sabato 2 agosto 2025

IL MIO CASO DI MALASANITÀ E MALAGIUSTIZIA A NAPOLI COMINCIATO NEL 2007 E INDEGNO DI UNO STATO DI DIRITTO/3

 



Il mio caso SCANDALOSO DICIOTTENNALE di malasanità e malagiustizia a Napoli COMINCIATO NEL 2007 E indegno di uno Stato di diritto/3

- Terza Puntata (in avanti) –

DENUNCIA N. 3 a carico dell’ASL Napoli 1 Centro

Dov’è l’archivio delle cartelle cliniche del P.O. Ascalesi?

ILL.MO SIG. QUESTORE DI NAPOLI
p.c. Ill.mo Sig. Presidente della Repubblica
p.c. Ill.mo Sig. Presidente del Senato della Repubblica
p.c. Ill.mo Sig. Presidente della Camera dei Deputati
p.c. Ill.mo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri
p.c. Ill.mo Consiglio Superiore della Magistratura
p.c. Ill.ma Corte Suprema di Cassazione
p.c. Ill.mo Sig. Presidente del Tribunale di Napoli
p.c. Ill.mo Sig. Presidente della Corte d’Appello di Napoli
p.c. Ill.mo Sig. Procuratore Generale di Napoli
p.c. Ill.mo Sig. Presidente della Città Metropolitana di Napoli
p.c. Ill.mo Sig. Presidente dell’ANAC
p.c. Ill.mo Sig. Direttore della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania
p.c. Parlamentari e Mass Media

Oggetto: DENUNCIA N. 3 a carico dell’ASL Napoli 1 Centro. Caso diciottennale di malasanità e malagiustizia. Fattori spuri potenti (massonici?). Disprezzo del diritto. Condanna definitiva della vittima 79enne a pagare 120.000€ di spese legali. Rifiuto dell’ASL Napoli 1 Centro di copia urgente della cartella clinica: archivio del P.O. Ascalesi distrutto volontariamente?

ESPONGO QUANTO SEGUE

[…]

1.16. Fattori spuri potenti (massonici?). Anche il potere politico fa muro attorno all’ASL NAPOLI 1 CENTRO

L’ASL Napoli 1 Centro, azienda pubblica, e perciò tenuta ad osservare, oltre alle leggi, una particolare etica, viene protetta da tutti, perfino dal poliziotto del Commissariato PS Decumani (che aveva forse inoltrato il predetto Esposto del 11.07.2023 alla Procura della Repubblica di Napoli), che mi fece una strana, duplice telefonata (dal n. 0815530230) vagamente canzonatoria e irridente ma di fatto intimidatrice, proprio mentre mi stavo recando, in data 14.07.2023, al Tribunale per partecipare personalmente in autopatrocinio all’udienza della giudice dottoressa SPERANZA relativa al pignoramento della mia pensione, chiesto e poi ottenuto, da un anno e mezzo, dall’influente difensore (massone? per lui ho trovato la prova in Internet, v. sotto), avv. Lorenzo MAZZEO, ormai defunto, dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO. Oltre al pignoramento mi è già arrivata da parecchio tempo la cartella di Equitalia Giustizia per il pagamento della sanzione doppia, basata sul verbale d’udienza camerale falso, su cui un PM a me sconosciuto (mi negano – ripeto - perfino il nome del PM e il N. dell’RG) sta forse indagando da ben 17 mesi.

Anche il potere politico fa muro (le ASL e i medici sono collettanei di voti). Da 15 mesi, ho chiesto e sollecitato al Sig. Presidente e Assessore alla Sanità della Regione Campania di intervenire sull’ASL e inoltrare (prima che venisse pubblicata la sentenza della Cassazione) la mia richiesta ex Art. 376 Cp di ritrattazione della seconda falsa perizia elaborata dai due CTU medici dipendenti di ASL napoletane, inclusa l’ASL NAPOLI 1 C., ma non mi ha neppure risposto. Pare abbia deciso un’inchiesta affidata al suo Ufficio di Gabinetto, retto dal Capitano dei Carabinieri Michele Valentino CHIARA, ma neppure questi risponde. Allora ho finora inviato 5 (cinque) solleciti ed anche un quesito (esteso al DG dell’ASL) sul perché almeno tre “fornitori” (due medici e un avvocato) dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO coinvolti in questo vero e proprio caso di scuola di malasanità e malagiustizia napoletana 18ennale a mio danno sono affiliati ad influenti associazioni più o meno segrete (massoni?). Cioè persone deboli, come traspare dal loro operato, che hanno deciso di farmi svolgere, contro la mia volontà, il ruolo della vittima sacrificale da 18 anni:

infine, al riguardo dei potenti fattori spuri, mi permetto di chiedere anche a Codesta Spett. Presidenza (quesito che estendo volentieri al Direttore Generale p.t. dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO) conferma del fatto, riferitomi dal mio precedente patrocinante - che i) sia il chirurgo e primario oculistico dott. X, ex dipendente dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO e ormai in pensione, sia il difensore dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO, avv. Lorenzo MAZZEO (per quel che vale, in Rete risulta https://www.popoffquotidiano.it/wp-content/uploads/2014/10/Massoneria-Elenco-Massoni-Italiani-.pdf), sia il CTP dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO, dott. Pietro MORELLI, sono affiliati a potenti associazioni più o meno segrete; e ii) se ciò può avere avuto un notevole peso – come mi è stato detto - sulla mia abnorme vicenda sanitaria-giudiziaria 18ennale e – aggiungo - sul silenzio da 15 mesi di Codesta Presidenza e Assessorato alla Sanità, oltre che, dal 2008, dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO;

Si annoverano altri protettori (a parte i politici, anche famosi, e i Consiglieri del Consiglio regionale della Campania, destinatari p.c. dell’Esposto-Istanza al Presidente della Regione Campania, che non mi hanno risposto, peraltro a breve ci saranno le Elezioni regionali):

il Presidente del Consiglio Regionale che, nonostante un encomiabile impegno - a differenza di quella, molto reticente, del Presidente della Regione - della d.ssa SEPE della sua Segreteria (che forse è stata messa in castigo) ed andrebbe premiata dal Capo dello Stato, alla fine ha rifiutato di concedermi un appuntamento per consegnargli personalmente l’ESPOSTO-ISTANZA al Presidente della Regione Campania e di rispondere alla mia lettera sulla situazione abnorme dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO, sulla quale, comunque, ho saputo che ha avviato anche lui un’inchiesta per il tramite del suo Ufficio di Gabinetto;

l’URP centrale dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO che, nonostante numerosi solleciti, ha perfino rifiutato di inviarmi una risposta scritta alla mia ripetuta richiesta su dov’è l’archivio delle cartelle cliniche del PO Ascalesi;

il Difensore Civico della Campania, che rifiuta di evadere il mio ricorso contro la presidenza della Regione Campania per l’accesso agli atti dell’inchiesta assegnata al responsabile, Capitano CC Valentino CHIARA, del suo Ufficio di Gabinetto.

2. Dov’è l’archivio delle cartelle cliniche del P.O. Ascalesi?

Infine, ed è il motivo principale del presente Esposto, mi sono recato al P.O. Ascalesi, dove ho appreso che non hanno più l’archivio delle cartelle cliniche, per le quali la legge non fissa un termine di conservazione, e non hanno saputo dirmi se esiste ancora e dove, e di rivolgermi all’ASL.

Pertanto, in data 14.7.2025, a mezzo pec, ho chiesto al DG dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO:

a) il rilascio urgentissimo della copia autenticata, anche su ogni singola pagina (sono fogli sciolti, non numerati e pieni di righe lasciate apposta in bianco, una delle quali fu utilizzata dal chirurgo e primario XELE per apporre nella sezione Esame Obiettivo del 14.6.2007, nell’occhio e nel rigo sbagliati, la locuzione “Pucker maculare”), della mia cartella clinica e del registro operatorio (atti pubblici) relativi all’intervento chirurgico triplo di cataratta OS del 20.06.2007 presso il P.O. Ascalesi di Napoli ad opera del chirurgo e primario oculistico dott. Alessandro XELE, o, in alternativa, di indicarmi dove e a chi rivolgermi;

b) per l’ennesima volta, l’accesso urgente agli atti, che mi viene negato da detta ASL dal 2008, e il rilascio di copia in carta libera, relativi al caso in esame, ai sensi della L. 7/08/1990, n. 241, e relativo DPR attuativo n. 184 del 12/04/2006, in particolare sull’indagine da me chiesta alla D.G. dell’ASL NA 1 Centro e al S.I.C. interno della medesima ASL e dell’Assessorato alla Sanità della Regione Campania nel 2008 sull’operato del chirurgo e primario di oculistica, in qualunque forma effettuata anche tramite il SIC, relativamente al sinistro in oggetto, prima, durante e dopo l’intervento chirurgico “triplo” di cataratta del 20.06.2007, inclusa la manipolazione della documentazione sanitaria dell’intervento da parte del chirurgo e primario, segnatamente la sua falsificazione della cartella clinica e il suo di essa sequestro per oltre 60 giorni, interrotto soltanto grazie all’intervento della Direzione Sanitaria del P.O. Ascalesi da me sollecitata formalmente con una raccomandata a mano e dovendo perfino minacciare di rivolgermi ai CC, dopo che lo stesso P.O. Ascalesi aveva rifiutato, con pretesti ridicoli (non erano indicati il n. del piano e il n. della stanza della Direzione Sanitaria), una lettera raccomandata AR (e farà lo stesso con le due raccomandate AR del mio primissimo legale).

Ribadisco che la cartella clinica e il registro operatorio sono documenti per i quali la legge italiana, che anche Voi siete tenuti ad osservare, non prevede un termine di conservazione.

E il DG dell’ASL NA1 CENTRO, beneficiaria dei reati commessi da suoi dipendenti, il quale non risponde mai, mi ha risposto il giorno dopo (i tempi di reazione sono sempre significativi), tramite il suo Ufficio legale, anziché sull’oggetto della mia richiesta, e cioè il RILASCIO DI COPIA URGENTISSIMA DELLA MIA CARTELLA CLINICA (manipolata dal chirurgo e primario X) E DI ACCESSO AGLI ATTI, che mi rifiuta dal 2008, e su DOV’È L'ARCHIVIO DELLE CARTELLE CLINICHE DEL P.O. ASCALESI, per le quali la legge non prevede un termine di conservazione,

che l’ASL Napoli 1 Centro, per lo spirito istituzionale che la caratterizza, osserva ed esegue, scrupolosamente e rispettosamente, tutti i provvedimenti giurisdizionali che la coinvolgono, siano essi favorevoli o sfavorevoli, evitando qualunque commento degli stessi”.

Come si vede, ha freudianamente omesso il rispetto delle leggi. Per me, ma solo per me, equivale a una confessione.

     3.   Conclusione e richieste

Tutto ciò premesso,

CHIEDO

che Codesta Ill.ma Autorità adita, essendo mio interesse legittimo acquisire prima possibile la copia autenticata pagina per pagina (sono fogli staccati, non numerati e pieni di righe lasciate apposta in bianco, una delle quali fu usata dal chirurgo e primario X per falsificarla) della mia cartella clinica relativa al triplo intervento chirurgico di cataratta OS del 20.06.2007, anche al fine del ricorso alla CEDU contro la sentenza errata, ingiusta e crudele che mi ha condannato a pagare l’enorme somma di 120.000€ di spese legali, accerti con urgenza: i) il luogo dove si trova l’Archivio delle Cartelle cliniche e dei Registri operatori del PO Ascalesi, documenti per i quali la legge non fissa un termine di conservazione; ii) se tale archivio è stato distrutto; iii) se, analogamente, l’archivio del SIC dell’ASL è stato distrutto; e iv) se il chirurgo e primario oculistico del PO Ascalesi nel 2007, Alessandro XELE, ormai in pensione, e i fiduciari dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO coinvolti nella mia vicenda sanitaria-giudiziaria irregolarissima, avv. Lorenzo MAZZEO, ormai defunto, il CTP dott. Pietro MORELLI e altri sono massoni o consimili.

Indico a teste il dott. Lorenzo LABATE, Via G. Jannelli, 186, 80131 Napoli, tel. 0812411956 336945815, drlabate@alice.it, ex direttore del SIC, da me sentito nel 2022 dopo la pubblicazione, in data 20.1.2022, dell’incredibile sentenza d’Appello del 7.1.2022, sia sulla mancata autorizzazione dell’ASL a indagare sul potente chirurgo XELE, fatto che mi confermò, sia sulla distruzione dell’archivio del SIC, sia sull’operato del dott. Antonio BARRA, oculista dipendente dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO e CTU infedele della mia causa civile (operato implicante anche il Direttore Generale p.t. dell’ASL), sul quale egli mi dichiarò di avere indagato quando era direttore del SIC.

Con istanza dei colpevoli in caso di distruzione dell’archivio delle cartelle cliniche e dei registri operatori del PO Ascalesi e per ogni altra ipotesi di reato emerga nel corso delle indagini.

Mi riservo di costituirmi parte civile.

Chiedo di essere informato in caso di archiviazione e di prosecuzione delle indagini.

Produco: 1) N. 47 Chiose puntuali alla sentenza d’Appello N. 197/2022; 2) Esposto-Istanza al Presidente e Assessore alla Sanità della Regione Campania del 4.10.2024; 3) Istanza al DG dell’ASL NAPOLI 1 C. di rilascio urgentissimo di copia della mia cartella clinica e di accesso agli atti del 14.7.2025; 4) Sollecito N. 5 al Pres. e Ass. Sanità Campania del 27.6.2025; 5) Sollecito ennesimo all’URP centrale dell’ASL NAPOLI 1 Centro del 29.7.2025; e 6) Replica-sollecito al Difensore Civico del 16.7.2025.

NB: Tranne che al Sig. Questore e all’Autorità Giudiziaria, i nomi sono nascosti.

Con osservanza,

Napoli, 31 luglio 2025

  

Puntate precedenti

IL MIO CASO DI MALASANITÀ E MALAGIUSTIZIA A NAPOLI COMINCIATO NEL 2007 E INDEGNO DI UNO STATO DI DIRITTO/1
Lettera pec al Direttore Generale dell'ASL Napoli 1 Centro
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Il mio caso di malasanità e malagiustizia a Napoli COMINCIATO NEL 2007 E indegno di uno Stato di diritto/2
Lettera pec al Presidente e Assessore alla Sanità della Regione Campania
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