Un
anno fa mi sono espresso così sul conto di Jeroen Dijsselbloem: il “presidente olandese
dell’Eurogruppo, il nevrotico e inesperto sedicente socialista Dijsselbloem,
mero strumento del duo massonico reazionario Merkel-Schaeuble”.[1]
Egli non perde occasione per contrastare
tutte le decisioni dell’Italia, allineandosi fedelmente alla posizione della
Germania.
Lo ha fatto quando l’Italia, che è uno
dei pochissimi Paesi dei 19 dell’Eurozona, a rispettare il limite del 3% del
rapporto deficit/Pil e viene da quasi 7 anni di recessione per colpa dell’austerità
imposta dalla Commissione europea per conto della Germania, ha chiesto la “flessibilità”
(cioè di aumentare il deficit) di qualche decimale di punto, che è un semplice
palliativo poiché servirebbe ben altro: uno shock di una cinquantina di
miliardi.[2]
Lo ha fatto quando si è trattato di aiutare
le banche italiane, che non ebbero bisogno di essere salvate all’inizio della
crisi economica, mentre ora sono oberate di sofferenze per centinaia di
miliardi causate dal prolungamento della crisi economica, perché lo vieta la
recente normativa del bail-in, che ha
innovato le regole che permisero alle banche soprattutto tedesche, ma anche
francesi, belghe, olandesi, spagnole, ecc. di essere salvate con centinaia di
miliardi di soldi pubblici.[3]
Lo ha fatto quando ha condiviso la posizione
della Germania che si è opposta all'assicurazione
europea dei depositi, che rientra nell’accordo già
sottoscritto e implementato dell’unione
bancaria, ma che ora viene condizionata alla riduzione dei rischi bancari, che
secondo i Tedeschi sarebbero legati ai troppi titoli di Stato in portafoglio
alle banche, in particolare italiane, titoli che avrebbero un rischio maggiore
dei derivati, di cui sono strapiene le banche tedesche.[4]
Lo ha fatto oggi quando ha frenato sulla
trattativa in corso tra l’Italia e la Commissione europea per avere il via
libera a un intervento con garanzia pubblica per puntellare il capitale di Mps.[5]
In teoria, parrebbe un comportamento davvero
strano se si considerasse la sola appartenenza di Dijsselbloem al PSE, lo
stesso gruppo del quale fa parte il PD renziano; lo appare un po’ meno se si
valutano tre altri elementi: il primo, il complesso di superiorità di un
olandese rispetto agli Italiani e in generale i mediterranei;[6] il secondo, il conflitto d’interessi
nell’ambito del sistema Euro tra il blocco centro-europeo (Paesi creditori) e i
Pigs (Paesi debitori); e terzo, l’appartenenza di Jeroen Dijsselbloem alla
Massoneria neoaristocratica (se non reazionaria).[7]
Note
[1] UE, classifica (personale) dei mediocri
[2] UE “FRENA” L’ITALIA SULLA FLESSIBILITA’
07 gennaio 2016
21.35 Dijsselbloem richiama l’Italia sulla flessibilità dei conti pubblici
prevista dal patto di Stabilità per l’euro. “La flessibilità è un margine, si
può usare una volta sola. Non si può esagegare”, dice il presidente dell’Eurogruppo
e dell’Ecofin. L’Italia “ha chiesto varie flessibilità, per le riforme
istituzionali, per gli investimenti, per i migranti, dipende dalla commissione
UE”, che deciderà sulla questione. “L’unica cosa che posso dire è: non
spingiamo”.
[3] Crisi banche, il Pd guida l'assalto al bail
in
Giuseppe Falci,
L'Huffington Post
Pubblicato:14/02/2016
20:51 CETAggiornato: 14/02/2016 20:51 CET
Giunta la notizia a Bruxelles il presidente dell’Eurogruppo
Dijsselbloem si è infuriato: “Un ritorno al passato sarebbe la cosa peggiore”.
[4] ECONOMIA
Banche: Dijsselbloem
spalleggia Schaeuble, frena su sistema unico depositi -2-
14-01-2016
19:34 (Il Sole 24 Ore
Radiocor) - Bruxelles, 14 gen - Il ministro delle finanze olandesi (che si
trova a guidare nei prossimi sei mesi anche l'Ecofin) ha fatto un lungo
ragionamento quando gli e' stato chiesto di commentare l'opinione del ministro
Pier Carlo Padoan sulla posizione tedesca ("E' molto lontana da cio' che
e' utile per l'Europa"). Dijsselbloem ha citato il caso del 'manuale
unico' bancario: "Ci sono tante pagine bianche che dobbiamo riempire,
dobbiamo essere d'accordo su che cosa intendiamo per qualita' di capitale delle
banche, su che cosa sono i rischi bancari iscritti nei bilanci, sulle
discrezionalita' della legislazione nazionale che vanno superate: la presidenza
olandese della Ue e' molto impegnata, questo e' il lavoro da fare, non possiamo
parlare di rischi da condividere senza parlare di rischi da ridurre".
Dijsselbloem non ha citato una delle questioni centrali che fa parte della
discussione e delle richieste tedesche: la riduzione dell'esposizione delle
banche verso il debito sovrano nazionale. Si tratta di un principio sul quale
tutti magari concordano in linea generale, ma e' una questione spinosissima. Da
un lato la riduzione dell'esposizione al debito sovrano nazionale va nella
direzione dello sganciamento (relativo) dei rischi bancari dai rischi sovrani,
appunto. Dall'altro lato, le banche di un paese (in Italia quanto in Germania,
Francia e altri paesi chiave della zona euro) sono grandi acquirenti di titoli
del debito pubblico. Il presidente dell'Eurogruppo ha rivendicato il fatto che
la filosofia dell'unione bancaria si fonda sull'accoppiamento riduzione dei
rischi-condivisione dei rischi. Di solito gli esponenti europei sono restii a
riferire pubblicamente delle posizioni di dissenso degli Stati membri. Questa
volta Dijsselbloem ha fatto un'eccezione affermando: "Non e' un segreto
che la Germania e' molto critica sul fatto di parlare adesso di un sistema
unico europeo di garanzia dei depositi, mentre altri paesi non vogliono parlare
di riduzione del rischio" (nel contesto della discussione
sull'assicurazione europea dei depositi). Antonio Pollio Salimbeni Aps-y-
(RADIOCOR) 14-01-16 19:34:37 (0551) 5
[5] Banche scommettono sul governo, ma Dijsselbloem frena. Si sgonfia il
rimbalzo delle Borse
di GIULIANO BALESTRERI
07 luglio 2016
[6] La supposta
superiorità e l’arroganza degli Europei del Centro-Nord
[7] Traggo dal libro “Massoni”
di Gioele Magaldi: “Jeroen Dijsselbloem (classe 1966, politico, affiliato alla «Compass Star-Rose/Rosa Stella Ventorum» e alla «Three
Eyes»”, due superlogge reazionarie, in
particolare la potentissima rockefeller-kissingeriana seconda.
Post collegato:
UE, dirigenti illuminati
o massoni reazionari?
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