Vincesko, ho letto i
suoi appunti e alcune considerazioni mi sorgono...il rapporto renzi hollande e
soprattutto sulla figura di hollande sarei + cauto, conosciamo gia' poco i nostri
figuriamoci quelli altrui.
Io seguo la regola che un giudizio severo su una persona è legittimo ma
deve essere ben motivato e basarsi su fatti. Seguo attentamente François Hollande[1] dal
tempo della sua candidatura a presidente della Francia. Lo decisi
essenzialmente per due motivi: il primo, che mi piace capire le persone che
m’interessano e raccogliere elementi soprattutto fattuali per trarne un
giudizio il più possibile equo e oggettivo; il secondo, che all’epoca ero –
diciamo così - un “bersaniano”, e Bersani (come il sottoscritto) contava molto
sull’appoggio di Hollande, nel caso fosse stato eletto, per cambiare la
politica economica dell’UE, che tanti danni stava arrecando al mio Paese.
Purtroppo, nel mio archivio personale non ho una specifica voce “Hollande”
(cui ora provvederò), per cui adesso posso fornire solo alcuni elementi che
sono alla base del mio giudizio severo su Hollande:
- Egli ha basato la sua campagna presidenziale sulla critica severa alla
politica economica austeritaria europea imposta dalla Germania, suscitando per
questo molte speranze, in Francia e all’estero; dopo aver vinto, ha cambiato
strategia, allineandosi alla Germania. Come compenso, la Francia da tre anni
sfora abbondantemente il limite del 3% del rapporto deficit/Pil.
- Ho letto su Sbilanciamoci e
altrove che (il socialista) Hollande fa quello che interessa soprattutto alle
banche. Come poi è stato ampiamente confermato dalla defenestrazione del
ministro dell'Economia, Arnaud Montebourg, colpevole di aver criticato la
Germania e l’austerità, sostituito immediatamente, dopo una velocissima crisi
di governo, da un banchiere, Emmanuel Macron.
- La ex moglie ha scritto di Hollande che, dopo la conquista dell’Eliseo, è
un uomo ormai irretito dal potere.
- Su Keynes blog ho letto che il modello di Hollande è Schroeder.
“Se la Francia fa come la Germania”
di Bruno Amable,
professore di Scienze economiche, Università la Sorbona
- Romano Prodi, persona che stimo, ha espresso più volte un giudizio
negativo su Hollande, su cui anch’egli faceva affidamento per mettere su
un’alleanza tra l’Italia, la Francia e la Spagna per riequilibrare il peso
della ormai egemone Germania (cfr. il suo sito http://www.romanoprodi.it/).
- Piketty rifiuta la Legion d'Onore: "Il governo pensi alla
crescita"
L'economista autore
del best seller Il Capitale nel XXI secolo torna a far parlare di sé con un
gesto contro Hollande: "Non penso che sia il ruolo del governo decidere
chi sia da onorare". Prima di lui i coniugi Curie e Sartre
01 gennaio 2015
- Infine, il massone democratico Gioele Magaldi si esprime così nel suo
recente libro “Massoni”:
Ma nessuno dei suoi confratelli, in questa temperie globalizzata, le ha
chiesto di tenere la bocca chiusa?
«Ho ricevuto sia
minacce feroci, prevedibili, sia blandizie carezzevoli e seduttive. Le stesse
che hanno imbalsamato, sterilizzato e reso inoffensivo quel massone senza
coraggio e senza dignità politica che è François Hollande.»
E che c’entra
Hollande, adesso?
«Si è fatto eleggere a
furor di popolo con la promessa di cambiare paradigma a una Ue dominata
dall’austerità e caratterizzata dalla macelleria sociale. Poi è diventato un
innocuo barboncino nei salotti dei vari Merkel, Schäuble, Van Rompuy, Rehn,
Draghi eccetera.»
Conclusione. Ergo, al di là delle dichiarazioni, per colpa di Hollande (la
Germania, senza la Francia, non potrebbe fare sostanzialmente nulla), l’Italia
è quasi sola in questa cruciale battaglia, tant’è che anche il tosto Renzi
sembra ora “ammansito” dalla Merkel e da Padoan”. Da poco, ha ripreso ad alzare la voce contro l’Unione Europea e la Germania,
speriamo che non cambi di nuovo atteggiamento, pena il declino inarrestabile
dell’Italia.
[1] François
Hollande
Post collegato:
UE, classifica
(personale) dei mediocri
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