e 1923. Eppure oggi la Germania è l’egemone economico d’Europa che stabilisce le regole per “furfanti” come la Grecia.
http://2.232.193.134/resetold/en/component/attachments/download/199
Vincesko
Dal 1800 al 2008 la Germania ha avuto ben 8 default o ristrutturazioni del suo debito!
Traggo da: SOCIAL EUROPE JOURNAL 23 Ottobre 2013 - ROBERT SKIDELSKI "Opinioni sbagliate sull’austerità britannica"
[…] Si consideri la Germania che secondo lo storico economico Albrecht Ritschl è "il più grande trasgressore debito del XX secolo". Nella tabella a pagina 99 del loro libro “This Time is Different”, Rogoff e il suo co -autore, Carmen Reinhart , mostrano che la Germania ha subito otto default del debito e/o ristrutturazioni tra il 1800 e il 2008 . C'erano anche due default causati dall'inflazione nel 1920 e 1923. Eppure oggi la Germania è l’egemone economico d’Europa che stabilisce le regole per “furfanti” come la Grecia.
http://2.232.193.134/resetold/en/component/attachments/download/199
Vincesko
magnagrecia7 5 febbraio 2015
alle 14:45
Segnalo volentieri:
Il mondo è dalla parte di Tsipras. Ma basterà a convincere la Germania?
ONEURO – REDAZIONE - 5 febbraio 2015
La battaglia in corso sul debito greco non riguarda solo la Grecia, riguarda tutti noi europei. Perché dall’esito di questa battaglia capiremo se esiste qualche speranza di trasformare l’Unione dal suo interno (e di smuovere la Germania).
http://www.eunews.it/2015/02/05/il-mondo-e-dalla-parte-di-tsipras-ma-bastera-convincere-la-germania/29704
Vincesko
Il mondo è dalla parte di Tsipras. Ma basterà a convincere la Germania?
ONEURO – REDAZIONE - 5 febbraio 2015
La battaglia in corso sul debito greco non riguarda solo la Grecia, riguarda tutti noi europei. Perché dall’esito di questa battaglia capiremo se esiste qualche speranza di trasformare l’Unione dal suo interno (e di smuovere la Germania).
http://www.eunews.it/2015/02/05/il-mondo-e-dalla-parte-di-tsipras-ma-bastera-convincere-la-germania/29704
Vincesko
Domenicobasile 5 febbraio
2015 alle 15:04
Atene ha chiesto una
rinegoziazione "politica" della questione del debito (suscitando una
grande empatia fra i commentatori) e ha cercato di imporre alle controparti il
rigetto unilaterale delle misure in corso.
Si è trattato a mio
avviso di un'ingenuità madornale che riposava unicamente sulla buonafede dei
suoi dirigenti, forti del risultato del suffragio elettorale ma senza nessuna
esperienza negoziale a livello internazionale.
A una richiesta
"politica", la BCE ha dato una risposta eminentemente
"politica" ritirando la deroga accordata alla Grecia circa
l'accettazione come collaterale di titoli "spazzatura".
Tatticamente la gestione di Varoufakis è per il momento un disastro.
Ha scoperto da subito le sue carte (parlando incautamente alla stampa) ed ha fatto capire di avere un mandato "politico" e non "tecnico" restringendo giocoforza i margini di manovra dello stesso Tsipras.
Tatticamente la gestione di Varoufakis è per il momento un disastro.
Ha scoperto da subito le sue carte (parlando incautamente alla stampa) ed ha fatto capire di avere un mandato "politico" e non "tecnico" restringendo giocoforza i margini di manovra dello stesso Tsipras.
Se l'idea era quella
di isolare la Germania, peggio di così non si poteva fare!
Non scopriamo certo oggi gli arcani della geopolitica ed i rapporti di forza
in seno alla UE sono quello che sono.
Renzi ha offerto una cravatta e Hollande nemmeno quella, di appoggio sostanziale non se n'è nemmeno parlato.
Fine del primo round : greci alle corde, con le banche attaccate all'ultima fiala di perfusione.
Tutti abbiamo pensato dall'inizio che fosse un bluff ed aspettiamo ancora fiduciosi che uno dei giocatori passi la mano...
Non scopriamo certo oggi gli arcani della geopolitica ed i rapporti di forza
in seno alla UE sono quello che sono.
Renzi ha offerto una cravatta e Hollande nemmeno quella, di appoggio sostanziale non se n'è nemmeno parlato.
Fine del primo round : greci alle corde, con le banche attaccate all'ultima fiala di perfusione.
Tutti abbiamo pensato dall'inizio che fosse un bluff ed aspettiamo ancora fiduciosi che uno dei giocatori passi la mano...
magnagrecia7 5 febbraio
2015 alle 15:27
Nè Tsipras né
Varoufakis sono supermassoni (UR-Lodge), Merkel, Hollande, Schauble, Padoan,
Draghi e Weidmann sì. Renzi è un aspirante che ha presentato domanda. Meglio
mettere le carte in tavola. Così i sepolcri imbiancati politici e dei media non
possono ciurlare troppo nel manico. E gli Europei possono giudicare e forse si
svegliano.
Vincesko
Vincesko
gorby07 5 febbraio
2015 alle 16:15
>>> le
richieste greche di un cambiamento di linea hanno già ricevuto l’appoggio del
presidente americano Obama e del leader britannico Cameron>>>
Se oltre
"all'appoggio" Obama e Cameron vogliono accollarsi anche una parte
del debito greco......
Sennò, è troppo facile, dire agli altri come devono comportarsi.
Tanto, "l'appoggio" non costa niente......
Sennò, è troppo facile, dire agli altri come devono comportarsi.
Tanto, "l'appoggio" non costa niente......
>>> la
decisione della Bce rappresenta una pesantissima invasione di campo, un
tentativo inaccettabile di condizionamento che mira ad indebolire una delle
parti, quella che già di suo è la più debole>>>
Cosa avrebbe dovuto
fare, al BCE ?
Continuare ad accettare in garanzia titoli di stato di un paese che ha detto che non avrebbe ripagato il debito ?
Cioè, si pretende che Draghi faccia la figura del fesso ?
Mi sembra chiedere troppo.
Continuare ad accettare in garanzia titoli di stato di un paese che ha detto che non avrebbe ripagato il debito ?
Cioè, si pretende che Draghi faccia la figura del fesso ?
Mi sembra chiedere troppo.
magnagrecia7 5 febbraio
2015 alle 17:51
Il
"confratello" Draghi fa da 3 anni il fesso della Germania. Difficile
che avesse il coraggio per fare il fesso della Grecia o dell'Italia o di
qualunque altro Paese.
La "consorella" Merkel, figlia di pastore protestante (con quel che ne consegue), non ha ancora elaborato l'offesa di essere considerata da Tsipras uguale agli altri premier.
Dal "confratello" Hollande, data la sua conclamata mediocrità, io non mi aspettavo niente di diverso.
L'aspirante "confratello" ed ex tosto Renzi, opportunamente consigliato dal "confratello" Padoan, per non pregiudicare la sua aspirazione alla "fratellanza" ed evitare un secondo articolo "minatorio" di de Bortoli (su commissione - pare - di Draghi), sveglio come sempre, ha scelto di gettare subito la maschera ed essere più realista del re. Avrà anche consultato, anziché gli aruspici, qualche sondaggio. E di questi tempi non tira una buona aria per i Greci neppure in Italia, almeno tra i benpensanti, che sono un esercito...
Vedete che la posizione chiara e netta della Grecia smaschera i sepolcri imbiancati? E siamo appena all'inizio. Speriamo che serva acché gli Europei aprano gli occhi.
Vincesko
La "consorella" Merkel, figlia di pastore protestante (con quel che ne consegue), non ha ancora elaborato l'offesa di essere considerata da Tsipras uguale agli altri premier.
Dal "confratello" Hollande, data la sua conclamata mediocrità, io non mi aspettavo niente di diverso.
L'aspirante "confratello" ed ex tosto Renzi, opportunamente consigliato dal "confratello" Padoan, per non pregiudicare la sua aspirazione alla "fratellanza" ed evitare un secondo articolo "minatorio" di de Bortoli (su commissione - pare - di Draghi), sveglio come sempre, ha scelto di gettare subito la maschera ed essere più realista del re. Avrà anche consultato, anziché gli aruspici, qualche sondaggio. E di questi tempi non tira una buona aria per i Greci neppure in Italia, almeno tra i benpensanti, che sono un esercito...
Vedete che la posizione chiara e netta della Grecia smaschera i sepolcri imbiancati? E siamo appena all'inizio. Speriamo che serva acché gli Europei aprano gli occhi.
Vincesko
magnagrecia7 5 febbraio
2015 alle 21:02
Questo articolo di Stefano Cingolani mi sembra un’analisi intelligente:
Ecco su cosa bisticcia Tsipras con Draghi e Merkel
05-02–2015 Stefano Cingolani
http://formiche.us8.list-manage1.com/track/click?u=36b7a9702ea86a9f69b819156&id=3483af30d4&e=07e3b92ad9
Vincesko
Ecco su cosa bisticcia Tsipras con Draghi e Merkel
05-02–2015 Stefano Cingolani
http://formiche.us8.list-manage1.com/track/click?u=36b7a9702ea86a9f69b819156&id=3483af30d4&e=07e3b92ad9
Vincesko
salvum 5 febbraio
2015 alle 22:47
E' chiaro che sono
tutte fantasie.
La Grecia non ha i soldi e chiedere soldi alle altre nazioni europee per poter sostenere il loro alto livello di vita, è una pretesa priva di diritto.
La ricchezza si può definire una miriadi di situazioni di micro-ricchezza e miriadi di situazioni di micro-produttività.
La ricchezza è un fatto strutturale.
E per quanto uno voglia tale peculiarità per se, non è detto che la possa avere.
Sarebbe vero il contrario.
La ricchezza è anche un fatto secolare (e non c'è bisogno di specificare meglio)
Mandare la Grecia in default, significherebbe disarticolare la loro capacità produttiva? in che senso?
Anche uscendo dall'euro, sarebbe un default, poichè gli effetti a medio e lungo termine sarebbero uguali al "non ti pago".
Ossia nessuno presterebbe soldi a loro, e neanche i propri concittadini terrebbero a prestarglieli.
La Grecia non ha i soldi e chiedere soldi alle altre nazioni europee per poter sostenere il loro alto livello di vita, è una pretesa priva di diritto.
La ricchezza si può definire una miriadi di situazioni di micro-ricchezza e miriadi di situazioni di micro-produttività.
La ricchezza è un fatto strutturale.
E per quanto uno voglia tale peculiarità per se, non è detto che la possa avere.
Sarebbe vero il contrario.
La ricchezza è anche un fatto secolare (e non c'è bisogno di specificare meglio)
Mandare la Grecia in default, significherebbe disarticolare la loro capacità produttiva? in che senso?
Anche uscendo dall'euro, sarebbe un default, poichè gli effetti a medio e lungo termine sarebbero uguali al "non ti pago".
Ossia nessuno presterebbe soldi a loro, e neanche i propri concittadini terrebbero a prestarglieli.
Se loro si renderanno
conto di quello che ad esempio io ho scritto (e altri hanno spiegato) forse non
è tutto perduto.
Si deve accettare perciò di fare la strada con le proprie gambe, poiche il percorso si renderebbe troppo difficile.
Si deve accettare perciò di fare la strada con le proprie gambe, poiche il percorso si renderebbe troppo difficile.
Affidarsi
esculsivamente alla propria produttività e ricchezza.
Restare nell'euro per usufruire degli aiuti.
Sottostare alle carenze di sussistenza, finchè non si arriva a livelli troppo bassi.
Anche in molte nazioni europee si sono avuti livelli molto bassi di sussistenza negli anni '70 e '80, e nessuno è andato in piazza a protestare.
In Romania c'è un'economia povera, ma nessuno si sogna di voler vivere ad esempio come in Italia.
L'Europa non ha colpa dei tassi con cui la Grecia si è procurato denaro.
Si può dare la colpa a chi ha fornito quei soldi, ma non si può chiedere di rifare un esperimento dai risultati conclamati.
Ma chi dei privati presterebbe soldi a chi non li restituisce?
Sarebbero obbligati quindi i governi di altri Stati ?
L'esperimento ci può essere, ma bisogna obbedire a chi ci mette i soldi.
Restare nell'euro per usufruire degli aiuti.
Sottostare alle carenze di sussistenza, finchè non si arriva a livelli troppo bassi.
Anche in molte nazioni europee si sono avuti livelli molto bassi di sussistenza negli anni '70 e '80, e nessuno è andato in piazza a protestare.
In Romania c'è un'economia povera, ma nessuno si sogna di voler vivere ad esempio come in Italia.
L'Europa non ha colpa dei tassi con cui la Grecia si è procurato denaro.
Si può dare la colpa a chi ha fornito quei soldi, ma non si può chiedere di rifare un esperimento dai risultati conclamati.
Ma chi dei privati presterebbe soldi a chi non li restituisce?
Sarebbero obbligati quindi i governi di altri Stati ?
L'esperimento ci può essere, ma bisogna obbedire a chi ci mette i soldi.
magnagrecia7 5 febbraio 2015
alle 23:29
"La Grecia non ha i soldi e chiedere soldi alle
altre nazioni europee per poter sostenere il loro alto livello di vita,
è una pretesa priva di diritto".
L'unica frase che ho
capito, nel solito arzigogolamento incomprensibile dell'ineffabile salvum, è
una sciocchezza priva di fondamento.
Vincesko
Vincesko
vincenzoaversa 5 febbraio
2015 alle 18:23
E' evidente che la
decisione della BCE è stata presa di comune accordo con la Commissione Europea
e l'FMI (è di pochi minuti fa la notizia che anche l'FMI ha
"consigliato" alla Grecia di rispettare i patti con la Troika).
La decisione di Hollande e Renzi di lasciare Tsipras al proprio destino è, oltre che codarda, politicamente miope, come osservato da Clericetti.
Ora a Tsipras e Varoufakis non sono rimaste molte alternative tra:
1. uscita dall'Euro;
2. accettazione delle condizioni della Troika (un suicidio politico per Syriza ed economico per la Grecia);
3. adozione di una "moneta parallela" (tipo i crediti fiscali proposti da Cattaneo, per intenderci), di cui tra l'altro lo stesso Varoufakis aveva parlato in un suo articolo qualche anno fa (prometto di postare il link all'articolo appena lo trovo!).
Ognuna di queste scelte comporta dei rischi notevoli.
Sarebbe stato molto più semplice se la BCE si fosse fatta garante del debito greco ed ancora meglio se la quantità di Euro che la BCE utilizzerà per un inutile QE fosse stata utilizzata per finanziare programmi di lavori pubblici per abbattere la disoccupazione europea e rilanciare la ripresa economica.
La decisione di Hollande e Renzi di lasciare Tsipras al proprio destino è, oltre che codarda, politicamente miope, come osservato da Clericetti.
Ora a Tsipras e Varoufakis non sono rimaste molte alternative tra:
1. uscita dall'Euro;
2. accettazione delle condizioni della Troika (un suicidio politico per Syriza ed economico per la Grecia);
3. adozione di una "moneta parallela" (tipo i crediti fiscali proposti da Cattaneo, per intenderci), di cui tra l'altro lo stesso Varoufakis aveva parlato in un suo articolo qualche anno fa (prometto di postare il link all'articolo appena lo trovo!).
Ognuna di queste scelte comporta dei rischi notevoli.
Sarebbe stato molto più semplice se la BCE si fosse fatta garante del debito greco ed ancora meglio se la quantità di Euro che la BCE utilizzerà per un inutile QE fosse stata utilizzata per finanziare programmi di lavori pubblici per abbattere la disoccupazione europea e rilanciare la ripresa economica.
vincenzoaversa 6 febbraio
2015 alle 09:51
questo è il link
all'articolo di Varoufakis del 2014 a proposito dell'introduzione di una moneta
parallela all'Euro:
magnagrecia7 6 febbraio
2015 alle 12:33
@Vincenzoaversa (6
febbraio 2015 alle 09:51)
Interessante, quindi è Varoufakis il padre della proposta dei CCF?
Però ne emerge anche che neppure Varoufakis (in data February 15, 2014) - se per istituzionali intende statutari - conosceva bene lo statuto ed i poteri della BCE.
Interessante, quindi è Varoufakis il padre della proposta dei CCF?
Però ne emerge anche che neppure Varoufakis (in data February 15, 2014) - se per istituzionali intende statutari - conosceva bene lo statuto ed i poteri della BCE.
“At this very
moment in Europe’s history, with interest rates practically on the lower zero
bound, and with inflation turning negative, the ECB is not allowed (for
institutional and political reasons) to effect expansionary monetary policies
through quantitative easing. What use are monetary authorities in a currency
union if they cannot expand money supply in response to falling prices?”
[In questo preciso
momento della storia d'Europa, con i tassi di interesse praticamente a zero
vincolati sul basso e con l'inflazione che gira in negativo, alla BCE non è
consentito (per fini istituzionali e politici) di effettuare politiche
monetarie espansive attraverso allentamento quantitativo. A che servono le
autorità monetarie in un'unione monetaria se non possono espandere l'offerta di
moneta in risposta a un calo dei prezzi?]
Vincesko
vincenzoaversa 6 febbraio
2015 alle 12:56
@magnagrecia
(06-02-15, ore 12:33)
in realtà il padre
della proposta dei CCF è un... tedesco! Il governatore della Bundesbank degli
anni 30 (mi sfugge adesso il nome) propose ed implementò i cosiddetti
"MEFO-bills" che contribuirono a tirare fuori la Germania dalla
recessione seguita alla crisi del 1929.
vincenzoaversa 6 febbraio
2015 alle 18:23
Per completezza di
informazione, l'ideatore dei MEFO bills si chiamava Hjalmar Schacht. La pagina
wikipedia spiega il meccanismo di funzionamento di questi certificati di
credito fiscale:
magnagrecia7 6 febbraio
2015 alle 23:01
Riporto volentieri questo articolo pro BCE de LaVoce.info, ma per segnalare
i 3 bellissimi commenti critici in calce. Credo ci sia un errore nell’articolo,
laddove l'autore sostiene che
“La Bce non può monetizzare i debiti pubblici dei singoli stati europei, esattamente come la Fed non lo fa per il debito della California e del Michigan. Potrebbe farlo per un debito federale, che però al momento non c’è”.
Lo sosteneva anche Andrea Terzi, in un’intervista a Il Sole 24 ore, addirittura per titoli nuovi purché emessi dall’Eurozona e non dai singoli Stati, ma quando gli ho chiesto direttamente conferma via e-mail mi è sembrato un po’ evasivo. D’altra parte, l’art. 21 dello statuto della BCE recita:
21.1. Conformemente all'articolo 123 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, è vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia da parte della BCE o da parte delle banche centrali nazionali, a istituzioni, organi o organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di settore pubblico o ad imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle banche centrali nazionali.
Quindi il divieto riguarda, oltre agli Stati, anche “istituzioni, organi o organismi dell'Unione” e l'acquisto diretto, cioè sul mercato primario.
“La Bce non può monetizzare i debiti pubblici dei singoli stati europei, esattamente come la Fed non lo fa per il debito della California e del Michigan. Potrebbe farlo per un debito federale, che però al momento non c’è”.
Lo sosteneva anche Andrea Terzi, in un’intervista a Il Sole 24 ore, addirittura per titoli nuovi purché emessi dall’Eurozona e non dai singoli Stati, ma quando gli ho chiesto direttamente conferma via e-mail mi è sembrato un po’ evasivo. D’altra parte, l’art. 21 dello statuto della BCE recita:
21.1. Conformemente all'articolo 123 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, è vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia da parte della BCE o da parte delle banche centrali nazionali, a istituzioni, organi o organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di settore pubblico o ad imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle banche centrali nazionali.
Quindi il divieto riguarda, oltre agli Stati, anche “istituzioni, organi o organismi dell'Unione” e l'acquisto diretto, cioè sul mercato primario.
Anche il “whatever it takes” di Draghi ha un limite
06.02.15
Angelo Baglioni
http://www.lavoce.info/archives/32884/whatever-it-takes-draghi-limite/
06.02.15
Angelo Baglioni
http://www.lavoce.info/archives/32884/whatever-it-takes-draghi-limite/
Vincesko
jeantine01 6 febbraio
2015 alle 23:17
Vorrei segnalare che
alcuni commentatori (tra cui Krugman) danno un'interpretazione diversa alla
mossa della BCE. In sostanza, il messaggio sottostante sarebbe rivolto non solo
alla Grecia, ma anche alla Germania, con l'obiettivo di porla di fronte alla responsabilità
delle proprie scelte in modo netto e ultimativo. Come dire: sei sicura di
volere il default e l'uscita della Grecia dall'euro? hai fatto proprio bene i
tuoi calcoli?
Mentre il Frankfurter
prosegue indifferente nella sua crociata anti Grecia, Handelsblatt sembra in
parte recepire questa interpretazione, dando ampio spazio ad un articolo in cui
si spiega perché si deve nonostante tutto temere la Grexit:
Alla domanda se ci
aspetta un nuovo disastro, "gli esperti di mercato dei capitali danno solo
un mezzo segnale di cessato allarme". Secondo il giornale, il contagio
agli altri paesi periferici, per quanto meno probabile, non si può insomma
escludere, e con questo anche la fine dell'euro.
Appendice
Riporto
volentieri questi 3 bellissimi commenti critici in calce all’articolo pro BCE
de LaVoce.info:
Annibale 06/02/2015 alle 11:56
La famiglia dell'artigiano intagliatore ha un debito di 100 con la banca di
quartiere, la quale nel tempo sollecita un piano di rientro che prevede la
progressiva vendita degli strumenti da intaglio. È evidente che questa
richiesta priverà l'artigiano dei mezzi per lavorare, in breve smetterà di
guadagnare 100 all'anno e il suo reddito diminuirà in rapporto al debito. La
qual cosa allarmerà ancora di più la banca, che pretenderà altri tagli molto
molto austeri, che precipiteranno la famiglia nell'indigenza. Un mattino
l'artigiano si reca in banca a proporre un accordo che preveda una ripresa
della sua attività lavorativa, in modo da guadagnare soldi con cui pagare il
debito e non far morire di fame i propri figli. Il banchiere si inalbera e
prende una misura 'tecnica' (i tuoi figli non possono più andare alla charitas
per mangiare perché la tua solvibilità è dubbia) per ricattare l'artigiano e
costringerlo a tornare alle politiche di austerità, che distruggono la sua
economia domestica a favore di creditori esteri (ah già era l'artigiano e la
banca...). A volte mi chiedo se ai professori di finanza l'apprendimento
eccessivo di paroloni tecnici (tecnicamente dette supercazzole) fa perdere il
senso della realtà. Una misura tecnica è neutrale rispetto alle scelte
democratiche, mentre la BCE interferisce pesantemente con le scelte che sono
vagliate dai parlamenti eletti dai popoli. L'artigiano non definirebbe
'tecnico' il provvedimento che rischia di mandarlo in rovina.
Stefano 06/02/2015 alle 17:17
In effetti "anche la BCE ha delle regole da seguire", regole che
essa stessa definisce in un'autonomia che sconfina nell'arbitrarietà: il
"risk-control framework" permette alla BCE di scegliere letteralmente
caso per caso cosa accettare da ogni singola controparte come collaterale
eleggibile. Di questo diritto "di vita e di morte" la BCE ha fatto un
uso politico larghissimo nel corso di questi 6 anni di crisi, travalicando
ampiamente il suo mandato e ridicolizzando a più riprese la nozione di
"democrazia" agli occhi dei cittadini europei. La Grecia è insolvente
da 6 anni, e non da oggi perchè coraggiosamente (e ragionevolmente) lo dichiara
il ministro delle finanze di un governo che nulla ha a che fare con la banda di
ladri che hanno guidato il paese verso il baratro, e per cui Juncker e Draghi
hanno fatto il tifo. “Sei insolvente quando lo diciamo noi”: ecco il coraggio e
la determinazione di Draghi. Due "bailout" vergognosamente allestiti
per far "rientrare dall'esposizione" le banche tedesche e francesi a
carico dei contribuenti europei, sono stati smentiti previsione per previsione,
numero per numero, come era ovvio fin dall'inizio. Il significato politico
della decisione del 4 febbraio (che ha diviso il Governing council della BCE
tanto poco era ovvio) è il seguente: la Grecia deve accettare le condizioni che
gli saranno poste, perchè la BCE e la Germania sono pronte a spingerla fuori
dall'euro.
Andrea Fumagalli 06/02/2015 alle 18:20
Interessante e chiaro articolo che, almeno, a differenza di altri che si
trincerano dietro ragioni tecniche (come se si trattase di un atto dovuto),
riconosce la natura prettamente politica della Bce. Ma credo anche che si debba
riconoscere che l'obiettivo di far sedere al tavolo delle trattative i paesi
europei.crei una situazione anomala: uno dei commensali al tavolo (la Grecia)
auspicato e forzato dalla Bce si trova (grazie proprio a qusta decisione Bce)
con una pistola puntata alla tempia (il rischio di non avere più liquidità per
la sopravvivenza delle persone) Che trattativa sarebbe? http://quaderni.sanprecario.info/effimera/
06.02.15
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