Pensioni, Sacconi vs Fornero
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<alessandro.de.angelis@huffingtonpost.it>
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Egr.
Dott. De Angelis,
Sorprende che anche Lei faccia passare
la DISINFORMAZIONE sulle pensioni, non contrastando il bugiardo e finto
smemorato Matteo Salvini. Spero faccia buon uso in futuro delle seguenti note.
Sacconi, non
Fornero.
L’allungamento eccessivo dell’età di
pensionamento è stato deciso molto più da Sacconi (DL 78/2010) - che infatti,
da bravo furbacchione, fa lo gnorri - che da Fornero (DL 201/2011):
- sia portando l’età di pensionamento
per vecchiaia, senza gradualità, a 66 anni per tutti i lavoratori dipendenti e
a 66 anni e 6 mesi per tutti i lavoratori autonomi, tranne le lavoratrici
dipendenti del settore privato, per le quali ha poi provveduto Fornero nel
2011, ma gradualmente entro il 2021;
- sia introducendo – sempre Sacconi e
non Fornero - l’adeguamento triennale all’aspettativa di vita, che dal 2018, in
forza della riforma Fornero, diverrà biennale, che ha portato finora l’età di
pensionamento di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi e la porterà a 67 nel 2020.
Anche il sistema contributivo l'ha
introdotto Dini nel 1995, non la Fornero nel 2011; ella ha solo incluso col
calcolo pro quota quelli, esclusi dalla legge Dini, che all'epoca avevano già
18 anni di lavoro, quindi nel 2012 TUTTI relativamente anziani, equiparando così
i giovani e tutti gli altri.
La
riforma Sacconi è stata votata anche dall’on. Salvini e dal suo partito, la
Lega Nord.
PS:
Le argomentazioni complete e le prove documentali qui:
Lettera
ai media, al Governo, al PD e ai
sindacati: le pensioni e Carlo Cottarelli
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2833739.html oppure (se in
avaria)
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