sabato 7 settembre 2024

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/9

 


Questo è il mio nono commento sull’autonomia differenziata sul Quotidiano del Sud.

IL LANCIAFIAMME SPARA A SALVE
Resta un mistero lo stato di soggezione dei governatori del Sud nei confronti di quelli del Nord
ROBERTO NAPOLETANO | 10 OTT. 2020 22:23 | 3 commenti
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/gli-editoriali/salute-e-assistenza/2020/10/10/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-il-lanciafiamme-spara-a-salve/ 

Bravo! Lo suggerisco da due mesi.

3. Dignità dei presidenti delle Regioni del Sud
La corresponsabilità dei presidenti delle Regioni del Sud è evidente. Al tempo del IV governo Berlusconi, il ministro “leghista” Giulio Tremonti, nel mentre declamava a parole il suo filo meridionalismo affermando che aveva zie calabresi, nei fatti arrivava a suddividere i fondi in sede CIPE dando il 90% al Nord e il 10 al Sud. E Stefano Caldoro, presidente forzitaliota della Campania, per protesta si limitava ad invitare i suoi colleghi del Sud a disertare il CIPE. Ora al governo centrale non c’è più la bulimica Lega Nord, che cosa impedisce ai presidenti delle Regioni meridionali di pretendere – come suggeriva il 3.8 su questo giornale l’ex presidente della Corte Cost. Cesare Mirabelli - la perequazione nella distribuzione dei fondi non più su base storica, ma in base alla legge n. 42 del 2009 che attua un principio costituzionale? Quale maggiore forza si cerca di questo duplice e formidabile aggancio e avallo legislativo per fare il proprio dovere di amministratori votati all’equità e al benessere delle popolazioni meridionali? Che, come osserva il direttore Napoletano, forse riecheggiando il presidente Giannola della Svimez, è volano anche per lo sviluppo sinergico del Nord.
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/gli-editoriali/economia/2020/08/14/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-nord-sud-obbligati-a-crescere-insieme/

Ho anche suggerito al direttore Napoletano di riunire attorno a un tavolo i presidenti delle Regioni del Sud per attuarlo. Occorre stanarli, vista la loro ingiustificabile renitenza.

Due giorni fa ho scritto: "La denuncia dello scippo da parte del Quotidiano del Sud è meritoria e opportuna, ma esprimo la speranza che vada oltre. Usando la chiave potente della legge. In questo caso la violazione è duplice: la Costituzione (art. 119) e la legge n. 42 del 2009. A mio avviso, il Quotidiano del Sud dovrebbe chiedere ai Presidenti delle Regioni meridionali di (i) alzare all'unisono la loro voce nelle sedi opportune contro la sperequazione; e soprattutto (ii) promuovere un ricorso alla Corte Cost. contro le leggi che ripartiscono le risorse in base alla spesa storica, a nulla rilevando l'argomentazione del cosiddetto residuo fiscale, poiché il rapporto del cittadino col fisco, secondo Costituzione, è individuale, NON regionale.".
Mi permetto, allora, di suggerire esplicitamente al direttore Napoletano di organizzare una tavola rotonda con i presidenti delle Regioni meridionali per discutere di come farlo al più presto.
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/gli-editoriali/2020/09/03/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-ultima-chiamata-per-litalia/

 

 

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AUTONOMIA DIFFERENZIATA, LA REGIONE CAMPANIA NOTIFICA IL RICORSO: "ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE"
26/08/2024 - È stato notificato questo pomeriggio alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il ricorso con il quale la Regione Campania, rappresentata dal Prof. Francesco Marone, Ordinario di Diritto costituzionale e di giustizia costituzionale presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, in affiancamento all’Avvocatura regionale, chiede alla Corte Costituzionale di dichiarare la illegittimità costituzionale della legge Calderoli sull’autonomia differenziata (legge 26 giugno 2024, n. 86, pubblicata nella G.U.R.I. del 28 giugno 2024, n. 150).
 A sostegno della richiesta, il ricorso si articola in quindici motivi, riferiti sia al procedimento delineato dalla legge Calderoli per la sottoscrizione delle intese con le singole Regioni, sia ai contenuti e agli effetti delle stesse intese e ai presupposti per l’attribuzione di forme di autonomia più ampie, connessi alla determinazione dei LEP.
Tra i principali motivi di illegittimità, si denuncia:
 - che la legge consente una devoluzione di competenze alle Regioni così ampia ed incontrollata, anche in materie riguardanti diritti fondamentali e servizi di civiltà - come la sanità, la scuola pubblica, la previdenza integrativa, la protezione civile- da minare la stessa sovranità dello Stato e rompere l’unità nazionale e l’eguaglianza dei cittadini delle diverse aree del Paese. Si rileva che, come autorevolmente affermato dal Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Prof. Paolo Maddalena, la legge costituisce “un enorme pericolo per l’unità giuridica e economica dell’Italia” (P. MADDALENA, L’autonomia regionale differenziata, solidarietà e territori, in Elementi giuridici per difendere la Costituzione Il Sole24 ORE, pag.12);
 -che il ruolo del Parlamento, unico garante dell’unità nazionale e dell’interesse generale, è del tutto svilito, in favore del Presidente del Consiglio dei Ministri, al quale viene affidato in esclusiva il potere di limitare l’oggetto delle intese;
 - che, in contrasto con le norme costituzionali, che espressamente subordinano l’autonomia differenziata all’attuazione delle misure perequative previste per il superamento dei divari territoriali e al concreto finanziamento e attuazione dei LEP, la legge contiene mere affermazioni di principio sulla determinazione dei LEP, come confermato dalla espressa previsione di invarianza finanziaria;
- che le modalità attuative dell’art.116, comma 3 della Costituzione adottate dalla  legge Calderoli ne tradiscono in realtà lo spirito, in quanto,  invece di consentire un decentramento di funzioni in ottica di snellimento e di efficienza, determinano un sistema iniquo, volto a realizzare non  un progetto  “di autonomia, fattispecie lecita, ma più correttamente di secessione, evento illecito, che si colloca fuori dell’ordinamento costituzionale”, come efficacemente segnalato in sede di audizione sul disegno di legge dalla prof.ssa Giovanna De Minico, ordinaria di diritto costituzionale presso l’Università Federico II di Napoli;
-  che vi è una gravissima violazione del principio di legalità, in quanto la individuazione dei LEP viene affidata al Governo senza predeterminare alcun principio o criterio direttivo, in contrasto con la Costituzione;
- che si affida l’intesa ad una trattativa con il Governo, mortificando il ruolo delle Conferenze, in violazione del principio di leale collaborazione e impedendo di verificare le ricadute dei singoli percorsi sull'insieme delle Regioni e su tutta la rete delle autonomie locali.
https://www.regione.campania.it/regione/it/news/primo-piano/autonomia-differenziata-la-regione-campania-notifica-il-ricorso-illegittimit-costituzionale?page=1

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Post precedenti:

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/1
https://vincesko.blogspot.com/2024/06/autonomia-differenziata-e-ricorso-alla.html

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/2
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AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/8
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