Pubblico la lettera che ho inviato quattro
giorni fa alla professoressa Veronica De Romanis dopo aver letto un suo
articolo in cui ha attribuito erroneamente al Governo Monti la responsabilità
dell’austerità economica. Ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta.
Lettera
alla professoressa Veronica De Romanis sulle sue notizie false su chi ha
attuato l’austerità
Da: v
29/5/2019 18:18
A: vderomanis@luiss.it Copia vpue@stanford.edu e altri 47+150
Egr.
Professoressa De Romanis,
Traggo dal Suo blog del 27 maggio u.s. su Huffington Post “Chi
promette meno regole in Europa, domani chiederà soldi ai contribuenti”:
“Per calmare la tensione sui mercati e ridurre lo spread - arrivato a oltre 500 punti base -, l’esecutivo guidato da Mario Monti dovette implementare dosi massicce di austerità.”
Osservo che
anche Lei, come Suo marito e quasi tutti gli economisti italiani, più qualche
premio Nobel, è vittima di quella che in un mio recente, modestissimo libro,
che ho deciso di scrivere con fatica dopo nove anni di contrasto alla
DISINFORMAZIONE generale su ciò che successe nella XVI legislatura (Governi
Berlusconi e Monti), ho definito LA PRIMA PIU’ GRANDE BUFALA DEL XXI SECOLO. E
non Le sembri esagerata questa definizione, dal momento che in Italia ha fatto
60 milioni di vittime, inclusi quasi tutti gli esperti e i docenti
universitari. Per poi estendersi al mondo intero, includendo premi Nobel di
Economia, Istituzioni importanti e i giornali più prestigiosi.
Traggo dal mio libro “LE TRE PIU’ GRANDI
BUFALE DEL XXI SECOLO”, capitolo 1, le cui fonti sono state Il Sole 24 ore, la CGIA di Mestre, l’ISTAT
e i dossier del Servizio Studi della Camera dei Deputati (o del Senato):
Riepilogo
delle manovre correttive (importi cumulati da inizio legislatura):
- governo
Berlusconi-Tremonti 266,3 mld (80,8%);
- governo Monti
63,2 mld (19,2%);
Totale 329,5 mld (100,0%).
Come può facilmente dedurre, detto
sinteticamente in linguaggio calcistico, Berlusconi ha battuto Monti per 4 a 1
(ancor di più in termini di iniquità).
E, come risulta dalla
tabella n. 3, il grosso si concentrò dal maggio 2010 (dopo la crisi del debito
greco, secondo Romano Prodi gestita malissimo, per colpa soprattutto della
Germania) al dicembre 2011.
Tabella n. 3 - Valori
delle cinque manovre correttive varate dal 2010 al 2012
Governo Berlusconi: DL 78/2010, DL 98/2011 e DL 138/2011; Governo Monti: DL
201/2011 e DL 95/2012 (milioni di euro)
DL
|
2010
|
2011
|
2012
|
2013
|
2014
|
TOTALE
|
%
|
DL78/2010
|
36
|
12.131
|
25.068
|
25.033
|
-
|
62.268
|
22,8
|
DL98/2011
|
-
|
2.108
|
5.577
|
24.406
|
49.973
|
82.064
|
30,1
|
DL138/2011
|
-
|
732
|
22.698
|
29.859
|
11.822
|
65.111
|
23,8
|
Tot.Gov.B.
|
36
|
14.971
|
53.343
|
79.298
|
61.795
|
209.443
|
76,7
|
DL201/2011
|
-
|
-
|
20.243
|
21.319
|
21.432
|
62.994
|
23,1
|
DL95/2012*
|
-
|
-
|
603
|
16
|
27
|
646
|
0,2
|
Tot.Gov.M.
|
-
|
-
|
20.846
|
21.335
|
21.459
|
63.640
|
23,3
|
TOTALE
|
36
|
14.971
|
74.189
|
100.633
|
83.254
|
273.083
|
100,0
|
%
|
-
|
5,5
|
27,2
|
36,9
|
30,5
|
100,0
|
*Minori spese per 20.326 milioni nel triennio 2012-14 sono compensate da
minori entrate per 19.680.
(Fonte: elaborazione mia su dati del Servizio Studi della Camera o del
Senato)
In relazione al Suo
blog, concernente le regole UE, osservo anche che, di fronte alla crisi
scoppiata in UE nel 2008-09, la Commissione Europea inserì il pilota automatico
(le regole a Lei tanto care e che il professor Romano Prodi definì stupide,
privilegiando una razionale, sensata politica economica anticiclica: espansiva nelle congiunture negative, restrittiva in quelle positive) e
implementato una politica economica prociclica e quindi recessiva, che ha
aggravato e prolungato la crisi.
Per soprammercato, ha
usato un doppio standard (come ha attestato la Corte dei Conti UE) e chiuso
entrambi gli occhi verso alcuni Paesi (Francia, Spagna, ecc.), che hanno
impunemente violato per ben 10 anni le predette regole a Lei tanto care. Ma non
all'Italia, a causa dell’elevato debito pubblico, facendole perdere quasi 200
mld di Pil annui. Il che naturalmente ha peggiorato il rapporto debito/Pil.
Sulle
politiche fiscali divergenti, questa tabella dell’EUROSTAT è più eloquente di
tante parole:
Tabella n. 4
- EUROSTAT – Deficit/Pil
PAESE
|
2007
|
2008
|
2009
|
2010
|
2011
|
2012
|
2013
|
2014
|
2015
|
2016
|
Italia
|
-1,5
|
-2,7
|
-5,3
|
-4,2
|
-3,5
|
-2,9
|
-2,9
|
-3,0
|
-2,6
|
-2,4
|
Francia
|
-2,5
|
-3,2
|
-7,2
|
-6,8
|
-5,1
|
-4,8
|
-4,0
|
-4,0
|
-3,5
|
-3,4
|
Spagna
|
+2,0
|
-4,4
|
-11,0
|
-9,4
|
-9,6
|
-10,4
|
-6,9
|
-5,9
|
-5,1
|
-4,5
|
Gran
Br
|
+0,2
|
+0,2
|
-10,7
|
-9,6
|
-7,7
|
-8,3
|
-5,6
|
-5,6
|
-4,4
|
-3,0
|
Germania
|
+0,2
|
-0,2
|
-3,2
|
-4,2
|
-1,0
|
-0,1
|
-0,1
|
+0,3
|
+0,7
|
+0,8
|
Olanda
|
+0,2
|
+0.2
|
-5,4
|
-5,0
|
-4,3
|
-3,9
|
-2,4
|
-2,3
|
-2,1
|
+0,4
|
Grecia
|
-6,7
|
-10,2
|
-15,1
|
-11,2
|
-10,3
|
-8,9
|
-13,1
|
-3,7
|
-5,9
|
+0,7
|
Irlanda
|
+0,3
|
-7,0
|
-13,8
|
-32,1
|
-12,6
|
-8,0
|
-5,7
|
-3,7
|
-2,0
|
-0,6
|
Portogallo
|
-3,0
|
-3,8
|
-9,8
|
-11,2
|
-7,4
|
-5,7
|
-4,8
|
-7,2
|
-4,4
|
-2,0
|
(Fonte: EUROSTAT)
Sul
debito pubblico, trattato ampiamente nel libro, mi limito ad una sola
annotazione: includendo il debito pubblico «sotto il tappeto», il rapporto
debito pubblico/Pil della Germania e dell’Olanda (2016) sale, rispettivamente,
al 172% e al 173%, poco sotto quello dell’Italia, che si attesta al 180%.
Poi, con un ritardo di
6 anni rispetto alla FED e alla BoE, dopo un massacro economico e umano in buona
parte dell’Eurozona, segnatamente quella meridionale, e per parare il rischio
di implosione dell’Euro, ha cercato di ovviare la BCE, che aveva per anni
violato il proprio statuto (art. 2), mediante una politica monetaria espansiva,
che ovviamente non ha potuto molto, se non incidere sul livello dei tassi di
interesse con la conseguente riduzione della spesa per interessi.
Grosse responsabilità,
pertanto, si possono imputare all’oligarchia europea (Commissione, Consiglio e
BCE) sulla gestione della crisi economica, sul fatto che in Italia (e non solo)
essa si è trasformata in depressione economica e sull’applicazione delle regole
stabilite dai Trattati e dalle norme complementari alle quali Lei tiene tanto e
si preoccupa che siano osservate dall’Italia alla lettera, come in
effetti succede (soltanto in Italia) dal 2008, con effetti severi sul benessere
degli Italiani, in particolare dei poveri cristi, dipendenti molto più dei
ricchi e dei benestanti come Lei dallo Stato, forse ignorando che la missione
dell’Unione Europea – come è stabilito dal suo preambolo e dal fondamentale art.
3 (art. 2 statuto BCE) dei Trattati UE - sono una “crescita economica
equilibrata”, la “piena occupazione” e il “progresso sociale”.
Per giunta, Lei –
analogamente a quasi tutti gli economisti, di qualunque orientamento - ignora
che a implementare il grosso delle manovre correttive ed a causare la
recessione, costretto dalla Commissione e dalla BCE (v. la famosa, irrituale, abnorme
lettera del 5.8.2011, con prescrizioni dettagliate in contropartita
dell’acquisto di titoli di Stato per raffreddare lo spread, ma del tutto insufficienti), è stato il Governo Berlusconi,
che ha dovuto varare in poco più di un anno manovre per ben 267 mld [rectius: 209 mld, ndr] cumulati per
il triennio o quadriennio successivo (ma le misure strutturali vigono tuttora),
e non Monti, che ne ha varato per “appena” 63 mld cumulati, non capendo appieno,
quindi, né le responsabilità né i nessi causali.
Spero di esserLe
stato utile.
Cordiali saluti,
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