lunedì 15 luglio 2024

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/6

 



Questo è il mio sesto commento sull’autonomia differenziata sul Quotidiano del Sud.
 
Rispunta la secessione dei ricchi. Ma ora i paletti sono invalicabili
Torna l’autonomia differenziata con la strana alleanza fra sinistra emiliana e leghisti lombardo-veneti
PIETRO MASSIMO BUSETTA | 10 SET. 2020 08:51 |  1 commento
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/le-due-italie/2020/09/10/rispunta-la-secessione-dei-ricchi-ma-ora-i-paletti-sono-invalicabili/

 

RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE

Posso sbagliarmi, ma credo di essere stato il primo (cfr. https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/le-due-italie/economia/2020/09/02/lo-scippo-al-sud-non-si-ferma-piu-dirottati-al-nord-altri-645-miliardi/) a segnalare qua, dopo aver letto un articolo dell'ex presidente della Corte Cost. Cesare Mirabelli, l'incostituzionalità del riparto delle risorse alle Regioni in base alla spesa storica.

Ho anche, però, invitato il Quotidiano del Sud a sollecitare i presidenti delle Regioni del Sud affinché promuovano un ricorso alla Corte Cost.

Purtroppo, anziché un'opposizione alla autonomia differenziata, una iattura per uno Stato giovane come l'Italia e un sicuro danno al Sud, c'è stata una improvvida corsa a rivendicarla anch'essi, in primis da parte del presidente della Campania De Luca. Per tacere dell'ineffabile presidente della Regione siciliana Musumeci.

In ogni caso, non sono un esperto, ma ritengo che, anche dopo l'approvazione di una legge ordinaria che attribuisca, a fronte di maggiori compiti, una quota maggiore del gettito fiscale alle Regioni del Nord nell'ambito dell'autonomia differenziata, l'incostituzionalità del riparto delle risorse su base storica permanga; e che tale autonomia differenziata, pur prevista dalla Costituzione, confligga in parte con l'art. 119 Cost.[1]

Rinnovo, pertanto, l'invito al Quotidiano del Sud a organizzare una tavola rotonda con i presidenti delle Regioni del Sud sul tema dell'accennata incostituzionalità, anche alla luce dell'eventuale approvazione dell'autonomia differenziata.

 

PS: Citazione: "i bronzi di Riace in una città sporchissima".

La sporcizia non è certamente una conseguenza dell'autonomia differenziata o del riparto sperequato delle risorse, ma è un fatto essenzialmente culturale-antropologico, e in tale ambito andrebbe affrontato e risolto.

È il principe di Salina che parla: «Rimasero [gli ufficiali inglesi, N.d.A.] estasiati dal panorama, della irruenza della luce; confessarono però che erano stati pietrificati osservando lo squallore, la vetustà, il sudiciume delle strade di accesso. […] Vengono [i garibaldini, N.d.A.] per insegnarci le buone creanze ma non lo potranno fare, perché noi siamo dèi. […] i Siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti.» (Giuseppe Tomasi di Lampedusa "Il Gattopardo").

______________________

[1] Articolo 119 I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, nel rispetto dell'equilibrio dei relativi bilanci, e concorrono ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione [53 c.2] e secondo i princìpi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio. La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante.

Le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite. Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. [...]

 

Articoli collegati:

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Cosa prevede davvero la legge sull’autonomia differenziata e perché è tanto controversa
13 luglio 2024
Rossana Arcano, Alessio Capacci, Giampaolo Galli
https://osservatoriocpi.unicatt.it/ocpi-pubblicazioni-cosa-prevede-davvero-la-legge-sull-autonomia-differenziata-e-perche-e-tanto-controversa

 

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AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/1
https://vincesko.blogspot.com/2024/06/autonomia-differenziata-e-ricorso-alla.html

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/2
https://vincesko.blogspot.com/2024/07/autonomia-differenziata-e-ricorso-alla.html

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/3
https://vincesko.blogspot.com/2024/07/questo-e-il-mio-terzo-commento.html

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/4
https://vincesko.blogspot.com/2024/07/autonomia-differenziata-e-ricorso-alla_3.html

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/5
https://vincesko.blogspot.com/2024/07/autonomia-differenziata-e-ricorso-alla_4.html


giovedì 4 luglio 2024

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/5

 




Questo è il mio quinto commento sull’autonomia differenziata sul Quotidiano del Sud.

Il Nord smascherato dai numeri certificati nega al Sud gli stessi diritti di cittadinanza
Provate a spiegare perché un bambino nato a Reggio Calabria debba avere meno servizi, meno tutele, meno possibilità di un coetaneo nato a Reggio Emilia
PIETRO MASSIMO BUSETTA | 09 SET. 2020 15:17 | 0
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/le-due-italie/economia/2020/09/09/sudismi-di-pietro-massimo-busetta-il-nord-smascherato-dai-numeri-certificati-nega-al-sud-gli-stessi-diritti-di-cittadinanza

 

1. Ricorso alla Corte Costituzionale

Il riparto delle risorse in base alla spesa storica, che penalizza il Sud a favore del Nord, è incostituzionale.

E' vano aspettarsi resipiscenza e solidarietà dalle Regioni del Nord, occorre usare la chiave potente della legge. In questo caso la violazione è duplice: la Costituzione (art. 119[1]) e la legge n. 42 del 2009 (Federalismo fiscale). Al Sud vanno date risorse addizionali, non tolta una parte di quelle ordinarie proporzionali alla popolazione (34%). Ribadisco che Il Quotidiano del Sud dovrebbe chiedere ai Presidenti delle Regioni meridionali di (i) alzare all'unisono la loro voce nelle sedi opportune contro la sperequazione Nord-Sud; e soprattutto (ii) promuovere un ricorso alla Corte Cost. contro le leggi che ripartiscono le risorse in base alla spesa storica, a nulla rilevando l'argomentazione del cosiddetto residuo fiscale, poiché il rapporto del cittadino col fisco, secondo Costituzione, è individuale, NON regionale.

2. Germania Est

Secondo la Banca d'Italia ("Mezzogiorno e politiche regionali"), alla Germania Est sono stati dati in 15 anni 1250-1500 mld. Secondo altri studi, al Sud, 145 mld in 40 anni. Ciò significa che in Germania Est sono stati spesi in 15 anni 10 volte tanto di quanto è stato speso in 40 anni per il Sud.

3. Spesa sociale

"In realtà se confrontiamo i diritti degli svedesi e degli italiani rispetto allo Stato sociale ci accorgiamo che in Svezia essi sono molto più ampi che in Italia."

Non solo in Svezia. Ma allora sarebbe peggio se eliminassimo, come hanno chiesto Il Quotidiano del Sud e l'autore dell'articolo in passato (https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/le-due-italie/2020/08/22/reddito-di-cittadinanza-grande-bluff-non-risolve-nulla-e-fa-male-al-sud/), il cosiddetto Reddito di cittadinanza (https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/le-due-italie/occupazione/2020/09/08/avviso-ai-navigator-che-flop-il-reddito-di-cittadinanza/).

____________________________ 

[1] Articolo 119 I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, nel rispetto dell'equilibrio dei relativi bilanci, e concorrono ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione [53 c.2] e secondo i princìpi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio. La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante.

Le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite. Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. [...]

 

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AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/1
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AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/4
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mercoledì 3 luglio 2024

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/4

 



Questo è il mio quarto commento sull’autonomia differenziata sul Quotidiano del Sud.

NO A COMPROMESSI AL RIBASSO
Il progetto Paese non è compatibile con i mille progetti dei mille campanili
ROBERTO NAPOLETANO | 04 SET. 2020 22:07 | 5 commenti
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/gli-editoriali/economia/2020/09/04/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-no-a-compromessi-al-ribasso

Lo schema della ripartizione equa e della gestione delle risorse dovrebbe essere il seguente:

1. Spesa ordinaria, in proporzione alla popolazione (20,5 milioni su 60,4), quindi la quota del Sud è del 34%;

2. Spesa straordinaria, in misura più che proporzionale, quindi potrebbe essere applicato il criterio Ciampi del 45% al Sud e del 55% al Centro-Nord;

3. Recovery Fund, 60% al Sud e 40% al Centro-Nord;

4. Nel contempo, è indispensabile por mano all'inefficienza amministrativa dei fondi da parte delle Regioni del Sud, centralizzando la spesa, gemellando Regioni del Sud con Regioni del Nord e coinvolgendo la BEI e altre competenze d'eccellenza.

PS: Nel frattempo, occorrerebbe lavorare sul ricorso alla Corte Cost. contro il riparto in base alla spesa storica. 

Domenico Flagiello  Vincesko • 37 minuti fa
Se per gemellaggio si intende che le regioni del nord dividono le risorse quadruple finora percepite in più, atteggiandosi a bravi gestori, con il Sud che si è dovuto arrangiare, passando pure per sprecone, allora è un’ottima idea. Così chi ha gestito il sistema con poche risorse può insegnare qualcosa a chi ha beneficiato di un portafoglio debordante!
Le inefficienze non le vuole nessuno, ma forse è il caso di smetterla di fare la paternale alle regioni del Sud, laddove è emerso che le regioni del Nord hanno goduto per decenni di entità enormi di risorse da gestire....così siamo tutti capaci!
P.S. Forse se c’è un ricorso alla Corte Costituzionale occorre domandarsi le ragioni dello stesso, le violazioni (presumo dell’art.3 della Cost.) e chi ha beneficiato dello status quo, anziché preoccuparsi di esprimere il suo punto 4.

Vincesko 1. La centralizzazione della spesa per sopperire all’inefficienza amministrativa (conclamata, lo attestano tutte le statistiche) delle Regioni del Sud è sostenuta, ad esempio, dalla SVIMEZ, da Giorgio Ruffolo, da Isaia Sales, tutti meridionalisti a 24 carati.
2. Per gemellaggio, che è solo una mia proposta, intendo lo scambio virtuoso di buone pratiche amministrative e l’attuazione di forme di cogestione: per aumentare l’efficienza, l’emulazione, ed anche per togliere gli alibi ai nordisti. Al riguardo, ho sempre pensato (e scritto nel mio blog e altrove, al tempo del vescovo Bregantini) al gemellaggio tra la Calabria (quasi sempre ultima nelle classifiche) e il Trentino Alto Adige.
3. Quadrupla? Da quale fonte lo ricava? E’ falso che sia quadrupla o tripla o doppia. Se si parte da una bufala del genere, si può affermare qualunque fesseria per conservare l’esistente.
4. In base alla mia esperienza, la propensione alla conservazione dello status quo (cfr. “Il Gattopardo” e il “noi siamo dei, e quindi perfetti”, dei Siciliani) caratterizza tutti i meridionali che non hanno mai fatto un’esperienza di vita altrove e sono inclini irresistibilmente a difendere non soltanto le giuste cause ma anche l’indifendibile.
5. In altri miei commenti, ho spiegato che la Questione meridionale (anche se il mio amico Isaia Sales, che ha sempre vissuto al Sud, non è d’accordo, il che a mio avviso è molto significativo) non è solo un problema di risorse finanziarie, ma anche – e soprattutto – un problema culturale, in senso tecnico e antropologico.
PS: In altri miei commenti (questo è il primo https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/le-due-italie/economia/2020/09/02/lo-scippo-al-sud-non-si-ferma-piu-dirottati-al-nord-altri-645-miliardi/), ho spiegato che il ricorso alla Corte Cost. riguarda l’art. 119 Cost., la legge 42/2009 del federalismo fiscale e il riparto della spesa ordinaria in base alla spesa storica. 

Echissenefrega dei giudizi dei nordisti. Quando vissi per qualche anno a Milano, constatai che l'offesa peggiore di un settentrionale ad un meridionale era l'epiteto "terrone". A me divertiva e quando mi presentavo dicevo: "Sono un terrone". Il problema serio, invece, è che al giudizio negativo dei settentrionali fanno da pendant, da un lato, la bassa autostima dei meridionali e, dall'altro, la loro difesa anche dell'indifendibile.

 

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AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/1
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martedì 2 luglio 2024

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/3

 


Questo è il mio terzo commento sull’autonomia differenziata sul Quotidiano del Sud.

ULTIMA CHIAMATA PER L'ITALIA
ROBERTO NAPOLETANO | 03 SET. 2020 22:15 | 0
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/gli-editoriali/2020/09/03/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-ultima-chiamata-per-litalia/ 

Citazione: "questi egoismi incostituzionali impediscono la modernizzazione del Paese e condannano l’Italia intera al declino". Bravo!

Due giorni fa ho scritto: "La denuncia dello scippo da parte del Quotidiano del Sud è meritoria e opportuna, ma esprimo la speranza che vada oltre. Usando la chiave potente della legge. In questo caso la violazione è duplice: la Costituzione (art. 119) e la legge n. 42 del 2009. A mio avviso, il Quotidiano del Sud dovrebbe chiedere ai Presidenti delle Regioni meridionali di (i) alzare all'unisono la loro voce nelle sedi opportune contro la sperequazione; e soprattutto (ii) promuovere un ricorso alla Corte Cost. contro le leggi che ripartiscono le risorse in base alla spesa storica, a nulla rilevando l'argomentazione del cosiddetto residuo fiscale, poiché il rapporto del cittadino col fisco, secondo Costituzione, è individuale, NON regionale.".
Mi permetto, allora, di suggerire esplicitamente al direttore Napoletano di organizzare una tavola rotonda con i presidenti delle Regioni meridionali per discutere di come farlo al più presto.

Aggiungo che (i) in attesa dei LEP (campa cavallo...), il riparto della spesa ordinaria va fatto subito in proporzione alla popolazione, e quindi al Sud tocca il 34%; e (ii) per il Recovery Fund, tale percentuale va aumentata sensibilmente.

Ho ascoltato, su Radio Radicale, l'intera audizione di Dario Scannapieco: oltre alla competenza tecnica, mi ha colpito la sua conclamata "italianità", starei per dire patriottismo. Se - come propone il direttore Napoletano - non sarà possibile affidargli la responsabilità diretta dei fondi, che almeno ci si avvalga della consulenza a tutto campo della BEI, che (come informava Scannapieco) i 300 ingegneri preparati li ha già in organico.

 

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lunedì 1 luglio 2024

AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/2

 


Questo è il mio secondo commento sull’autonomia differenziata sul Quotidiano del Sud.

 

2/9/2020
Lo scippo al Sud non si ferma più: dirottati al Nord altri 64,5 miliardi
FABRIZIO GALIMBERTI | 02 SET. 2020 08:44 | 1
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/le-due-italie/economia/2020/09/02/lo-scippo-al-sud-non-si-ferma-piu-dirottati-al-nord-altri-645-miliardi/ 

È una sperequazione e iniquità evidentissima, che dura da troppo tempo.

È elementare che per mantenere l'attuale divario di reddito pro capite Sud-Nord occorre che il riparto delle risorse sia fatto in proporzione alla popolazione; per ridurlo, che il riparto avvenga in misura più che proporzionale, ad esempio seguendo il criterio Ciampi, che prevedeva una ripartizione programmatica della spesa complessiva per investimenti per il 45% al Sud e per il 55% al Centro Nord.

Altrove si è fatto di più. Ho già più volte segnalato che, secondo la Banca d'Italia ("Mezzogiorno e politiche regionali"), alla Germania Est sono stati dati in 15 anni 1250-1500 mld. Secondo altri studi, al Sud, 145 mld in 40 anni. Ciò significa che in Germania Est sono stati spesi in 15 anni 10 volte tanto di quanto è stato speso in 40 anni per il Sud. 

La denuncia dello scippo da parte del Quotidiano del Sud è meritoria e opportuna, ma esprimo la speranza che vada oltre. Usando la chiave potente della legge. In questo caso la violazione è duplice: la Costituzione (art. 119) e la legge n. 42 del 2009. A mio avviso, il Quotidiano del Sud dovrebbe chiedere ai Presidenti delle Regioni meridionali di (i) alzare all'unisono la loro voce nelle sedi opportune contro la sperequazione; e soprattutto (ii) promuovere un ricorso alla Corte Cost. contro le leggi che ripartiscono le risorse in base alla spesa storica, a nulla rilevando l'argomentazione del cosiddetto residuo fiscale, poiché il rapporto del cittadino col fisco, secondo Costituzione, è individuale, NON regionale. 

Va però aggiunto che la burocrazia meridionale è molto inefficiente, e perciò andrebbe creata una macroregione per accentrare l'amministrazione della spesa per investimenti, commissariare chi non riesce a spendere i fondi, "gemellare" Regioni del Sud con Regioni del Nord. Noi meridionali abbiamo accumulato troppe prove contro, per essere credibili dobbiamo esercitare più severità con noi stessi che con gli altri. Ma ovviamente è facile a dirsi, molto più difficile a farsi: occorrerebbe lavorare a fondo sulla variabile fondamentale dell'educazione, perché lo sviluppo del Sud non è soltanto un problema di risorse finanziarie ma anche - e soprattutto - culturale, cioè di capitale umano e di capitale sociale.


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AUTONOMIA DIFFERENZIATA E RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE/1
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