Carlo
Clericetti - 18 GIU 2016
Marc Lazar, anche i grandi sbagliano
Se
una persona intelligente come Marc Lazar fa un errore così dozzinale nella
classificazione della sinistra,[1]
vuol dire che è condizionato dalla coda di paglia. Quale sia la sua coda di
paglia, non lo so.
Secondo il libro “Massoni” del massone
Gioele Magaldi, Tony Blair,
Gerhard Schröder, Manuel Valls e François Hollande sono tutti affiliati alla
Massoneria; Renzi - pare – lo è diventato successivamente alla pubblicazione
del libro.
Per comprendere meglio ciò che è
avvenuto e avviene, va detto anche che esistono nella Massoneria due correnti,
quasi sempre contrapposte e che soltanto in alcuni periodi hanno operato di
conserva: quella progressista e quella neoaristocratica.
Traggo dallo stesso libro “Massoni”:
“la lotta
per il potere in epoca contemporanea è divenuta guerra civile tra fazioni
massoniche, uscite vittoriose nel corso dei conflitti moderni che hanno reso
l’Occidente egemone sull’intero pianeta sul piano culturale, economico,
scientifico, tecnologico e politico. Da un lato gruppi di iniziati
(maggioritari fino alla metà del XX secolo) desiderosi di far compartecipare
l’intera umanità dei principi di fratellanza, uguaglianza, libertà e giustizia
sociale; dall’altro circuiti convinti invece di potersi costituire in
neoaristocrazia spirituale e ideologica, dominante sul resto degli esseri umani
(profani o massoni di basso livello, ritenuti parimenti indegni di gestire la
governance planetaria) primariamente per mezzo di strumenti
economico-finanziari e mediatici, secondariamente tramite la corruzione e
l’asservimento dello stesso ceto politico democraticamente eletto”.
Negli ultimi 30 anni, è diventata quasi
egemone la seconda. Non sempre i progressisti nella vita civile sono affiliati
a superlogge massoniche progressiste. Ad esempio:
- François Hollande (che ha tradito tutte le sue promesse
elettorali) è affiliato alla “Ferdinand Lassalle” e alla “Fraternité verte”.
- Manuel Valls, iniziato nel “Grand Orient
de France” e poi affiliato alla “Edmund Burke”, alla “Compass
Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum” e alla “Der Ring” (della quale è Maestro
Venerabile Wolfgang Schaeuble).
- Tony Blair (l’iniziatore della
cosiddetta Terza Via),[2] affiliato
alla “Edmund Burke” e poi alla “Hathor Pentalpha”.
- Gerard Schröder, che ha implementato per primo la c.d. riforma
strutturale del lavoro, affiliato alla “Parsifal”, alla ““Ferdinand
Lassalle”, alla “Hathor Pentalpha” e alla “Golden Eurasia”.
Di fronte allo strapotere
del neo-liberismo (cioè dei ricchi che negli ultimi 30 anni hanno stravinto la
millenaria lotta tra i ricchi e i poveri) è ancora più importante capire “chi”
rappresenta la sinistra, cioè semplicemente persegue il motto
socialista-pertiniano “libertà e giustizia sociale”, e chi, come quelli che ho
nominato sopra, usurpano il nome di socialisti e sono al soldo dei ricchi.
Infine, come dice Desertflower, un peso determinante lo ha presumibilmente il denaro.
Egli però si sbaglia nel suddividere l’umanità tra l’1% di ricchi e il restante
99%. L’1% ha alleati numerosissimi anche nel 99%.[3]
[1] Sinistra (politica)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Con il termine sinistra,
utilizzato nel campo della politica,
si indica la componente del Parlamento che siede alla sinistra del Presidente dell'assemblea legislativa e, in generale, l'insieme delle posizioni politiche qualificate
come egualitariste e progressiste,
diametralmente opposte rispetto a quelle della destra[1][2][3].
[3] I ricchi
stimolano ad arte battibecchi da cortile
Appendice
E' singolare come ci si voglia ancora sforzare (perche' e' appunto una
forzatura) a capire chi rappresenta la sinistra o la destra. Tutte e due sono
solo gradazioni di colore, sfumature, tutte ricomprese nell'ambito del
neo-liberalismo. Solo un paese libero puo' avere una destra e una sinistra. La
politica, negli Stati UE, semplicemente si limita ad attuare quanto viene
imposto a livello sovranazionale. Quindi perche' affannarsi a capire che fine
ha fatto la sinistra quando ormai gli schieramenti possono definirsi solo pro o
contro il liberalismo con una piccolissima presenza di questi ultimi?
Appunto per cercare di rafforzare i "contro", dato che ci
sono ancora molti che votano per i neo-liberali accettando la loro affermazione
di essere "di sinistra".
Sinceramente non vedo chi siano i contro. Poi per essere contro
bisognerebbe essere consapevoli che la nostra societa' e' neo liberista, con
tutti i corollari relativi alla distruzione dello stato sociale che cio'
comporta.
Salvatorescrascia (19
giugno 2016 alle 23:48)
1. ‘Sforzarsi’ non è (appunto) una ‘forzatura’ (http://www.treccani.it/vocabolario/forzatura/).
2. L’Italia è l’unico Paese al mondo in cui, in Economia, non si deve dire “liberalismo” ma “liberismo”; a maggior ragione per il neo-liberismo, ideologia economica strana al soldo dei ricchi, che sono sicuro il padre del liberismo, Adam Smith, economista e filosofo morale, aborrirebbe.
3. Di fronte allo strapotere del neo-liberismo (cioè dei ricchi che negli ultimi 30 anni hanno stravinto la millenaria lotta tra i ricchi e i poveri) è ancora più importante capire “chi” rappresenta la sinistra, cioè semplicemente persegue il motto socialista-pertiniano “libertà e giustizia sociale”, e chi, come quelli che ho nominato sopra, usurpano il nome di socialisti e sono al soldo dei ricchi.
Vincesko
1. ‘Sforzarsi’ non è (appunto) una ‘forzatura’ (http://www.treccani.it/vocabolario/forzatura/).
2. L’Italia è l’unico Paese al mondo in cui, in Economia, non si deve dire “liberalismo” ma “liberismo”; a maggior ragione per il neo-liberismo, ideologia economica strana al soldo dei ricchi, che sono sicuro il padre del liberismo, Adam Smith, economista e filosofo morale, aborrirebbe.
3. Di fronte allo strapotere del neo-liberismo (cioè dei ricchi che negli ultimi 30 anni hanno stravinto la millenaria lotta tra i ricchi e i poveri) è ancora più importante capire “chi” rappresenta la sinistra, cioè semplicemente persegue il motto socialista-pertiniano “libertà e giustizia sociale”, e chi, come quelli che ho nominato sopra, usurpano il nome di socialisti e sono al soldo dei ricchi.
Vincesko
Mi perdoni di ribattere, caro Clericetti, ma come spiegare il fatto
che in Spagna, l'austerità non abbia prodotto un partito populista o xenofobo?
Non crede che altre componenti giochino un ruolo cruciale nella costruzione di una posizione politica antagonista e che quindi, date le condizioni storiche, sociologiche e politiche del nostro paese, Renzi sia il massimo di "sinistra" cui possiamo aspirare...?
Non crede che altre componenti giochino un ruolo cruciale nella costruzione di una posizione politica antagonista e che quindi, date le condizioni storiche, sociologiche e politiche del nostro paese, Renzi sia il massimo di "sinistra" cui possiamo aspirare...?
Caro Basile, la politica di austerità, o meglio, le politiche
neoliberiste, producono esclusione e rigetto. Quale direzione prenda poi questo
rifiuto è cosa che dipende dalle specificità di ogni paese e anche dalle
circostanze, per esempio l'emergere di un leader carisnatico da una parte o
dall'altra dello spettro politico.
Se Renzi è il massimo di "sinistra" possibile, vuol dire semplicemente che in Italia la sinistra scompare. Almeno fin quando qualcosa non fa emergere un Corbyn o un Sanders.
Se Renzi è il massimo di "sinistra" possibile, vuol dire semplicemente che in Italia la sinistra scompare. Almeno fin quando qualcosa non fa emergere un Corbyn o un Sanders.
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