mercoledì 24 gennaio 2018

Lettera all’On. Laura Castelli, portavoce di M5S, sulla loro proposta di 41 anni per la pensione




Pubblico la lettera che ho inviato qualche giorno fa all’On. Laura Castelli sulle pensioni, dopo avere scoperto che è la portavoce di M5S. Avevo già inviato per conoscenza a Luigi Di Maio le mie numerose, recenti e-mail, ma evidentemente non le legge. Ad oggi, non ho ricevuto nessuna risposta.

Per l'età a 41 anni, la riforma Fornero è un pessimo bersaglio.
Da:  v
16/01/2018  22:57
A  castelli_l@camera.it   CC colletti_a@camera.it   e altri 48

Gentile On. Laura Castelli,
Come Salvini, state proponendo che abolirete la riforma delle pensioni Fornero per ridurre l’età di pensionamento a 41 anni. Ma, tolta la Fornero, rimane la SACCONI, che ha portato l'età a 43 anni e 3 mesi dal 2019.
Dal 1992, infatti, le riforme delle pensioni, considerando un'unica riforma le norme emanate da Sacconi nel 2010 e 2011 (oltre che nel 2009, col DL 78/2009), sono state 7 (Amato, 1992; Dini, 1995; Prodi, 1997; Berlusconi/Maroni, 2004; Prodi/Damiano, 2007; Berlusconi/Sacconi, 2010 e 2011; Monti-Fornero, 2011).
Anche voi cascate nell’inganno di Salvini, la cui ossessione per la Fornero è finta, per nascondere la ben più severa riforma SACCONI, della quale vengono attribuite erroneamente e/o furbescamente da lui e da quasi tutti alla Fornero misure severe sia della riforma Dini (l’introduzione del metodo contributivo, ad eccezione di coloro che al 31.12.1995 avevano almeno 18 anni di contributi, ai quali la riforma Fornero lo ha esteso, pro-rata dall’1.1.2012) che della riforma SACCONI: l’età di pensionamento di vecchiaia a 66 anni per tutti, tranne le lavoratrici private, alle quali ha poi provveduto Fornero, e, soprattutto, l’adeguamento automatico all’aspettativa di vita, in realtà introdotto dalla L. 122/2010, art. 12, comma 12bis, che porterà l’età a 67 anni nel 2019, e poi via via a 70 e oltre. La riforma Fornero lo ha reso biennale dal 2022, ma è solo un’accelerazione di un meccanismo preesistente, deciso da SACCONI, e comunque entrerà in vigore nel 2022, dopo il triennio (SACCONI) 2019-2021.
Do la situazione relativamente all’età di pensionamento vigente e ai suoi autori.
PENSIONI ANTICIPATE (ex anzianità)
L’età delle pensioni anticipate:
- degli uomini, è aumentata dal 2010 finora di 2 anni e 10 mesi (da 40 anni a 42 anni e 10 mesi) e, di questi, 1 anno e 10 mesi sono ascrivibili alla riforma SACCONI (da 40 a 41 anni + 1 mese se i requisiti maturano nel 2012 o 2 mesi se i requisiti maturano nel 2013 o 3 mesi se i requisiti maturano nel 2014 http://tuttoprevidenza.it/wp-content/uploads/2014/03/Numero-30-settembre-2011.pdf) + 10 mesi a causa dell’adeguamento automatico introdotto da SACCONI col comma 12bis dell’art. 12 della L. 122/2010 http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2010-5-31;78~art12!vig=, e soltanto 1 anno alla riforma Fornero;
- delle donne, è aumentata di 1 anno e 10 mesi, da 40 a 41 anni nel 2010 (SACCONI) + 10 mesi a causa dell’adeguamento automatico introdotto da SACCONI, quindi l'incremento di 1 anno e 10 mesi è interamente dovuto a SACCONI.
Dal 2019:
- l'età di pensionamento degli uomini aumenterà a 43 anni e 3 mesi, e, di questi 3 anni e 3 mesi in più, 2 anni e 3 mesi sono pertinenti a SACCONI e soltanto 1 anno a Fornero [rectius: 2 anni];
- l'età di pensionamento delle donne aumenterà a 42 anni e 3 mesi, e l’incremento di 2 anni e 3 mesi è interamente dovuto alla riforma SACCONI [rectius: 1 anno].
PENSIONI DI VECCHIAIA
L’età delle pensioni di vecchiaia:
- degli uomini, è aumentata dal 2010 finora di 1 anno e 7 mesi (da 65 a 66 anni e 7 mesi) e questo anno e 7 mesi in più sono dovuti quasi interamente alla riforma SACCONI (4 mesi in media alla riforma Damiano, L.247/07);
- delle donne del settore pubblico, è aumentata di botto di 6 anni e finora da 60 a 66 anni e 7 mesi, e i 6 anni e 7 mesi in più sono ascrivibili quasi interamente alla riforma SACCONI (tranne 4 mesi in media alla riforma Damiano);
- delle donne del settore privato, è aumentata da 60 a 66 anni e 7 mesi, e l’allineamento a tutti gli altri, previsto dalla riforma SACCONI entro il 2026 (2023, includendo l'adeguamento automatico), è stato accelerato dalla riforma Fornero entro il 2018;
- degli uomini e delle donne autonomi, la riforma Fornero ha eliminato il disallineamento di 6 mesi in più rispetto agli altri, che era contemplato dalla riforma SACCONI.
Dal 2019:
- l’età di pensionamento di tutti aumenterà a 67 anni, e questo ulteriore incremento di 5 mesi è dovuto interamente all’adeguamento automatico previsto dalla riforma SACCONI.
Ne consegue, senza ombra di dubbio, (i) che – in barba ai millanta disinformatori che anche in questi giorni impazzano (è proprio il caso di dirlo) su tutti i media italiani, tra i quali spicca il bugiardo on. Salvini che la severa riforma SACCONI la votò e ne attribuisce tutte le colpe a Fornero - l’età di pensionamento è stata allungata molto più dalla riforma SACCONI che dalla riforma Fornero; (ii) che la professoressa Fornero è una coraggiosa millantatrice e (iii) che quasi 60 milioni di Italiani sono da anni disinformati dagli ignoranti delle norme pensionistiche e ingannati colpevolmente dagli esperti previdenziali bugiardi che ascrivono tutto alla riforma Fornero, obliterando la ben più severa riforma SACCONI.

Allego dei documenti che ho già inviato a Luigi Di Maio, assieme ad altre centinaia di destinatari, inclusi i media, pubblicati finora soltanto da Affari Italiani:

Pensioni: notizie false (fake news)

Pensioni, la congiura del silenzio di sette noti esperti di previdenza contro Elsa Fornero

In questo documento di 18 pagine ho ricostruito la vicenda politico-economica della scorsa legislatura, dove forse troverà notizie e nessi sorprendenti, anche sulle pensioni:
L'assassinio della verità, chi ha davvero messo le mani nelle tasche degli Italiani e causato la grande recessione
Cordiali saluti
V.


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