“Rottamazione fallita, il Pd è senza identità. Renzi
deve ascoltarci”
Richetti chiede un cambio di passo nella
gestione del partito
FRANCESCA SCHIANCHI
19/11/2015
Questo articolo, che ai miei occhi costituisce una buona notizia, merita un
commento articolato.
1. Matteo Richetti conferma il mio giudizio positivo che espressi su di lui
qualche anno fa quando lo ascoltai per la prima volta alla Leopolda.
2. In un Paese gerontocratico e bloccato come l’Italia, la rottamazione era
più che necessaria. E’ che, come è stato già scritto da parecchi, è stata molto
parziale ed ha alimentato il trasformismo degli opportunisti.
3. Il giudizio severo di Richetti svela plasticamente i limiti evidenti del
contaballe Edipo-Renzi come leader di un partito di Csx.
4. A mio avviso, un leader va giudicato anche dalla qualità dei suoi
collaboratori: quelli di Renzi sono mediocri, vuoi per limiti personali
oggettivi, vuoi per la loro clamorosa propensione a sposare acriticamente le
tesi del capo. Fa eccezione – come si vede - Richetti.
5. Infine, per me c’era – c’è - un abisso, sotto il profilo della
competenza, tra il gentiluomo Bersani e il tosto Renzi. Ma anche l’ottimo
Bersani aveva due limiti: il maggiore dei quali era la sua carente capacità
comunicativa, che è stata la sua principale, forse unica, defaillance, con
l'esito negativo che sappiamo (nell’ultima settimana prima del voto, il PD
perse ben 5 punti percentuali); ed il minore dei quali, ma complementare,
quello di scegliere male e sopravvalutare i suoi collaboratori, vedi la sua
indicazione della Fornero come possibile sua ministra e della Finocchiaro come
PdR o non so che cosa, e, soprattutto, come fu nella scelta di Stefano Di
Traglia a responsabile della comunicazione del PD in tutto il percorso del
Segretario Bersani, il quale sbagliò la campagna comunicativa elettorale, oltre
che per la sua bonomia caratteriale, appunto la sua carente capacità
comunicativa e la sua idiosincrasia alle bugie, per responsabilità dei suoi
consulenti alla comunicazione, in primis Di Traglia.
Post
scriptum
Appendice
Per
quel che vale, provo a indicare una strategia comunicativa elettorale più
efficace.
Ho
frequentato per tre anni il forum del Partito Democratico PDNetwork (ora non più attivo, anche perché era affollato di
paranoici lamentosi), nel quale la RedazioneWeb del PD provvedeva a pubblicare,
oltre a quelli di noi frequentatori, contributi dei dirigenti e dei parlamentari
del PD, che noi commentavamo. Tra questi, questo videomessaggio di Pier Luigi
Bersani
contributo
inviato da pierluigi bersani il 21 maggio
2011
in calce al quale pubblicai il seguente
commento:
La crisi economica ed occupazionale è e sarà dura e
lunga (almeno 15 anni), perché riflette il riequilibrio della produzione, della
ricchezza e del benessere in ambito planetario. Occorre finanziare
l’indispensabile crescita e gli altrettanto indispensabili ammortizzatori
sociali universali.
Dove si prendono le risorse?
Nella lettera di PDnetwork (Lettera PDnetwork), le proposte riguardavano:
- Piano di sviluppo economico ed occupazionale;
- Reddito di cittadinanza universale;
- Riforma della legislazione sul lavoro precario, a favore dei precari, facendolo costare di più di quello stabile;
- Sgravio fiscale sul lavoro e sulle imprese;
- Piano di edilizia residenziale pubblica e popolare;
- Questione femminile, Rivoluzione culturale e Mezzogiorno (obiettivi strettamente intrecciati).
Prendendo i soldi, tra l’altro, da:
- taglio selezionato della spesa pubblica relativa all'apparato burocratico [Nota 13], per gli armamenti [14] e la politica [15].
- un maggior onere delle classi agiate:
• reintroduzione dell'ICI sulla prima casa di proprietà dei ricchi e degli abbienti [16];
• aumento della aliquota sulle rendite finanziarie (eventualmente, esclusi i BOT);
• imposta pluriennale di scopo sui ricchi ed i ricchissimi.
Due domande a Pierluigi Bersani: 1) Questo silenzio della sinistra sui costi della politica fa guadagnare o perdere voti? 2) Il PD prenderà l’iniziativa o andrà al traino del M5S?
Sui costi della politica silenzio a sinistra
Dove si prendono le risorse?
Nella lettera di PDnetwork (Lettera PDnetwork), le proposte riguardavano:
- Piano di sviluppo economico ed occupazionale;
- Reddito di cittadinanza universale;
- Riforma della legislazione sul lavoro precario, a favore dei precari, facendolo costare di più di quello stabile;
- Sgravio fiscale sul lavoro e sulle imprese;
- Piano di edilizia residenziale pubblica e popolare;
- Questione femminile, Rivoluzione culturale e Mezzogiorno (obiettivi strettamente intrecciati).
Prendendo i soldi, tra l’altro, da:
- taglio selezionato della spesa pubblica relativa all'apparato burocratico [Nota 13], per gli armamenti [14] e la politica [15].
- un maggior onere delle classi agiate:
• reintroduzione dell'ICI sulla prima casa di proprietà dei ricchi e degli abbienti [16];
• aumento della aliquota sulle rendite finanziarie (eventualmente, esclusi i BOT);
• imposta pluriennale di scopo sui ricchi ed i ricchissimi.
Due domande a Pierluigi Bersani: 1) Questo silenzio della sinistra sui costi della politica fa guadagnare o perdere voti? 2) Il PD prenderà l’iniziativa o andrà al traino del M5S?
Sui costi della politica silenzio a sinistra
Ho
poi sviluppato queste proposte concentrandomi su queste sei:
Tre Misure tattiche
1. Il reddito minimo garantito (Rmg);
2. le norme sul lavoro precario,
facendolo costare più di quello stabile;
3. un Piano Nazionale di Edilizia
Residenziale Pubblica di Qualità
Tre misure strategiche.
4. Pubblica Amministrazione
5) Questione femminile
6) Tutela del territorio
Sei misure da adottare contro la crisi e
per la crescita
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2767761.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/sei-misure-da-adottare-contro-la-crisi.html
Trasfusi
queste proposte elaborate analiticamente nella Lettera di PDnetwork alla Segreteria Nazionale ed ai Gruppi parlamentari
del PD, segnatamente le prime tre, in numerosi commenti in PDNetwork.
Non
so se fu anche grazie a questo bombardamento, ma sta di fatto che il Segretario
Bersani, in varie occasioni pubbliche, parlò sia del reddito minimo garantito che
di un piano casa come misure prioritarie, mentre il lavoro precario era un tema del discorso pubblico
dell’intero PD.
Oggetto:
Bersani: serve salario minimo garantito
Da: info@mailservices.pdnetwork.it
Data: 21/09/2010 17:30
Care
democratiche, cari democratici
ieri il
segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ai microfoni del Tg1, ha lanciato l’idea
di introdurre "un salario minimo garantito per legge". Una proposta
concreta per aiutare tutti coloro che lottano contro la crisi e per i quali non
esiste un contratto nazionale di lavoro.
Il
segretario Bersani, intervistato nel
febbraio 2011 da Rainews, affermò che
le 2 principali priorità erano il lavoro
e la casa.
Mercoledì
scorso, su Rainews24, nella trasmissione settimanale di approfondimento politico,
è stato trasmesso un servizio da Bologna (cfr. Pierluigi Bersani protagonista di
“Voglio chiedere a Pier Luigi Bersani…”, dibattito condotto da Patrizio Roversi
- Librerie Coop Ambasciatori – via Orefici, 19)
A
una domanda della giornalista di Rainews sul programma del PD, Pierluigi
Bersani ha elencato tre punti-obiettivo; il terzo non lo rammento, ma i primi
due sono stati:
1° il precariato;
2° la casa.
So che la Lettera di PDnetwork l’ha sicuramente
ricevuta, perché, non riuscendo io ad avere dopo 20 giorni il riscontro
dell’invio da parte della RedazioneWeb, ho contattato la Segreteria Nazionale,
ho parlato con la segretaria e gliel’ho inviata personalmente.
Ed
allora, nell’ascoltarlo, mi sono legittimamente chiesto se quei due obiettivi, semplici,
precisi, concreti, sicuramente di sinistra, perché mirati ai ceti e alle categorie
più deboli – diversi milioni di persone, se si considerano tutte le famiglie coinvolte
– gli fossero stati suggeriti proprio dalla lettura della Lettera di PDnetwork,
perché essi sono proprio i primi due punti contenuti nella Lettera (il reddito
di cittadinanza universale è un obiettivo che comporta un costo notevolissimo,
ma è parte integrante, imprescindibilmente complementare del problema del precariato).
Il terzo riguarda la questione femminile, d’altronde strettamente intrecciata
col problema della disoccupazione e del precariato, soprattutto al Sud.
E
concludevo così:
In
conclusione, penso si possa convenire tutti sull’opportunità di elaborare e
presentare un programma snello, basato su pochi (diciamo cinque), chiari, concreti
e qualificanti obiettivi: due o tre di questi ora sono già definiti. Si
tratterà di saperli efficacemente propagandare, creando lo spirito giusto,
prima nella coalizione e poi nell’elettorato. Riporto perciò l’ultima parte
della lettera di accompagnamento alla Lettera di PDnetwork:
Noi crediamo che i numeri elettorali sarebbero dalla
parte delle misure indicate, a condizione che si abbia la saggezza, il coraggio
e l’intelligenza di farne oggetto chiaro, esplicito ed appassionato del
programma elettorale del PD, così come viene delineato nel documento; sapendo
però che preliminarmente e parallelamente occorrerà intervenire su due aspetti
fondamentali: 1. ricreare lo spirito giusto, poiché, come afferma Robert Musil
ne “L’uomo senza qualità” “La forza di un popolo è conseguenza dello spirito
giusto, e non vale l’inverso”; 2. lavorare, per questo, su una riforma
culturale, attraverso l’educazione, che coinvolga in primo luogo la famiglia e
poi la scuola.
Buon lavoro
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2593370.html
oppure http://vincesko.blogspot.it/2015/03/lettera-di-pdnetwork-alla-segreteria.html
Conclusione. Non v’è alcuna certezza dell’esito,
ma, come si vede, sarebbe stato forse sufficiente, in luogo dell’ossessivo e
controproducente “smacchiamento di giaguari”, prendere queste poche proposte
qualificanti che interessavano decine di milioni di persone: reddito minimo
garantito, piano pluriennale di alloggi pubblici (“Piano-casa Bersani”)[*] e lavoro
precario, già chiare e definite nella testa del candidato Bersani, e trasfonderle
in una sinossi di programma politico-elettorale semplice, chiara ed efficace, trasformandole in slogan incisivi di propaganda elettorale, sia
per evitare l’emorragia dell’ultima settimana di campagna elettorale a favore
di M5S, che pare abbia guadagnato almeno un milione di voti grazie alla sua
proposta di reddito di cittadinanza, che in Italia era stato già attuato a
livello regionale soltanto da amministrazioni di Csx, sia per vincere
nettamente le elezioni politiche, togliendo così ogni velleità irridente al duo
Grillo-Casaleggio ed ogni remora-alibi ademocratica al presidente della
Repubblica, il massone elitario Giorgio Napolitano.
[*]
La casa è un diritto essenziale
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2761640.html
oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/la-casa-e-un-diritto-essenziale.html
Post collegati:
Caro Pier Luigi Bersani
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2796706.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/07/caro-pier-luigi-bersani.html
Comunicazione
politica e vendita diretta
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2760961.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/comunicazione-politica-e-vendita-diretta.html
Carteggio tra il
Prof. Massimo Arcangeli e me sulla capacità comunicativa di Pierluigi Bersani
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2759360.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/carteggio-tra-il-prof-massimo-arcangeli.html
**********
Nessun commento:
Posta un commento