"Schiavitù"
nell'editoria, battibecco tra Renzi e Iacopino
29 dicembre 2015
Il
mio giudizio su Renzi è basato non sul pregiudizio ma sull'analisi dei fatti,
delle scelte concrete. Ci sono luci ed ombre, queste ultime purtroppo
obliterate da una narrazione mendace. Francamente questo non è accettabile.
Come personalmente trovo inquietante
l'inattesa per me idiosincrasia - similberlusconiana - di Renzi alle critiche.
Crea un ambiente favorevole acché qualche servo zelante escluda Fiorella Mannoia dal
concertone di Capodanno a Roma.
E diffonde un vago sentore di incipiente
regime autocratico, foriero, se non di guai, di atmosfera plumbea.
Secondo me, Renzi ha sulle palle non i
giornalisti ma i giornali, soprattutto perché, volenti o nolenti, veicolano le
accuse debordanti contro di lui dei numerosi oppositori, sia quelli
istituzionali (Grillo, Salvini e compagnia bella), sia i tanti cittadini che lo
riempiono quotidianamente di contumelie ed epiteti scorticanti.
Similmente a Berlusconi che voleva
strozzare gli autori che scrivevano di mafia, ma in realtà voleva strozzare
i mafiosi che lo tenevano sotto ricatto, Renzi dice che vorrebbe chiudere
l'Ordine dei giornalisti, ma in realtà vorrebbe eliminare i giornali, che
direttamente o indirettamente parlano male di lui.
Post collegato:
Berlusconi-Renzi,
interpretazione psicologica di un incontro scandaloso
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2684132.html
oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/04/berlusconi-renzi-interpretazione.html
http://vincesko.blogspot.com/2015/04/berlusconi-renzi-interpretazione.html
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