Pubblico
la lettera che ho inviato il 2 maggio scorso all’economista Giampaolo Galli, ex
vice presidente di Confindustria e parlamentare del PD, sugli obiettivi statutari
della BCE, dopo aver letto un suo articolo sul sito dell’Osservatorio CPI
diretto da Carlo Cottarelli. Ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta.
Lettera al Dott. Giampaolo Galli sulla sua notizia falsa sugli
obiettivi statutari della BCE.
Da: v
2/5/2019 14:27
A: osservatoriocpi@unicatt.it, angelo.baglioni@unicatt.it e altri 48+150
ALLA C.A. DEL
DOTT. GIAMPAOLO GALLI
Egr.
Dott. Galli,
Nel Suo articolo
Il divorzio fra Banca d’Italia e Tesoro: teorie sovraniste e realtà , pubblicato nel
sito dell’Osservatorio CPI, Lei scrive una cosa giusta ed una – grave - sbagliata.
Quella giusta è che, anche dopo il c.d.
divorzio tra la Banca d’Italia e il Tesoro, Bankitalia continuò a comprare
titoli di Stato italiani per diversi anni.
Quella sbagliata è che la BCE abbia un
solo obiettivo: la stabilità dei prezzi. Che è la Terza più Grande Bufala del
XXI Secolo.
“La stessa decisione, che oggi alcuni mettono
in discussione, di dare un unico obiettivo alla Bce, la stabilità dei prezzi,
si spiega in termini teorici con la finalità di minimizzare i costi del controllo
dell’inflazione in termini di prodotto e occupazione.”
Se ne deduce che
Lei, dottor Galli, – come quasi tutti gli economisti, incluso qualche premio
Nobel - non conosce bene né i Trattati UE, né lo statuto BCE.
1. La stabilità
dei prezzi non è l’unico obiettivo della BCE, come si deduce facilissimamente
fin dal titolo, al plurale, dell’art. 2 Statuto BCE, di cui – viste
l’importanza del tema per il popolo dell’Eurozona, in particolare del Sud, e
l’ignoranza quasi universale - ho fatto un esame accurato nel mio libro “Le
violazioni statutarie della BCE”.
2. La stabilità
dei prezzi entra a far parte degli obiettivi dell’UE soltanto col Trattato di
Lisbona, ma certamente non è l’obiettivo principale, ma un mero sub-obiettivo,
finalizzato alla missione dell’UE statuita dal fondamentale art. 3 del TUE: “piena
occupazione” e “progresso sociale”.
3. La BCE,
citata in una recente lettera del presidente Mattarella (lettera ai presidenti delle Camere sulla legge “Istituzione di una Commissione
parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario”) quasi come se
fosse un organo sovraordinato agli organi politici, è un mero organo
strumentale dell’Unione Europea, al servizio del popolo europeo nel cui
interesse esclusivo essa deve operare.
Traggo il passo pertinente dal mio libro citato.
Statuto BCE
Le regole statutarie della BCE sono
mutuate dai Trattati UE (ad esempio gli obiettivi, art. 2, dagli artt.
127 e 282 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, acronimo TFUE),
perciò hanno valore cogente sia per la BCE che per tutti gli altri membri e
organi dell’UE. Quindi inscrivere altri obiettivi nel mandato della BCE esige
la modifica dei Trattati e perciò l’unanimità. Lo Statuto BCE, protocollo 4, infatti, include le
modifiche ai Trattati intervenute col trattato di Lisbona.
Ma è difficilissimo cambiarle, sia
perché è necessaria l’unanimità tra Paesi con interessi divergenti, sia perché
le regole statutarie della BCE sono, storicamente, il frutto di un compromesso
sull’adozione della moneta unica, prima politico tra la Francia e la Germania,
e poi tecnico, impostato abilmente dalla Commissione europea Delors, gestito dal comitato dei
governatori delle banche centrali, che suggerirono di adottare le regole più
severe, quelle della Bundesbank, la banca centrale della Germania (vedi
l’interessante ricostruzione fatta dal politico ed economista Giorgio La Malfa
«Deficit – Il
punto sull’Europa tra sogno e realtà» - Seconda parte) [Attenzione: il
video comincia a 52’51”, portare il cursore all’inizio del video].
L’obliterazione
dell’obiettivo subordinato risale a quel peccato originale. Bisogna, però,
anche dire che per fortuna non riuscirono del tutto a copiare il testo dello statuto della
Bundesbank
e a incollarlo su quello della BCE.
Ancor meno ciò
avvenne nei Trattati
se la stabilità dei prezzi – con buona pace di Draghi e degli altri esponenti
della BCE, in primis il potente
presidente della Bundesbank, Jens Weidmann - vi entra soltanto con il Trattato di
Lisbona,[14]
finalizzato grazie al forte impegno e sotto la presidenza tedesca del Consiglio
Europeo (2007, con decorrenza dicembre 2009), che gli impresse una forte
impronta e riuscì a introdurvi anche il principio ordoliberista – invero
lessicalmente ambiguo e fuorviante - della «economia sociale di mercato» (cfr.
l’art. 3 del Trattato dell’Unione Europea, acronimo TUE). […]
1.1 Obiettivi
«Articolo
2-Obiettivi
Conformemente agli articoli 127, paragrafo 1 e 282, paragrafo 2, del trattato
sul funzionamento dell’Unione europea, l’obiettivo principale del SEBC è il
mantenimento della stabilità dei prezzi. Fatto salvo l’obiettivo della
stabilità dei prezzi, esso sostiene le politiche economiche generali
dell’Unione al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi
dell’Unione definiti nell’articolo 3 del trattato sull’Unione europea. Il SEBC
agisce in conformità del principio di un’economia di mercato aperta e in libera
concorrenza, favorendo un’efficace allocazione delle risorse, e rispettando i
principi di cui all’articolo 119 del trattato sul funzionamento dell’Unione
europea.»[15]
Lo statuto della
Bce, come si deduce già dal titolo dell’articolo 2, stabilisce due obiettivi, non uno soltanto, come
si crede, ma, a differenza della FED, essi sono in rapporto duale-gerarchico tra loro (tale
clausola fu imposta dalla Germania come condizione per aderire all’Euro, si
veda la nota 17), però, secondo alcuni studiosi, tale rapporto non andrebbe
applicato meccanicamente, ma distinguendo tra target inflazionistico nel breve o nel lungo periodo.
Il primo obiettivo è la stabilità dei prezzi, «sotto, ma
vicino, al 2%». Il secondo obiettivo
è stabilito nel medesimo articolo 2 dello statuto: «Fatto salvo l’obiettivo
della stabilità dei prezzi», la Bce «sostiene le politiche economiche generali
dell’Unione al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi
dell’Unione definiti nell’articolo 3 del Trattato sull’Unione europea». Tra questi, i principali sono una «crescita economica
equilibrata», la «piena occupazione» e il «progresso sociale»:
«Art. 3. […] L’Unione instaura un
mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell’Europa, basato su
una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un’economia
sociale di mercato fortemente competitiva, che
mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello
di tutela e di miglioramento della qualità dell’ambiente.»[14]
Ne discende che,
in deflazione o con tasso d’inflazione sensibilmente inferiore al target (poco sotto il 2%), la condizione
sospensiva («fatto salvo» - «without prejudice», nella versione inglese -),
costituita dal raggiungimento dell’obiettivo principale, è (più che)
soddisfatta, quindi il rapporto duale-gerarchico tra i due obiettivi si
modifica e diventa, come per la FED, paritario: pertanto, la BCE è
obbligata dal suo statuto (art. 2) a sostenere il raggiungimento del secondo
obiettivo - «crescita economica» e «piena occupazione» -, il quale – poiché
l’inflazione dell’Eurozona è stata per cinque anni sotto zero (deflazione) o
prossima allo zero o molto sotto il target,
che rende
necessaria una politica monetaria espansiva – è del tutto concordante,
convergente e complementare con l’obiettivo principale, che è quello di
riportare l’inflazione, da sotto zero o quasi zero o molto inferiore, a poco
sotto il 2%.
Cordiali
saluti,
V.
Post collegati:
Lettera sulla spesa
pensionistica all’Osservatorio sui conti pubblici (Università Cattolica),
diretto da Carlo Cottarelli
Lettera n. 2
all’Osservatorio CPI (diretto da Carlo Cottarelli) sulle sue notizie false
sulla stretta fiscale 2012
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Certo che dopo il 1981 la Banca d'Italia comprava ancora titoli. Pero', diversamente da prima lo faceva sul mercato secondario e non primario. Cioe' prima si lasciava che lo stato bisognoso alzasse i rendimenti per mancanza di investitori e poi compravano. Questo a casa mia si chiama RICATTO ad una nazione. Tant'e' che fino al 1981 i titoli rendevano poco piu' uguale o poco meno rispetto all'inflazione. Dopo il 1981 i rendimenti sono schizzati in alto con valori fino al 7% superiori all'inflazione. Certo che continuare a raccontare balle di fronte alle evidenze......
RispondiEliminaChiedetevi, come mai quanto successo in Italia nel e dopo il 1981 non e' successo in altri paesi europei? Il debito dello stato italiano nel 1981 era pari a circa il 60% del PIL. Prima del 1981 lo stato non era ricattabile.
No, fino al 1988 Bankitalia ha continuato a intervenire in asta.
EliminaNe ho scritto due anni fa:
Il divorzio Tesoro-Banca d’Italia del 1981 e l’indipendenza delle banche centrali
http://vincesko.blogspot.com/2017/01/il-divorzio-tesoro-banca-ditalia-del.html
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2853463.html
Grazie del commento.
Lo affermo nella prima riga del mio commento "Certo che dopo il 1981 la Banca d'Italia comprava ancora titoli.". Quanto e come fanno una differenza enorme. Prima del 1981 i titoli invenduti sul mercato dopo offerta dello Stato venivano acquistati TUTTI dalla Banca d'Italia sul mercato primario, cio' impediva azioni speculative sul fabbisogno dello stato. Dopo il 1981, non essendo piu' la Banca d'Italia vincolata all'acquisto e comprando sul secondario, si e' creato un meccanismo attraverso il quale la speculazione ha potuto agire e di cui la stessa Banca d'Italia ha goduto guadagnado interessi fino al 7% superiori all'inflazione.
EliminaFunziona come il mercato nero durante la guerra che beneficia della reale scarsita' di beni. Vuoi mangiare? Questo e' il prezzo. Se poi il venditore al mercato nero ritira la propria merce davanti agli occhi degli affamati, a distanza di qualche ora potrebbe guadagnare il doppio!!!! Siccome non e' possibile smettere di mangiare, di fronte ai morsi della fame, l'affamato paga, se puo'. Lo stato puo' e deve sempre farlo, e quando non lo fa...... Cio' si chiama strozzinaggio, ed e' sempre esistito. Cioe' basta far cadere l'offerta di liquidita' di cui lo stato ha un ASSOLUTO bisogno per sua natura e costringere il bisognoso stato a finanziarsi secondo la logica di massimizzazione dell'interesse della domanda e non a quello fissato dall'offerta. Questo non e' un mercato, e' un ricatto, noto come speculazione.
Un conto e' la speculazione di un privato, un conto e' la speculazione verso uno stato. Ora a pagare, in vari modi, dal 1981 e chissa' ancora per quanto, sono 60 milioni di persone, in realta' un po' meno perche' i soci delle banche/assicurazioni/ricchi nostrani ed esteri (solo qualche % sono andati ai piccoli risparmiatori) che hanno guadagnato sui prestiti allo stato 3000 miliardi ad oggi, 70-90 miliardi all'anno, e il processo di estrazione continua, quelli stanno piu' che bene.
Se non si e' verificato quanto ho detto, come mai la speculazione e l'aumento dei tassi sui titoli ha potuto verificarsi solo ed esattamente solo dopo il cambiamento di regime nel 1981? Io dico che nel 1981 e' finita la prevalenza dell'interesse pubblico su quello privato e cio' si e' voluto trasmetterlo ai meccanismi sociali, sotto la spinta di ampie campagne "di guerra" sui mezzi di informazione di allora. Beh, leggetevi gli articoli di Corriere, Stampa degli anni '80....vi farete una inamovibile cultura storica.
L'inevitabile altra domanda e': come mai in altri paesi dove le banche centrali erano gia' indipendenti dal tesoro, e cio' soprattutto in Europa, non e' successo quanto successo in Italia? Ricordo che buona parte di quanto e' successo negli ultimi 40 anni e accade oggi in Italia a livello economico, sociale, politico e culturale, e' diretta conseguenza del debito. Tendenze ed azioni passate e odierne SI GIUSTIFICANO CON IL DEBITO DELLO STATO. Come per tutti gli indebitati non fallibili, il debito diventa RICATTO continuo verso l'affamato che si alimenta al finto mercato nero. Si, finto, perche' in realta' non vi e' alcuna scarsita' di denaro, e' solo il meccanismo che lo ha creato e continua a crearlo.
Questo quadro di fatti ha fatto sorgere la domanda: a che pro tutto cio', oltre all'interesse puramente venale della classe degli speculatori del mercato nero? Mi sono dato una risposta che sottende tutte le altre e che non rivelo. Pensateci.
Intervenire in asta vuol dire acquistare sul mercato primario.
EliminaLa Banca d'Italia gira quasi tutto il suo utile (il 95% nel 2019) allo Stato https://vincesko.blogspot.com/2019/04/di-chi-e-loro-detenuto-dalla-banca.html.
Al debito pubblico, ho dedicato parecchie pagine del mio libro
“LE TRE PIU’ GRANDI BUFALE DEL XXI SECOLO: La responsabilità della Grande Recessione – Berlusconi vs Monti. La Riforma delle pensioni più severa – Sacconi vs Fornero. Gli Obiettivi statutari della BCE.” (con prefazione di Carlo Clericetti)
https://www.amazon.it/TRE-PIU-GRANDI-BUFALE-SECOLO-ebook/dp/B07L3B5N5M
Ciao a tutti, mi chiamo Aisha Sadat, sono sposata da 20 anni con mio marito e abbiamo due figli, l'anziano uno di 16 anni e un giovane di 11 anni. Mio marito mi ha amato molto, ma arriva a un punto in cui è coinvolto in una relazione con una donna che è la sua collega. Non l'ho mai immaginato, ma in qualche modo il suo atteggiamento nei miei confronti e nei confronti dei bambini è cambiato, il suo ritardo nel lavoro mi ha fatto riflettere sull'argomento, anche nel mio 20 ° anniversario di matrimonio a marzo, mi tengo lontano dal sesso mentre promettiamo di farlo durante il matrimonio il giorno dell'anniversario, 15 giorni prima dell'anniversario di matrimonio, ha confessato che sì ha fatto sesso con il suo collega.
RispondiEliminaL'ha portata nel mio letto quando ero fuori per lavoro, significa che i miei sentimenti erano totalmente privi di valore per lui, Le mie condizioni mentali sono piene di agonia, penso di non poter dimenticare e recuperare il dolore, questa donna aveva il pieno controllo di lei e io non abbiamo mai voluto farlo con la violenza, lei vuole conquistarmi mentre è divorziata, ha detto di essere gelosa della nostra relazione e che mi rovinerà prendendo mio marito. Ho dovuto discuterne con un amico che mi ha chiesto di trovare un buon lanciatore di incantesimi, prima di tutto non ho mai creduto in questa ortografia del Cast, ma devo provarlo fino a quando ho incontrato l'email di PROPHET NOSA UGO su Internet su come ha aiutato così tante persone a riprendersi il loro ex e ad aiutare a sistemare la relazione e rendere felici le persone nella loro relazione e alcune altre storie riguardanti la malattia spirituale.
Gli ho spiegato la mia situazione e mi ha aiutato a compiere alcune preghiere, alcune erbe e radici e un piccolo sacrificio che ho fatto, e in 7 giorni è tornato per scusarmi ed è stato solo un miracolo per me, sono felice oggi che mi ha aiutato e posso dire con orgoglio che mio marito ora è di nuovo con me e ora è innamorato di me come mai prima d'ora.
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