venerdì 26 gennaio 2018

Lettera al Commissario all’Economia Pierre Moscovici




Pubblico la lettera che ho inviato il 18 gennaio scorso al Commissario UE all’Economia Pierre Moscovici, dopo aver letto le sue dichiarazioni surreali sull’Italia. Ad oggi, non ho ricevuto nessuna risposta.

Osservazioni sulle Sue recenti dichiarazioni sull'Italia
Da:  v
18/1/2018  17:05
A:  cab-moscovici-webpage@ec.europa.eu   CC president.juncker@ec.europa.eu     e altri 28

Egr. Sig. Commissario Moscovici,
Lei ha fatto recentemente delle dichiarazioni esagerate sull’Italia, sia sul deficit/Pil, sia che sarebbe un gatto, poiché cade sempre in piedi. Evidentemente, Lei ignora che ogni dichiarazione esagerata è infallibile indizio di coda di paglia.
Deficit/Pil
1. Mi permetto di osservare che la Sua coda di paglia, in fatto di deficit, è lunghissima.
EUROSTAT – Deficit/Pil
...................2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Italia............-1,5..-2,7...-5,3..-4,2…-3,5..-2,9...-2,9...-3,0..-2,6...-2,4
Francia…....-2,5..-3,2...-7,2...-6,8...-5,1..-4,8...-4,0...-4,0..-3,5...-3,4
Spagna…....+2,0..-4,4.-11,0..-9.4…-9,6.-10,4..-6,9...-5,9..-5,1..-4,5
Gran Br…....-3,0..-5,0.-10,7..-9,6...-7,7...-8,3...-5,6...-5,6..-4,4..-3,0
Germania....+0,2..-0,2..-3,2...-4,2...-1,0...-0,1...-0,1..+0,3.+0,7.+0,8
Olanda …...+0,2..+0,2..-5,4..-5.0...-4,3…-3,9..-2,4...-2,3..-2,1..+0,4
Grecia….….-6,7.-10,2.-15,1.-11,2.-10,3..-8,9.-13,1..-3,7..-5,9..+0,7
Irlanda........+0,3..-7,0..-13,8.-32,1.-12,6..-8,0..-5,7…-3,7..-2,0..-0,6
Portogallo...-3,0..-3,8…-9,8..-11,2..-7,4...-5,7..-4,8...-7,2..-4,4..-2,0
2. Inoltre, l’Italia non fa come la Francia da chaperon della Germania per assecondare la propria convinzione di grandeur e beneficiare del suo scudo finanziario. E questa è una colpa grave, poiché, senza la Francia, la Germania non potrebbe fare il bello e il cattivo tempo in UE, interpretando magistralmente il detto napoletano “chiagne e fotte”: ha tutti i vantaggi dalla struttura squilibrata e monca dell’Euro, ma piange perché si svenerebbe a favore dei cosiddetti Pigs.
Per cui, l’Italia paga tassi d’interesse più elevati della Francia ed ha, dopo il Portogallo, il primato in UE28 dell'incidenza della spesa degli interessi passivi sul Pil, che aumenta il deficit/Pil.
BANCA D’ITALIA –Statistiche di finanza pubblica nei paesi dell’Unione europea - Spesa per interessi (in percentuale del PIL) Tav. 16
...................2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Italia............4,8…4,9…4,4....4,3…4,7…5,2….4,8…4,6…4,1…4,0
Francia…....2,6…2,8…2,4…2,4…2,6…2,6….2,3…2,2…2,0…1,9
Spagna…....1,6…1,5…1,7…1,9…2,5…3,0….3,5…3,5…3,1…2,8
Gran Br…...2,2…2,2…1,9…2,9…3,2…2,9….2,9…2,7…2,3…2,5
Germania....2,7…2,7…2,6…2,5…2,5…2,3….2,0…1,8…1,6…1,4
Olanda…....2,0…2,0…2,0…1,8…1,8…1,6….1,5…1,4…1,3…1,1
Grecia….....4,5…4,8…5,0…5,9…7,3…5,1....4,0…4,0.…3,6…3,2
Irlanda........1,0…1,3...2,0….2,8…3,4…4,2….4,3...3,9.…2,6…2,2
Portogallo...2,9…3,1...3,0….3,0…2,9…4,3….4,9...4,9….4,6…4,2
3. Infine, per colpa della crisi economica scoppiata in Europa dopo la crisi del debito pubblico della Grecia (gestita malissimo, secondo Romano Prodi, sia per non averla prevenuta La Grecia ha ripetutamente imbrogliato sui suoi conti pubblici perché non fu ritenuto opportuno introdurre un controllo dei conti da Schröder e Chirac, sia per come la si è affrontata «Se la Germania fosse intervenuta all’inizio della crisi, ce la saremmo cavata con 30-40 miliardi; oggi i costi sono dieci volte di più»), e diventata grande recessione a causa della politica recessiva e prociclica imposta dall’UE, l’Italia ha perso circa 150 mld di Pil, denominatore del rapporto deficit/Pil.
Aggiungendo che:
4. nel caso della spiegazione della genesi della crisi, c’è stata la menzogna che è stato il debito pubblico in luogo della verità che è stato il debito privato, con massicci aiuti pubblici alle banche e conseguenti misure draconiane di risanamento dei conti pubblici, in Italia addossate in massima parte sui non ricchi;
5. nel caso della Grecia, c'è stata la menzogna del salvataggio della Grecia dal default in luogo della verità del recupero crediti delle banche francesi, tedesche e olandesi verso la Grecia, avvenuto con soldi di tutti gli europei.
Debito pubblico
Naturalmente, Lei obietterà che il debito pubblico italiano è elevatissimo, molto più elevato di quello francese. Mi permetto di osservare:
1. Il debito pubblico italiano include attualmente delle poste straordinarie:
(a) aiuti a titolo oneroso agli altri Paesi in difficoltà (circa 60 mld);
(b) pagamento debiti pregressi PA (oltre 40 mld);
(c) disponibilità liquide del Tesoro (accantonamenti quando i tassi sono molto favorevoli), che variano mese per mese.
2. Il debito pubblico francese supera il 99% ed è cresciuto più di quello italiano durante la crisi economica, anche per salvare le banche con soldi pubblici.
3. Considerando il debito complessivo, la Francia è il Paese più indebitato dell’area euro.
4. A fronte di un debito pubblico elevato, l’Italia ha una ricchezza privata elevata e un debito privato relativamente basso.
5. Infine, avendo un avanzo primario elevato (a differenza della Francia) e avendo messo sotto controllo la spesa pensionistica (l’età di pensionamento di vecchiaia italiana è benchmark in UE con 67 anni nel 2019, contro i 62 anni della Francia), il debito pubblico italiano è giudicato dalla Commissione Europea e da Centri Studi internazionali il più sostenibile nel lungo periodo.
Cugini coltelli
In conclusione, Sig. Commissario Moscovici, mi auguro che Voi cugini francesi, per meri interessi di bottega e per stornare l’attenzione dai vostri problemi, non dimentichiate la cura da cavallo cui fu costretta l’Italia, in buona parte, dall’UE, cominciata nel 2010, col DL 78 del 31.5.2010, convertito dalla L. 122 del 30.7.2010, di ben 62 mld cumulati, e che poi si è sviluppata con una seconda manovra finanziaria correttiva pesantissima (oltre la legge di stabilità), vale a dire il DL 98 del 6.7.2011 convertito dalla L. 111/2011, di 80 mld cumulati, che riscosse l’apprezzamento sia del Consiglio Europeo, che della cancelliera Merkel
Dopo appena pochi giorni, invece, arrivò al Governo italiano la lettera della BCE (Trichet e Draghi), che violava palesemente l’art. 7-Indipendenza (che deve essere reciproca) del proprio statuto, con varie prescrizioni dettagliate e la richiesta di anticipare il pareggio di bilancio al 2013 (in contrasto con l'apprezzamento della Banca d'Italia, guidata da Mario Draghi, nel maggio precedente, del pareggio di bilancio nel 2014, oltre, come scrivevo, del Consiglio Europeo e della cancelliera Merkel), che portò al varo di una seconda manovra estiva pesante, il DL 138 del 13.8.2011, convertito dalla L. 148/2011, di 60 mld cumulati.
Ma neppure queste manovre finanziarie pesantissime e recessive bastarono a salvare il governo Berlusconi, che a furor di popolo e per input dell’Europa (cioè del duo Merkel-Sarkozy, dopo l’accordo di Deauville, citato non a caso come spartiacque, con il suo abituale understatement, dal Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel corso della seconda parte - dopo le 19:46, dal minuto 23 - della sua lunghissima audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche) fu sostituito dal governo d’emergenza Monti.
Un’emergenza creata ad arte, sia dalle critiche urlate dell'Unione Europea, sia dai sorrisetti irridenti del presidente Sarkozy e della cancelliera Merkel (in parte motivati dalla nomea di inaffidabilità del presidente Berlusconi, in parte causati dalla loro lunga coda di paglia), sia, soprattutto, dalla quasi inerzia della BCE (che, in cambio di onerose manovre finanziarie – addossate in Italia, dal Governo Berlusconi, in grandissima parte sul ceto medio e sui poveri cristi - e le cosiddette riforme strutturali, aveva implementato l'insufficiente programma SMP) e smentita dai fondamentali macroeconomici.
La ringrazio per la cortese attenzione.
Distinti saluti
V.


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1 commento:

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