IN ALTO MARE CON IL SURPLACE NON GALLEGGI
ITALIA&EUROPA. Se si innesca una crisi di governo
si sa come si parte ma non dove si finisce
ROBERTO NAPOLETANO | 26 DIC. 2020 23:24 | 1
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/gli-editoriali/politica/2020/12/26/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-in-alto-mare-con-il-surplace-non-galleggi/
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
La PA italiana è la peggiore d’Europa. È come quella russa, ma del tempo di Gogol: inefficiente e corrotta. In tutti i manuali di Economia, da decenni, è indicata come la principale palla al piede dello sviluppo italiano. È dominata, in particolare al Sud, dalla cultura (in senso antropologico) del ferroviere-controllore. La spiegazione plausibile, infatti, ce la dà il grande Fedor M. Dostoevskij ne “I Demoni”, per bocca di Stepan Trofimovič Verchovenskij, parlando di ferrovieri (cito a memoria):
“Tu prendi un qualunque imbecille e lo metti dietro una scrivania a vendere biglietti ferroviari; la sua prima preoccupazione sarà quella di ‘nous montrer son pouvoir’.”
La PA è lo specchio dell’Italia.
“Una cultura di regole ambigue e di accese discussioni che non portano a nessun risultato preciso sembra fatta apposta per indurti a assumere un atteggiamento mentale basato sulla vendetta e il risentimento che succhia l’energia a ogni altro settore della vita.” (Tim Parks).
Con uno strapotere dei Mandarini di Stato, i quali nell’esercizio abnorme e illogico del loro potere (“pour montrer leur pouvoir” ottuso) tengono in non cale perfino gli esposti adeguatamente motivati della Presidenza della Repubblica.[1]
Ed allora non bisogna meravigliarsi se da tutto ciò derivi lo spirito negativo che permea da 40 anni l’intera società italiana, alimentato dalla terribile tv italiana che andrebbe chiusa per almeno 20 anni. Il contrario dello spirito positivo, che - secondo Robert Musil - è il vero fattore che fa forte un popolo.
IL PESCE PUZZA DALLA TESTA
Perché il Governo dovrebbe essere migliore della società che rappresenta? Soprattutto se al suo vertice c’è una persona che non ha le qualità e l’esperienza per pianificare e controllare progetti di sviluppo di alto livello, la cui gestione, necessariamente, deve coinvolgere le risorse umane più competenti.
Il PdC Conte, intellettualmente, non è né Prodi né Ciampi, neppure per la sensibilità alla Questione meridionale, intesa come fattore sia di equità che di sviluppo. Ed allora è “normale” se succede che al Sud vengano incredibilmente assegnate il 30% delle risorse perfino del PNRR, la cui missione principale è la riduzione dei divari territoriali. Anche per colpa dei presidenti di Giunta delle Regioni meridionali, di fatto incompetenti e psicologicamente vassalli di quelli spocchiosi, egoisti e sopravvalutati del Nord.
L’IMMOBILISMO È FIGLIO NATURALE DELL’INCOMPETENZA
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[1] L'ineffabile Ragioniere Generale Biagio Mazzotta, che fa tanto il maestrino con il Parlamento bocciandone i provvedimenti a suo dire privi di copertura finanziaria, di concerto con la Direttrice Generale Previdenza Concetta Ferrari, interpretando alla belin di segugio la chiarissima norma della Riforma delle pensioni Fornero che modifica l’adeguamento periodico dell’età di pensionamento alla speranza di vita e dei coefficienti di trasformazione da triennale a biennale (L. 214/2011, art. 24, comma 13, ecc.) taglierà INGIUSTAMENTE le pensioni di coloro che andranno in pensione il prossimo 1.1.2021.
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