mercoledì 19 settembre 2018

Lettera alla Segretaria generale Susanna Camusso sulle sue notizie false sulle pensioni





Pubblico la lettera che ho inviato due giorni fa alla Segretaria generale della CGIL Susanna Camusso, dopo aver letto la sua dichiarazione in cui attribuisce erroneamente alla riforma Fornero l’allungamento dell’età di pensionamento di vecchiaia a 67 anni. Ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta.

Lettera alla Segretaria generale Susanna Camusso sulle sue notizie false sulle pensioni.
Da:  v
17/9/2018 12:35
A:  segreteria.camusso@cgil.it   Copia  redazione.internet@ansa.it   e altri 48+150

ALLA SEGRETARIA GENERALE SIGNORA SUSANNA CAMUSSO
pc MEDIA, SINDACATI

Egr. Signora Segretaria generale Camusso,
Traggo dall’articolo di Repubblica di ieri “Manovra, Salvini e Di Maio affilano le armi. Brambilla contro le pensioni minime a 780 euro: "Spacchiamo il sistema"” http://www.repubblica.it/economia/2018/09/16/news/manovra_brambilla_contro_le_pensioni_minime_a_780_euro_spacchiamo_il_sistema_-206622328/ :
Insiste Camusso: "L'annuncio di quota cento, un giorno a 62 anni, un giorno a 64: numeri al lotto", la possibile riforma "messa come la sta mettendo il governo riguarda una piccola parte, fabbriche del Nord, e una parte della pubblica amministrazione. Ma per un lavoratore edile, per esempio, resta l'impianto della Fornero: deve restare fino a 67 anni sulle impalcature. Se vuoi eliminare delle ingiustizie non lo puoi fare solo per una parte perché la rappresenti elettoralmente. Vuol dire corporativizzare la riforma".
Le segnalo per l’ennesima volta (visti i Suoi reiterati errori in materia pensionistica, ho telefonato tempo fa al Suo ufficio e mi sono accertato che la Sua segretaria finalmente stampasse e Le trasmettesse le mie email) che l’età di pensionamento di vecchiaia a 67 anni l'ha decisa la riforma SACCONI (DL 78/2010, L. 122/2010, art. 12 + DL 98/2011, L. 111/2011 + DL 138/2011, L. 148/2011), contro la quale la CGIL fece due scioperi generali, e NON la riforma Fornero (DL 201/2011, L. 214/2011, art. 24), contro la quale la CGIL non ha fatto nessuno sciopero, ma solo rivolto critiche spesso in gran parte infondate, poiché la scambia – come si vede anche in questo caso – con la ben più severa riforma SACCONI. E questo purtroppo è avvenuto non soltanto per bocca Sua, Segretaria Generale Camusso, ma anche di altri dirigenti della CGIL, come ad esempio l’ex segretario generale della FIOM, Maurizio Landini,[1] e l’attuale Segretario generale dello SPI-CGIL, Ivan Pedretti, che per soprammercato, nel suo blog su Huffington Post, censura o fa censurare o consente di censurare i commenti scomodi[2]).
E, infine, non ometto certamente di citare anche gli altri due Segretari generali della CISL, Annamaria Furlan, e della UIL, Carmelo Barbagallo, che, obliterando sistematicamente SACCONI e dando tutte le colpe a Fornero, almeno dimostrano una sorta di coerenza (si fa per dire), poiché i Segretari generali dell’epoca, Bonanni e Angeletti, furono “complici” dell’allora ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi nella stesura della sua severissima riforma delle pensioni.
Dispiace molto e sorprende sinceramente che anche voi della CGIL e voi sindacalisti, quasi tutti, abbiate contribuito e contribuiate ad alimentare una vulgata sulle riforme delle pensioni SACCONI, obliterandola, e soprattutto Fornero, attribuendole tutto, che ha fatto in Italia (quasi) 60 milioni di vittime, oltre all'estero (inclusi OCSE e FMI).

[1] Lettera n. 6 a Maurizio Landini sulle pensioni, e su chi ha deciso l’adeguamento automatico dell’età di pensionamento

Cordiali saluti,
V.

Allego:
Susanna Camusso -  Fu Maroni ad agganciare età pensionabile e aspettativa di vita?
Pubblicato:28.11.2017 


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