DRAGHI DA SOLO NON PUÒ FARE MIRACOLI
La situazione impone all'Italia di presentarsi con la
massima compattezza dietro il suo governo di unità nazionale
ROBERTO NAPOLETANO | 09 OTT. 2021 21:48 | 2
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https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/gli-editoriali/2021/10/09/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-draghi-da-solo-non-puo-fare-miracoli/
Giustissimo
criticare i lamentosi presidenti di Giunta delle Regioni del Sud. Ma
prevedibile. Perché Draghi, che come PdC è un fuoriclasse (un po' meno come
presidente della BCE), ha dato quest’alibi ai sedicenti governatori
inefficienti delle Regioni del Sud?
Chi è che
ha deciso di dare soltanto il 40% al Sud? È vero, è più di quanto gli aveva
assegnato il meridionale Conte (34%), ma anch’esso non rispetta il criterio di
ripartizione, basato sulla popolazione, l’inverso del Pil pro capite e la
disoccupazione, come è stabilito dal Regolamento (UE) 2021/2411
per la ripartizione tra gli Stati UE:
1 Articolo
11 Contributo finanziario massimo
1.
Per ciascuno Stato membro il contributo finanziario massimo è calcolato come
segue:
a)
per il 70 % dell'importo di cui all’articolo 6, paragrafo 1, lettera a),
convertito in prezzi correnti, sulla base della popolazione, dell’inverso del
PIL pro capite e del relativo tasso di disoccupazione di ciascuno Stato membro,
secondo la metodologia riportata nell'allegato II;
b)
per il 30 % dell'importo di cui all'articolo 6, paragrafo 1, lettera a),
convertito in prezzi correnti, sulla base della popolazione, dell'inverso del
PIL pro capite e, in pari proporzioni, della variazione del PIL reale nel 2020
e della variazione aggregata del PIL reale per il periodo 2020-2021, secondo la
metodologia riportata nell'allegato III.
La
variazione del PIL reale per il 2020 e la variazione aggregata del PIL reale
per il periodo 2020-2021 si basano sulle previsioni di autunno 2020 della
Commissione.
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32021R0241&from=IT
Perché non si è applicato questo criterio nel riparto dei
fondi del PNRR fra le tre ripartizioni territoriali Nord, Centro e Sud? Un criterio simile, peraltro, è applicato per la
ripartizione delle risorse europee.2
2 Fondo per le Aree sottoutilizzate (Mezzogiorno e Centro-Nord)
e Fondi comunitari Obiettivo 1
Istruttoria tecnica per il riparto delle risorse fra le
Regioni
https://www.unioncamere.gov.it/download/915.htm
In Germania, a parità di divari, probabilmente avrebbero
assegnato ai laender dell’Est il 100% o almeno il 75% del totale. Perché
al Mezzogiorno, oltre a sottrarre decine di mld ogni anno, si rubano
letteralmente decine di mld anche del PNRR, che è per il Sud un’occasione
storica?
Sud dove il moltiplicatore di spesa è più o meno il quadruplo
del Nord.3
3 Tavola 4-11:
IMPATTO SUL PIL (deviazione percentuale dallo scenario di base)
|
Base |
2021 |
2022 |
2023 |
ITALIA |
0,43 |
0,93 |
1,05 |
1,10 |
Sud |
1,96 |
4,21 |
4,89 |
5,29 |
Abruzzo |
1,14 |
2,61 |
3,35 |
3,75 |
Molise |
1,96 |
4,39 |
5,35 |
5,82 |
Campania |
2,09 |
4,46 |
5,17 |
5,60 |
Puglia |
1,94 |
4,17 |
4,85 |
5,23 |
Basilicata |
1,50 |
3,18 |
3,69 |
4,00 |
Calabria |
1,98 |
4,19 |
4,75 |
5,08 |
Sicilia |
2,19 |
4,67 |
5,35 |
5,74 |
Sardegna |
1,95 |
4,18 |
4,90 |
5,34 |
Fonte: Elaborazione su dati MACGEM-IT.
Seconda bozza PNRR (pag. 118)
https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato7468930.pdf
A nulla rileva l’obiezione dell’incapacità del Sud di
spendere i soldi. Questo era stranoto. Il depauperamento della burocrazia
meridionale non è soltanto qualitativo ma anche quantitativo. Il neo sindaco di
Napoli ha trovato un organico più che dimezzato rispetto a 10 anni fa.
4 Prime grane per Manfredi: a Palazzo San Giacomo non
ci sono più dipendenti
La macchina
comunale negli ultimi 10 anni ha perso 7mila unità. L'esempio dei giardinieri:
ne sono rimasti 45, dall'età media di 64 anni - 08
ottobre 2021
https://www.napolitoday.it/cronaca/dipendenti-comune-napoli-quanti-sono.html
La colpa è di chi, anziché prioritariamente approntare una
struttura di gestione centralizzata adeguata imperniata su CDP, BEI,
Banca d’Italia, Università, ha fatto finta di non saperlo.
Il 40 per cento è oggettivamente
insufficiente per uno degli scopi principali previsti dal Piano, cioè la
riduzione dei divari territoriali. Basta un piccolo calcolo economico per
stabilire che questo si ottiene soltanto se il tasso di variazione medio annuo
del PIL del Mezzogiorno è maggiore di quello del Nord e nella misura congrua e
per un numero congruo di anni: non bastano certamente i 6 anni del PNRR a
colmarlo, ma ci vogliono 65 anni se la differenza di tasso medio annuo è pari a
+1 per cento, 32,5 anni se è pari al +2 per cento.
Il 34 per cento del PNRR al
Mezzogiorno deciso da Conte avrebbe soltanto mantenuto lo status quo; il
40 per cento delle risorse territorializzabili stabilito da Draghi, a fronte di
una quota di poco inferiore assegnata al Nord, scalfisce appena il divario
Nord-Sud, vanificando un’occasione storica.
È davvero paradossale che l’Italia
riceverà dall’Unione Europea il più alto contributo in valore assoluto del PNRR
grazie alla dimensione della popolazione e agli indicatori negativi di reddito
pro capite e disoccupazione del Sud, ma, per colpa del Governo, a beneficiarne
non sarà il Mezzogiorno bensì anche e, considerate le
inefficienze del Meridione se non saranno rapidamente colmate da scelte adeguate relative
alla gestione dei fondi, soprattutto
il Nord.
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http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2874562.html
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