A causa delle
avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale,
dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi
pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di
5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 511 del 15-12-14 (trasmigrato da
IlCannocchiale.it)
L’ex marxista Jean-Claude Juncker
la ricetta di Juncker
Spiacevoli conseguenze
12/12/2014
Nulla
di nuovo, il ‘la’ lo ha dato la cancelliera Merkel, figlia di pastore
protestante e cane da guardia degli interessi egoistici dell’establishment
teutonico, che lucra dall’attuale assetto monco UE/Euro/BCE e dagli
inadempimenti statutari della BCE. Alle reazioni finalmente adeguate del
governo italiano per voce dei Sottosegretari Graziano Delrio e Sandro Gozi, che
hanno invitato Angela Merkel ad astenersi dal giudicare gli altri Paesi e a
preoccuparsi dei compiti della Germania (surplus commerciale astronomico e
sforamento del limite – già sovradimensionato nella sua fissazione
regolamentare – del 6% http://ec.europa.eu/economy_finance/economic_governance/macroeconomic_imbalance_procedure/mip_scoreboard/index_en.htm ), hanno subito
fatto seguito alle parole della Merkel i suoi utili idioti, prima il presidente
olandese dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, e poi il presidente
lussemburghese della Commissione, Jean-Claude
Juncker.
Il
problema è – come si usa dire - a monte e risiede nella débacle del PSE nella
composizione della subentrante Commissione Europea nell’assegnazione degli
incarichi (intelligenza col nemico?). Il PSE ha pochi parlamentari europei meno
del PPE, ma i commissari socialisti sono solo 8 su 27; i popolari 13 oltre al
presidente. Il governo danese (guidato dalla socialista Helle Thorning-Schmidt)
ha proposto una liberale. Il socialista francese Pierre Moscovici ha avuto gli
Affari Economici, ma la Merkel ha ottenuto da Juncker che la supervisione
economica fosse affidata al suo fedelissimo falco finlandese Jyrki Katainen,
nominato vice presidente, che avrà diritto di veto. In sostanza, la Commissione
Europea sarà controllata anche per i prossimi 5 anni dal PPE e dalla Germania.
Per soprammercato, lo stesso PSE, paventando danni dal ritardo nel
funzionamento della nuova Commissione (dichiarazione testuale del capogruppo
PSE Gianni Pittella), ha accettato la composizione squilibrata a favore del PPE
(e quindi della Germania e satelliti) e votato la fiducia a Juncker,
accontentandosi della promessa dei “miracolosi” 300 mld in 3 anni per tutta
l’Eurozona (importo già di per sé del tutto insufficiente) e l’ha confermata
dopo lo scandalo Luxleaks. Le loro responsabilità sono evidenti, perché nessuno
chiede conto a Martin Schulz e Gianni Pittella e a chi ha avallato tutto
questo? Vien da dire: "Quos vult Iupiter perdere, dementat prius"
("a quelli che vuole rovinare, Giove toglie prima la ragione"
(Euripide).
PS:
Così parlava Jean-Claude Juncker pochi giorni prima di lasciare la carica di
presidente dell’Eurogruppo a Jeroen Dijsselbloem:
Crisi: Juncker,
non ricada solo sui piu' deboli. Anche ricchi paghino
10 Gennaio 2013 - 12:37
(ASCA) - Bruxelles, 10 gen - ''Non bisogna credere che sarebbe giusto avere
politiche di austerita' che chiedono i piu' grandi sforzi ai piu' deboli.
Vorrei che le conseguenze della crisi ricadessero sui piu' forti: questa e'
solidarieta' sociale''. Lo afferma il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude
Juncker, in audizione in commissione Problemi economici del Parlamento europeo.
''Non dico che i miliardari debbano per forza pagare, dico che non mi va che i
miliardari non paghino''.
Crisi: Juncker,
serve salario minimo in tutta Eurozona
10 Gennaio 2013 - 12:06
(ASCA) - Bruxelles, 10 gen - Vanno definiti salari minimi in tutti i paesi
della zona euro, e provvedere a colmare ''l'elemento carente'' dell'unione
economica e monetaria, ''vale a dire la dimensione sociale''. Lo afferma il
presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, in audizione in commissione
Problemi economici del Parlamento europeo.
''Serve un impianto chiaro e ineludibile di diritti sociali per i lavoratori, una sorta di 'zoccolo duro' dei diritti dei lavoratori'', sostiene Juncker. Occorre, piu' precisamente, rispondere ''alle rivendicazioni essenziali di salario minimo legale in tutta l'area dell'eurozona''. Altrimenti, avverte Juncker, ''rischiamo di perdere la nostra credibilita' e, per dirla alla Marx, il sostegno della classe operaia''.
''Serve un impianto chiaro e ineludibile di diritti sociali per i lavoratori, una sorta di 'zoccolo duro' dei diritti dei lavoratori'', sostiene Juncker. Occorre, piu' precisamente, rispondere ''alle rivendicazioni essenziali di salario minimo legale in tutta l'area dell'eurozona''. Altrimenti, avverte Juncker, ''rischiamo di perdere la nostra credibilita' e, per dirla alla Marx, il sostegno della classe operaia''.
Crisi: Vendola,
anche Juncker e' un pericoloso estremista?
10 Gennaio 2013 - 15:16
(ASCA) - Roma, 10 gen - ''Non dire ai ''moderati nostrani'' che Juncker
(Ppe) cita Marx e propone addirittura il salario minimo garantito in tutta
Europa. Evidentemente e' un pericoloso estremista''. Cosi Nichi Vendola,
presidente di Sinistra Ecologia Liberta', commenta su twitter le parole del
presidente dell'Eurogruppo ed esponente del Ppe al parlamento europeo.
''Chiediamo da tempo un reddito minimo garantito contro la solitudine di una
generazione prigioniera dell'ergastolo della precarieta' e disoccupazione'',
ribadisce Vendola.
Post e articoli
collegati:
Dossier reddito minimo garantito
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2798018.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/07/dossier-reddito-minimo-garantito.html
Jean-Claude Juncker
Da Wikipedia
Il 30 aprile 2012 Juncker ha annunciato la sua
decisione di dimettersi dalla carica di presidente dell'Eurogruppo perché
"stanco" delle ingerenze franco-tedesche nella gestione della crisi[6].
Juncker avverte Italia e Francia: “Senza riforme conseguenze spiacevoli”
Il presidente della Commissione, intervistato dal quotidiano Frankfurter
Allgemeine Zeitung, minaccia un «inasprimento della procedura sul deficit» per
Parigi e Roma
10/12/2014
Juncker: "Senza riforme
conseguenze spiacevoli per Italia e Francia"
Il presidente della Commissione Ue parla alla Faz e mostra il
pugno di ferro: senza i progressi annunciati si arriverà a "un
inasprimento della procedura sul deficit". Poi il riconoscimento a Roma e
Parigi e l'invito ai tedeschi: "Dovremmo dare fiducia a italiani e
francesi, sostituire i diktat immediati con fiducia a lungo termine".
Renzi incontra Lagarde: "Anche il Fmi chiede crescita"
10
dicembre 2014
Si allarga lo scandalo
Luxleaks, ci sono anche Skype e Walt Disney: Juncker nel mirino
Da premier del Lussemburgo il presidente della Commissione Ue aveva siglato
340 accordi con altrettante multinazionali garantendo esenzioni fiscali o
minori imposizioni. La difesa: "Non sono l'architetto del sistema, ma sono
responsabile politicamente, adesso una direttiva europea. Non ho intenzione di
dimettermi"
10
dicembre 2014
Anais
Ginori
1 OTT 2014
La Francia ha
disatteso l'obiettivo del 3% sin da principio. Nel 2003 accadde con un patto
suggellato tra Jacques Chirac e Gerhard Schroeder. “Siamo determinati a ridurre
i deficit pubblici che sono eccessivi, ma senza prendere il rischio di smorzare
la ripresa economica che deve essere incoraggiata” aveva spiegato il presidente
francese. “Sono d'accordo con il presidente della Commissione (Romando Prodi,
ndr.) quando dice che bisogna interpretare il Patto di Stabilità in modo
flessibile” aveva aggiunto il cancelliere tedesco.
L'Ue
bacchetta la Francia sul deficit/Pil. Ma chi rispetta questo parametro? Dal
2009 quasi nessuno mentre
l'Italia è stata tra i virtuosi
di Vito Lops 06 aprile 2014
Carlo
Clericetti
23 Ott 2014
La Spagna è un modello (perché fa deficit)
L'Italia virtuosa batte la
Spagna indebitata
di Marco Fortis 5
novembre 2013
L'Italia dal 2011 ha speso tre
volte meno di Irlanda, Uk e Spagna (che sono ripartiti). È per questo che è
ancora in crisi?
di Vito Lops 23 gennaio 2014
La ricchezza (pubblica e
privata) delle nazioni
di
Marco Fortis19
maggio 2011
Aggiornamento
(07 marzo 2015):
La Commissione Ue si svincola dalla Germania: tensione tra Juncker e Merkel
di
MAURIZIO RICCI
(07 marzo 2015)
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