Riporto
il breve dialogo tra Beniamino Piccone, collaboratore de Il Sole 24 ore, e me in merito alla discesa dello spread tra BTP e Bund tedeschi nel 2011.
Risposta
all'articolo "La lettera da Bruxelles e le incoerenze italiche tra
deficit (buono) e debito (cattivo)"
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Da:
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A:
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<piccone@nextampartners.com>
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Citazione: “Re
Giorgio non perse tempo e diede l’incarico a Mario Monti, il quale contribuì
fattivamente alla ricostruzione della fiducia verso il nostro Paese (lo spread BTp-Bund
scese velocemente da 575 punti base ai circa 300 del primo trimestre 2013)”.
Io
non sono né berlusconiano né montiano, ma questi sono i dati:
Riepilogo delle
manovre correttive (importi cumulati da inizio legislatura):
- governo
Berlusconi-Tremonti 266,3 mld;
- governo Monti 63,2
mld;
Totale 329,5 mld.
LE
CIFRE. Le manovre correttive, dopo la crisi greca, sono state: • 2010, DL
78/2010 di 24,9 mld; • 2011 (a parte la legge di stabilità 2011), due del
governo Berlusconi-Tremonti (DL 98/2011 e DL 138/2011, 80+60 mld), (con la
scopertura di 15 mld, che Tremonti si riprometteva di coprire, la cosiddetta
clausola di salvaguardia, con la delega fiscale, – cosa che ha poi dovuto fare
Monti – aumentando l’IVA), e una del governo Monti (DL 201/2011, c.d. decreto
salva-Italia), che cifra 32 mld “lordi” (10 sono stati “restituiti” in sussidi
e incentivi); • 2012, DL 95/2012 di circa 20 mld. Quindi in totale esse
assommano, rispettivamente: - Governo Berlusconi: 25+80+60 = tot. 165 mld; -
Governo Monti: 22+20 = tot. 42 mld. Se si considerano gli effetti cumulati da inizio
legislatura (fonte: “Il Sole 24 ore”), sono: - Governo Berlusconi-Tremonti
266,3 mld; - Governo Monti 63,2 mld. Totale 329,5 mld.
(Cfr.
Il lavoro ‘sporco’ del governo
Berlusconi-Tremonti
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2747515.html oppure (se in avaria)
Conclusione.
Come si vede facilmente, per gli ammontari delle manovre finanziarie, i
sacrifici iniqui imposti agli Italiani e gli effetti recessivi Berlusconi batte Monti 4 a 1.
Discorso analogo per le pensioni: la riforma Sacconi (DL 78/2010, art. 12,
modificata in peggio nel 2011), di cui nessuno parla, neppure il suo autore, che
ha aumentato, senza gradualità, a 66 anni l’età di pensionamento di vecchiaia,
per tutti tranne le dipendenti private, e ha introdotto l’adeguamento triennale
all’aspettativa di vita, che porterà l’età di pensionamento a 67 entro il 2020
e poi via via a 70 anni e oltre, è molto più severa della tanto vituperata
riforma Fornero (DL 201/2011, art. 24), che ha solo adeguato, con gradualità,
le dipendenti private a tutti gli altri e ha solo esteso, col calcolo pro-rata,
il metodo contributivo a quelli esclusi dalla riforma Dini del 1995 (>18
anni di lavoro). (Cfr. Lettera ai media,
al Governo, al PD e ai sindacati: le pensioni e Carlo Cottarelli
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2833739.html oppure (se in avaria)
Infine,
anche con Monti, gli attacchi speculativi contro l'Italia continuarono
(infatti, lo spread, che nel periodo
iniziale del governo era sceso, riprese a salire), ma i mercati non è che ce l'avessero
particolarmente con l'Italia, che, come abbiamo visto, aveva varato manovre
pesantissime e una riforma delle pensioni severissima, ma avevano scommesso
sulla rottura dell'Euro e, dopo l'Irlanda, la Grecia, il Portogallo e la
Spagna, avevano attaccato l'Italia (poi sarebbe probabilmente toccato alla
Francia), lasciati liberi di agire dall'inerzia colpevole della BCE di Draghi,
bloccata dalla Germania. Fino al famoso "whatever it takes" del
luglio 2012.
Cioè Draghi - come era stato
previsto dai suoi numerosi critici - non dovette spendere neppure 1 €, bastò la parola
del banchiere centrale europeo a fermare la giostra “impazzita” della
speculazione mondiale. Questo ovviamente successe perché i mercati finanziari
credettero alla minaccia di Draghi ed ebbero paura di verificare se le sue
parole erano un bluff, rischiando un bagno di capitali (bisogna anche
considerare che la Germania aveva fatto ricorso contro gli OMT-Acquisti
illimitati di titoli pubblici da parte della BCE, il che aveva indebolito
oggettivamente la minaccia di Draghi).
In conclusione, e mi spiace dirlo, l’Italia l’ha salvata, in modo molto
iniquo, molto più l’incompetente Berlusconi che il “millantatore” Monti.
Cordiali
saluti
V.
RE: Risposta all'articolo "La lettera da Bruxelles e le incoerenze
italiche tra deficit (buono) e debito (cattivo)"
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Da:
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"v
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CC:
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"Beniamino Andrea
Piccone"<piccone@nextampartners.com>
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Caro V.,
Non contano le manovre ma la credibilità. Berlusconi con le sue mattane
perse ogni credibilità sui mercati, e visto che ogni mese l’Italia deve
collocare debito pubblico per pagare gli stipendi del pubblico impiego, non
esiste governo che possa stare in piedi senza avere la fiducia dei mercati.
Quando era ministro del Tesoro Ciampi, la sua sola presenza scoraggiava
qualsiasi ribassita sui BTP.
Monti con la sua credibilità guadaganta come Commissario Europeo riuscì a
diminuire il costo del debito pubblico. Così è.
Saluti,
B. Piccone
R: RE: Risposta all'articolo "La lettera da Bruxelles e le
incoerenze italiche tra deficit (buono) e debito (cattivo)"
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v
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"Beniamino Andrea
Piccone"<piccone@nextampartners.com>
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Caro
Piccone,
Sono
del tutto d’accordo, ovviamente, sull’importanza della credibilità per i
mercati:
“Prima della fine dell’estate del
2011, il governo Berlusconi-Tremonti aveva già varato 3 manovre correttive
lacrime e sangue, molto inique, per complessivi 165 mld (non cumulati) [1],
ma che non furono sufficienti a convincere i mercati finanziari a causa della
credibilità prossima allo zero del premier
Berlusconi;”.[***]
Non sono affatto d’accordo, invece, per l’efficacia complessiva delle
manovre: quelle di Berlusconi sono state ben il quadruplo di quelle di Monti.
E’ tale il rapporto – 4 a 1 – che non c’è gara per quanto attiene all’effetto
sui dati macroeconomici successivi dell’Italia, altrettanto importanti per il
giudizio dell’UE, dei mercati e degli esperti in generale.
“Quando arrivò il governo Monti, il
risanamento dei conti pubblici era stato già fatto, in maniera molto iniqua,
per circa 4/5, pari a 267 mld cumulati, visto che il nuovo governo varò manovre
correttive, molto più eque, per “soli” 63 mld cumulati, su un totale di 330,
[1] peraltro adempiendo misure in parte già decise dal governo precedente, ad
esempio, l’aumento dell’IVA, [1] nonché il fiscal compact, [8] col pareggio di bilancio inserito in
Costituzione. [9]”.[***]
[***] Sulla incompetenza e la credibilità dannosa di Berlusconi, di cui sono uno
“studioso” da molto tempo, ho scritto vari miei post, tra cui questo:
Post n. 448 del 15-05-2014 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Analisi parziale
del complotto contro Berlusconi
Aggiungo, infine, un’osservazione per quanto riguarda
Fabrizio Saccomanni, ma – anche per informarla di averlo fatto - la ricavo
direttamente dal mio commento postato nel blog di Carlo Clericetti su Repubblica, dove ho pubblicato la
lettera che le ho inviato (e, a meno che lei non mi comunichi la sua
contrarietà, pubblicherò anche la sua risposta e questa mia replica),
travasando poi il tutto nel mio blog.
2. Nell’articolo viene citato ed elogiato Fabrizio
Saccomanni, che – in qualità di studioso - si impanca come al solito a severo
censore degli sprechi di spesa dei politici, ma che – in qualità di ministro
dell’Economia, cioè quando egli rivestiva una carica politica – calò
letteralmente le brache, assieme al premier Letta, di fronte all’imposizione
del demagogo Berlusconi di restituire l’IMU 2012.
Post
n. 368 del 03-09-13 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Letta, Epifani e Saccomanni, un trio di calabrache
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2791048.html oppure (se
in avaria)
Cordiali saluti,
V.
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