Ho
riesumato la mia vecchia classifica de “Il più ‘stupido’ d’Italia” in onore di
Mario Seminerio, titolare del blog “Phastidio”.
La
banca tedesca Deutsche Bank, una delle più grandi banche del mondo, è stata
messa sotto accusa dalla piccola Procura di Trani (cfr. http://www.repubblica.it/economia/2016/05/06/news/procura_trani_indaga_su_deutsche_bank_per_manipolazione_mercato-139189526/) per le vendite, e le comunicazioni connesse, dei
BTP italiani nel primo semestre del 2011: l’ipotesi accusatoria è di
manipolazione del mercato. Rammento che secondo molti analisti la vendita dei
titoli di Stato italiani da parte della grossa banca tedesca innescarono l’attacco
speculativo dei mercati finanziari all’Italia nel 2011, con una crescita
esponenziale dello spread tra i BTP e
i Bund tedeschi e il conseguente pericolo concreto di default, che resero necessario il varo in pochissimi mesi di
manovre correttive pesantissime e provocarono la caduta del governo Berlusconi,
sostituito dal governo Monti.
Questa notizia è stata commentata con la
solita spocchia dal noto sito Phastidio.net, che critica la piccola Procura di
Trani e assolve la Deutsche Bank:
Delitto di lesa sovranità Pubblicato il 6 maggio 2016
Il titolare di Phastidio, Mario
Seminerio, andrebbe benissimo al terzo posto nella
mia personale classifica di qualche anno fa de "Il più ‘stupido’
d'Italia" (“stupidi” ad honorem, De Mita, Pannella e Cossiga): quelli che
ne sanno sempre una più intelligente degli altri, che vedeva fissi, al 1°
posto, Antonio Martino ed, al secondo, Giuliano Amato; il 3° posto era
variabile ed è stato via via occupato da: Giuseppe Gargani, Tremonti,
Capezzone, ecc.
Traggo soltanto un punto
del suo articolo, quello a mio avviso più importante, ed anche illuminante del
modo di argomentare di Seminerio, l'acquisto di titoli di Stato italiani da
parte della BCE nel 2011, ma ce ne sarebbero anche altri da commentare:
Citazione: “C’era un compratore “pesante”, a dire il vero, ed era la
Bce con il suo Securities
Markets Program (SMP):
gli acquisti alla fine sarebbero ammontati a 110 miliardi di euro, rimasti in portafoglio
all’Eurotower”.
La
BCE (Trichet), nell’ambito del Securities Market Programme (SMP) volto a
raffreddare le tensioni sui titoli pubblici, acquistò, nel 2010, titoli di
Stato greci, irlandesi e portoghesi; da agosto 2011 a gennaio 2012, titoli
italiani e spagnoli (poco più di 200 mld, che sono ancora in portafoglio alla
BCE). Ecco i dati:
Paese…………Valore
nominale …...Valore di libro ….Scadenza
……………………..(mld)
……………. (mld) …………(anni)
Irlanda………………..14,2
…………… 13,6……….........4,6
Grecia……………......33,9
…………......30.8.……………3,6
Spagna
………………44,3 ……………..43,7 …………....4,1
Italia………………..102,8
……….…….99,0 …………....4,5
Portogallo……………22,8
………….….21,6 ………..…..3,9
Totale ……………...218,0 …….....…...208,7 …………....4,3
Quindi, gli acquisti da parte della BCE
sono avvenuti molto dopo le vendite di Deutsche Bank, a partire da agosto 2011 (esattamente
il 22 agosto, vedi articolo di Antonio Forte) e solo dopo il varo da parte del
governo italiano della seconda di altre due manovre correttive pesantissime per 80+60 mld (DL
98 del 6/7/2011 e DL 138 del 13/8/2011), varate dal governo Berlusconi-Tremonti
nell’arco di appena 40 giorni, dopo quella pesantissima del 2010 di 62 mld
cumulati (DL 78 del 31.5.2010). Rammento che la
famosa lettera-diktat della BCE al governo italiano è del 5.8.2011;[*] lettera
che chiedeva pesanti e urgenti interventi al governo italiano proprio per
calmare i mercati finanziari; se non ci fosse stata la lettera-diktat, si
sarebbe anche potuto pensare ad un “fisiologico” uso degli SMP; essendoci
stata la lettera-diktat, si potrebbe invece concludere: se non è ricatto (o
“complotto”, come afferma FI[**]) questo, poco ci manca.
[*]
Lettera BCE
http://www.corriere.it/economia/11_settembre_29/trichet_draghi_italiano_405e2be2-ea59-11e0-ae06-4da866778017.shtml
http://www.corriere.it/economia/11_settembre_29/trichet_draghi_italiano_405e2be2-ea59-11e0-ae06-4da866778017.shtml
[**]
Analisi parziale del complotto contro
Berlusconi
Post scriptum:
Antefatto
Due
anni fa ci fu questa polemica tra Mario Seminerio e Carlo Clericetti:
Mario Seminerio
May
22, 2014
Bundesbank ed aste tedesche,
replica di Carlo Clericetti
May 29, 2014
Purtroppo
non potetti postare nel sito Phastidio, dove non sono consentiti i commenti
(ahi ahi ahi), questo mio commento:
Nel
post originario:
1) “In Germania è prassi che l’agenzia federale
preposta al collocamento del debito pubblico (la Finanzagentur) trattenga presso di sé parte del controvalore
di un’asta. (http://www.deutsche-finanzagentur.de/en/institutional/secondary-market/secondary-market-activities-finance-agency/) Tale controvalore è stato dal 2005
mediamente pari al 20% della singola emissione. Abbastanza per dire che si
tratta di caratteristica strutturale del sistema tedesco di classamento del
debito pubblico”.
Questa
non è un’esimente. All’opposto, c’è l’aggravante della continuazione.
Nella
replica:
2) “dire che le banche centrali “possono manovrare le
condizioni di liquidità in modo da facilitare il collocamento dei titoli” è esattamente equivalente a suggerire che il secondario è
manipolabile, spiacente per la sua sottigliezza”.
Balla!
Manipolare (Diz. Treccani):
b. Adattare, volgere in senso favorevole a sé stessi, mediante imbrogli e
intrighi, allo scopo di ottenere vantaggi personali: m. i fatti, le
notizie; m. l’informazione;m. i risultati delle
elezioni. Con uso meno proprio, m. le masse, m. le
coscienze, manovrarle abilmente, agire su di esse soprattutto col
presentare la verità, i fatti, le notizie in modo conforme ai proprî interessi.
c. non com. Ordire, macchinare: m. una truffa, un imbroglio.
http://www.treccani.it/vocabolario/manipolare2/
c. non com. Ordire, macchinare: m. una truffa, un imbroglio.
http://www.treccani.it/vocabolario/manipolare2/
3) “è molto poco realistico sostenere o
suggerire che questa attività condizioni il trend sottostante dei rendimenti di
mercato”.
Semi-balla!
Che equivale sempre a una balla intera. E allora perché lo fa? Ha tempo da
perdere?
4) “che senso ha citare l’Economist,
dicendo che “se n’è occupato in passato”, e scordarsi di linkare il pezzo?”
Peccato veniale, il passo dell’articolo era
citato per esteso nel post “L’eccezione
tedesca nel collocamento dei titoli di stato” di Manfredi
De Leo - 07 dicembre 2011 http://www.economiaepolitica.it/index.php/europa-e-mondo/leccezione-tedesca-nel-collocamento-dei-titoli-di-stato/
linkato nel post di Clericetti.
5) “Certo, come no. Capita, peccato e pazienza
(tanta)”.
Brutto indizio. Non si scopra troppo…
6) “E’ vero che, alla fine, tutto si risolve in
una partita di giro in cui la banca centrale gira i proventi al Tesoro
nazionale”.
Quindi, in sostanza, la “monetizzazione” c’è,
in particolare se la Banca centrale ricompra i titoli alla scadenza.
7) “E comunque tenga presente che, prima dello
sputtanamento, viene sempre l’autosputtanamento”.
Brutto indizio… Appunto…
Appendice
domenicobasile 8 maggio 2016 alle 14:57
@Vincesko
La questione della Buba è complicata e non sono certo di aver capito
tutto.
La polemica era scoppiata già nel 2011 quando gli investitori autorizzati
cominciarono a trascurare le aste tedesche lasciando nelle mani della
Finanzagentur quote rilevanti di inoptato che la Buba pre-optava per rivenderle
successivamente sul mercato secondario.
Ovvio che tale pratica (anche se iscritta da lunga data nelle abitudini della Banca) costituiva una violazione palese delle nuove regole in seno all'eurozona.
Infatti, il trattato di Lisbona (2007) aveva definito nell'articolo 123 i vincoli ed i limiti d'azione delle Bcn e della stessa BCE sul mercato primario.
Il "sotterfugio" (comunque inaccettabile) veniva dal fatto che
- la Bundesbank agiva come primary dealer (una specie di agente privilegiato di collocamento) per ripiazzare l'invenduto in piccole quote presso investitori che non avevano partecipato all'asta.
- questa tecnica permetteva al governo di non registrare perdite dirette sul Conto dello Stato e di trasferirle nei conti della Buba che ovviamente rivendeva i titoli a sconto rispetto ai prezzi di mercato.
Secondo me, dato lo sgangherato sistema bancario tedesco, si trattava di un espediente (ancora più criticabile) per contribuire al rafforzamento patrimoniale delle Landerbanks e delle Casse di risparmio, cedendo loro quote dell'inoptato a prezzi vantaggiosi.
Una maniera elegante di ricapitalizzarle in barba alle regole ed allo spirito dei trattati in vigore...
Ovvio che tale pratica (anche se iscritta da lunga data nelle abitudini della Banca) costituiva una violazione palese delle nuove regole in seno all'eurozona.
Infatti, il trattato di Lisbona (2007) aveva definito nell'articolo 123 i vincoli ed i limiti d'azione delle Bcn e della stessa BCE sul mercato primario.
Il "sotterfugio" (comunque inaccettabile) veniva dal fatto che
- la Bundesbank agiva come primary dealer (una specie di agente privilegiato di collocamento) per ripiazzare l'invenduto in piccole quote presso investitori che non avevano partecipato all'asta.
- questa tecnica permetteva al governo di non registrare perdite dirette sul Conto dello Stato e di trasferirle nei conti della Buba che ovviamente rivendeva i titoli a sconto rispetto ai prezzi di mercato.
Secondo me, dato lo sgangherato sistema bancario tedesco, si trattava di un espediente (ancora più criticabile) per contribuire al rafforzamento patrimoniale delle Landerbanks e delle Casse di risparmio, cedendo loro quote dell'inoptato a prezzi vantaggiosi.
Una maniera elegante di ricapitalizzarle in barba alle regole ed allo spirito dei trattati in vigore...
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Riporto un mio
precedente commento esplicativo sul tema, pubblicato nel blog di Carlo
Clericetti su Repubblica.it:
Ad
integrazione del mio commento precedente, allego un altro mio precedente
commento nel blog di Carlo Clericetti sul tema del declassamento dell’Italia da
parte delle società di rating, con La storia
dei rating sull'Italia dal 1995 al 2011:
**********
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