Questo governo non mi piace. Non sono ottimista. Tre su quattro sono ministri settentrionali.
Ad esempio, la settentrionale tosta
Gelmini agli Affari Regionali, che ingloba l’autonomia differenziata,
altrimenti detta secessione dei ricchi, farà peggio del pugliese Boccia, che è
stato pessimo, ma alla fine è stato fermato dalla caduta del governo.
Quanti sanno che il
tuttologo settentrionale veneziano Brunetta, docente ordinario di Economia del
Lavoro, ha già fallito come ministro per la PA? La sua riforma, che io seguii
passo passo, alla fine fu molto fumo e poco arrosto, tanto è vero che la PA è
rimasta il problema n. 1 italiano. Si arrese ai sindacati anche sugli incentivi
che premiano il merito, ma vengono dati a tutti, e fece riscappare in GB l’esperto
che aveva chiamato apposta.[1] Però è “amico” di Draghi, del quale ha
appoggiato la candidatura, e, come nel 2011, nel caso della famosa lettera della BCE, farà da tramite fra la coppia
Draghi-Daniele Franco e quel che è rimasto di Berlusconi.
Il settentrionale leghista Giorgetti
avrà la polpa del Ministero per lo Sviluppo economico, per soddisfare gli
appetiti dei bulimici nordisti.
Voi pensate che, con tutti questi
ministri settentrionali, al Sud arriveranno i soldi che gli spettano? Che, per
la verità, manco col governo Conte2, pieno di ministri meridionali, arrivavano.
Visto che il presidente di Giunta
regionale De Luca fa solo chiacchiere, assieme ai suoi colleghi meridionali,
dobbiamo sperare nel poliedrico Giovannini, ministro romano delle
Infrastrutture e dei Trasporti (che ha molta polpa), e nella incompetente
Carfagna, una dei pochissimi meridionali, ministro per il Sud, che è abbastanza
tosta.
Comunque, buon lavoro.
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LA POLEMICA Flop della guerra ai fannulloni "Commissione
inutile, mi dimetto" Micheli a Brunetta: troppe pressioni e burocrazia.
Nella bufera l'ente di valutazione della Pubblica amministrazione, riforma a
rischio
di Paola Coppola - 15 gennaio 2011
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/01/15/news/brunetta_civit-11246926
LA RESA INCONDIZIONATA DI BRUNETTA TRADUZIONE DAL
BURO-SINDACALESE IN ITALIANO DELL’ATTO DI CAPITOLAZIONE DEL MINISTRO NEI
CONFRONTI DEI SINDACATI DELLA FUNZIONE PUBBLICA “Lettera sul lavoro” pubblicata
sul Corriere della Sera del 7 febbraio 2011 https://www.pietroichino.it/?p=12686
Intesa Brunetta-Sindacati
CON UN ATTO
DI VERA E PROPRIA CAPITOLAZIONE IL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA AZZERA
LA PROPRIA RIFORMA: DOPO L’ABOLIZIONE DELLA
“CAROTA”, DISPOSTA NELL’ESTATE 2010 DAL MINISTRO DELL’ECONOMIA, VIENE
ABOLITO ANCHE IL “BASTONE” – E LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE VIENE
AFFIDATA A ORGANISMI PARITETICI GOVERNO-SINDACATI
http://www.pietroichino.it/?p=12643
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: LA RIFORMA PERDE I PEZZI
di Pietro Micheli 01.02.2011
Il miglioramento dei servizi pubblici è un obiettivo
irrinunciabile per l'Italia. Ma la riforma della pubblica amministrazione si
sta trasformando da storica opportunità a contenitore sterile di adempimenti
burocratici. Mancano infatti tutte le condizioni necessarie per il suo
successo: dal supporto politico alle risorse umane e finanziarie. A preoccupare
è soprattutto l'impatto a lungo termine di una percezione della valutazione del
personale come strumento utile solo a castigare. Unito all'erezione di barriere
impenetrabili a qualsiasi strumento gestionale.
https://www.lavoce.info/archives/26740/pubblica-amministrazione-la-riforma-perde-i-pezzi/
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