venerdì 7 agosto 2015

Quantitative easing e uscita dalla crisi economica


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 524 del 28-01-15 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Quantitative easing e uscita dalla crisi economica


Poiché la crisi economica, che dura praticamente da 7 anni, è da calo della domanda e perciò c'è un solo modo di uscirne: aumentando la domanda aggregata (consumi, investimenti, spesa pubblica ed esportazioni nette), tra le cose che mi sono augurato per il 2015, [1] c’era che la BCE varasse finalmente il Quantitative easing (QE).[2]
Il QE varato, 60 mld al mese per 19 mesi per un totale di 1.140 mld, ma destinati non soltanto all’acquisto di titoli di Stato, [3] da solo e nella quantità e qualità decise, a parere di quasi tutti gli esperti, non sarà in grado di farlo. La dimensione è insufficiente, a) tant’è che potrà continuare se sarà necessario, cioè se il tasso d’inflazione non sarà tornato “sotto ma vicino al 2%”; b) l’ex governatore della Banca di Cipro ed ex membro del Consiglio direttivo della BCE, Athanasios Orphanides, ora docente al MIT, ha dichiarato alcuni giorni fa a “Repubblica” [4] che, dato il ritardo, servirebbero almeno 2.000 mld; c) altri pensano che servano 3.000 mld, anche per sostenere la crescita e l'occupazione (art. 2-Obiettivi, Statuto BCE),[5] ad esempio finanziando la BEI per gli investimenti.
Andrebbe poi ripartito, non come è stato deciso in base alle quote di partecipazione al capitale della BCE (alla Germania andrà un quarto circa del totale), ma su base multipla: ad esempio 50% in base alle quote nel capitale della BCE e 50% in base al debordo rispetto al 60% del rapporto debito/Pil, per aiutare i Paesi con più elevato debito pubblico.
In ogni caso, esso va integrato con un'adeguata politica fiscale (taglio di tasse, per aumentare il reddito disponibile, e, soprattutto, aumento di spesa pubblica, che ha un moltiplicatore maggiore). Come fu fatto nella grande depressione del 1929 e seguenti e come da tempo suggeriscono premi Nobel, centinaia di economisti, l'FMI e perfino neoliberisti pentiti come Alesina e Giavazzi.
Ma la Germania non vuole e l'UE [6] e la BCE obbediscono. Il nostro ministro Padoan plaude.
La misura dell’obiettivo dell’inflazione ("sotto, ma vicino, al 2%") non fu stabilita dai trattati ma dalla stessa BCE,[7] che da un anno la sta violando in basso (ora è +0,3%), favorendo i Paesi creditori e perpetuando la crisi; perché non potrebbe poi violarla in alto se questo è l’interesse prevalente dell’Eurozona - come rammenta Orphanides, unica stella polare della BCE - per uscire dalla crisi economica, dando una mano ai Paesi debitori?

[3] Qe: il bazooka di Draghi. Effetto Bce sulle Borse, in flessione spread e euro
QE da 1140 mld per acquisto bond. Compromesso con Berlino su rischi
Redazione ANSA BERLINO 23 gennaio 2015 20:16
Quantitative easing, il comunicato Bce (in inglese)
Le otto cose fondamentali da sapere sul «bazooka» della Bce
di Riccardo Sorrentino 23 gennaio 2015
Esperti e analisti danno il voto al Qe della Bce
di Vittorio Carlini 22 gennaio 2015
[4] "Se passa la linea di Berlino sui bond, Eurolandia rischia la disintegrazione"
Intervista a Orphanides, che conosce Mario Draghi e la Bce come ex governatore della Banca di Cipro. Oggi insegna e consiglia al governatore italiano di non cedere alla pressione di mettere gli interessi di qualche Stato membro davanti a quelli dell'Unione.Versione inglese/English version
di Federico Fubini  20 gennaio 2015
[6] La Commissione europea, per insipienza del PSE, sarà sotto il controllo della Germania, dopo i 10 del servo Barroso, per altri 5 anni. Il PPE ha 13 Commissari oltre al presidente, il PSE soltanto 8. Ed il socialista francese Moscovici all'Economia ha sopra di lui con diritto di veto il falco finlandese Katainen. L'unica speranza è che Juncker sia coerente con ciò che dichiarò nel 2012, quando lasciò l'incarico di presidente dell'Eurogruppo (cfr. L’ex marxista Jean-Claude Juncker
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2824184.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/08/lex-marxista-jean-claude-juncker.html ). Ma è senza soldi. Il ganglio è la BCE, formalmente indipendente dal potere politico (art. 7 Statuto BCE) e l'unica ad avere tutti i soldi che servono.
[7] Allegato alla Petizione al Parlamento europeo: la Bce non rispetta il suo statuto

Quote corrette di partecipazione nel capitale della BCE

Contributo delle BCN dei paesi dell'area dell'euro al capitale della BCE
Banca centrale         Quota (in %)    Capitale versato (in €)  Quota corretta
Belgio                              2,4778            268.222.025,17           3,5200
Germania                      17,9973         1.948.208.997,34         25,5674
Estonia                           0,1928              20.870.613,63           0,2739
Irlanda                            1,1607            125.645.857,06           1,6489
Grecia                             2,0332            220.094.043,74           2,8884
Spagna                            8,8409            957.028.050,02         12,5596
Francia                          14,1792         1.534.899.402,41         20,1433
Italia                             12,3108         1.332.644.970,33         17,4890
Cipro                               0,1513              16.378.235,70           0,2149
Lettonia                           0,2821              30.537.344,94           0,4007
Lituania                           0,4132              44.728.929,21           0,5870
Lussemburgo                  0,2030              21.974.764,35           0,2884
Malta                              0,0648                7.014.604,58           0,0920
Paesi Bassi                     4,0035            433.379.158,03           5,6875
Austria                            1,9631            212.505.713,78           2,7888
Portogallo                       1,7434            188.723.173,25           2,4767
Slovenia                          0,3455             37.400.399,43            0,4908
Slovacchia                       0,7725             83.623.179,61           1,0974
Finlandia                         1,2564           136.005.388,82            1,7849
Totale                           70,3915        7.619.884.851,40         100,0000

NB: Segnalo che, poiché il capitale versato della BCE è soltanto quello dei Paesi dell'Eurozona (pari in totale al 70,3915%), le percentuali di riparto vanno riproporzionate al 70,3915% (ad es. Italia 12,3108:100,00=X:70,3915= --> 17,4890), quindi in sostanza sarebbero quelle del MES, dove l'Italia (prima dell’ingresso nell’Euro della Lituania) aveva il 17,9137%, la Germania il 27,1464%, la Francia il 20,3859%, la Grecia il 2,8167%, fino a Malta con lo 0,0731%. Salvo smentita di chi mi legge, nessun organo di stampa o sito, a partire dal quotidiano economico Il Sole 24 ore (http://24o.it/kT2UZz), e neppure la BCE, ha evidenziato la necessità di considerare le quote corrette; tutti i media hanno scritto che l'Italia riceverà acquisti dei suoi titoli da parte della BCE nella misura del 12,3% del totale.


Articoli collegati:

Come funziona – o non funziona - il QE
25/01/2015
Uno degli obiettivi del programma di acquisto di titoli di Stato lanciato dalla Bce è quello di fare scendere lo spread per i Paesi della periferia europea. Ma l'acquisto pro-quota significa che di fatto la Bce acquisterà molti titoli tedeschi, che hanno tassi negativi, e molti meno di Paesi quali Portogallo o Grecia, che ne avrebbero maggiormente bisogno


Proposta sulla sterilizzazione sulle cedole dei titoli di Stato italiani acquistati dalla BCE tramite il SMP
di Antonio Forte
http://antonioforte.xoom.it/propostainteressiSMPAntonioForte.pdf

In questo articolo, letto oggi 29/1, le quote del capitale BCE sono quelle corrette:
Quantitative easing: crescita o bolla?
Un'analisi critica della mossa della Bce
di Leonardo Mazzei
26 gennaio 2015

Quante (troppe) mistificazioni sul QE di Draghi
Domenico Moro
Giovedì 29 Gennaio 2015 23:11

Quel sapore anni ’50 nel QE di Supermario
Maurizio Sgroi
26/01/2015

Come avevo calcolato (v. il mio commento a Quel sapore anni ’50 nel QE di Supermario):

Bankitalia: Visco, acquistera' titoli Stato italiani per 130 mld
12:30 07 FEB 2015

06.03.15

Quel che nemmeno il lavorone di Draghi garantisce all’euro
Il Qe della Banca centrale europea difficilmente solleverà debito privato e domanda interna. Ecco perché
di Andrea Terzi | 21 Aprile 2015 ore 06:15


Nessun commento:

Posta un commento