Pubblico
la lettera che ho inviato oggi al Sen. Prof. Pietro Ichino, dopo aver letto un
articolo della sua ultima newsletter
e aver rilevato un suo grave e molto sorprendente errore di attribuzione dell'importante norma pensionistica
relativa all’adeguamento triennale dell’età di pensionamento all’aspettativa di
vita, di cui tanto si discute in questi giorni, meccanismo che porterà, salvo modifica della legge entro quest'anno, l'età di pensionamento di vecchiaia a 67 anni nel 2019, e poi oltre, che è benchmark in UE28.
Pensioni:
notizie false (fake news)
Da v
02/11/2017 19:10
A ichino@pietroichino.it CC andrea.ichino@unibo.it
Caro Sen. Prof. Pietro Ichino,
Traggo da uno degli
articoli della Sua ultima newsletter, intitolato PARADOSSI DI FINE LEGISLATURA – 2 Cesare
Damiano, sinistra Pd, e Maurizio Sacconi, rientrato in FI, convergono su di un
grande obiettivo bi-partisan: smontare la riforma Fornero delle pensioni “Eppure
qual è la questione sociale considerata più grave e urgente dai presidenti
delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, Damiano e Sacconi? Bloccare
urgentemente il meccanismo di adeguamento dell’età del pensionamento alle aspettative
di vita degli italiani, che la legge Fornero ha molto opportunamente istituito sei anni fa. http://www.pietroichino.it/?p=4694.
Mi sorprende moltissimo
che Lei non sappia, il che è preoccupante, o che faccia finta di non sapere, il
che è grave, che l’adeguamento triennale dell’età di pensionamento
all’aspettativa (al singolare) di vita è stato introdotto dalla severissima
riforma delle pensioni SACCONI, col comma 12bis dell’art. 12 del DL 78 del
31.5.2010, convertito dalla legge 122 del 30.7.2010.
DL 78 del 31.5.2010,
convertito dalla legge 122 del 30.7.2010, art. 12, comma 12bis:
(( 12-bis. In attuazione dell'articolo 22-ter, comma 2, del
decreto-legge 1o luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge
3 agosto 2009, n. 102, concernente l'adeguamento dei requisiti di accesso al
sistema pensionistico agli incrementi della speranza di vita, e tenuto anche
conto delle esigenze di coordinamento degli istituti pensionistici e delle
relative procedure di adeguamento dei parametri connessi agli andamenti
demografici, a decorrere dal 1° gennaio 2015 i requisiti di età e i valori di
somma di età anagrafica e di anzianità contributiva di cui alla Tabella B
allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 243, e successive modificazioni, i
requisiti anagrafici di 65 anni e di 60 anni per il conseguimento della
pensione di vecchiaia, il requisito anagrafico di cui all'articolo 22-ter,
comma 1, del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con
modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, e successive modificazioni,
il requisito anagrafico di 65 anni di cui all'articolo 1, comma 20, e
all'articolo 3, comma 6, della legge 8 agosto 1995, n. 335, e successive
modificazioni, devono essere aggiornati a cadenza triennale, salvo quanto
indicato al comma 12-ter, con decreto direttoriale del Ministero dell'economia
e delle finanze di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche
sociali, da emanare almeno dodici mesi prima della data di decorrenza di ogni
aggiornamento. La mancata emanazione del predetto decreto direttoriale comporta
responsabilità erariale. Il predetto aggiornamento e' effettuato sulla base del
procedimento di cui al comma 12-ter.
link non più attivo, sostituito da:
Dopo l’adeguamento del
2019, che varrà fino al 2021, la cadenza (a decorrere dal 2022), in forza della
riforma Fornero, sarà biennale. Ma questo, in ogni caso, è solo
un’accelerazione del meccanismo periodico introdotto da SACCONI nel 2010.
Poiché sto contrastando da
6 (sei) anni la vulgata – diffusa ad arte dalla potentissima propaganda
berlusconiana-tremontiana-sacconiana-cazzoliana-leghista, coadiuvata dalla
stessa millantatrice professoressa Fornero, che ha fatto quasi 60 milioni di
vittime, - che attribuisce alla riforma Fornero anche tutto quello che ha
deciso la ben più severa riforma Sacconi, ed ho riscritto recentemente al
Governo, a politici, a tutti i media e a un buon numero di docenti universitari
(tra cui Lei), fondazioni, siti economici e Istituzioni varie (tra le quali
Corte dei Conti, Banca d’Italia e Confindustria), ma è una fatica di Sisifo, mi
permetto di chiederLe di voler contribuire a fare chiarezza sulla paternità
delle norme pensionistiche, cominciando a pubblicare una nota di rettifica del
Suo articolo citato all’inizio.
Per una scorsa e ripassata
delle norme e dei dati pensionistici attuali e al 2060, Le reinvio la mia
seconda e-mail del 27.10 scorso, che ho travasato nel mio blog, che contiene
anche due richieste di modifica della legge compatibili con l’attuale sistema:
Pensioni: notizie false (fake news)
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2858110.html oppure
(se in avaria)
Cordiali saluti,
V.
Post e
articolo collegati:
Lettera n. 2 al
Sen. Prof. Pietro Ichino in merito alla sua bufala su chi è l’autore
dell’adeguamento automatico dell’età di pensionamento
Tre casi di
DISINFORMAZIONE generale tra i più macroscopici della storia italiana
Stime
della speranza di vita e conseguenze sociali
Giuseppe Costa and Aldo Rosano
2 novembre 2017
Aldo Rosano e Giuseppe Costa dopo
avere ricordato le difficoltà che pone la stima della speranza di vita,
illustrano i diversi metodi che possono essere utilizzati per efettuare tale
stima. Rosano e Costa si occupano poi degli effetti che la speranza di vita ha
sulla valutazione della sostenibilità dei sistemi di welfare esaminando
criticamente la relazione tra i cambiamenti della struttura demografica del
nostro paese, da un lato, e la tendenza della spesa prevista per la previdenza,
la sanità e l’assistenza sociale, dall’altro.
https://www.eticaeconomia.it/stime-della-speranza-di-vita-e-conseguenze-sociali/
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Post e
articolo collegati:
Lettera n. 2 al Sen. Prof. Pietro Ichino in merito alla sua bufala su chi è l’autore dell’adeguamento automatico dell’età di pensionamento
Lettera n. 2 al Sen. Prof. Pietro Ichino in merito alla sua bufala su chi è l’autore dell’adeguamento automatico dell’età di pensionamento
Tre casi di
DISINFORMAZIONE generale tra i più macroscopici della storia italiana
Stime
della speranza di vita e conseguenze sociali
Giuseppe Costa and Aldo Rosano
2 novembre 2017
Aldo Rosano e Giuseppe Costa dopo
avere ricordato le difficoltà che pone la stima della speranza di vita,
illustrano i diversi metodi che possono essere utilizzati per efettuare tale
stima. Rosano e Costa si occupano poi degli effetti che la speranza di vita ha
sulla valutazione della sostenibilità dei sistemi di welfare esaminando
criticamente la relazione tra i cambiamenti della struttura demografica del
nostro paese, da un lato, e la tendenza della spesa prevista per la previdenza,
la sanità e l’assistenza sociale, dall’altro.
https://www.eticaeconomia.it/stime-della-speranza-di-vita-e-conseguenze-sociali/ **********
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