lunedì 3 agosto 2015

La Terza Via secondo D’Alema


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 505 del 30-11-14 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
La Terza Via secondo D’Alema


L’INTERVISTA
D’Alema: «Renzi lasci la Terza Via. Bisogna riscoprire lo Stato»
Sulla riforma del lavoro: «Non credo che con il Jobs act arriveranno investimenti a pioggia o cresceranno i posti di lavoro. Non è l’articolo 18 l’ostacolo alla ripresa»
di Paolo Valentino
29 novembre 2014


La Terza Via[1] si è risolta in un lasciapassare al credo neoliberista,[2] che ha dominato gli ultimi 30 anni e prodotto lo sconquasso che è sotto gli occhi di tutti. Similmente al vaso di Pandora,[3] ora è difficile – a fronte di una potenza economica-finanziaria-mediatica di dimensioni stratosferiche concentrata in pochi soggetti bulimici e spietati, capace di condizionare il decisore politico – ripristinare lo status quo ante.
Renzi, al di là della “tostaggine” e spietatezza, è palesemente inadeguato al compito immane. Aveva fatto dichiarazioni bellicose contro l’austerità europea, ma si è scontrato subito col “muro” tedesco e, da abile venditore diretto,[4] si è prontamente adeguato, almeno nelle scelte concrete, mascherando il cambio di strategia con dichiarazioni di facciata.[5] D’Alema fa bene a denunciare che il re è nudo.[6]

[4] La comunicazione di Matteo Renzi
[5] Renzi, il “complotto” del lavoro e lo snaturamento del PD


Appendice

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgLettore_937776 29 novembre 2014 | 14:12
D'Alema guardava a Stalin ,a Bresnev.I miei genitori mi insegnavano a guardare alla Svezia,all'Inghilterra ,quando D'Alema guardava alla Cina.D'Alema ha favorito la vendita delle nostre preziose fabbriche alla Germania ..TACERE!

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgVincesko 29 novembre 2014 | 14:48
Stai parlando di 40 anni fa o forse più. Due generazioni fa. Nel frattempo, tutto è cambiato, persino la Cina è diventata capitalista. L'educazione infantile può essere una trappola. Quali sono state queste “nostre preziose fabbriche” di cui D’Alema avrebbe favorito la vendita alla Germania?

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgVitoNardi 29 novembre 2014 | 15:35
Un comunista che pontifica sui mercati finanziari ! Non c'è più mondo.

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgVincesko 29 novembre 2014 | 17:26
Hai una logica aristotelica... Chi lo dovrebbe fare, uno speculatore finanziario di una grande banca che con un click specula in miliardi sul grano, facendone crescere il prezzo e affamando milioni di poveri, e che se gli va male "convince" il governo a salvare la propria banca dal fallimento, aumentando il debito pubblico e tagliando il tuo salario o la tua pensione? Visto il livello della tua osservazione, avverto te e i tuoi numerosi votanti che è una domanda retorica, poiché è esattamente quello che è successo dal 2008.

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgQueequeg 29 novembre 2014 | 17:11
D'Alema cade nella solita deformazione mentale di sinistra. Confonde paesi dove lo stato ha una presenza comunque forte nella società (anche negli USA) con l'Italia dove lo stato ha una pesante gamba tesa addosso a tutti noi. La nostra spesa pubblica su PIL non è diversa da altri grandi paesi europei ma negli altri paesi non si tengono in piedi una cascata di leggi, leggine, norme e cavilli per tenere in piedi un esercito di burocrati che sarebbe meglio impiegare altrove. Negli altri paesi non si preleva un 4% di PIL in corruzione annua. Negli altri paesi non si tengono in piedi, a spese di tutti, aziende decotte, sovraffollate o improduttive (quanto ho sborsato io per mantenere non so quanta gente in Alitalia o altrove?). Il "più stato" di D'Alema sarebbe un continuare e aggravare quel peso e, come al solito, quando la sinistra aumenta i pesi pubblici, per mentalità distorta, finisce per rendere la coperta più corta proprio per le categorie disagiate che pretende difendere. Se solo si riducesse davvero il peso di quello stato deforme, azzeccagarbugli, ladro e complicatore, si farebbe solo bene, si libererebbero enormi risorse e, unito a una vera riforma della giustizia civile sì che si genererebbe molto più PIL e più posti di lavoro (i posti di lavoro meno e non proporzionali al PIL purtroppo, ma questo è un problema con cui si confronta tutto il mondo contemporaneo, non solo noi).

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgVincesko 29 novembre 2014 | 17:40
Citazione “per tenere in piedi un esercito di burocrati che sarebbe meglio impiegare altrove”. Concordo su tutto il resto, ma questo non è esatto. Per la precisione, in Italia (dove sono calati del 4,7% in 10 anni) nel 2012 c'erano 58 dipendenti pubblici ogni 1.000 abitanti, in Germania 54, in Francia 94, in UK 92, in Spagna 65 e in Svezia addirittura 135. Quella che è bassa è la performance.

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgLettore_9868862 29 novembre 2014 | 17:27
d'accordo, ma il cavaliere era già ricco.........

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgVincesko 29 novembre 2014 | 17:54
... Ricco di 3.500 mld di Lire di debiti verso le banche, che allora erano pubbliche, che lo salvavano dal fallimento. Perciò quando il suo protettore politico Craxi scappò all'estero, scese in campo personalmente a difendere la sua "roba" e diventò il terzo uomo più ricco d'Italia (ora è settimo).

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgDaniele Mazzini @mezzecrude 29 novembre 2014 | 17:28
Ma per favore, D'Alema, non diciamo cavolate. L'Italia di oggi non potrebbe permettersi grandi investimenti pubblici neanche volendo, con il debito al 133% del PIL e una massa enorme di pensionati di mantenere. Poi dire che la riforma elettorale sia il problema n.1 uno di Renzi è una cavolata, visto che la riforma del lavoro la sta facendo molto prima.

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgVincesko 29 novembre 2014 | 19:03
1) Relazione logica da statista (ma basterebbe anche un bottegaio saggio): per uscire dalla depressione economica, occorre aumentare la domanda aggregata (consumi + investimenti + spesa pubblica + esportazioni) à per aumentare la domanda aggregata, occorre un’adeguata politica fiscale (taglio di tasse e aumento di spesa) à per poter fare un’adeguata politica fiscale, occorre o, all’interno, una corposa imposta patrimoniale sui ricchi (5% delle famiglie) o un intervento congruo della BCE, che attualmente, per ubbidire alla Germania, sta violando il suo statuto e mancando entrambi i suoi obiettivi statutari (art. 2): riportare il tasso d’inflazione “sotto il 2%, ma vicino” e sostenere la crescita economica ed un elevato livello dell’occupazione. 2) I pensionati sono 16,5 mln e si mantengono da soli con i contributi versati dai lavoratori attuali, come i pensionati hanno fatto a loro volta quando sono stati lavoratori. Il ripianamento da parte della fiscalità generale riguarda la spesa dell’assistenza. Anche per l’equilibrio dei conti pensionistici occorre incrementare la domanda aggregata e l’occupazione 3) Renzi sta facendo prima la riforma del lavoro perché a) ha cambiato la sua strategia dopo aver cozzato in UE contro il “muro” tedesco e, a fortiori, non intende inimicarsi i ricchi varando un’imposta patrimoniale per la crescita; e b) Berlusconi ha frenato, poiché teme le elezioni anticipate.

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgckc.digital 29 novembre 2014 | 18:43
PERCHE'???..... questa è la parola più importante del vocabolario.... allora chiedo a tutti i commentatori: PERCHE' solo qualcuno di voi da una pur minima giustificazione al suo commento?..... e invece la maggioranza si limita per lo più all'insulto o, più bonariamente, all'invito a stare zitto?.....

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgVincesko 29 novembre 2014 | 19:24
Ottima domanda. Risposta sintetica: perché la maggioranza dei commentatori - di solito - emana un... cattivo odore: quello dell'ignoranza saccente, che si difende tramite la proiezione.

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgLettore_9079711 29 novembre 2014 | 19:09
ma perchè intervistate ancora questo "relitto" della politica che ci ha rovinato ammassando un debito pubblico mostruoso ?

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgVincesko 29 novembre 2014 | 19:37
E’ falso. Il 1° è di gran lunga Berlusconi. "Chi ha fatto il debito pubblico? Oscar Giannino smonta la teoria della "Prima Repubblica"": Governo Berlusconi I: 330 milioni al giorno di debito, Governo Berlusconi IV: 207 milioni al giorno, Governo Prodi: 96 milioni al giorno, Governo D'Alema: 76 milioni al giorno.

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgfalco53 29 novembre 2014 | 18:16
Il buon Dalema fa tenerezza, e' convinto di essere ancora il più furbo e prova dare lezioni di storia a modo suo, per riproporre di vecchie ricette stataliste. Critica la terza via deifinendola passatista, quasi una sorta di escamotage del vecchio PCI per uscire dalla morsa capitalismo comunismo della fase dei blocchi USA URSS, utile per aver avviato privatizzazioni, liberalizzazione del lavoro e riduzione del deficit spending ma completamente superata dal turboliberismo del post muro di Berlino. Che la sinistra italiana non abbia più bisogno di trucchi per ritagliarsi uno spazio tra Washington e Mosca e' osservazione banale, che la caduta del muro abbia fatto diventare passatista non solo la terza via ma anche la via socialdemocratica alla tedesca all'economia, -stato, fisco, concertazione- e' cosa altrettanto nota ma sconosciuta al nostro. Il trucco e' citare Stiglitz, Piketty, Krugman, al posto del buon vecchio Keynes per riproporre la solita solfa keynesiana, sostegno della domanda, tasse, stato, burocrazia. Questa sarebbe la modernità caro Dalema? Capisco che chi ha ragionato per quarant'anni col modello della via italiana al socialismo in testa e quando questo e' andata definitvamente in crisi, ha dovuto fare una fatica disumana per diventare socialdemocratico ma riproporre i suoi approdi della maturità spacciandoli per moderni e attuali e' patetico oltre che ridicolo. Nostalgia senile per la socialdemocrazia, faccia il vino che e' meglio.

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgVincesko 29 novembre 2014 | 18:59
Analisi strampalata sottesa di sicumera, dopo 30 anni di neoliberismo che ha prodotto una crisi economica devastante, che in Italia si è trasformata in depressione economica, che dura - tranne uno sporadico rimbalzo nel 2010 - da 7 anni e che, continuando ad applicare la geniale terapia neoliberista dell'austerità espansiva anziché la teoria keynesiana, durerà almeno altri 7.

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgfalco53 29 novembre 2014 | 19:23
La crisi dell' Italia risiede nelle condizioni in cui e' entrata inella moneta unica, con troppo debito pubblico e nessun accordo serio con la UE su i tempi per la sua riduzine, ci hanno pensato i mecati a dare il timing, E' Prodi che lo ha voluto, ha addirittura taroccato i conti del debito per tentare di fregare i crucchi, povero illuso. C'e' qualche demente disposto a riproporlo per la presidenza della repubblica. Liberissimo di pensare di contrastare i lturboliberismo facendo le pulci al Lussemburgo, la sinistra e' anni che ha la sindrome di Polly Annie, per questo no vince mai.

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgVincesko 30 novembre 2014 | 13:57
Replica ancora più strampalata. 1. Debito pubblico. a) Debito/PIL 1999=113,7; 2000=108,58; 2001=108,32; 2002=105,36; 2003=104,14; 2004=103,71; 2005=105,72; 2006=106,35; 2007=103,28; 2008=106,09; 2009=116,42; 2010=119,29; 2011=120,70; 2012=126,96; 2013=132,74. b) Il debito pubblico NON è un problema, se gli altri parametri sono solidi e si ha una banca centrale. c) L'Italia fa registrare da 15 anni (tranne 2) un avanzo primario, il che significa che le entrate sono superiori alla spesa primaria (al netto degli interessi). Avanzo Primario % 1999=4,9; 2000=5,5; 2001=3,2; 2002=2,7; 2003=1,6; 2004=1,2; 2005=0,3; 2006=1,3; 2007=3,5; 2008=2,5 2009=-0,7; 2010=-0,10; 2011=1,0; 2012=2,5; 2013=2,2. d) Secondo la Commissione europea, il nostro debito – cresciuto nel frattempo, per il calo del Pil e anche per poste straordinarie, al 135% del Pil - è tra i più sostenibili nel lungo periodo. 2) Il galantuomo e competente Prodi è un eccellente candidato alla PdR, solo un demente strampalato può pensarla diversamente. 3) Che c’entra il Lussemburgo? 4) Il Csx ha vinto e governato – bene, sulla base dei dati – per 7 anni.

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgtucanovg 29 novembre 2014 | 21:17
Lei ha vinto un oscar: ha espresso un pensiero esattamente agli antipodi del mio. Ai posteri....A noi spetta il reciproco rispetto. Per quanto riguarda l’imposta patrimoniale sui ricchi voglio però farle notare , e se mi permette, sensibilizzarla, che se per " ricchi" intende Agnelli , De Benedetti ecc. il suo proposito risulterebbe vano per indisponibilità delle risorse, mentre se intende i "tosabili" , cioè coloro che hanno sudato e lavorato, allora la cosa prenderebbe il sapore di un esproprio forzoso , cioè una appropriazione indebita, cioè un furto legalizzato , cioè un'azione intollerabile e come tale foriera di sviluppi imprevedibili. Un saluto..

http://d3e4r6ceupz1gi.cloudfront.net/pub/avatar/avatar_default_medium.jpgVincesko 30 novembre 2014 | 14:53
Lei ha commesso un errore triplo: primo, perché fa ammuina, come milioni di altri “poveri”, quell’ammuina che favorisce i ricchi e consente a 4 gatti di spadroneggiare e decidere il destino di tutti gli altri; secondo, perché il 5% più ricco delle famiglie possiede una ricchezza netta pari a 2.000 mld, per cui basterebbe tassarla per un 20%, pari a 400 mld, per risolvere (quasi) il nostro problema più impellente – la crescita economica e dell’occupazione – attraverso la riattivazione della domanda aggregata (v. mio commento del 29/11 19:03); terzo, perché il rimanente 95% è escluso! Poi commette un altro errore - doppio – di strabismo e iniquità, poiché trascura – come ho segnalato qui già una trentina di volte, fornendo le prove (cfr. “Il lavoro sporco del governo Berlusconi-Tremonti”) - che il mastodontico risanamento dei conti pubblici (330 mld cumulati nella scorsa legislatura, 4/5 Berlusconi, pari a 267 mld, e 1/5 Monti, pari a 63 mld, ma le cui voci strutturali dispiegano tuttora i loro effetti) è stato addossato in grandissima parte – in modo particolare da Berlusconi - sui NON RICCHI (tra cui il sottoscritto, quindi parlo anche per esperienza diretta)! Saluti.


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