martedì 27 agosto 2024

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/8

 


Questo è il mio ottavo commento sull’autonomia differenziata sul Quotidiano del Sud.

POVERI AL SUD E SPRECONI AL NORD
I soldi del Recovery Fund li mette l’Europa ma l’interlocutore non può essere la Conferenza Stato-Regioni
ROBERTO NAPOLETANO 23 SETTEMBRE 2020 22:07 | 3 commenti
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/gli-editoriali/politica/2020/09/23/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-poveri-al-sud-e-spreconi-al-nord

Gianfranco 4 anni fa  edited

Direttore io la seguo da tempo nelle sue battaglie per far riconoscere il dovuto al Sud. Leggo che bisognerebbe fare ricorso alla Consulta. Mi sa spiegare perché i Presidenti delle regioni meridionali non lo fanno?
Perché subiscono passivamente questo scippo annuale?
Forse anche l'interlocutore prestigioso VINCESKO, che spesso risponde ai suoi editoriali, l'altro giorno invocava la stessa cosa; potrebbe rispondermi. Cosa c'è sotto? Nel sud sta montando un impulso di ribellione alla luce di tutte le notizie di SVIMEZ, BCE, FMI che ripetono all'unisono che gli investimenti maggiori devono andare al Sud. Non posso credere che siano tutti ciechi e sordi e nemmeno distratti ed incompetenti.
Qualcuno mi dica la vera ragione.

Gianfranco

o     

Vincesko Gianfranco  4 anni fa  edited

Io non sono un esperto di questioni costituzionali, ho dedotto logicamente l’incostituzionalità della ripartizione delle risorse tra le Regioni sulla base della spesa storica, che penalizza il Sud, e sulla mancata assegnazione al Sud di risorse addizionali, che anch'essa danneggia il Mezzogiorno e lo condanna al sottosviluppo, da questo chiaro articolo dell’ex presidente della Corte Cost. Cesare Mirabelli https://www.quotidianodelsu... .
L’unico mio merito – se vogliamo dire così – è (i) di averla chiamata col suo nome; e (ii) di aver invitato il direttore Napoletano a organizzare, sul tema di un eventuale ricorso alla Corte Cost., una tavola rotonda operativa con i presidenti delle Regioni meridionali.
Sul perché i presidenti del Sud non l'abbiano ancora fatto non so dire, forse per ignoranza o per un complesso di inferiorità verso il Nord o perché hanno paura di scoperchiare un vaso di Pandora. Sul perché il direttore Napoletano non lo faccia, neppure.
Peraltro, facendo ora una ricerca, ho trovato che questa ipotesi è stata già fatta da Comuni calabresi:

I COMUNI COMINCIANO A DENUNCIARE I FONDI PEREQUATIVI INCOSTITUZIONALI

https://www.filosofiadeldebito.it/2019/03/11/i-comuni-cominciano-a-denunciare-i-fondi-perequativi-incostituzionali/

 

Vincesko 4 anni fa

Concordo ovviamente su tutto (sono cose che ho scritte nei miei commenti), tranne su un punto.

Ri-evidenzio (https://www.quotidianodelsu... ) che i dati dell'Annuario Regionale 2020 Eurostat non includono gli effetti del cosiddetto RdC: The Eurostat regional yearbook is based on the most recent data available, usually for 2018 or 2019 https://ec.europa.eu/eurost....
Rilevo, per inciso, che anche Bonaccini, come il Quotidiano del Sud, è stato fortemente critico verso il sacrosanto RdC, provocando la dura reazione di Fabrizio Barca. Bonaccini un po', solo un po', si comprende, Il Quotidiano del Sud molto meno. Il Mezzogiorno ha bisogno sia di sviluppo che di assistenza. La misura che li comprende entrambi non può essere - come blaterano gli agit-prop dei ricchi - il RdC, ma un Grande Piano Pluriennale di Case Popolari di Qualità, estremamente carenti; in Francia (che è al 4° posto in UE per rapporto alloggi pubblici/totale immobili residenziali con il 16%) ce ne sono 5 milioni, in Italia 600 mila (1,5%).
 

https://ec.europa.eu/eurost...
https://ec.europa.eu/eurostat/product?code=KS-HA-20-001
link sostituito da:
https://ec.europa.eu/eurostat/documents/3217494/11348978/KS-HA-20-001-EN-N.pdf

 

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Segnalo che, ieri:

AUTONOMIA DIFFERENZIATA, LA REGIONE CAMPANIA NOTIFICA IL RICORSO: "ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE"
26/08/2024 - È stato notificato questo pomeriggio alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il ricorso con il quale la Regione Campania, rappresentata dal Prof. Francesco Marone, Ordinario di Diritto costituzionale e di giustizia costituzionale presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, in affiancamento all’Avvocatura regionale, chiede alla Corte Costituzionale di dichiarare la illegittimità costituzionale della legge Calderoli sull’autonomia differenziata (legge 26 giugno 2024, n. 86, pubblicata nella G.U.R.I. del 28 giugno 2024, n. 150).
 A sostegno della richiesta, il ricorso si articola in quindici motivi, riferiti sia al procedimento delineato dalla legge Calderoli per la sottoscrizione delle intese con le singole Regioni, sia ai contenuti e agli effetti delle stesse intese e ai presupposti per l’attribuzione di forme di autonomia più ampie, connessi alla determinazione dei LEP.
Tra i principali motivi di illegittimità, si denuncia:
 - che la legge consente una devoluzione di competenze alle Regioni così ampia ed incontrollata, anche in materie riguardanti diritti fondamentali e servizi di civiltà - come la sanità, la scuola pubblica, la previdenza integrativa, la protezione civile- da minare la stessa sovranità dello Stato e rompere l’unità nazionale e l’eguaglianza dei cittadini delle diverse aree del Paese. Si rileva che, come autorevolmente affermato dal Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Prof. Paolo Maddalena, la legge costituisce “un enorme pericolo per l’unità giuridica e economica dell’Italia” (P. MADDALENA, L’autonomia regionale differenziata, solidarietà e territori, in Elementi giuridici per difendere la Costituzione Il Sole24 ORE, pag.12);
 -che il ruolo del Parlamento, unico garante dell’unità nazionale e dell’interesse generale, è del tutto svilito, in favore del Presidente del Consiglio dei Ministri, al quale viene affidato in esclusiva il potere di limitare l’oggetto delle intese;
 - che, in contrasto con le norme costituzionali, che espressamente subordinano l’autonomia differenziata all’attuazione delle misure perequative previste per il superamento dei divari territoriali e al concreto finanziamento e attuazione dei LEP, la legge contiene mere affermazioni di principio sulla determinazione dei LEP, come confermato dalla espressa previsione di invarianza finanziaria;
- che le modalità attuative dell’art.116, comma 3 della Costituzione adottate dalla  legge Calderoli ne tradiscono in realtà lo spirito, in quanto,  invece di consentire un decentramento di funzioni in ottica di snellimento e di efficienza, determinano un sistema iniquo, volto a realizzare non  un progetto  “di autonomia, fattispecie lecita, ma più correttamente di secessione, evento illecito, che si colloca fuori dell’ordinamento costituzionale”, come efficacemente segnalato in sede di audizione sul disegno di legge dalla prof.ssa Giovanna De Minico, ordinaria di diritto costituzionale presso l’Università Federico II di Napoli;
-  che vi è una gravissima violazione del principio di legalità, in quanto la individuazione dei LEP viene affidata al Governo senza predeterminare alcun principio o criterio direttivo, in contrasto con la Costituzione;
- che si affida l’intesa ad una trattativa con il Governo, mortificando il ruolo delle Conferenze, in violazione del principio di leale collaborazione e impedendo di verificare le ricadute dei singoli percorsi sull'insieme delle Regioni e su tutta la rete delle autonomie locali.
https://www.regione.campania.it/regione/it/news/primo-piano/autonomia-differenziata-la-regione-campania-notifica-il-ricorso-illegittimit-costituzionale?page=1


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Post precedenti:

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/1
https://vincesko.blogspot.com/2024/06/autonomia-differenziata-e-ricorso-alla.html

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/2
https://vincesko.blogspot.com/2024/07/autonomia-differenziata-e-ricorso-alla.html

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/3
https://vincesko.blogspot.com/2024/07/questo-e-il-mio-terzo-commento.html

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/4
https://vincesko.blogspot.com/2024/07/autonomia-differenziata-e-ricorso-alla_3.html

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/5
https://vincesko.blogspot.com/2024/07/autonomia-differenziata-e-ricorso-alla_4.html

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/6
https://vincesko.blogspot.com/2024/07/autonomia-differenziata-e-ricorso-alla_15.html

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/7
https://vincesko.blogspot.com/2024/08/autonomia-differenziata-e-ricorso-alla.html


giovedì 22 agosto 2024

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/7

 


Questo è il mio settimo commento sull’autonomia differenziata sul Quotidiano del Sud.

Sanità, istruzione, infrastrutture, ambiente. Le iniquità-boomerang che uccidono il Paese
Lo Stato italiano considera da anni il Sud “figlio di un dio minore” e gli toglie le risorse che gli spettano a vantaggio del Centro Nord
FABRIZIO GALIMBERTI | 15 SET. 2020 08:36 | 1 commento
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/le-due-italie/2020/09/15/sanita-istruzione-infrastrutture-ambiente-le-iniquita-boomerang-che-uccidono-il-paese/

 

1. Ricorso alla Corte Costituzionale

Il riparto delle risorse in base alla spesa storica, che penalizza il Sud a favore del Nord, è incostituzionale. E' vano aspettarsi resipiscenza e solidarietà dalle Regioni del Nord, occorre usare la chiave potente della legge. In questo caso la violazione è duplice: la Costituzione (art. 119[1]) e la legge n. 42 del 2009 (Federalismo fiscale). Al Sud vanno date risorse addizionali, non tolta una parte di quelle ordinarie proporzionali alla popolazione (34%). Ribadisco che Il Quotidiano del Sud dovrebbe chiedere ai Presidenti delle Regioni meridionali di (i) alzare all'unisono la loro voce nelle sedi opportune contro la sperequazione Nord-Sud; e soprattutto (ii) promuovere un ricorso alla Corte Cost. contro le leggi che ripartiscono le risorse in base alla spesa storica, a nulla rilevando l'argomentazione del cosiddetto residuo fiscale, poiché il rapporto del cittadino col fisco, secondo Costituzione, è individuale, NON regionale.

2. Germania Est

Per parare le solite obiezioni, basate spesso su pregiudizi, e fare un confronto, secondo la Banca d'Italia ("Mezzogiorno e politiche regionali"), alla Germania Est sono stati dati in 15 anni 1250-1500 mld. Secondo altri studi, al Sud, 145 mld in 40 anni. Ciò significa che in Germania Est sono stati spesi in 15 anni 10 volte tanto di quanto è stato speso in 40 anni per il Sud. Lo schema della ripartizione equa e della gestione delle risorse dovrebbe essere il seguente: (i) Spesa ordinaria, in proporzione alla popolazione (20,5 milioni su 60,4), quindi la quota del Sud è del 34%; (ii) Spesa per investimenti, in misura più che proporzionale, quindi potrebbe essere applicato il criterio Ciampi del 45% al Sud e del 55% al Centro-Nord; (iii) Recovery Fund, almeno 50% al Sud e 50% al Centro-Nord.

3. Inefficienza delle Regioni meridionali

Nel contempo, è indispensabile por mano all'inefficienza amministrativa dei fondi da parte delle Regioni del Sud, centralizzando la spesa, gemellando Regioni del Sud con Regioni del Nord e coinvolgendo le competenze d'eccellenza.

 __________________________

[1] Articolo 119 I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, nel rispetto dell'equilibrio dei relativi bilanci, e concorrono ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione [53 c.2] e secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio. La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante. Le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite. Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. [...]

 

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Post precedenti:

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/1
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AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/2
https://vincesko.blogspot.com/2024/07/autonomia-differenziata-e-ricorso-alla.html

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/3
https://vincesko.blogspot.com/2024/07/questo-e-il-mio-terzo-commento.html

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/4
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AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/6
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