martedì 4 agosto 2015

L’ex marxista Jean-Claude Juncker


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 511 del 15-12-14 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
L’ex marxista Jean-Claude Juncker


la ricetta di Juncker
Spiacevoli conseguenze
12/12/2014

Nulla di nuovo, il ‘la’ lo ha dato la cancelliera Merkel, figlia di pastore protestante e cane da guardia degli interessi egoistici dell’establishment teutonico, che lucra dall’attuale assetto monco UE/Euro/BCE e dagli inadempimenti statutari della BCE. Alle reazioni finalmente adeguate del governo italiano per voce dei Sottosegretari Graziano Delrio e Sandro Gozi, che hanno invitato Angela Merkel ad astenersi dal giudicare gli altri Paesi e a preoccuparsi dei compiti della Germania (surplus commerciale astronomico e sforamento del limite – già sovradimensionato nella sua fissazione regolamentare – del 6%  http://ec.europa.eu/economy_finance/economic_governance/macroeconomic_imbalance_procedure/mip_scoreboard/index_en.htm ), hanno subito fatto seguito alle parole della Merkel i suoi utili idioti, prima il presidente olandese dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, e poi il presidente lussemburghese della Commissione, Jean-Claude Juncker.
Il problema è – come si usa dire - a monte e risiede nella débacle del PSE nella composizione della subentrante Commissione Europea nell’assegnazione degli incarichi (intelligenza col nemico?). Il PSE ha pochi parlamentari europei meno del PPE, ma i commissari socialisti sono solo 8 su 27; i popolari 13 oltre al presidente. Il governo danese (guidato dalla socialista Helle Thorning-Schmidt) ha proposto una liberale. Il socialista francese Pierre Moscovici ha avuto gli Affari Economici, ma la Merkel ha ottenuto da Juncker che la supervisione economica fosse affidata al suo fedelissimo falco finlandese Jyrki Katainen, nominato vice presidente, che avrà diritto di veto. In sostanza, la Commissione Europea sarà controllata anche per i prossimi 5 anni dal PPE e dalla Germania. Per soprammercato, lo stesso PSE, paventando danni dal ritardo nel funzionamento della nuova Commissione (dichiarazione testuale del capogruppo PSE Gianni Pittella), ha accettato la composizione squilibrata a favore del PPE (e quindi della Germania e satelliti) e votato la fiducia a Juncker, accontentandosi della promessa dei “miracolosi” 300 mld in 3 anni per tutta l’Eurozona (importo già di per sé del tutto insufficiente) e l’ha confermata dopo lo scandalo Luxleaks. Le loro responsabilità sono evidenti, perché nessuno chiede conto a Martin Schulz e Gianni Pittella e a chi ha avallato tutto questo? Vien da dire: "Quos vult Iupiter perdere, dementat prius" ("a quelli che vuole rovinare, Giove toglie prima la ragione" (Euripide).

PS: Così parlava Jean-Claude Juncker pochi giorni prima di lasciare la carica di presidente dell’Eurogruppo a Jeroen Dijsselbloem:

Crisi: Juncker, non ricada solo sui piu' deboli. Anche ricchi paghino
10 Gennaio 2013 - 12:37
(ASCA) - Bruxelles, 10 gen - ''Non bisogna credere che sarebbe giusto avere politiche di austerita' che chiedono i piu' grandi sforzi ai piu' deboli. Vorrei che le conseguenze della crisi ricadessero sui piu' forti: questa e' solidarieta' sociale''. Lo afferma il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, in audizione in commissione Problemi economici del Parlamento europeo. ''Non dico che i miliardari debbano per forza pagare, dico che non mi va che i miliardari non paghino''.

Crisi: Juncker, serve salario minimo in tutta Eurozona
10 Gennaio 2013 - 12:06
(ASCA) - Bruxelles, 10 gen - Vanno definiti salari minimi in tutti i paesi della zona euro, e provvedere a colmare ''l'elemento carente'' dell'unione economica e monetaria, ''vale a dire la dimensione sociale''. Lo afferma il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, in audizione in commissione Problemi economici del Parlamento europeo.
''Serve un impianto chiaro e ineludibile di diritti sociali per i lavoratori, una sorta di 'zoccolo duro' dei diritti dei lavoratori'', sostiene Juncker. Occorre, piu' precisamente, rispondere ''alle rivendicazioni essenziali di salario minimo legale in tutta l'area dell'eurozona''. Altrimenti, avverte Juncker, ''rischiamo di perdere la nostra credibilita' e, per dirla alla Marx, il sostegno della classe operaia''.

Crisi: Vendola, anche Juncker e' un pericoloso estremista?
10 Gennaio 2013 - 15:16
(ASCA) - Roma, 10 gen - ''Non dire ai ''moderati nostrani'' che Juncker (Ppe) cita Marx e propone addirittura il salario minimo garantito in tutta Europa. Evidentemente e' un pericoloso estremista''. Cosi Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Liberta', commenta su twitter le parole del presidente dell'Eurogruppo ed esponente del Ppe al parlamento europeo. ''Chiediamo da tempo un reddito minimo garantito contro la solitudine di una generazione prigioniera dell'ergastolo della precarieta' e disoccupazione'', ribadisce Vendola.


Post e articoli collegati:

Dossier reddito minimo garantito

Jean-Claude Juncker
Da Wikipedia
Il 30 aprile 2012 Juncker ha annunciato la sua decisione di dimettersi dalla carica di presidente dell'Eurogruppo perché "stanco" delle ingerenze franco-tedesche nella gestione della crisi[6].

Juncker avverte Italia e Francia: “Senza riforme conseguenze spiacevoli”
Il presidente della Commissione, intervistato dal quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, minaccia un «inasprimento della procedura sul deficit» per Parigi e Roma
10/12/2014

Juncker: "Senza riforme conseguenze spiacevoli per Italia e Francia"
Il presidente della Commissione Ue parla alla Faz e mostra il pugno di ferro: senza i progressi annunciati si arriverà a "un inasprimento della procedura sul deficit". Poi il riconoscimento a Roma e Parigi e l'invito ai tedeschi: "Dovremmo dare fiducia  a italiani e francesi, sostituire i diktat immediati con fiducia a lungo termine". Renzi incontra Lagarde: "Anche il Fmi chiede crescita"
10 dicembre 2014

Si allarga lo scandalo Luxleaks, ci sono anche Skype e Walt Disney: Juncker nel mirino
Da premier del Lussemburgo il presidente della Commissione Ue aveva siglato 340 accordi con altrettante multinazionali garantendo esenzioni fiscali o minori imposizioni. La difesa: "Non sono l'architetto del sistema, ma sono responsabile politicamente, adesso una direttiva europea. Non ho intenzione di dimettermi"
10 dicembre 2014

Anais Ginori
1 OTT 2014
La Francia ha disatteso l'obiettivo del 3% sin da principio. Nel 2003 accadde con un patto suggellato tra Jacques Chirac e Gerhard Schroeder. “Siamo determinati a ridurre i deficit pubblici che sono eccessivi, ma senza prendere il rischio di smorzare la ripresa economica che deve essere incoraggiata” aveva spiegato il presidente francese. “Sono d'accordo con il presidente della Commissione (Romando Prodi, ndr.) quando dice che bisogna interpretare il Patto di Stabilità in modo flessibile” aveva aggiunto il cancelliere tedesco.

L'Ue bacchetta la Francia sul deficit/Pil. Ma chi rispetta questo parametro? Dal 2009 quasi nessuno mentre l'Italia è stata tra i virtuosi
di Vito Lops  06 aprile 2014

Carlo Clericetti
23 Ott 2014
La Spagna è un modello (perché fa deficit)

L'Italia virtuosa batte la Spagna indebitata
di Marco Fortis 5 novembre 2013

L'Italia dal 2011 ha speso tre volte meno di Irlanda, Uk e Spagna (che sono ripartiti). È per questo che è ancora in crisi?
di Vito Lops 23 gennaio 2014

La ricchezza (pubblica e privata) delle nazioni
di Marco Fortis19 maggio 2011

Aggiornamento (07 marzo 2015):

La Commissione Ue si svincola dalla Germania: tensione tra Juncker e Merkel
di MAURIZIO RICCI
(07 marzo 2015)


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