Questo è il mio sesto commento sull’autonomia differenziata sul Quotidiano
del Sud.
Rispunta
la secessione dei ricchi. Ma ora i paletti sono invalicabili
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l’autonomia differenziata con la strana alleanza fra sinistra emiliana e
leghisti lombardo-veneti
PIETRO MASSIMO BUSETTA | 10 SET. 2020 08:51 | 1 commento
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/le-due-italie/2020/09/10/rispunta-la-secessione-dei-ricchi-ma-ora-i-paletti-sono-invalicabili/
RICORSO
ALLA CORTE COSTITUZIONALE
Posso
sbagliarmi, ma credo di essere stato il primo (cfr. https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/le-due-italie/economia/2020/09/02/lo-scippo-al-sud-non-si-ferma-piu-dirottati-al-nord-altri-645-miliardi/) a segnalare qua, dopo aver letto un articolo dell'ex presidente della Corte
Cost. Cesare Mirabelli, l'incostituzionalità del riparto delle risorse alle
Regioni in base alla spesa storica.
Ho anche,
però, invitato il Quotidiano del Sud a sollecitare i presidenti delle Regioni
del Sud affinché promuovano un ricorso alla Corte Cost.
Purtroppo,
anziché un'opposizione alla autonomia differenziata, una iattura per uno Stato
giovane come l'Italia e un sicuro danno al Sud, c'è stata una improvvida corsa
a rivendicarla anch'essi, in primis da parte del presidente della Campania De
Luca. Per tacere dell'ineffabile presidente della Regione siciliana Musumeci.
In ogni
caso, non sono un esperto, ma ritengo che, anche dopo l'approvazione di una
legge ordinaria che attribuisca, a fronte di maggiori compiti, una quota
maggiore del gettito fiscale alle Regioni del Nord nell'ambito dell'autonomia
differenziata, l'incostituzionalità del riparto delle risorse su base storica
permanga; e che tale autonomia differenziata, pur prevista dalla Costituzione,
confligga in parte con l'art. 119 Cost.[1]
Rinnovo,
pertanto, l'invito al Quotidiano del Sud a organizzare una tavola rotonda con i
presidenti delle Regioni del Sud sul tema dell'accennata incostituzionalità,
anche alla luce dell'eventuale approvazione dell'autonomia differenziata.
PS:
Citazione: "i bronzi di Riace in una città sporchissima".
La
sporcizia non è certamente una conseguenza dell'autonomia differenziata o del
riparto sperequato delle risorse, ma è un fatto essenzialmente
culturale-antropologico, e in tale ambito andrebbe affrontato e risolto.
È il
principe di Salina che parla: «Rimasero [gli ufficiali inglesi, N.d.A.]
estasiati dal panorama, della irruenza della luce; confessarono però che erano
stati pietrificati osservando lo squallore, la vetustà, il sudiciume delle
strade di accesso. […] Vengono [i garibaldini, N.d.A.] per insegnarci le buone
creanze ma non lo potranno fare, perché noi siamo dèi. […] i Siciliani non
vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere
perfetti.» (Giuseppe Tomasi di Lampedusa "Il Gattopardo").
______________________
[1]
Articolo 119 I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno
autonomia finanziaria di entrata e di spesa, nel rispetto dell'equilibrio dei
relativi bilanci, e concorrono ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici
e finanziari derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea. I Comuni, le
Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome.
Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la
Costituzione [53 c.2] e secondo i princìpi di coordinamento della finanza
pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito
di tributi erariali riferibile al loro territorio. La legge dello Stato
istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori
con minore capacità fiscale per abitante.
Le risorse
derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono ai Comuni, alle
Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente
le funzioni pubbliche loro attribuite. Per promuovere lo sviluppo economico,
la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e
sociali, per favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, o per
provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato
destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di
determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. [...]
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