Pubblico
la lettera che ho inviato qualche giorno fa all’On. Laura Castelli sulle
pensioni, dopo avere scoperto che è la portavoce di M5S. Avevo già inviato per
conoscenza a Luigi Di Maio le mie numerose, recenti e-mail, ma evidentemente non
le legge. Ad oggi, non ho ricevuto nessuna risposta.
Per l'età a 41 anni, la riforma Fornero è un pessimo bersaglio.
Da: v
16/01/2018 22:57
A castelli_l@camera.it CC colletti_a@camera.it e altri 48
Gentile
On. Laura Castelli,
Come Salvini, state
proponendo che abolirete la riforma delle pensioni Fornero per ridurre l’età di
pensionamento a 41 anni. Ma, tolta la Fornero, rimane la SACCONI, che ha
portato l'età a 43 anni e 3 mesi dal 2019.
Dal 1992, infatti, le
riforme delle pensioni, considerando un'unica riforma le norme emanate da
Sacconi nel 2010 e 2011 (oltre che nel 2009, col DL 78/2009), sono state 7
(Amato, 1992; Dini, 1995; Prodi, 1997; Berlusconi/Maroni, 2004; Prodi/Damiano,
2007; Berlusconi/Sacconi, 2010 e 2011; Monti-Fornero, 2011).
Anche voi cascate
nell’inganno di Salvini, la cui ossessione per la Fornero è finta, per
nascondere la ben più severa riforma SACCONI, della quale vengono attribuite
erroneamente e/o furbescamente da lui e da quasi tutti alla Fornero misure
severe sia della riforma Dini (l’introduzione del metodo contributivo, ad
eccezione di coloro che al 31.12.1995 avevano almeno 18 anni di contributi, ai
quali la riforma Fornero lo ha esteso, pro-rata dall’1.1.2012) che della
riforma SACCONI: l’età di pensionamento di vecchiaia a 66 anni per tutti,
tranne le lavoratrici private, alle quali ha poi provveduto Fornero, e,
soprattutto, l’adeguamento automatico all’aspettativa di vita, in realtà
introdotto dalla L. 122/2010, art. 12, comma 12bis, che porterà l’età a 67 anni
nel 2019, e poi via via a 70 e oltre. La riforma Fornero lo ha reso biennale
dal 2022, ma è solo un’accelerazione di un meccanismo preesistente, deciso da
SACCONI, e comunque entrerà in vigore nel 2022, dopo il triennio (SACCONI)
2019-2021.
Do la situazione
relativamente all’età di pensionamento vigente e ai suoi autori.
PENSIONI ANTICIPATE (ex anzianità)
L’età delle pensioni anticipate:
- degli uomini, è aumentata dal 2010 finora di 2 anni e 10 mesi (da 40 anni
a 42 anni e 10 mesi) e, di questi, 1 anno e 10 mesi sono ascrivibili alla
riforma SACCONI (da 40 a 41 anni + 1 mese se i requisiti maturano nel 2012 o 2
mesi se i requisiti maturano nel 2013 o 3 mesi se i requisiti maturano nel 2014
http://tuttoprevidenza.it/wp-content/uploads/2014/03/Numero-30-settembre-2011.pdf)
+ 10 mesi a causa dell’adeguamento automatico introdotto da SACCONI col comma
12bis dell’art. 12 della L. 122/2010
http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2010-5-31;78~art12!vig=,
e soltanto 1 anno alla riforma Fornero;
- delle donne, è aumentata di 1 anno e 10 mesi, da 40 a 41 anni nel 2010
(SACCONI) + 10 mesi a causa dell’adeguamento automatico introdotto da SACCONI,
quindi l'incremento di 1 anno e 10 mesi è interamente dovuto a SACCONI.
Dal 2019:
- l'età di pensionamento degli uomini aumenterà a 43 anni e 3 mesi, e, di
questi 3 anni e 3 mesi in più, 2 anni e 3 mesi sono pertinenti a SACCONI e
soltanto 1 anno a Fornero [rectius: 2 anni];
- l'età di pensionamento delle donne aumenterà a 42 anni e 3 mesi, e
l’incremento di 2 anni e 3 mesi è interamente dovuto alla riforma SACCONI [rectius: 1 anno].
PENSIONI DI VECCHIAIA
L’età delle pensioni di vecchiaia:
- degli uomini, è aumentata dal 2010 finora di 1 anno e 7 mesi (da 65 a 66
anni e 7 mesi) e questo anno e 7 mesi in più sono dovuti quasi interamente alla
riforma SACCONI (4 mesi in media alla riforma Damiano, L.247/07);
- delle donne del settore pubblico, è aumentata di botto di 6 anni e finora
da 60 a 66 anni e 7 mesi, e i 6 anni e 7 mesi in più sono ascrivibili quasi
interamente alla riforma SACCONI (tranne 4 mesi in media alla riforma Damiano);
- delle donne del settore privato, è aumentata da 60 a 66 anni e 7 mesi, e
l’allineamento a tutti gli altri, previsto dalla riforma SACCONI entro il 2026
(2023, includendo l'adeguamento automatico), è stato accelerato dalla riforma
Fornero entro il 2018;
- degli uomini e delle donne autonomi, la riforma Fornero ha eliminato il
disallineamento di 6 mesi in più rispetto agli altri, che era contemplato dalla
riforma SACCONI.
Dal 2019:
- l’età di pensionamento di tutti aumenterà a 67 anni, e questo ulteriore
incremento di 5 mesi è dovuto interamente all’adeguamento automatico previsto
dalla riforma SACCONI.
Ne consegue, senza ombra di dubbio, (i) che – in barba ai millanta
disinformatori che anche in questi giorni impazzano (è proprio il caso di
dirlo) su tutti i media italiani, tra i quali spicca il bugiardo on. Salvini
che la severa riforma SACCONI la votò e ne attribuisce tutte le colpe a Fornero
- l’età di pensionamento è stata allungata molto più dalla riforma SACCONI che
dalla riforma Fornero; (ii) che la professoressa Fornero è una coraggiosa
millantatrice e (iii) che quasi 60 milioni di Italiani sono da anni
disinformati dagli ignoranti delle norme pensionistiche e ingannati
colpevolmente dagli esperti previdenziali bugiardi che ascrivono tutto alla
riforma Fornero, obliterando la ben più severa riforma SACCONI.
Allego dei documenti che ho già inviato a Luigi Di Maio, assieme ad altre
centinaia di destinatari, inclusi i media, pubblicati finora soltanto da Affari
Italiani:
Pensioni:
notizie false (fake news)
Pensioni, la congiura
del silenzio di sette noti esperti di previdenza contro Elsa Fornero
In questo documento di 18 pagine ho
ricostruito la vicenda politico-economica della scorsa legislatura, dove forse
troverà notizie e nessi sorprendenti, anche sulle pensioni:
L'assassinio della verità, chi ha davvero messo le mani nelle tasche degli
Italiani e causato la grande recessione
Cordiali saluti
V.
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