Pubblico la e-lettera inviatami in data 6 ottobre 2023 dalla presidente della Commissione PETI del Parlamento Europeo, con la quale mi ha comunicato l’archiviazione della mia petizione n. 2401/2014 contro la BCE per violazioni statutarie, che hanno prolungato e aggravato la doppia, profonda crisi economica italiana nel quinquennio 2009-2014, e la mia lunga, circonstanziata e severa replica del 28 ottobre 2023.
CAT_LETTER Petition No. 2401/2014
Da:PETI
Secretariat<peti-secretariat@europarl.europa.eu>
6/10/2023 11:49
A vb
Egregio Sig. B,
Trova in allegato una lettera della presidente della
commissione riguardante la Sua petizione.
Cordiali saluti
Secretariat of the Committee on Petitions
European Parliament
Directorate-General for Internal Policies of the Union
Directorate for Citizens' Rights and Constitutional Affairs
www.europarl.europa.eu
Presidente della commissione per le petizioni
D 202773 05.10.2023 Bruxelles, MM/ ok [IPOL - COM - PETI D(2023)33819]
Sig. V B
ITALIE
Oggetto: Petizione n. 2401/2014
Egregio Sig. B,
facendo seguito alla mia lettera del 26
ottobre 2015, ho il piacere di informarLa che la commissione per le petizioni
ha proseguito l'esame della Sua petizione nella riunione del 21 settembre 2023,
tenendo in debita considerazione le informazioni fornite per iscritto dalla
Commissione europea e dalla Banca Centrale Europea.
A titolo informativo, accludo una copia del parere
della Commissione europea, sotto forma di comunicazione ai membri.
Sulla base di tali pareri, con cui concorda
ampiamente, la commissione per le petizioni ha deciso di concludere l'esame
della petizione e di archiviarla.
Colgo l'occasione per ringraziarLa per aver esercitato
il Suo diritto di petizione.
Distinti saluti,
Dolors Montserrat
Presidente della commissione per le petizioni
Allegato: parere della Commissione europea
(CM\1144867IT)
Lettera Banca Centrale Europea
***
Replica:
Oggetto: Petizione n. 2401/2014. Decisione di archiviazione: travisamento
dei fatti e delle prove.
Gentilissima Sig.ra Presidente della
Commissione PETI del Parlamento Europeo,
Premessa
La ringrazio molto, ma non posso esimermi
dal rilevare che anche la decisione di archiviazione della mia petizione n.
2401/2014 da parte della Commissione PETI, a distanza di 9 anni e dopo
avvicendamenti per elezioni europee ed altri motivi dei Membri della medesima
Commissione (la Commissione, nella sua prima composizione, con alcuni Membri
della quale ho avuto modo di interloquire direttamente, ha respinto due
richieste di archiviazione), forse a causa di una non adeguata conoscenza della
materia in esame, scarsa conoscenza comune a parecchi docenti universitari, e,
purtroppo, del travisamento dei fatti e delle prove, è illogica e
inconferente e, di fatto, è l’epilogo di un dialogo tra sordi, e, se è
consentito, indicativo di un sorprendente appiattimento di un Organo del
Parlamento Europeo, unico Organo eletto direttamente dal popolo europeo, sulla
posizione immotivata, errata, autoassolutoria della imputata BCE, la quale,
forse senza manco accorgersene, nella sua risposta, offensiva dell’intelligenza
di chi legge, alla quale a suo tempo ho replicato puntualmente, misconosce
addirittura che gli obiettivi statutari della BCE sono due e non uno soltanto,
come è attestato già dal titolo dell’art. 2 Statuto (“Obiettivi”), al plurale;
e della corriva Commissione Europea, il cui compito è di esprimere un mero
parere non vincolante; è significativo osservare che nel suo sito, da oltre 10
anni, viene spiegato al popolo europeo che la BCE ha il seguente “Ruolo:
gestire l’euro, mantenere i prezzi stabili e guidare la politica economica [sic!!!] e
monetaria dell’UE” (https://european-union.europa.eu/institutions-law-budget/institutions-and-bodies/search-all-eu-institutions-and-bodies/european-central-bank-ecb_it palesando
una vetta di ignoranza delle funzioni della Banca Centrale Europea superiore a
quella di milioni di Europei, inclusi economisti famosi europei e non (fra gli
altri, Stiglitz, Prodi, Monti) e perfino un Direttore Generale della Banca
d’Italia (Salvatore Rossi), i quali, pur ignorando che il mandato statutario
della BCE non è unico ma duale-gerarchico (stabilità dei prezzi e, in una
determinata congiuntura, attuare la missione dell’Unione Europea stabilita dal
fondamentale art. 3 del TUE: il benessere e il progresso sociale del popolo
europeo attraverso la crescita economica equilibrata e
la piena occupazione, vedi sotto, punto 3), almeno sanno che unica
competenza della BCE è la politica monetaria.
Osservato che perfino la comunicazione di
archiviazione – che riporta una breve sintesi della petizione e per esteso le
osservazioni negative della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea
- è sbilanciata a sfavore del proponente, ritengo opportuno ribadire
partitamente che:
1. La mia petizione non
contesta, ovviamente, non lo poteva assolutamente fare, l’indipendenza della
BCE dalla Commissione Europea o dagli Stati membri, sancita dai Trattati, ma la
sua palese e prolungata violazione del proprio statuto (art. 2-Obiettivi), con
gravi conseguenze sul benessere di una buona parte dell’Eurozona.
2. Pertanto, basare
l’archiviazione sulla base della motivazione che la BCE è indipendente (mai
contestato dalla mia petizione) non soltanto è infondato e irragionevole ma è
anche una chiara fallacia logica della giustificazione non pertinente, non
sequitur, e questo non è consentito neppure alla Commissione PETI,
figuriamoci alla Commissione Europea.
3. È evidentemente pleonastico
inserire nei Trattati l’indipendenza degli Stati membri, organi democratici ed
eletti da quasi 500 milioni di cittadini europei, dalla BCE, organo tecnico di
25 membri e strumentale alla missione dell’Unione Europea definita
nell’art. 3 del TUE, la quale Unione è una confederazione atipica dei medesimi
Stati.
Articolo 3 (ex articolo
2 del TUE)
1. L'Unione si prefigge
di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli.
2. L'Unione offre ai
suoi cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere
interne, in cui sia assicurata la libera circolazione delle persone insieme a
misure appropriate per quanto concerne i controlli alle frontiere esterne, l'asilo,
l'immigrazione, la prevenzione della criminalità e la lotta contro
quest'ultima.
3. L'Unione instaura un
mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa, basato su
una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un'economia
sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena
occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di
miglioramento della qualità dell'ambiente. Essa promuove il progresso
scientifico e tecnologico. […]
4. Pertanto, non era assolutamente consentito alla BCE, come invece ha fatto, per il tramite di una semplice lettera riservata (del 5 agosto 2011, resa pubblica dal Corriere della Sera http://www.corriere.it/economia/11_settembre_29/trichet_draghi_italiano_405e2be2-ea59-11e0-ae06-4da866778017.shtml), imporre al Governo Italiano (Berlusconi), peraltro a distanza di appena 39 giorni dal varo della PRIMA MANOVRA CORRETTIVA ESTIVA del 2011, Decreto Legge n. 98 del 6 luglio 2011 di ben 82 miliardi cumulati a valere per il quadriennio 2011-14, l’adozione di una SECONDA MANOVRA CORRETTIVA, DL 138 del 13 agosto 2011 di ben 65 miliardi cumulati a valere per il quadriennio 2011-14, con l’anticipo di un anno del pareggio di bilancio, dal 2014 al 2013, al fine di ottenerne come contropartita l’acquisto di titoli pubblici italiani (nell’ambito dell’insufficiente SMP-Securities Markets Programme) per raffreddare lo spread BTP-BUND. Tali due pesantissime MANOVRE si aggiungevano alla PRIMA MANOVRA CORRETTIVA STRAORDINARIA, raccomandata dall’ECOFIN del 30.11.2009 dopo la crisi del debito greco, il DL 78 del 31.05.2010 di 62 miliardi cumulati a valere per il triennio 2012-14. Il totale cumulato delle tre MANOVRE STRAORDINARIE ascende alla cifra mastodontica di ben 209 miliardi a valere per il quadriennio 2011-14. Ma le misure strutturali, cioè permanenti, vigono tuttora. Tuttavia, queste tre MANOVRE pesantissime non furono sufficienti a calmare i mercati megagalattici e il Governo Berlusconi – su pressione di Sarkozy e Merkel, come ha recentemente confermato l’ex presidente francese - dovette cedere il posto in novembre al Governo tecnico Monti. Il quale COMPLETÒ l’opera nella misura di 1/5 (DL 201 del 6.12.2011 di 63 miliardi cumulati a valere per il triennio 2012-14, battezzato pomposamente e infedelmente dal professor Monti “Decreto salva-Italia”), ma poi si è visto attribuire TUTTO, anche i 4/5 (267 miliardi nella legislatura) molto iniqui decisi da Berlusconi: un vero caso di scuola di DISINFORMAZIONE prima nazionale (60 milioni di abitanti) e poi mondiale (inclusi FMI, OCSE e i principali media e premi Nobel di Economia come Paul Krugman), e inclusa l’intera categoria degli economisti, una vera disfatta. Ma anche col Governo Monti lo spread tornò pericolosamente sopra i 500 p.b., fino alla frase risolutiva “whatever it takes” del 26 luglio 2012 del presidente della BCE, Mario Draghi, che stoppò la speculazione finanziaria mondiale – che si prefiggeva la rottura dell’Euro, ed aveva attaccato l’Italia dopo averlo fatto con la Grecia, l’Irlanda, il Portogallo e la Spagna - senza spendere 1€.
5. Segnalo che il
presidente Draghi, durante il suo mandato durato 7 anni, non ha mai citato il
secondo obiettivo statutario e, in un caso, ha “confessato” che la BCE ha
violato il proprio statuto. Lo ha fatto in un’occasione solenne, almeno per il
luogo: vale a dire in occasione della sua audizione del 26 marzo 2015 al
Parlamento Italiano: 10. Tasso di cambio: a 1h 37’ 35” fa la dichiarazione su
obiettivi differenti BCE e FED (“Quindi, nel nostro caso, a raggiungere un
certo tasso di inflazione, nel caso degli Stati Uniti a raggiungere un certo
tasso di inflazione e di disoccupazione”).
Mario Draghi confessa
che la BCE vìola il suo statuto http://vincesko.blogspot.com/2015/04/mario-draghi-confessa-che-la-bce-viola.html
(cfr. nota 358 del primo saggio indicato in calce).
6. Mentre il professor
Daniele Ciravegna dell’Università di Torino – da leggere attentamente -
conferma la mia accusa: che Sono l’Ue e la Bce a non rispettare i trattati
europei http://vincesko.blogspot.com/2015/09/sono-lue-e-la-bce-non-rispettare-i.html. Sulle stesse posizioni,
anche il professor Andrea Guazzarotti dell’Università di Parma.
7. Ri-segnalo che la
Commissione Europea continua a non essere aggiornata: il riferimento all’art. 2
del TUE, contenuto nell’art. 2-Obiettivi dello Statuto della BCE, è stato
sostituito, dopo il Trattato di Lisbona (2009), dall’art. 3 del TUE, nel quale,
addirittura, il “livello elevato di occupazione” è stato sostituito da “piena
occupazione” (vedi sopra, punto 3), analogamente a quanto previsto dalla mission
della FED.
8. Ri-segnalo anche,
nell’ambito della DISINFORMAZIONE propalata dalla BCE e dalla Commissione
Europea sui doveri statutari della BCE, che nel sito della Commissione Europea
è tuttora indicata, per la BCE, una funzione gravemente erronea: “guidare la
politica economica [sic!!!] e monetaria dell’UE”. Dunque, quale attendibilità
può avere la Commissione sulle funzioni della BCE?
9. Io NON ho presentato la petizione n. 2401/2014 contro le violazioni
statutarie della BCE alla Commissione Europea, ma al Parlamento Europeo. Una
volta acquisite le loro risposte, io ritengo che la Commissione Europea e la
BCE non c’entrino più niente con la mia petizione, né che le loro risposte
vadano incluse – peraltro per esteso e con netta evidenza a scapito delle
ragioni della petizione, soltanto sintetizzate - nel dispositivo
dell’archiviazione. È un doppio standard ingiusto e inaccettabile.
10. La Banca Centrale
Europea è indipendente dagli Stati dell’UE, dalla Commissione e dal Consiglio,
ma non è un soggetto legibus solutus. Essa, oltre ad avere obblighi
d’informazione periodici al Parlamento Europeo, è soggetta alla legge: nel caso
di specie, ai Trattati UE e allo Statuto BCE, da essi mutuato, spesso
letteralmente. In caso di violazioni, è giudicata dalla Corte di Giustizia
Europea (art. 35 Statuto BCE).
11. In fine della mia
petizione, ho infatti chiesto: a) la censura politica della BCE da parte del
Parlamento Europeo: e b) la denuncia della BCE da parte del Parlamento Europeo
alla Corte di Giustizia Europea, che è l’unico Organo sovraordinato
giurisdizionalmente alla BCE (cfr. art. 35 Statuto BCE). Che c’entrano, in sede
di decisione finale, la Commissione e la BCE? Le loro osservazioni, peraltro
manipolatorie delle norme, dei fatti e delle prove, appare una surroga indebita
della Commissione PETI.
12. Per provare l'accusa, è
sufficiente riconstatare che, senza che siano intervenute modifiche dei
Trattati (e dello Statuto BCE, da essi mutuato), la BCE abbia poi implementato
soltanto nel marzo 2015, cioè con un ritardo di sei anni rispetto alla FED e alla
BoE, dopo oltre tre anni di deflazione, condizione che fa scattare il suo
obbligo di adempiere il secondo obiettivo statutario, le misure monetarie
espansive (QE), che fino ad allora aveva ritenuto contrarie ai Trattati,
chieste nella petizione n. 2401/2014 e da altri.
13. Come teste d’accusa,
indico il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.
Leggo abbastanza assiduamente le dichiarazioni del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, e perciò non mi risulta che egli abbia partecipato, assieme alla protagonista (in negativo) BCE, a propalare la bufala sull’obiettivo unico della BCE. Anzi, se gli si può addebitare qualcosa è proprio che egli non ha mai fatto chiarezza sugli obiettivi della BCE. Non vorrei apparire presuntuoso, ma glielo chiesi tramite un dirigente di Bankitalia e poi gli feci omaggio del mio saggio.
[5] L’ignoranza dello
Statuto della BCE sembra aver fatto un’altra vittima illustre: la Banca
d’Italia. Come istituzione, poiché era già successo col suo ex direttore
generale (v. appresso). Pubblico la lettera che ho inviato pochi giorni fa alla
nostra banca centrale, dopo aver letto un suo documento in cui è stato commesso
un errore di citazione del predetto statuto. Errore che mi è servito per
sviluppare un esame critico dello statuto, della sua scarsissima conoscenza,
alimentata dalla stessa BCE, e delle conseguenze della sua errata
interpretazione ed applicazione. Esame che ho concluso con questo invito:
Pertanto, sarebbe benvenuta una Vostra analisi critica dell’art. 2 Statuto BCE,
fedele alla lettera e allo spirito dello Statuto BCE, derivato dai Trattati, a
beneficio soprattutto del tedesco Jens Weidmann e dell’olandese Klaas Knot.
Rispettivamente, presidente della banca centrale tedesca e presidente della
banca centrale olandese.
Lettera alla Banca d’Italia sulla sua
errata citazione dello Statuto BCE https://vincesko.blogspot.com/2019/12/lettera-alla-banca-ditalia-sulla-sua.html
[6] Replica alla risposta della Banca
d’Italia sugli obiettivi e i poteri-doveri statutari della BCE https://vincesko.blogspot.com/2020/03/replica-alla-risposta-della-banca.html
Fa eccezione soltanto un
suo colloquio del 28.09.2020 con Repubblica, in cui egli ha finalmente
precisato che la BCE in questa fase, come la FED, ha due obiettivi, non uno
soltanto: la stabilità dei prezzi e la crescita.
Bce: Visco, in questa fase e' come la Fed,
ha due obiettivi
(AGI) - Roma, 28 set. - La
Bce? In questa fase "e' esattamente come la Fed: il nostro obiettivo e'
accrescere la domanda e l'occupazione per ottenere una stabilita' dei prezzi in
linea con i nostri obiettivi". Lo dichiara in un colloquio con Repubblica,
a margine del Festival Economia di Trento, il governatore della Banca d'Italia
Ignazio Visco, per il quale si dice sempre che gli Stati Uniti "hanno un
obiettivo duale; noi singolo. Ma non e' cosi'. Noi abbiamo un obiettivo
primario che e' la stabilita' dei prezzi. Ma poi abbiamo quello, scritto nel
Trattato, in base al quale, pur soggetti alla stabilita' dei prezzi, dobbiamo
fare di tutto per contribuire agli obiettivi dell'Unione europea". E gli
obiettivi, semmai, "sono la piena occupazione con uno stato sociale
soddisfacente, e la stabilita' finanziaria". Pertanto, "esattamente
come la Fed". Percio' quello di dire che la Fed ha due obiettivi
inflazione e occupazione e la Bce uno solo, per Visco "e' un falso
dilemma". (AGI)Rm3/Gip.[7]
Che è esattamente ciò che sostengo io dal 2013[8] e,
da ultimo, anche in un mio saggio del 2018.[9] Osservo, infatti, che è una fase
(di deflazione o troppo bassa inflazione) che dura dal lontano 2013, talché nel
novembre 2014 presentai una petizione al Parlamento Europeo contro la BCE per
violazione del proprio statuto, che è ancora all’esame della Commissione PETI,
dopo due tentativi del segretariato di commissione di archiviarla, a seguito
della risposta evasiva, incoerente e insufficiente della BCE, come da me
segnalato e motivato alla predetta Commissione,[10] i cui coordinatori decisero
di mantenerla all’esame.
Infatti, la BCE di
Draghi ha continuato a violare il proprio statuto, derivato dai Trattati, ed ha
aspettato altri due anni per dare avvio al QE (marzo 2015), con esattamente 6
anni di ritardo rispetto alla FED e alla BoE, ed ancor più alla BoJ. Nel frattempo,
in Italia, c'è stata una doppia, profonda recessione, con conseguenze negative
equivalenti a quelle di una guerra. E per salvarsi la coscienza e nascondere le
sue responsabilità ha occultato accuratamente il secondo obiettivo statutario
(si vedano i miei post sotto), ingannando quasi tutti, inclusi gli esperti e
premi Nobel.
[7] Non voglio pensare
che nella “conversione a U” del governatore Visco abbia influito il mio invito
a fare chiarezza sull’art. 2 dello Statuto BCE, ma ripeto ciò che ho scritto
nella mia lettera alla Banca d’Italia, alla quale ha poi fatto seguito la sua
risposta deludente. Come fu deludente la risposta della BCE alla mia petizione
al Parlamento Europeo contro la BCE.
Pertanto, sarebbe
benvenuta una Vostra analisi critica dell’art. 2 Statuto BCE, fedele alla
lettera e allo spirito dello Statuto BCE, derivato dai Trattati, a beneficio
soprattutto del tedesco Jens Weidmann e dell’olandese Klaas Knot. Rispettivamente,
presidente della banca centrale tedesca e presidente della banca centrale
olandese.
Per chi è abbonato
segnalo il link a Repubblica:
Bce: Visco, in questa
fase e' come la Fed, ha due obiettivi
lunedì 28 settembre 2020
http://www.regioni.it/ue-esteri/2020/09/28/bce-visco-in-questa-fase-e-come-la-fed-ha-due-obiettivi-619216/ (Link non più attivo).
La resipiscenza tardiva
del Governatore Ignazio Visco sugli obiettivi della BCE https://vincesko.blogspot.com/2020/12/la-resipiscenza-tardiva-del-governatore.html
14. Risegnalo che la
petizione n. 2401/2014 ha oggi 130 co-firmatari.
Petizione al Parlamento
Europeo: la BCE non rispetta il suo statuto https://www.change.org/p/parlamento-europeo-petizione-al-parlamento-europeo-la-bce-non-rispetta-il-suo-statuto
NB: La petizione reca i
vari documenti.
15. In conclusione, chiedo
formalmente: a) che il testo della presente lettera (che ripete
osservazioni già via via formulate in passato) venga inderogabilmente esaminato
e confutato puntualmente dalla Commissione PETI; e b) che esso venga
riportato/allegato al dispositivo finale, in particolare in caso di conferma
dell’archiviazione della petizione.
Distinti saluti,
VB
Post Scriptum:
Per caso, sono diventato uno dei massimi
esperti delle vicende della XVI legislatura italiana (2008-13, Governi
Berlusconi e Monti) – siamo davvero pochi - e da allora, una vera fatica di
Sisifo, contrasto, praticamente da solo, la relativa DISINFORMAZIONE mondiale,
sia col mio blog, sia con un centinaio di lettere a migliaia di destinatari
importanti, sia con un saggio (autopubblicato in Amazon, di 354 pagine:
LE TRE PIU’ GRANDI BUFALE DEL XXI SECOLO:
La responsabilità della Grande Recessione – Berlusconi vs Monti. La Riforma
delle pensioni più severa – Sacconi vs Fornero. Le violazioni statutarie della
BCE – Draghi vs Yellen. (Con prefazione di Carlo Clericetti e breve commento di
Elsa Fornero) https://www.amazon.it/TRE-PIU-GRANDI-BUFALE-SECOLO/dp/B07MS59ZC2
Per chi non ama i libri troppo lunghi,
riporto il seguente link ai singoli saggi (cartacei ed ebook), integrati da
altri capitoli:
I miei 4 saggi sulle tre BUFALE mondiali “Berlusconi-Monti”, “Sacconi-Fornero” e “Draghi-Yellen”. https://www.amazon.it/Libri-Vincenzo-Battipaglia/s?rh=n%3A411663031%2Cp_27%3AVincenzo+Battipaglia
Ill.ma Sig.ra Presidente
Montserrat, il mio scopo principale è la corretta informazione: se mi comunica
l’indirizzo postale della Sua segreteria, Le trasmetto volentieri, direttamente
tramite Amazon, qualche copia sia del saggio intero, sia del saggio LE
VIOLAZIONI STATUTARIE DELLA BCE.
Napoli, 28 ottobre 2023