lunedì 11 ottobre 2021

PNRR, di chi è la colpa dei soldi sottratti al Sud?

 

 

DRAGHI DA SOLO NON PUÒ FARE MIRACOLI
La situazione impone all'Italia di presentarsi con la massima compattezza dietro il suo governo di unità nazionale
ROBERTO NAPOLETANO | 09 OTT. 2021 21:48 | 2 commenti
https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/gli-editoriali/2021/10/09/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-draghi-da-solo-non-puo-fare-miracoli/

 

Giustissimo criticare i lamentosi presidenti di Giunta delle Regioni del Sud. Ma prevedibile. Perché Draghi, che come PdC è un fuoriclasse (un po' meno come presidente della BCE), ha dato quest’alibi ai sedicenti governatori inefficienti delle Regioni del Sud?

Chi è che ha deciso di dare soltanto il 40% al Sud? È vero, è più di quanto gli aveva assegnato il meridionale Conte (34%), ma anch’esso non rispetta il criterio di ripartizione, basato sulla popolazione, l’inverso del Pil pro capite e la disoccupazione, come è stabilito dal Regolamento (UE) 2021/2411 per la ripartizione tra gli Stati UE:

1 Articolo 11 Contributo finanziario massimo

1. Per ciascuno Stato membro il contributo finanziario massimo è calcolato come segue:

a) per il 70 % dell'importo di cui all’articolo 6, paragrafo 1, lettera a), convertito in prezzi correnti, sulla base della popolazione, dell’inverso del PIL pro capite e del relativo tasso di disoccupazione di ciascuno Stato membro, secondo la metodologia riportata nell'allegato II;

b) per il 30 % dell'importo di cui all'articolo 6, paragrafo 1, lettera a), convertito in prezzi correnti, sulla base della popolazione, dell'inverso del PIL pro capite e, in pari proporzioni, della variazione del PIL reale nel 2020 e della variazione aggregata del PIL reale per il periodo 2020-2021, secondo la metodologia riportata nell'allegato III.

La variazione del PIL reale per il 2020 e la variazione aggregata del PIL reale per il periodo 2020-2021 si basano sulle previsioni di autunno 2020 della Commissione.

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32021R0241&from=IT

Perché non si è applicato questo criterio nel riparto dei fondi del PNRR fra le tre ripartizioni territoriali Nord, Centro e Sud? Un criterio simile, peraltro, è applicato per la ripartizione delle risorse europee.2

2 Fondo per le Aree sottoutilizzate (Mezzogiorno e Centro-Nord) e Fondi comunitari Obiettivo 1

Istruttoria tecnica per il riparto delle risorse fra le Regioni

https://www.unioncamere.gov.it/download/915.htm

In Germania, a parità di divari, probabilmente avrebbero assegnato ai laender dell’Est il 100% o almeno il 75% del totale. Perché al Mezzogiorno, oltre a sottrarre decine di mld ogni anno, si rubano letteralmente decine di mld anche del PNRR, che è per il Sud un’occasione storica?

Sud dove il moltiplicatore di spesa è più o meno il quadruplo del Nord.3

3 Tavola 4-11: IMPATTO SUL PIL (deviazione percentuale dallo scenario di base)

 

Base

2021

2022

2023

ITALIA

0,43

0,93

1,05

1,10

   Sud

1,96

4,21

4,89

5,29

Abruzzo

1,14

2,61

3,35

3,75

Molise

1,96

4,39

5,35

5,82

Campania

2,09

4,46

5,17

5,60

Puglia

1,94

4,17

4,85

5,23

Basilicata

1,50

3,18

3,69

4,00

Calabria

1,98

4,19

4,75

5,08

Sicilia

2,19

4,67

5,35

5,74

Sardegna

1,95

4,18

4,90

5,34

Fonte: Elaborazione su dati MACGEM-IT. Seconda bozza PNRR (pag. 118)
https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato7468930.pdf

A nulla rileva l’obiezione dell’incapacità del Sud di spendere i soldi. Questo era stranoto. Il depauperamento della burocrazia meridionale non è soltanto qualitativo ma anche quantitativo. Il neo sindaco di Napoli ha trovato un organico più che dimezzato rispetto a 10 anni fa.

4 Prime grane per Manfredi: a Palazzo San Giacomo non ci sono più dipendenti

La macchina comunale negli ultimi 10 anni ha perso 7mila unità. L'esempio dei giardinieri: ne sono rimasti 45, dall'età media di 64 anni - 08 ottobre 2021

https://www.napolitoday.it/cronaca/dipendenti-comune-napoli-quanti-sono.html

La colpa è di chi, anziché prioritariamente approntare una struttura di gestione centralizzata adeguata imperniata su CDP, BEI, Banca d’Italia, Università, ha fatto finta di non saperlo.

Il 40 per cento è oggettivamente insufficiente per uno degli scopi principali previsti dal Piano, cioè la riduzione dei divari territoriali. Basta un piccolo calcolo economico per stabilire che questo si ottiene soltanto se il tasso di variazione medio annuo del PIL del Mezzogiorno è maggiore di quello del Nord e nella misura congrua e per un numero congruo di anni: non bastano certamente i 6 anni del PNRR a colmarlo, ma ci vogliono 65 anni se la differenza di tasso medio annuo è pari a +1 per cento, 32,5 anni se è pari al +2 per cento.

Il 34 per cento del PNRR al Mezzogiorno deciso da Conte avrebbe soltanto mantenuto lo status quo; il 40 per cento delle risorse territorializzabili stabilito da Draghi, a fronte di una quota di poco inferiore assegnata al Nord, scalfisce appena il divario Nord-Sud, vanificando un’occasione storica.

È davvero paradossale che l’Italia riceverà dall’Unione Europea il più alto contributo in valore assoluto del PNRR grazie alla dimensione della popolazione e agli indicatori negativi di reddito pro capite e disoccupazione del Sud, ma, per colpa del Governo, a beneficiarne non sarà il Mezzogiorno bensì anche e, considerate le inefficienze del Meridione se non saranno rapidamente colmate da scelte adeguate relative alla gestione dei fondi, soprattutto il Nord.

 

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 http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2874562.html

 

 

 

 


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