Pubblico
la lettera che ho inviato il 18 gennaio scorso al Commissario UE all’Economia Pierre
Moscovici, dopo aver letto le sue dichiarazioni surreali sull’Italia. Ad oggi,
non ho ricevuto nessuna risposta.
Osservazioni
sulle Sue recenti dichiarazioni sull'Italia
Da: v
18/1/2018 17:05
A: cab-moscovici-webpage@ec.europa.eu CC president.juncker@ec.europa.eu e altri 28
Egr. Sig.
Commissario Moscovici,
Lei ha fatto
recentemente delle dichiarazioni esagerate sull’Italia, sia sul deficit/Pil,
sia che sarebbe un gatto, poiché cade sempre in piedi. Evidentemente, Lei
ignora che ogni dichiarazione esagerata è infallibile indizio di coda di paglia.
Deficit/Pil
1. Mi permetto di osservare che la Sua coda
di paglia, in fatto di deficit, è lunghissima.
EUROSTAT –
Deficit/Pil
...................2007
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Italia............-1,5..-2,7...-5,3..-4,2…-3,5..-2,9...-2,9...-3,0..-2,6...-2,4
Francia…....-2,5..-3,2...-7,2...-6,8...-5,1..-4,8...-4,0...-4,0..-3,5...-3,4
Spagna…....+2,0..-4,4.-11,0..-9.4…-9,6.-10,4..-6,9...-5,9..-5,1..-4,5
Gran
Br…....-3,0..-5,0.-10,7..-9,6...-7,7...-8,3...-5,6...-5,6..-4,4..-3,0
Germania....+0,2..-0,2..-3,2...-4,2...-1,0...-0,1...-0,1..+0,3.+0,7.+0,8
Olanda
…...+0,2..+0,2..-5,4..-5.0...-4,3…-3,9..-2,4...-2,3..-2,1..+0,4
Grecia….….-6,7.-10,2.-15,1.-11,2.-10,3..-8,9.-13,1..-3,7..-5,9..+0,7
Irlanda........+0,3..-7,0..-13,8.-32,1.-12,6..-8,0..-5,7…-3,7..-2,0..-0,6
Portogallo...-3,0..-3,8…-9,8..-11,2..-7,4...-5,7..-4,8...-7,2..-4,4..-2,0
2. Inoltre, l’Italia non fa come la Francia
da chaperon della Germania per assecondare la propria convinzione di grandeur
e beneficiare del suo scudo finanziario. E questa è una colpa grave,
poiché, senza la Francia, la Germania non potrebbe fare il bello e il cattivo
tempo in UE, interpretando magistralmente il detto napoletano “chiagne e fotte”: ha tutti i vantaggi
dalla struttura squilibrata e monca dell’Euro, ma piange perché si svenerebbe a
favore dei cosiddetti Pigs.
Per cui, l’Italia
paga tassi d’interesse più elevati della Francia ed ha, dopo il Portogallo, il primato in UE28
dell'incidenza della spesa degli interessi passivi sul Pil, che aumenta il deficit/Pil.
BANCA D’ITALIA –Statistiche
di finanza pubblica nei paesi dell’Unione europea - Spesa per interessi (in
percentuale del PIL) Tav. 16
...................2007
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Italia............4,8…4,9…4,4....4,3…4,7…5,2….4,8…4,6…4,1…4,0
Francia…....2,6…2,8…2,4…2,4…2,6…2,6….2,3…2,2…2,0…1,9
Spagna…....1,6…1,5…1,7…1,9…2,5…3,0….3,5…3,5…3,1…2,8
Gran Br…...2,2…2,2…1,9…2,9…3,2…2,9….2,9…2,7…2,3…2,5
Germania....2,7…2,7…2,6…2,5…2,5…2,3….2,0…1,8…1,6…1,4
Olanda…....2,0…2,0…2,0…1,8…1,8…1,6….1,5…1,4…1,3…1,1
Grecia….....4,5…4,8…5,0…5,9…7,3…5,1....4,0…4,0.…3,6…3,2
Irlanda........1,0…1,3...2,0….2,8…3,4…4,2….4,3...3,9.…2,6…2,2
Portogallo...2,9…3,1...3,0….3,0…2,9…4,3….4,9...4,9….4,6…4,2
3. Infine, per colpa della crisi economica
scoppiata in Europa dopo la crisi del debito pubblico della Grecia (gestita
malissimo, secondo Romano Prodi, sia per non averla prevenuta “La Grecia ha ripetutamente
imbrogliato sui suoi conti pubblici perché non fu ritenuto opportuno introdurre
un controllo dei conti” da Schröder e
Chirac, sia per come la si è affrontata «Se la Germania fosse intervenuta all’inizio della crisi,
ce la saremmo cavata con 30-40 miliardi; oggi i costi sono dieci volte di più»), e
diventata grande recessione a causa della politica recessiva e prociclica
imposta dall’UE, l’Italia ha perso circa 150 mld di Pil, denominatore del
rapporto deficit/Pil.
Aggiungendo che:
4. nel caso della spiegazione della genesi
della crisi, c’è stata la menzogna che è stato il debito pubblico in luogo
della verità che è stato il
debito privato, con massicci aiuti pubblici alle
banche e conseguenti misure draconiane di risanamento dei conti
pubblici, in Italia addossate in massima parte sui non ricchi;
5. nel caso della Grecia, c'è stata la
menzogna del salvataggio della Grecia dal default in luogo della
verità del recupero crediti delle banche
francesi, tedesche e olandesi verso la Grecia, avvenuto con soldi di tutti gli europei.
Debito
pubblico
Naturalmente, Lei
obietterà che il debito pubblico italiano è elevatissimo, molto più elevato di quello
francese. Mi permetto di osservare:
1. Il debito pubblico italiano include
attualmente delle poste straordinarie:
(a) aiuti a titolo
oneroso agli altri Paesi in difficoltà (circa 60 mld);
(b) pagamento
debiti pregressi PA (oltre 40 mld);
(c) disponibilità liquide del Tesoro (accantonamenti quando i tassi sono molto favorevoli), che
variano mese per mese.
2. Il debito pubblico francese supera il 99% ed è cresciuto più di quello italiano
durante la crisi economica, anche per salvare le banche con soldi pubblici.
3. Considerando il debito complessivo, la Francia è il Paese più
indebitato dell’area euro.
4. A fronte di un debito pubblico elevato,
l’Italia ha una ricchezza privata elevata e un debito privato relativamente
basso.
5. Infine, avendo un avanzo primario elevato
(a differenza della Francia) e avendo messo sotto controllo la spesa
pensionistica (l’età di pensionamento di vecchiaia italiana è benchmark in
UE con 67 anni nel 2019, contro i 62 anni della Francia), il debito pubblico
italiano è giudicato dalla Commissione Europea e da Centri Studi internazionali
il più sostenibile nel lungo
periodo.
Cugini
coltelli
In conclusione,
Sig. Commissario Moscovici, mi auguro che Voi cugini francesi, per meri
interessi di bottega e per stornare l’attenzione dai vostri problemi, non
dimentichiate la cura da cavallo cui fu costretta l’Italia, in buona parte,
dall’UE, cominciata nel 2010, col DL 78 del 31.5.2010, convertito dalla L. 122
del 30.7.2010, di ben 62 mld cumulati, e che poi si è sviluppata con una
seconda manovra finanziaria correttiva pesantissima (oltre la legge di
stabilità), vale a dire il DL 98 del 6.7.2011 convertito dalla L. 111/2011, di
80 mld cumulati, che riscosse l’apprezzamento sia del Consiglio Europeo, che della cancelliera Merkel.
Dopo appena pochi
giorni, invece, arrivò al Governo italiano la lettera della BCE (Trichet e Draghi), che violava palesemente l’art.
7-Indipendenza (che deve essere reciproca) del proprio statuto, con varie prescrizioni dettagliate e la richiesta di
anticipare il pareggio di bilancio al 2013 (in contrasto con l'apprezzamento
della Banca d'Italia, guidata da Mario Draghi, nel maggio precedente, del
pareggio di bilancio nel 2014, oltre, come scrivevo, del Consiglio Europeo e
della cancelliera Merkel), che portò al varo di una seconda manovra estiva
pesante, il DL 138 del 13.8.2011, convertito dalla L. 148/2011, di 60 mld
cumulati.
Ma neppure queste
manovre finanziarie pesantissime e recessive bastarono a salvare il governo
Berlusconi, che a furor di popolo e per input dell’Europa (cioè del
duo Merkel-Sarkozy, dopo l’accordo di Deauville, citato non a caso come spartiacque, con
il suo abituale understatement, dal Governatore della Banca d’Italia,
Ignazio Visco, nel corso della seconda parte - dopo le 19:46, dal minuto 23 - della sua
lunghissima audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche)
fu sostituito dal governo d’emergenza Monti.
Un’emergenza
creata ad arte, sia dalle critiche urlate dell'Unione Europea, sia dai
sorrisetti irridenti del presidente Sarkozy e della cancelliera Merkel (in
parte motivati dalla nomea di inaffidabilità del presidente Berlusconi, in
parte causati dalla loro lunga coda di paglia), sia, soprattutto, dalla quasi
inerzia della BCE (che, in cambio di onerose manovre finanziarie – addossate in
Italia, dal Governo Berlusconi, in grandissima parte sul ceto medio e sui
poveri cristi - e le cosiddette riforme strutturali, aveva implementato
l'insufficiente programma SMP) e smentita dai fondamentali macroeconomici.
La ringrazio per
la cortese attenzione.
Distinti saluti
V.
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Ciao,
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