L’eliminazione dell’IMU e della TASI sulla prima
casa, per tutti senza distinzione di reddito, preannunciata da Renzi[1] è una decisione pessima, degna di un
demagogo amorale come Berlusconi, il quale prima, nel 2008 (DL 93/2008), per ragioni
elettorali abolì l’ICI sui ricchi[2]
(a tutti gli altri aveva già provveduto Prodi), poi, nel 2013, per tener di
nuovo fede ad una promessa elettorale che gli aveva fatto guadagnare consensi
nell’ultimo scorcio di campagna elettorale, costrinse Letta[3] ad abolire l’IMU sulla casa principale, reintrodotta da Monti
con la manovra cosiddetta salva-Italia (DL 201/2011), arrecando al bilancio
dello Stato un buco di 4 miliardi.
Il quale Monti ha perciò buon gioco ora nel proclamarsi
più a sinistra del PD e di rinfacciargli di togliere, appena al governo, le
rare forme di imposta patrimoniale.[4]
In
effetti, come rilevato anche da Bersani,[5]
la scelta di ridurre le tasse è giusta, ma va fatto tenendo conto di un
criterio di equità (quelli in affitto stanno molto peggio, ma quasi nessuno se
ne preoccupa), di progressività (art. 53 Cost.) e di certezza del gettito (l’IMU è
difficilmente evadibile), nonché considerandone gli effetti sulla domanda
aggregata e la crescita economica (sarebbe meglio dare i 4 miliardi ai senza
reddito).
L’abolizione
dell’IMU, invece, come avvenne per l’ICI, da una parte è un regalo per i
ricchi, da un’altra è un ristoro piccolo per la gran parte dei contribuenti,[6] dall’altra ancora toglie risorse
preziose che potrebbero – anzi dovrebbero – essere destinate all’housing sociale (voce estremamente carente
in Italia) e servire per finanziare sia un corposo piano pluriennale di alloggi
pubblici di qualità, sia il potenziamento dei sussidi all’affitto.
Nonostante
questi gravi difetti, l’opposizione della minoranza PD e le critiche dell’UE,
della Corte dei Conti, di Banca d’Italia e di altri,[7] lo spregiudicato
e sempre più destrorso Renzi non demorde e conferma che varerà
tale misura, con l’avallo sorprendente del ministro dell’Economia Padoan, che
era invece contrarissimo quando faceva il funzionario OCSE.
Per
parte mia, non potrò punire il PD elettoralmente, poiché questo l’ho già deciso
e fatto quando improvvidamente abolì l’IMU.
[1] Renzi: "Dal 2016 via tassa
prima casa, riduzione fisco mai vista"
Il segretario all'assemblea del Partito
democratico lancia un messaggio: "Non siamo partito delle tasse". E
fa il bilancio: "Quello che abbiamo fatto in sette mesi è degno di onore e
orgoglio perché ha consentito al Paese di ripartire".
18 luglio 2015
[2] Analisi QQ/2/Abolizione dell‘ICI
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2558596.html oppure http://vincesko.blogspot.it/2015/03/analisi-quali-quantitativa2-abolizione_19.html
[3] Letta,
Epifani e Saccomanni, un trio di calabrache
[4] Mario Monti: «Io ero più a sinistra di
Renzi»
L'ex premier
ospite a In Onda: «Ho messo più tasse sulla proprietà di lui e di Letta»
03 settembre
2015
[5] Fisco, Bersani: "Giusto
ridurre tasse, ma non come la destra"
L'ex segretario Pd: "Sacrosanto ridurre il carico fiscale, bisogna
discuterne sul serio". E invita a leggere l'intervista di Visco su Repubblica nel quale l'ex ministro attacca il premier. Il
plauso di Squinzi alla proposta del premier: "Va nella giusta
direzione"
20 luglio 2015
[6] Cgia:
con l'abolizione Tasi risparmio di 204 euro, ma per i ricchi sono 2000
I conti dell'Associazione di Mestre sulla proposta del governo di abolire
le imposte sulla prima casa: per i possessori di case di tipo economico il
risparmio sarà di 130 euro, ma chi ha un castello ne risparmierà 2.280
02 settembre
2015
[7] Il taglio della Tasi è un favore ai ricchi. Contrari Ue, Bankitalia e
Corte dei Conti
Il governo tira dritto sull'abolizione delle imposte sulla casa, nonostante
lo scetticismo di Bruxelles. A beneficiare della sforbiciata sarebbero solo i
più ricchi. Già la Corte dei Conti e Bankitalia hanno sottolineato la priorità
di tagliare le tasse sul lavoro e sulle imprese, che in Italia pesano più che
in ogni altro Stato Ue
di GIULIANO BALESTRERI
e RAFFAELE RICCIARDI
03 settembre
2015
Nomisma boccia il taglio della Tasi: "Favorisce i
più ricchi"
L'Osservatorio sul mercato immobiliare si allinea alla Corte dei Conti,
Bankitalia e Unione europea nella critica alla manovra del governo Renzi per
cancellare l'imposta sulle case: "Non redistribuisce il carico fiscale nel
senso di una maggiore equità"
05 settembre
2015
Post e articolo collegati:
12 (e più)
motivi contro l’abolizione dell’IMU sulla prima casa, nessuno a favore
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2781756.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/06/12-e-piu-motivi-contro-labolizione.html
Abolizione
IMU-TASI, l’allievo Renzi ha superato il maestro Berlusconi
http://vincesko.blogspot.com/2015/10/abolizione-imu-tasi-lallievo-renzi-ha.htmlCamusso contro il governo su pensioni, esodati e taglio Tasi
10 settembre
2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/09/10/news/camusso_pensioni_esodati_tasse_casa-122568610/
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Tra l'altro incredibilmente abolirà anche l'imposta sulle case di lusso, cosa mai fatta e nemmeno tentata da Berlusconi. Il gettito oggi è basso ma con modifiche mirate (a livello catastale) poteva diventare una patrimoniale interessante per la grande ricchezza immobiliare.
RispondiEliminaPersonalmente avrei introdotto una detrazione unica come fece Prodi, dato che il riferimento al reddito o al patrimonio è troppo macchinoso.
Sull'IMU anche Monti, quando annunciò a grandi linee il proprio programma elettorale, dichiarò la necessità di una riduzione complessiva.
Al di là delle dichiarazioni verbali fatte per contrastare la demagogia berlusconiana, il programma elettorale di Monti ("Agenda Monti") non fece alcuna menzione della riduzione dell'IMU, anzi contenne una proposta di imposta patrimoniale sui grandi patrimoni. Ne riporto i passi che mi colpirono di più, riguardanti: appunto, l'imposta patrimoniale, nonché il reddito minimo garantito e l'occupazione femminile, anche perché su questi tre temi avevo già ed ho scritto poi vari post nel mio blog e commenti a favore (purtroppo, il testo originale dell'Agenda Monti non è più reperibile poiché il sito di Scelta Civica non è più attivo):
EliminaCAMBIARE L’ITALIA, RIFORMARE L’EUROPA
UN’AGENDA PER UN IMPEGNO COMUNE
PRIMO CONTRIBUTO AD UNA RIFLESSIONE APERTA
Mario Monti
QUESTIONE FEMMINILE
“Le donne nella Società e nell’economia italiana
Il ruolo delle donne nella vita economica e sociale italiana merita una riflessione a parte.
L’Italia non potrà dispiegare il proprio potenziale di sviluppo economico se non riuscirà a valorizzare maggiormente le donne. Come ha stimato la Banca d’Italia, se raggiungessimo il traguardo fissato dal Trattato di Lisbona – un’occupazione femminile al 60 per cento --‐ il nostro Prodotto interno lordo aumenterebbe del 7%”.
REDDITO DI CITTADINANZA
“Reddito di sostentamento minimo, condizionato alla partecipazione a misure di formazione e di inserimento professionale”.
IMPOSTA PATRIMONIALE
“Per la prossima legislatura occorre un impegno, non appena le condizioni generali lo consentiranno, a ridurre il prelievo fiscale complessivo, dando la precedenza alla riduzione del carico fiscale gravante su lavoro e impresa. Questa va comunque perseguita anche trasferendo il carico corrispondente su grandi patrimoni e sui consumi che non impattano sui più deboli e sul ceto medio. Servono meccanismi di Misurazione della Ricchezza oggettivi e tali da non causare fughe di capitali. In questo modo il fisco diventa strumento per perseguire anche obiettivi di maggiore equità nella distribuzione del peso dell’aggiustamento”.
http://download.repubblica.it/pdf/2012/politica/agendamonti.pdf
Grazie del commento.
Agenda Monti
EliminaSì, fece una dichiarazione sull'Imu da ridurre complessivamente ma senza poi riprendere il tema nel programma politico.
RispondiEliminaProbabilmente aveva in mente un intervento complessivo sul patrimonio (case e titoli), oggi frammentato e scarsamente progressivo.
Renzi sembra essere rinsavito e perlomeno ha reintrodotto l'imposta sugli immobili di lusso, che è comunque una riedizione dell'intervento berlusconiano.
Male sul contante, ancor peggio della Tasi.