Pubblico la lettera che ho inviato una decina
di giorni fa a Giuseppe Roma, sociologo, ex direttore generale del CENSIS, sulle sue
dichiarazioni sulle pensioni, in cui ha ripetuto anche lui il solito mantra sulla
riforma Fornero che avrebbe aumentato eccessivamente l'età di pensionamento. Ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta.
Non
Fornero ma Sacconi ha allungato di più l'età di pensionamento
Da: v
29/3/2018 13:25
Egr. Dott. Roma,
L’ho riascoltata ieri notte a Tra poco in edicola su Radio1,
trasmissione condotta da Stefano Mensurati, al quale, detto per inciso, ho già
scritto più volte e detto in diretta[1] quanto sto per dirLe, ma invano
(anche ieri notte non ha letto il mio sms).
Osservo che la stessa
ossessione dell'onorevole Salvini contro la riforma Fornero, come gli ho
contestato in diretta a Zapping,[2] è una cortina fumogena per
nascondere la ben più severa riforma SACCONI (Legge
30.07.2010, n.122, Legge 15.7.2011,
n. 111, Legge 14.9.2011, n. 148), votata
dalla Lega Nord e della quale attribuisce furbescamente misure severe alla riforma Fornero,
in particolare l'adeguamento automatico alla speranza di vita, in realtà
introdotto da SACCONI con la L. 102/2009, art. 22ter, comma 2, poi modificato
sostanzialmente da SACCONI con la L. 122/2010, art. 12, commi 12bis e 12ter.
Temo che anche Lei,
ricitando soltanto la riforma Fornero in relazione all'allungamento dell'età di
pensionamento, sia rimasto vittima della vulgata sulla riforma Fornero, che,
per responsabilità varie, anche illustri,[3] inclusa la piangente millantatrice Fornero, ha fatto in Italia
quasi 60 milioni di vittime, cosa che cerco di contrastare da sei anni: una
fatica di Sisifo!
La mia modifica
della voce di Wikipedia, dove peraltro non esiste una voce “Riforma delle
pensioni Sacconi”, descrive bene entrambe le riforme https://it.wikipedia.org/wiki/Riforma_delle_pensioni_Fornero, oppure può
leggere questo post:
Sacconi
vs Fornero, qual è stato il ministro che ha riformato di più le pensioni
Le segnalo,
dunque, che la riforma SACCONI ha allungato l’età di pensionamento molto più
della riforma Fornero.
Il
quadro complessivo dell’età di pensionamento in base alle norme e ai loro
autori è il seguente (nel 2019):
QUOTE (somma di età anagrafica e
anzianità contributiva): abolite dalla riforma Fornero. Va notato, per inciso, che, se non ci fosse stata la riforma Fornero, la
“quota”, nel 2019, sarebbe stata di
99, soltanto un anno in meno delle richieste formulate in campagna
elettorale dai due partiti M5S e Lega Nord.
PENSIONE ANTICIPATA (ex anzianità)
- L'età di pensionamento degli uomini salirà (da 40 anni nel 2010) a 43 anni e 3 mesi e di questi 3 anni e 3 mesi in più quasi 2 anni sono di SACCONI, 4 mesi in media di Damiano e solo 1 anno di Fornero [rectius: 1 anno e 3 mesi, o 1 anno e 9 mesi relativamente agli autonomi, sono di Sacconi (di cui 4 mesi in media di Damiano) e 2 anni sono di Fornero o 1 anno e 6 mesi relativamente agli autonomi].
- L'età di pensionamento delle donne salirà (da 40 anni) a 42 anni e 3 mesi, e di questi 2 anni e 3 mesi in più, quasi 2 anni sono di SACCONI e 4 mesi in media di Damiano; quindi la Fornero non c’entra [rectius: 1 anno e 3 mesi, o 1 anno e 9 mesi relativamente agli autonomi, sono di Sacconi (di cui 4 mesi in media di Damiano) e 1 anno o 6 mesi sono di Fornero].
PENSIONE DI VECCHIAIA
-
L'età di pensionamento degli uomini salirà (da 65 nel 2010) a 67 anni e questi
2 anni in più sono di SACCONI, tranne 4 mesi in media di Damiano; quindi la Fornero
non c’entra.
-
L'età di pensionamento delle donne del settore pubblico salirà (da 60 di botto
a 65 deciso nel 2010 da SACCONI a seguito della sentenza del 2008 della CGUE,
ma che poteva avvenire a qualunque età tra 60 e 65 anni) + “finestra” di 12
mesi a 67 anni e questi 7 anni in più sono tutti dovuti a SACCONI, tranne 4
mesi in media a Damiano; quindi la Fornero non c’entra.
-
L’allineamento dell'età di pensionamento delle donne del settore privato (da
60) a tutti gli altri (già regolati da SACCONI) a 65 anni più “finestra”,
previsto da SACCONI gradualmente entro il 2026 (2023, includendo l'adeguamento
automatico), è stato accelerato da Fornero gradualmente entro il 2018, ma in
ogni caso 2 anni (da 65 a 67) sono di SACCONI, tranne 4 mesi in media di
Damiano.
Va aggiunto (i) che la riforma Fornero
ha ridotto da 18 (previsto dalla
riforma SACCONI) a 12 mesi la “finestra” degli autonomi; (ii) che la riforma
Fornero ha aumentato l'età base di vecchiaia e di anzianità di 1 anno
(rispettivamente da 65 a 66 e da 40 a 41), ma solo formalmente, poiché ha
abolito contestualmente la “finestra” di 12 mesi, di Damiano (4 mesi in media)
e SACCONI (8 mesi), ma senza evidenziarne il legame, così si è intestata
entrambe le misure; (iii) che, dal 2022, in forza della legge Fornero (L. 214/2011, art. 24, comma 13), l'adeguamento
automatico diverrà biennale (“13 Gli
adeguamenti agli incrementi della speranza di vita successivi a quello [triennale,
ndr] effettuato con decorrenza 1° gennaio
2019 sono aggiornati con cadenza biennale”), ma, appunto, è solo
un'accelerazione del meccanismo deciso da SACCONI; e (iv) che la riforma
Fornero ha soltanto esteso, pro rata
dall’1.1.2012, il metodo contributivo – introdotto dalla riforma Dini nel 1995 – a
coloro che ne erano esclusi, cioè coloro che, al 31.12.1995, avevano almeno 18
anni di contributi, quindi tutti relativamente anziani.
Come si vede
facilmente, la riforma SACCONI è molto più severa e incisiva della riforma
Fornero, oggetti, del tutto ingiustificatamente, di damnatio memoriae
la prima e di demonizzazione la seconda, alla quale, dai
millanta ignoranti o in malafede, vengono attribuite tutte le misure della
riforma SACCONI.
Mi auguro vorrà
tenerne conto in futuro.
Cordiali saluti
V.
PS: La informo che pubblicherò questa
lettera e la Sua eventuale risposta nel mio blog.
____________________________
Note:
[1] Vedi in
particolare la puntata con Davide Colombo del Sole 24 ore sul
risparmio cumulato al 2060 dalle quattro riforme delle pensioni dal 2004,
stimato dalla RGS in 60 punti di Pil, pari a 1.000 mld, di cui solo un terzo
dovuto alla riforma Fornero, di cui tanto si parla, dimenticando gli altri due
terzi, ben maggiori, in gran parte dovuti alla riforma SACCONI (come
confermatogli correttamente da Colombo, col quale avevo dialogato via email),
di cui nessuno parla.
Lettera a Davide Colombo
del Sole 24 ore su un suo articolo con qualche fake news sulle pensioni
[2] Lettera n. 2 all’On. Matteo Salvini sulle sue notizie
false-fake
news-bufale
sulla riforma delle pensioni Fornero
[3]
Nella
nota 1 del primo post troverà una
selezione dei quotidiani che nel 2012 hanno correttamente informato sugli
effetti della riforma SACCONI. Poi (se controlla i post del mio blog relativi agli ultimi quattro mesi) se ne sono tutti
dimenticati.
I sette noti esperti, alcuni dei quali
sono parlamentari o ex parlamentari, sono: Cazzola, Giannino, Boeri, Garibaldi,
Ichino, Damiano e Sacconi, ai quali si aggiungono ISTAT, EUROSTAT, UPB, OCSE,
ecc.
Pensioni,
la congiura del silenzio di sette noti esperti di previdenza contro Elsa
Fornero
Lettera
al Ragioniere Generale dello Stato e alla Direttrice Generale Previdenza (p.c.
al Presidente della Repubblica e al Parlamento): errori interpretativi della
norma sull'adeguamento dell'età pensionabile
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