In
data 6 settembre 2019, ho inviato al PdC Giuseppe Conte una lettera pec [1 o 2] (lo si può
contattare soltanto via pec) con la quale gli ho suggerito che al primo posto
del programma del nuovo Governo M5S-PD-LeU debba essere contemplato un
Grande Piano Pluriennale di Case Popolari di Qualità. Ieri, ho pubblicato molto
volentieri la sua risposta [1 o 2]. Oggi, pubblico la mia replica.
Re: R: Lettera al PdC Giuseppe Conte sul Piano Pluriennale Case
Popolari di Qualità
martedì 24 settembre 2019 - 22:44
Da: v
A: presidente@pec.governo.it
Buonasera,
La Prego di
ringraziare il Sig. Presidente Giuseppe Conte per la sua gentile risposta. Ma
mi permetto di aggiungere:
1. l’estrema penuria di case popolari, che con l’1,5% sul
totale degli immobili residenziali e lo 0,02% del Pil della spesa per l’housing
sociale relega l’Italia all’ultimo posto in UE, non è soltanto un problema di
emergenza abitativa, ma una cronica e crescente deficienza strutturale
del welfare, che condiziona e pregiudica l’efficacia delle politiche
sociali nazionali (incluso il c.d. Reddito di cittadinanza, che in realtà è un
Reddito minimo garantito e condizionato, la cui congruità - a ben vedere -
dipende dalla proprietà della casa o un affitto sociale) e, in definitiva, il
benessere e la sostenibilità economica di un’aliquota importante (25%) del
popolo italiano, quello più fragile, costretto a pagare affitti elevati rispetto
al reddito, ormai insostenibili, proprio per la carenza dell’offerta;
2. ne consegue che
la casa popolare è oggettivamente l’infrastruttura prioritaria; e
3. per allinearsi
alla Francia, che occupa il quarto posto con poco meno del 20%, occorrerebbe
implementare un ambizioso PIANO PLURIENNALE DI CASE POPOLARI DI QUALITA’ e
costruire 6.500.000 alloggi pubblici, utilizzando anche la leva finanziaria
UE, con effetti altamente positivi
sull’economia e l’occupazione;
4. il segretario del
PD, Nicola Zingaretti, destinatario p.c. della mia lettera, ha parlato
recentemente sia alla Festa dell’Unità di Milano, sia in un’intervista al
Corriere della Sera di un “importante Piano Casa”;[1]
5. infine, il
presidente Conte ha accennato ad un piano prioritario di asili nido: è
positivo, ma io ritengo che (i) la casa popolare sia, per le ragioni anzidette,
più importante dell’asilo nido; e (ii) occorra fare attenzione alle
controindicazioni: se l’asilo nido viene considerato un luogo di parcheggio e
non un momento fondamentale dello sviluppo psichico dei bambini può essere
perfino dannoso.[2]
Con i migliori
saluti,
V.
_________________________________
Note:
[1] Il Segretario del PD
Nicola Zingaretti ha concluso il suo intervento alla Festa dell’Unità di
Milano, trasmesso
da Radio Radicale https://www.radioradicale.it/scheda/584242/festa-dellunita-incontro-con-nicola-zingaretti, lanciando il PIANO
CASA.
L’INTERVISTA
Zingaretti: «Ora il
Pd guardi al futuro. La scissione di Renzi? Io non l’ho capito»
Il segretario:
«Errore dividere il Pd ma ora noi dobbiamo portare il partito nel futuro. E con
il governo subito interventi per l’economia, il lavoro e l’ambiente»
[…] Ma vi alleerete con i 5
Stelle anche alle prossime elezioni politiche per sconfiggere la destra
«Io credo che uno degli errori del governo gialloverde sia stato quello di mantenere cristallizzate le differenze tra le due forze politiche della maggioranza. Questo ha generato mesi di ritardi, incomprensioni e litigi, provocando un danno immenso pagato dall’Italia e dagli italiani. Noi ora dobbiamo fare l’opposto. Cioè maturare un processo politico di confronto, di dialogo e di avvicinamento che porti a dei risultati molto concreti. Come è avvenuto adesso, nelle trattative per la formazione del governo grazie agli sforzi di entrambe le parti, si lavora per alzare gli stipendi degli italiani attraverso il taglio delle tasse, per varare un importante piano casa per le fasce sociali più deboli e aprire una nuova stagione di investimenti per le imprese. Credo che sia segno di grande maturità non rinunciare alle proprie idee ma al contempo non avere paura di confrontarsi e fare altri passi insieme».
«Io credo che uno degli errori del governo gialloverde sia stato quello di mantenere cristallizzate le differenze tra le due forze politiche della maggioranza. Questo ha generato mesi di ritardi, incomprensioni e litigi, provocando un danno immenso pagato dall’Italia e dagli italiani. Noi ora dobbiamo fare l’opposto. Cioè maturare un processo politico di confronto, di dialogo e di avvicinamento che porti a dei risultati molto concreti. Come è avvenuto adesso, nelle trattative per la formazione del governo grazie agli sforzi di entrambe le parti, si lavora per alzare gli stipendi degli italiani attraverso il taglio delle tasse, per varare un importante piano casa per le fasce sociali più deboli e aprire una nuova stagione di investimenti per le imprese. Credo che sia segno di grande maturità non rinunciare alle proprie idee ma al contempo non avere paura di confrontarsi e fare altri passi insieme».
18 settembre 2019 | 07:07
[2]
Dialogo breve tra il Prof. Andrea Ichino e me sulla dannosità degli asili nido
L’asilo nido fa bene o non? Dipende
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