Lettera al Ministro del Lavoro Andrea
Orlando: Inadempienze sulle pensioni.
V
25/11 15:05
A: segreteriaministro, segreteriaministro, orlando_a, protocollo.centrale, segreteriagabinettopresidente, camera_protcentrale, presidente, mef, segreteriasottosegretarioaccoto, segreteriasottosegretarionisini, segreteria.freni, segreteria.guerra, segreteria.sartore, com_lavoro, comm11a, mura_r, mariassunta.matrisciano, nunzia.catalfo, organizzazione, cisl, segreteriagenerale, spi.cgil.nazionale, posta, segreteria, rgs.ragionieregenerale.coordinamento, ragioniere.generale, dgprevidenza, dgprevidenza, dgprevidenzadiv3, protocollo
ALLA C.A. DEL SIG. MINISTRO DEL LAVORO E
DELLE POLITICHE SOCIALI
P.c. Presidente della Repubblica, presidente del senato, Presidente della Camera, Presidente del Consiglio, COMMISSIONI LAVORO, Sindacati
Oggetto: Lettera al Ministro del
Lavoro Andrea Orlando: Inadempienze sulle pensioni.
Egr. Sig. Ministro
Andrea Orlando,
facendo seguito
alle mie precedenti lettere inviate p.c. al Ministro del Lavoro e alla
telefonata di ieri pomeriggio alla Sua Segreteria, riepilogo quanto segue.
- All’inizio del
2018, ho rilevato l’errata interpretazione di norme pensionistiche da parte del
Ragioniere Generale dello Stato, Daniele Franco, e della Direttrice Generale
Previdenza, Concetta Ferrari, nel loro decreto direttoriale del 5.12.2017 (http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/12/12/17A08386/sg)
di cui alla Legge 122/2010, art. 12, comma 12bis, che statuisce il numero di
mesi di aumento della speranza di vita, determinato dall’ISTAT, ai fini
dell’età di pensionamento. Ho scritto, allora, una lunga e argomentata e-lettera
ai due alti funzionari e, poiché l’errata interpretazione era presente in varie
leggi,[1] l’ho inviata via pec p.c. anche al Sig. Presidente della
Repubblica.
[1] Cfr. la L. di Bilancio 2018 Legge 27 dicembre
2017, n. 205, art. 1, comma 146, e prima ancora la Legge di Bilancio 2017, L.
232/2016, art. 1, comma 206, lettera c, che indica la periodicità nel 2019,
2021, 2023, 2025: “previsti per gli anni 2019,
2021, 2023 e 2025 ai sensi dell'articolo 24, comma 13, del
decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla
legge 22 dicembre 2011, n. 214”, ma che, facendo riferimento
al comma 13 dell'art. 24 della L. 214/2011, mai modificato nella prima parte,
si smentisce da sé.
Nella lettera ho
argomentato che la norma stabiliva chiaramente che la periodicità biennale
dell’adeguamento dovesse decorrere dal 2022 e non dal 2021, come invece essi
avevano erroneamente interpretato. Tale mia interpretazione era confermata
dalla stessa relazione
tecnica (p. 49 che contraddice la tab. a p. 42) del decreto
salva-Italia, DL 201/2011, L. 214/2011: “per i successivi adeguamenti triennali
del 2016 e del 2019 la stima di tali adeguamenti incrementativi triennali
è pari a 4 mesi; per gli adeguamenti successivi opera la nuova periodicità
biennale”.
La norma chiarissima,
infatti, è il comma 13 dell’art. 24 della L. 214/2011 (Riforma delle pensioni
Fornero):
13 Gli adeguamenti agli incrementi della speranza di
vita successivi a quello effettuato con
decorrenza 1° gennaio 2019 sono
aggiornati con cadenza biennale secondo le modalita' previste dall'articolo 12
del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla
legge 30 luglio 2010, n. 122 e successive modificazioni e integrazioni ((, salvo
quanto previsto dal presente comma)). A partire dalla medesima data i
riferimenti al triennio, di cui al comma 12-ter dell'articolo 12 del citato
decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni, dalla legge
30 luglio 2010, n. 122 e successive modificazioni e integrazioni, devono
riferirsi al biennio.[…]
“Successivi a
quello effettuato con decorrenza 1° gennaio 2019”, il che, anche logicamente,
significa che il 2019 non può essere biennale ma triennale (Sacconi).
- In data 4 marzo
2019, ho ricevuto una lettera pec dal Segretariato Generale del Quirinale –
Ufficio Affari Giuridici, con la quale mi ha comunicato che aveva trasformato la
mia lettera del 23.02.2018 in un esposto e l’aveva trasmesso al Ministero del
Lavoro “per l’esame di competenza”.
- Dopodiché, ho
avuto un’interlocuzione con DG Previdenza, a conoscenza dell’esposto del
Quirinale, all’esito della quale il Capo Divisione III Stefano Listanti ha
deciso di bloccare la lettera del funzionario delegato per la risposta, Francesco
Saverio Longo, il quale aveva verbalmente riconosciuto l’errore (“Lei non ha
tutti i torti, ma perché nessuno se n’è accorto prima?”).
- Successivamente,
i due alti funzionari (Biagio Mazzotta, dal 23.5.2019, aveva sostituito Daniele
Franco) hanno ripetuto l’errata interpretazione nel loro decreto direttoriale del
5.11.2019 (faccio notare, per inciso, che la loro decisione riportata nel
decreto era palesemente smentita dal chiarissimo testo della norma riportata
nella premessa del medesimo decreto).
- In data
18.11.2019, ho allora scritto una terza lettera (pec) al Ragioniere Generale dello
Stato e alla Direttrice Generale Previdenza, ribadendo i rilievi critici e
rammentando l’intervento del Quirinale, che evidentemente li condivideva. Non
ho ricevuto nessun riscontro.
- In data
2.12.2019, ho scritto una lettera pec alla Ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo,
per descriverle la vicenda e la DISINFORMAZIONE generale sulle pensioni e
informarla dell’intervento del Quirinale (peraltro MinLav era sempre stato tra
i numerosi destinatari delle mie lettere precedenti, inclusi i Sindacati e
l’autrice della norma interessata, la professoressa Fornero). Non ho ricevuto
nessun riscontro.
- In data
12.2.2020, ho informato dell’esito negativo dell’interlocuzione con DG
Previdenza l’Ufficio Affari Giuridici del Quirinale, il quale (in data
11.03.2021) mi ha risposto, ovviamente, che il Presidente della Repubblica non ha
la facoltà di intervenire “in ambiti di stretta competenza di altri organi
dello Stato”.
In data 1.06.2020,
i due alti funzionari hanno emanato un altro decreto direttoriale, relativo
questa volta all’adeguamento dei coefficienti di trasformazione “successivi a
quello decorrente dal 1° gennaio 2019” (comma 16), e ripetuto
la loro palesemente errata interpretazione.
Essa avrebbe
causato un taglio ingiusto e perenne delle nuove pensioni dall’1.01.2021.
Pertanto, in data 24.06.2020, ho
presentato una petizione al Parlamento, chiedendo l’interpretazione autentica
delle norme interessate dall’errata interpretazione: inizio adeguamento
biennale dell’età di pensionamento e dei coefficienti di trasformazione (L.
214/2011, art. 24, commi 13 e 16) ed esclusione, dal calcolo, delle diminuzioni
della speranza di vita (L. 122/2010, art. 12, comma 12ter, riforma SACCONI).
A tutt’oggi, in
quasi un anno e mezzo, le Commissioni Lavoro della Camera e del Senato (da me
contattate e sollecitate più volte) non hanno trovato una proposta di legge
alla quale obbligatoriamente agganciare l’esame della mia petizione. Ma i
parlamentari non hanno l’iniziativa legislativa?
Dall’1.01.2021, a
causa dell’errata interpretazione del Ragioniere Generale dello Stato e della
Direttrice Generale Previdenza e dell’adeguamento negativo dei coefficienti di
trasformazione (correlato alla variazione negativa del PIL del quinquennio
precedente), i nuovi pensionati stanno subendo e subiranno un taglio ingiusto e
perenne dei loro assegni pensionistici. A prescindere dall’importo, e perciò il
taglio sta colpendo anche le pensioni basse, che sono quelle prevalenti.
Egr. Sig.
Ministro, ora il Governo dovrebbe, su richiesta dei Sindacati, revisionare “la
Fornero” (locuzione che rappresenta una BUFALA mondiale, considerato che il
grosso è stato deciso da SACCONI ma viene attribuito da tutti a Fornero, cfr. da
ultimo la mia lettera pec del 19.11.2021 17:38 a CGIL, CISL e UIL), quindi sta
a Lei, tra l’altro notoriamente sensibile alle istanze dei “poveri”, porre
riparo finalmente a questa scandalosa ingiustizia del taglio ingiusto delle
nuove pensioni, anche di quelle basse, per colpa della sopra esaminata, errata
interpretazione.
Distinti saluti,
V.
Allego:
(i) Lettera
n. 3 del 18.11.2019 al Ragioniere Generale dello Stato e alla Direttrice
Generale Previdenza (PDF) (ivi allegate le prime due del 23.02.2018 e del
8.10.2018);
(ii)
Risposta
n. 1 del 4.03.2019 del Quirinale (copia digitale);
(iii)
Lettera
del 2.12.2019 alla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo (PDF);
(iv)
Lettera
n. 2 del 12.02.2020 all’Ufficio Affari Giuridici del Quirinale (PDF);
(v)
Risposta
n. 2 del 11.03.2021 del Quirinale (copia digitale);
(vi)
Petizione
al Parlamento (link); e
(vii)
Lettera
a CGIL, CISL, UIL: Pensioni, la Triplice Ignoranza (PDF).
segreteriaministro@pec.lavoro.gov.it,
segreteriaministro@lavoro.gov.it, orlando_a@camera.it
P.c. protocollo.centrale@pec.quirinale.it, segreteriagabinettopresidente@pec.senato.it, camera_protcentrale@certcamera.it, presidente@pec.governo.it, mef@pec.mef.gov.it, segreteriasottosegretarioaccoto@lavoro.gov.it, segreteriasottosegretarionisini@lavoro.gov.it, segreteria.freni@mef.gov.it, segreteria.guerra@mef.gov.it, segreteria.sartore@mef.gov.it, com_lavoro@camera.it, comm11a@senato.it, mura_r@camera.it, mariassunta.matrisciano@senato.it, nunzia.catalfo@senato.it, organizzazione@pec.cgil.it, cisl@pec.cisl.it, segreteriagenerale@pecert.uil.it, spi.cgil.nazionale@pec.it, posta@pec.fnpcislpec.it, segreteria@pec.uilpensionati.it, rgs.ragionieregenerale.coordinamento@pec.mef.gov.it, ragioniere.generale@mef.gov.it, dgprevidenza@pec.lavoro.gov.it, dgprevidenza@lavoro.gov.it, dgprevidenzadiv3@lavoro.gov.it, protocollo@postacert.cnel.it
Ecc.
Post collegati:
Lettera
a CGIL, CISL e UIL: Pensioni, la Triplice Ignoranza
https://vincesko.blogspot.com/2021/11/lettera-cgil-cisl-e-uil-pensioni-la.html oppure
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2875043.html
LA RIFORMA DELLE
PENSIONI FORNERO È UNA BUFALA MONDIALE
https://vincesko.blogspot.com/2021/10/la-riforma-delle-pensioni-fornero-e-una.html oppure
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2874728.html
Lettera
n. 4 alla Ragioneria Generale dello Stato sulla sua BUFALA (almeno) semestrale
sulla Riforma delle pensioni Fornero
https://vincesko.blogspot.com/2021/10/lettera-n-4-alla-ragioneria-generale.html oppure
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2874505.html
Lettera n. 3 al
Ragioniere Generale dello Stato e alla Direttrice Generale Previdenza sulla loro
errata interpretazione della norma che adegua l’età di pensionamento alla
speranza di vita
https://vincesko.blogspot.com/2019/11/lettera-n-3-al-ragioniere-generale.html oppure
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2867763.html
Lettera
alla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo sull’errata interpretazione della norma
relativa all’adeguamento dell’età di pensionamento alla speranza di vita
https://vincesko.blogspot.com/2019/12/lettera-alla-ministra-del-lavoro-nunzia.html oppure
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2868110.html
Lettera
n. 2 all’Ufficio Affari Giuridici del Quirinale sull’errata interpretazione di
RGS e DG Previdenza di norme delle Riforme Fornero e Sacconi: comunicazione
dell’esito negativo
https://vincesko.blogspot.com/2020/02/lettera-n-2-allufficio-affari-giuridici.html oppure
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2868650.html
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