domenica 24 giugno 2018

Lettera ad Antonio Signorini e Gian Maria De Francesco de Il Giornale sulle loro fake news sulle pensioni




Pubblico la lettera che ho inviato ieri ad Antonio Signorini e Gian Maria De Francesco del quotidiano Il Giornale, sulle loro bufale sulle pensioni, in particolare sulla riforma Fornero. Osservo che questo è il primo caso, almeno per quanto mi consta, che la professoressa Fornero abbia precisato che l’adeguamento automatico è stato deciso dalla riforma Sacconi. Vi sarei grato se mi segnalaste altre sue puntualizzazioni riguardanti misure della riforma Sacconi o della riforma Dini che le vengono erroneamente attribuite.

Lettera ad Antonio Signorini e Gian Maria De Francesco sulle loro fake news sulle pensioni.
Da:  v
23/6/2018  21:31
A:  segreteria@ilgiornale.it   Copia  elsa.fornero@unito.it     e altri 48+150

ALLA C.A. DEL DOTT. ANTONIO SIGNORINI E DEL DOTT. GIAN MARIA DE FRANCESCO
P.C. DIRETTORE ALESSANDRO SALLUSTI

Spiace molto constatare che le Vostre sono una verità, una matematica e una logica a geometria variabile a seconda della convenienza: un cattivo servizio all’informazione.

Primo articolo

Egr. Dott. Signorini,
Traggo dal Suo articolo del 26.10.2017 “Elsa Fornero piange di nuovo: ho sbagliato, ma è colpa del Cav  

Citazione1: “a proposito della legge [Fornero, ndr] che ha reso i requisiti per il pensionamento italiani i più rigidi d'Europa.
Falso! E’ una bufala gigantesca che circola, per colpa del Centrodestra, della professoressa Fornero e dei media, immemori di ciò che scrivevano nel 2012 sugli effetti della riforma SACCONI, da sei anni ed ha fatto quasi 60 milioni di vittime (oltre all’estero).

Citazione2: “Oppure, in modo ancora più marcato, quando scoppiò il caso esodati. L'ex premier incolpò Fornero di avere sottovalutato la portata del fenomeno e l'ex ministro ammise un errore, anche se a carico dell'Inps, non suo”.
Rilevato che anche la riforma SACCONI ha avuto i suoi esodati (forse decine di migliaia di persone, essendo state salvaguardate soltanto le prime diecimila, cfr. L. 122/2010, art. 12), ma a causa della sordina da parte del potentissimo apparato disinformativo del centrodestra hanno fatto molto meno rumore, pare proprio che sia stato così. Riporto la nota[4] di un mio documento di 18 pagine, con la ricostruzione delle vicende politico-economiche della XVI legislatura, che ho già trasmesso anche al Giornale:
A parte gli esodati, il cui numero, come dichiarò la professoressa Elsa Fornero a “In mezz’ora”, fu prima sottostimato (la prima salvaguardia riguardò 65.000 persone) e poi, come riportato da varie fonti (tra cui i Deputati PD e l'On. Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera), sovrastimato dalla burocrazia di RGS e INPS, che, nell'arco di 6 anni e su 8 salvaguardie, «ridetermina il numero massimo degli esodati a 153.389 soggetti», contro una stima iniziale di 389.200, cioè a meno della metà della stima iniziale.[1]

Citazione3: “Poi, come successe nel caso esodati-Inps, ha negato che l'errore sia imputabile a lei. «Noi non avevamo previsto la pensione a 67 anni, semplicemente abbiamo dato attuazione ad una legge che era stata introdotta dal governo Berlusconi e dunque con i ministro Tremonti e Sacconi e che dice in modo semplice: se si vive di più, si lavora di più». La storia (infinita) delle riforme previdenziali italiane dice altro. Il meccanismo di adeguamento dell'età della pensione alle aspettative di vita parte effettivamente da due leggi del 2009 e del 2010. Ma quella del governo Berlusconi partiva da una base di 62 anni. La riforma Fornero ha innalzato l'età della pensione e oggi lo scatto del 2019 partirà da 66 anni e 7 mesi. Più di quattro anni fanno la differenza. La legge Fornero ha poi accorciato gli scatti: da cadenza triennale passano a quella biennale”.
Fesseria cosmica.[2] Quale “altro”? SACCONI, con la Legge 122/2010, art. 12, ha portato, di fatto, con la “finestra” mobile, l’età di pensionamento di vecchiaia da 65 a 66 anni per i lavoratori dipendenti (per le dipendenti pubbliche senza gradualità da 60 anni) o 66 anni e 6 mesi per i lavoratori autonomi, e sui 66 anni o 66 anni e 6 mesi ha deciso di applicare l’adeguamento automatico all’aspettativa di vita (al singolare, poiché il dato è unico e uguale per tutti), da lui stesso introdotto con la L. 102/2009, art. 22ter, comma 2, e sempre da lui medesimo modificato sostanzialmente con la L. 122/2010, art. 12, comma 12bis, che la porterà a 67 anni nel 2019 e poi via via a 70 e oltre.
La riforma Fornero ne ha solo modificato la periodicità da triennale a biennale, ma la modifica – checché ne dica il Ragioniere Generale dello Stato[3] - decorre dal 2022, ed è, appunto, solo un’accelerazione del meccanismo deciso da SACCONI. 
Mi vien da dire: una volta che la coraggiosa millantatrice Fornero (gliel’ho scritto[4]) dice la verità (anche se a una piccola emittente), Lei le dà addosso raccontando una bufala gigantesca? Veda anche appresso, sulla vostra verità a geometria variabile a seconda della convenienza.
Cordiali saluti
V.
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Note:

[1] L'assassinio della verità, chi ha davvero messo le mani nelle tasche degli Italiani e causato la grande recessione
[2] PENSIONE DI VECCHIAIA
- L'età di pensionamento degli uomini salirà (da 65 nel 2010) a 67 anni nel 2019 e questi 2 anni in più sono di SACCONI, tranne 4 mesi in media di Damiano; quindi  la Fornero non c’entra.
- L'età di pensionamento delle donne del settore pubblico salirà (da 60, di botto a 65 deciso nel 2010 da SACCONI a seguito della sentenza del 2008 della CGUE, ma che poteva avvenire a qualunque età tra 60 e 65 anni) + “finestra” di 12 mesi a 67 anni e questi 7 anni in più sono tutti dovuti a SACCONI, tranne 4 mesi in media a Damiano; quindi  la Fornero non c’entra.
- L’allineamento dell'età di pensionamento delle donne del settore privato (da 60) a tutti gli altri (già regolati da SACCONI) a 65 anni più “finestra”, previsto da SACCONI gradualmente entro il 2026 (2023, includendo l'adeguamento automatico), è stato accelerato da Fornero gradualmente entro il 2018, ma in ogni caso 2 anni (da 65 a 67) sono di SACCONI, tranne 4 mesi in media di Damiano.
Va aggiunto (i) che la riforma Fornero ha ridotto da 18 (previsto dalla riforma SACCONI) a 12 mesi la “finestra” degli autonomi; (ii) che la riforma Fornero ha aumentato l'età base di vecchiaia e di anzianità di 1 anno (rispettivamente da 65 a 66 e da 40 a 41), ma solo formalmente, poiché ha abolito contestualmente la “finestra” di 12 mesi, di Damiano (4 mesi in media) e SACCONI (8 mesi), ma senza evidenziarne il legame, così si è intestata entrambe le misure; (iii) che, dal 2022, in forza della legge Fornero (L. 214/2011, art. 24, comma 13), l'adeguamento automatico diverrà biennale (“13 Gli adeguamenti agli incrementi della speranza di vita successivi a quello [triennale, ndr] effettuato con decorrenza 1° gennaio 2019 sono aggiornati con cadenza biennale”), ma, appunto, è solo un'accelerazione del meccanismo deciso da SACCONI; e (iv) che la riforma Fornero ha soltanto esteso, pro rata dall’1.1.2012, il metodo contributivo – introdotto dalla riforma Dini nel 1995 – a coloro che ne erano esclusi, cioè coloro che, al 31.12.1995, avevano almeno 18 anni di contributi, quindi tutti relativamente anziani.
[3] Lettera al Ragioniere Generale dello Stato e alla Direttrice Generale Previdenza (p.c. al Presidente della Repubblica e al Parlamento): errori interpretativi della norma sull'adeguamento dell'età pensionabile
[4] Lettera alla Professoressa Elsa Fornero su pensioni e manovre correttive

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Aggiornamento (2018):

Sono riuscito a trovare l’intervista di Elsa Fornero a Radio Montecarlo.
25/10/2017 06:32

In essa, la professoressa Fornero dà, come al solito, risposte omissive e fuorvianti per un ascoltatore «normale». L’intervistatore precede l’intervista accennando alla notizia del giorno dell’età di pensionamento a 67 anni per effetto dell’adeguamento alla speranza di vita. Alla sua prima domanda, se abbia lei introdotto tale adeguamento, anziché dire semplicemente: «No, è stato Sacconi», esordisce dicendo: “Noi non avevamo previsto l’età a 67 anni», il che peraltro è una bugia, avendo la riforma Fornero previsto (art. 24, comma 9) una norma di salvaguardia: che comunque l’età di pensionamento minima sarebbe stata di 67 anni per tutti nel 2021. Poi, finalmente precisa che è stato il governo precedente, e, dopo quelli di Berlusconi e Tremonti, con un’esitazione nella voce fa anche il nome di Sacconi, che omette sempre, ed aggiunge uno strano errore per una docente universitaria: «Noi abbiamo dato attuazione a questa legge». Ma la norma Sacconi era una legge piena e operante e non aveva bisogno di alcuna norma attuativa. Ma forse è stato un lapsus, perché ha invece omesso di dire che lei l’ha aggravata, modificando la periodicità dell’adeguamento da triennale a biennale, dopo quello del 2019.
Alla successiva domanda dell’intervistatore se l’età di pensionamento italiana fosse la più alta in Europa, risponde che “no, l’età media, l’età effettiva, è tra le più basse in Europa”. Il che è una mezza verità, che equivale sempre a una bugia intera: esistono due modalità “ordinarie” di pensionamento: vecchiaia e anticipata (ex anzianità), quella di vecchiaia, 67 anni nel 2019 agganciata all’aspettativa di vita (che peraltro era la notizia del giorno che aveva dato origine all’intervista), è la più alta, quella anticipata è tra le più basse, e abbassa anche la media, che si usa per i confronti internazionali.

I media travisano tutto. Riporto, ad esempio, come titola (anziché Giusto, ma è stato Sacconi) e dà conto dell’intervista l’agenzia giornalistica Adnkronos (peraltro, anch'essa destinataria delle mie lettere "circolari").

Infatti, è stato fatto prima: da Sacconi, nel 2009! Cioè quasi due anni e mezzo prima che arrivasse il Governo Monti-Fornero (novembre 2011).

Pensione a 67 anni, Fornero: “Giusto, ma si poteva fare prima”
Pubblicato il: 25/10/2017 14:35
"Nessuna riforma nasce perfetta e io ricordo che noi fummo costretti a vararla in 20 giorni. Ma se c'era la necessità di cambiare qualcosa, dopo cinque o sei anni le cose potevano essere aggiustate". Così l’ex ministro Elsa Fornero, in un’intervista a Radio Monte Carlo.
"Noi non avevamo previsto la pensione a 67 anni - spiega Elsa Fornero - semplicemente abbiamo dato attuazione ad una legge che era stata introdotta dal governo Berlusconi e dunque con i ministri Tremonti e Sacconi e che dice in modo semplice: se si vive di più, si lavora di più. Detto questo trovo giusto pensare a correttivi per quei lavoratori meno fortunati: chi ha iniziato presto o svolge attività più gravose, oppure ancora le donne che hanno avuto figli".



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Secondo articolo

Egr. Dott. De Francesco,
Traggo dal Suo articolo del 09/01/2018È già duello sulla Fornero. Ecco perché si può cambiare:

Citazione1: “Secondo le elaborazioni della Corte dei Conti sulla base della Nota di aggiornamento del Def, la spesa pensionistica in Italia nel triennio 2018-2020 dovrebbe mantenersi attorno al 15,3% del Pil”.
Falso, la spesa pensionistica include voci spurie, in particolare: quasi 50 mld di imposte e altri 40 mld di Assistenza e TFR.[5]

Citazione2: “i nostri connazionali si ritirano poco meno di quattro anni e mezzo prima rispetto alla scadenza dei 66 anni e 7 mesi fissati dalla Fornero”.
La chiusa è una fesseria cosmica, frutto di ignoranza o malafede, decida Lei. E’ stata la riforma SACCONI (L. 122/2010, art. 12 + L. 111/2011 e L. 148/2011).[2]

Citazione3: “Ultimo ma non meno importante è il riconoscimento della Ragioneria generale dello Stato ai governi Berlusconi che hanno «prodotto» il 66% del risparmio sulla spesa previdenziale previsto fino al 2070”.
Quasi giusto, perché c’è anche la riforma Damiano (L. 247/2007), che l’RGS non menziona; considerando che la riforma Damiano abolisce lo “scalone” Maroni e la riforma Fornero abolisce le “quote” Damiano, il risparmio di 700 mld è frutto soprattutto della severissima riforma SACCONI, quasi doppio di quello della riforma Fornero, ma che nessuno menziona mai![2] E allora perché da sei anni, Voi (dis)informatori seriali di centrodestra, massacrate la coraggiosa millantatrice professoressa Fornero? Fate esattamente come l’onorevole Brunetta: sulle stesse questioni (vuoi la riforma delle pensioni, vuoi le manovre correttive varate nella XVI legislatura subendo i diktat dell’UE e della BCE, vuoi sul golpe contro Berlusconi), dà una spiegazione dei fatti a seconda della convenienza.[1]

Citazione4: “Di che cosa stiamo parlando, dunque? Di null'altro che di un artificio contabile ben congegnato: la riforma Fornero ha solo spostato al periodo 2030-2040 i flussi di pensionamento dei baby boomers (i nati negli anni '60 e agli inizi dei '70) garantendo nell'immediato un risparmio.
Falso. Rilevato di nuovo la volubilità del giudizio sulla riforma Fornero in base esclusivamente alla convenienza, (i) essa non ha semplicemente “spostato”, ma ridotto - e non nell'immediato ma a decorrere soprattutto dal 2020 e fino al 2045[5b] - la spesa pensionistica (cfr. Rapporto RGS: “complessivamente 21 punti di Pil”, pari a circa 350 mld “lordi” su 1.000, ridottisi a 280 mld al netto delle modifiche intervenute nel frattempo); (ii) e lo ha fatto sia aumentando di un anno le pensioni anticipate (ex anzianità), sia abolendo le “quote” (somma di età anagrafica e anzianità contributiva), sia accelerando l’allineamento a tutti gli altri (ai quali aveva già provveduto SACCONI) delle donne del settore privato per l’età di pensionamento di vecchiaia, sia trasformando da triennale a biennale l’adeguamento automatico SACCONI, sia con altre misure.

Citazione5: “Di qui gli ululati contro tutte le proposte di stop all'adeguamento dell'età pensionabile che, se si fermasse agli attuali 66 anni e 7 mesi, produrrebbe, a detta della Ragioneria, in virtù dei calcoli attuariali un effetto cumulato di 21 punti di Pil (i fatidici 350 miliardi al 2060)”.
Fesseria cosmica duplice: (i) l’adeguamento automatico lo ha introdotto SACCONI (vedi anche l’articolo precedente di Antonio Signorini); (ii) come ho già osservato, il risparmio è frutto di varie misure; e (iii) aggiungo: ne deriva, come corollario inoppugnabile, che la promessa del Cdx dei 41 anni e della mirabolante “quota 100” (che in realtà è un peggioramento) abolendo la riforma Fornero è una truffa elettorale.

Citazione6: “Si tratta, però, di maggiore spesa che presa per ogni singolo anno vale qualche miliardo di euro. Intervenire con penalizzazioni ulteriori sugli anticipi o rendere interamente contributive le nuove pensioni potrebbe, però, lasciare il quadro pressoché immutato.
Non è del tutto chiaro a che cosa si riferisca la “maggiore spesa”, in ogni caso la premessa è falsa, poiché l’adeguamento automatico è stato introdotto da SACCONI e non da Fornero; l’abolizione della riforma Fornero costerebbe almeno 12 mld in media all’anno fino al 2045; l’abolizione dell’adeguamento automatico, che costa pochi miliardi all’anno, implica che è necessario modificare anche la riforma SACCONI. 
Buona o mala fede, sembra una matematica e una logica a geometria variabile a seconda della convenienza: un cattivo servizio all’informazione.
Cordiali saluti
V.
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Note:

[5] Questo articolo mi è stato chiesto da un sito, dopo una mia segnalazione rettificativa (il titolo e alcune piccole modifiche sono redazionali). Vi analizzo anche il risparmio stimato dalla RGS.
Pensioni: l’estremismo di Bankitalia e Corte dei Conti
di Vincesko - 27 October 2017
Qui sotto, c’è anche (migliorato qualitativamente) il grafico della RGS e altre mie osservazioni critiche sul risparmio calcolato dalla RGS.
Lettera a Davide Colombo del Sole 24 ore su un suo articolo con qualche fake news sulle pensioni


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venerdì 22 giugno 2018

La scheggia impazzita Salvini, ma c'è una logica





La ventilata rimozione della scorta a Roberto Saviano è un segno di debolezza del contaballe Salvini. Ma farà marcia indietro.
Il suo comportamento conferma ciò che ho letto recentemente: i dirigenti anziani della Lega Nord l’hanno sempre giudicato una scheggia impazzita.
Ma c'è una logica: rinviare il redde rationem sulle sue mirabolanti promesse elettorali, irrealizzabili perché finanziariamente insostenibili, in particolare (i) la flat tax, ora già diventata dual tax, 60 mld, che si tradurrebbe in un enorme regalo ai ricchi, aumentando la disuguaglianza;[1] (ii) l'espulsione di 600.000 immigrati irregolari; e (iii) l'abolizione della Riforma delle pensioni Fornero.
Mi limito a quest’ultima. Ora Salvini, non a caso, parla di revisione o di graduale smontaggio, e fa riferimento alla “quota 100”.
Osservo: (i) prima della riforma Fornero (2011) si era a quota 97 e nel 2013 a quota 98 e 3 mesi; se non ci fosse stata la riforma Fornero (che ha abolito le quote, somma di età anagrafica e anzianità contributiva), nel 2019 si sarebbe a quota 99, per effetto dell'adeguamento automatico SACCONI all'aspettativa di vita introdotto dalla L.102/2009, art. 22ter, comma 2, modificato sostanzialmente dalla L. 122/2010, art.12, comma 12bis (che peraltro il furbo e bugiardo Salvini, come gli ho contestato in diretta a Radio1-Zapping, nonché i parlamentari della Lega Nord in un DdL (sic!), come ho contestato loro per lettera, e quasi tutti, inclusi - da ultimo, di nuovo, Il Sole 24 ore e gli altri media, oltre a famosi esperti previdenziali e notissimi Organismi interni e internazionali (negli ultimi mesi ho scritto 45 lettere circolari, le trovate nel mio blog) - attribuiscono alla riforma Fornero(!)); cioè un anno in meno della, tanto decantata, mirabolante “quota 100” salvinian-dimaiana.
Inoltre, (ii) l’età anagrafica minima, nell’ipotesi prospettata da Alberto Brambilla, consigliere previdenziale della Lega Nord, è di 64 anni, mentre, senza la riforma Fornero, includendo l’adeguamento automatico alla speranza di vita, essa sarebbe stata inferiore a 63.
Infine (iii), come spiega anche l’articolo del Sole 24 ore linkato sopra, si aggiungono due ulteriori peggioramenti (a) il calcolo dell’assegno pensionistico verrebbe fatto col metodo contributivo dall’1.1.1996 (quando fu introdotto dalla riforma Dini (L. 335/1995), ma escludendo coloro che al 31.12.1995 avevano già almeno 18 anni di contributi); e (b) verrebbe abolita l’APE sociale, riservata a categorie svantaggiate, cioè quelle più povere (sic!).[2]
In definitiva, quello che da Salvini (e Di Maio) viene contrabbandato come abolizione della riforma Fornero è in realtà un netto peggioramento della situazione pensionistica come si sarebbe evoluta se non ci fosse stata la riforma Fornero.

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Note:

[1] Con la flat tax metà dei risparmi sull’Irpef vanno alla fascia più ricca
Sino a 20 mila euro di reddito nessun vantaggio: le famiglie dovranno invocare la clausola di salvaguardia. Da 35 mila euro in su iniziano i vantaggi
PAOLO BARONI - 19/05/2018

"La flat tax? Farebbe tornare l'Italia indietro di 100 anni"
L'analisi di due ricercatori, Salvatore Morelli e Giacomo Gabbuti. Con la "tassa piatta" l'aliquota tornerebbe a livelli del 1918
di BARBARA ARDU'  -  19 Giugno 2018

[2] Per la Lega Nord non è una novità. In questo documento di 18 pagine, narro ciò che combinò assieme a Berlusconi nella XVI legislatura.
L'assassinio della verità, chi ha davvero messo le mani nelle tasche degli Italiani e causato la grande recessione


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mercoledì 20 giugno 2018

Fucile, carabina e moschetto




E’ strano, ma almeno io non sono riuscito a trovare in Internet la spiegazione corretta del criterio distintivo tra il fucile, la carabina e il moschetto. Allora ho pensato di scrivere questo post, frutto di un dialogo.

Citazione: “era andato in guerra col moschetto Mannlicher Carcano modello 91 che poi fù usato per uccidere Kennedy”.

Il Carcano mod. 91 usato per uccidere John Kennedy a Dallas non era un moschetto ma un fucile.
Poiché non si trova il criterio distintivo in Internet, lo spiego volentieri.
Come insegnavano sotto la naja, il criterio per distinguere un fucile da una carabina e da un moschetto è la lunghezza della parte metallica rispetto alla lunghezza totale.
Il fucile ha la parte metallica maggiore della metà della lunghezza totale (adatto alle lunghe distanze, come il Garand, una volta in dotazione all’Esercito italiano e che poteva sparare fino a quasi 1 Km).
La carabina ha la parte metallica la metà della lunghezza totale (come il Winchester, anch’esso una volta in dotazione all’Esercito italiano, più corta e meno potente rispetto al fucile, poteva sparare fino a 300 metri).
Il moschetto ha la parte metallica minore della metà e della parte in legno (il mitra è un moschetto, adatto alle brevi distanze, come il MAB=Moschetto automatico Beretta, una volta in dotazione all’Esercito italiano).

@vmvinceskij ,grazie io non ho fatto il servizio militare e pensavo a moschetto come un vezzeggiativo affettuoso dei militari.

In questo post, ho spiegato, tra l’altro, la differenza tra obice, cannone e mortaio.
Quella volta che le mucche fermarono il tiro degli obici


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lunedì 11 giugno 2018

Immigrazione, i falsi scopi degli intelligentoni benaltristi di estrema sinistra che favoriscono la destra




I giornali e i blog di estrema sinistra sostengono a spada tratta l’immigrazione, e a proposito delle azioni giudiziarie contro le ONG che soccorrono gli immigrati in mare, dicono che l’Italia abbia inventato il reato di solidarietà.
Io penso che la materia sia estremamente delicata e vada affrontata in maniera non ideologica ma pragmatica, anche – e soprattutto - per non fare un assist ai partiti di destra come la Lega Nord, che finora hanno lucrato elettoralmente dal sentimento montante anti-immigrazione. Ora possiamo vedere all’opera il neo-ministro dell’Interno del governo Conte, il leghista Matteo Salvini, il cui successo elettorale si fonda anche su promesse mirabolanti e bugie (flat tax, che è un regalo di alcune decine di miliardi ai ricchi, forse a spese dei poveri, visto che tra le ipotesi di copertura, molto parziale, smentita poi dal ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, si ventila l’aumento dell’IVA facendo scattare, il prossimo primo gennaio, la clausola di salvaguardia, che risale al governo Berlusconi-Tremonti nel 2011, con il DL 138 del 13.8.2011, convertito dalla Legge 148/2011, di 60 mld cumulati, la seconda delle due pesantissime manovre correttive estive chieste, o sarebbe meglio dire imposte, dall’Unione Europea al periclitante governo[1]), che è una misura regressiva poiché colpisce nella stessa misura i ricchi e i poveri; l’abolizione della riforma delle pensioni Fornero, ma ora parlano di revisione, con la mirabolante “quota 100”, che è di 12 mesi maggiore di quella che ci sarebbe stata se non avessimo avuto la riforma Fornero, e con età minima di 64 anni, mentre senza la riforma Fornero l’età di pensionamento, agganciata alla speranza di vita, sarebbe stata di 63 anni circa; e, appunto, il blocco dell’immigrazione e l'espulsione dei 600 mila immigrati clandestini, che suscita lo scetticismo del leghista ed ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni), e vedremo che cosa riuscirà a fare in concreto, al di là della propaganda, condita di vere e proprie bugie, in cui è bravissimo.[2]   
Io ho già scritto in passato sul tema immigrazione,[3] quando il fenomeno ha cominciato a diventare macroscopico per l’Italia a causa della caduta di Muammar Gheddafi, dittatore della Libia.[4] Ed ho scritto che il problema va affrontato con una visione pragmatica. Ho conservato, come scrivevo all'inizio, tale visione, che ora dovrebbe includere nel novero delle variabili da considerare anche la riforma della cornice normativa (Convenzione di Dublino) e la sostanziale incapacità dell’Unione Europea di gestire il problema in un’ottica di solidarietà e condivisione effettive.
Riporto il breve dialogo tra me e uno degli organi di stampa di estrema sinistra, in calce ad un articolo del marzo scorso, che a mio avviso hanno invece un approccio troppo ideologico, che è un riflesso condizionato della tipica struttura psicologica degli intelligentoni di estrema sinistra, incuranti del sentire diffuso, che sta portando milioni di voti alla destra.

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Io
Un esperto su Radio1 ha spiegato che, studiando il tracciato della rotta, emerge che la nave spagnola, di stanza abitualmente a Malta, è andata all'appuntamento con la barca dei profughi, li ha presi a bordo e poi, dopo aver rifiutato di ottemperare all'ordine della Guardia Costiera libica di riconsegnarli, anziché portarli a Malta, porto più vicino, li ha portati in Italia.
Ci sono delle norme generali e delle disposizioni particolari che hanno carattere cogente per TUTTI e quindi anche per la nave spagnola.
Dallo stesso servizio di Radio1, risulta che a Malta le bellissime strutture d'accoglienza dei profughi sono completamente vuote.
Dunque, ricapitolando, la Libia ha giurisdizione esclusiva nel suo territorio e nelle sue acque territoriali, sull'ambito delle quali - come dovrebbe essere noto - dà un'interpretazione estensiva, sub iudice, ma tant'è. Malta ha giurisdizione nel proprio territorio, e rifiuta i profughi. La nave spagnola se ne è fottuta delle norme generali, delle disposizioni particolari e degli accordi, a giudicare dalla rotta, è andata all'appuntamento, non è che li ha incrociati per caso, il che integra un'ipotesi di dolo, e anziché portarli a Malta li ha portati come al solito in Italia. Peraltro, perché non li porta in Spagna? L'Italia, anche per il tramite della sua Magistratura, ha giurisdizione esclusiva sul proprio territorio, e deve far rispettare le norme generali e le disposizioni particolari, checché diciate voi intelligentoni di estrema sinistra, refrattari alle norme del vostro Stato, perché non avete risolto il rapporto edipico, che non è materia politica ma da psicanalisti. Peraltro, storicamente, quando gli intelligentoni sono andati al potere sono diventati tutti autoritari e guerrafondai...

Lui
Le 281 persone sono state soccorse in acque internazionali. Inoltre per farsi un'idea più corrispondente al vero le suggeriamo di guardare il video girato a bordo della Proactiva in cui si vede in che modo la guardia costiera libica abbia "invitato" a consegnare i profughi. Non occorre essere intelligentoni per prendere la decisione giusta anche a costo di rischiare la propria vita. A questo dovrebbe arrivarci anche lei. Certo, occorre essere di sinistra per restare umani e qui le cose si fanno più difficili...

Io
Mi dispiace, io sono da vari decenni un riformista razionale e pragmatico, non mi lascio soverchiare dal complesso edipico come gli intelligentoni di estrema sinistra, intrisi di ideologia benaltristica. Che aborrono le regole, perché rifiutano l'autorità paterna o materna. E se la prendono con sostituti e falsi scopi, come la TAV (che è un buco in una montagna, che servirà per i prossimi secoli), i gassificatori (che riducono il ricatto dei produttori di petrolio e gas), le trivelle (lasciando il gas agli adriatici dirimpettai, che inquinano lo stesso anche noi). Roba, ripeto, da psicoanalisti. Non c'entra niente la pietà, in un discorso politico. Voi, siete spietati - concretamente - perché, ostinatamente irrazionali, state portando alla maggioranza di governo uno sfaticato bugiardo e furbo come SALVINI.
Siamo in uno Stato di diritto, i 3 spagnoli dell'ONG sono indagati per complicità nel reato di immigrazione clandestina e per associazione a delinquere (oltre che per violazione del Codice di condotta Minniti). Il 31 marzo prossimo ci sarà la decisione del Gip.

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Note:

[1] L'assassinio della verità, chi ha davvero messo le mani nelle tasche degli Italiani e causato la grande recessione

[2] Immigrazione nel mare di Lampedusa

[3] Salvini è un contaballe furbo (il prof. Sapelli, di cui è stato uno studente universitario, forse per gratitudine per averlo Salvini indicato come candidato alla presidenza del Consiglio, lo considera molto intelligente) e sfaticato. Raccontando balle, essendo campione di assenteismo sul lavoro e di presenzialismo sui media, e muovendosi prima con furbizia e poi con spietatezza tra i maggiorenti della Lega Nord, è riuscito a diventare prima segretario del suo partito (cambiandogli il nome e la missione) e ora addirittura vice presidente del Consiglio e ministro dell'Interno. Perché dovrebbe ora cambiare e andare in ufficio a faticare? Delegherà il più possibile, occuperà stabilmente i media e i “social”, si venderà quel poco di buono che eventualmente riuscirà ad ottenere, e per il resto sopperirà con le balle, in cui eccelle.
Tre cose vale forse la pena di aggiungere: la prima, che oltre ai bar ha un filo diretto con i suoi "amici" di Facebook, le cui critiche severe lo hanno convinto alla fine a fare il governo con M5S; la seconda, che (a differenza di Berlusconi, lui sì bugiardo sincero, poiché - come diceva Montanelli - era il primo a credere alle sue menzogne) Salvini è un bugiardo sciente, in funzione del ritorno elettorale; la terza, che ho letto che i senatori (nel senso di anziani preminenti) della Lega Nord lo considerano una scheggia impazzita, il che rende il tutto, se possibile, ancora più preoccupante.

[4] La cricca libica

[5] Differenza tra ‘destri’ e ‘sinistri’

***

Appendice

Attività Sar nel Mediterraneo Centrale connesse al Fenomeno Migratorio
1991 = 20.000
1992 = 31
1993 = 218
1994 = 1.602
1995 = 872
1996 = 1.655
1997 = 5.464
1998 = 6.620
1999 = 12.215
2000 = 8.115
2001 = 7.349
2002 = 11.781
2003 = 9.262
2004 = 12.485
2005 = 20.687
2006 = 12.016
2007 = 19.858
2008 = 34.827
2009 = 9.249
2010 = 3.342
2011 = 61.767
2012 = 12.897
2013 = 42.925
2014 = 170.011
2015 = 154.018
2016 = 181.337


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22 marzo 2018 - MARINA PETRILLO, LORENZO BAGNOLI E CLAUDIA TORRISI

Caso Open Arms parte seconda: le nuove carte e Malta
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Dissequestrata la nave Proactiva Open Arms: "La Libia non è in grado di accogliere migranti"
L'imbarcazione è ormeggiata a Pozzallo dal 18 marzo dopo il salvataggio di 218 persone. Secondo il gip di Ragusa l'equipaggio ha agito in "stato di necessità"
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Il 2 agosto la decisione del gip. Intanto l'indagine catanese su Open Arms prosegue nonostante la competenza sia stata trasferita a Ragusa
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Migranti, Salvini a Malta: "Accolga la nave Aquarius, porti italiani chiusi". La replica: "Non è nostra competenza"
Messaggio alle autorità maltesi: "Il porto più sicuro è il vostro". La risposta è negativa: "Il soccorso è stato coordinato da Roma". Il premier Conte: "Inviamo motovedette con medici". Alle 22.50 arrivano nuove istruzioni: fermarsi in mezzo al mare a 35 miglia dalla Sicilia
di CARMELO LOPAPA  -  10 giugno 2018

Aquarius, il premier di Malta: "Il governo italiano non rispetta le regole e crea una situazione pericolosa"
Joseph Muscat conferma che non farà attraccare la nave ong con 629 persone a bordo. I consulenti della Difesa de La Valletta: "Roma sta cercando l'incidente"
di GIULIANO FOSCHINI  -  11 giugno 2018

Contributo dell’UE all’Italia per i migranti
Poco rispetto alla spesa complessiva, ma ci ha autorizzati a sforare il deficit (aumentando il debito pubblico).

Quanto spendono Italia ed Europa per l’immigrazione
Pubblicato: 09.08.2017
Il verdetto
Luigi Di Maio ha dichiarato che le spese per gestire l’attuale aumento dei flussi migratori sono di 4,5 miliardi di euro. Si tratta di una stima contenuta nel DEF per il 2017, che oscilla tra i 4,2 e i 4,6 miliardi a seconda dell’aumento o meno degli arrivi rispetto allo scorso anno (al momento, il totale è leggermente in calo). Non è dunque una cifra sicura. Di Maio ha aggiunto che l’Unione Europea vi contribuisce solo per 100 milioni di euro. In effetti, la partecipazione alle spese italiane è di 91 milioni per il 2017, anche se bisogna precisare che quei soldi non sono il totale dell’impegno finanziario UE per gestire la situazione migratoria. “C’eri quasi” per il vicepresidente della Camera.

Profughi: 7 miliardi di fondi Ue, ma all'Italia solo pochi milioni
di Cristiana Mangani  -  20 Marzo 2018
Poiché l’articolo del Messaggero è riservato agli abbonati, allego quest’altro del Giornale che ne cita i dati.

Quanto spende davvero l'Italia per l'accoglienza dei migranti?
E qual è il reale contributo dell'Unione Europea? Abbiamo verificato le ultime affermazioni del ministro dell'Interno, Matteo Salvini
di PAGELLA POLITICA DI AGI 
05 giugno 2018

Aggiornamento

Segnalo volentieri questa puntata di Radio1-Zapping di ieri, con gli interventi di Juan Fernando Lopez Aguilar, che rileva le inadempienze dell’UE sia rispetto all’art. 80 del Trattato europeo (TFUE)*, sul principio di solidarietà (vedi anche il fondamentale art. 3 del TUE), sia rispetto alla legge sull’asilo emanata dal Parlamento Europeo; e di Francesco Cancellato, che osserva che sia la Convenzione di Dublino, sia gli altri accordi e la legge Bossi-Fini (approfondimento), che costringe alla clandestinità, sono stati sottoscritti o emanati dal governo Berlusconi-Bossi.
__________________________
* Articolo 80 Le politiche dell'Unione di cui al presente capo e la loro attuazione sono governate dal principio di solidarietà e di equa ripartizione della responsabilità tra gli Stati membri, anche sul piano finanziario. Ogniqualvolta necessario, gli atti dell'Unione adottati in virtù del presente capo contengono misure appropriate ai fini dell'applicazione di tale principio.
Crisi migranti, la Spagna accoglierà l'Aquarius. Ne discutiamo con Marco Bertotto, responsabile advocacy di Medici senza Frontiere, Francesco Cancellato, direttore de Linkiesta e Juan Fernando Lopez Aguilar, professore di diritto costituzionale, eurodeputato del gruppo "Alleanza progressista di Socialisti e Democratici " al Parlamento europeo. È stato deputato socialista e ministro della Giustizia tra il 2004 e il 2007 del governo Zapatero. 
https://www.raiplayradio.it/audio/2018/06/ZAPPING-RADIO1-del-11062018-70be66b8-e228-4d4b-b1f3-5960aeb7cc55.html  


Aggiornamento

«Lifeline» : la France accueillera une partie des migrants, mais Macron critique l’ONG
Le navire humanitaire bloqué en mer avec 233 migrants devrait finalement accoster à Malte. Le président français accuse l’ONG allemande de « faire le jeu des passeurs ».
Le Monde.fr avec AFP |  • Mis à jour le 
Pour Macron, l’ONG « a agi contre toutes les règles »
Emmanuel Macron a adressé de vives critiques à l’ONG allemande Lifeline, lui reprochant de « faire le jeu des passeurs ». Pour lui, l’ONG « a coupé le signal et elle est intervenue en contravention de toutes les règles et des garde-côtes libyens » ; elle « fait le jeu des passeurs », un reproche selon lui « indicible dans l’émotion collective ».
Le président français rejoint ainsi certaines des critiques du gouvernement italien sur le rôle des ONG en Méditerranée. Et de poursuivre :
« On ne peut pas accepter durablement cette situation car au nom de l’humanitaire cela veut dire qu’il n’y plus aucun contrôle. A la fin on fait le jeu des passeurs en réduisant le coût du passage pour les passeurs. C’est d’un cynisme terrible »
Il a aussi rappelé que l’Europe veut « renforcer sa coopération avec les garde-côtes » libyens pour « limiter les mouvements » de migrants car, selon lui, « la capacité à fermer cette route est la plus efficace et aussi la plus humaine ».
« L’Europe peut prendre sa part mais elle ne peut pas prendre plus que sa part », a-t-il poursuivi. « Cette jeunesse part car elle n’a plus d’espoir »« Nous serons là pour être à la hauteur de nos principes mais sans dire que tout est possible et que l’Europe est un nouvel eldorado ».


Aggiornamento

Perché senza migranti l’Ue diventa rapidamente più vecchia e più povera
ECONOMIAENINDUSTRY - LENA PAVESE
5 luglio 2018


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