- Seconda Puntata (a ritroso) -
IL MIO CASO SCANDALOSO DICIOTTENNALE DI MALASANITÀ E MALAGIUSTIZIA A NAPOLI COMINCIATO NEL 2007 E INDEGNO DI UNO STATO DI DIRITTO/2
Lettera al Presidente e Assessore alla Sanità della Regione Campania
Al Sig.
Presidente e Assessore alla Sanità della Regione Campania
p.c. Sig.
Presidente della Repubblica
p.c.
Sig. Presidente del Senato della Repubblica
p.c.
Sig. Presidente della Camera dei Deputati
p.c.
Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri
p.c. Sig.
Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
p.c.
Sig. Presidente del Consiglio Regionale della Campania (e Consiglieri)
p.c.
Sig. Ministro della Giustizia
p.c. Sig.
Procuratore Generale della Corte di Cassazione
p.c. sez3.civile.cassazione@giustiziacert.it
c.a. Pres. D.ssa AS
p.c. Sig.
Procuratore Generale di Napoli
p.c. Sig.
Procuratore della Repubblica di Napoli, c.a. Dott. Nicola Gratteri
p.c.
Sig. Procuratore della Repubblica di Roma
p.c.
Sig. Presidente del Tribunale di Napoli
p.c.
Sig. Presidente della Corte d’Appello di Napoli
p.c. Sig.
Direttore Generale dell’ASL Napoli 1 Centro
p.c.
Difensore Civico della Campania
p.c.
Mass media
Oggetto: 1) Sollecito N. 5
riscontro a Esposto-Istanza 24.10.2024 e 2) accesso agli atti ai sensi della L. 7/08/1990, n. 241, e
relativo DPR attuativo n. 184 del 12/04/2006. Disprezzo del diritto. Fattori spuri potenti (massonici?). Rigetto del
Ricorso per cassazione N. 17275/2022 con condanna definitiva al pagamento di
circa 120.000€ di spese legali.
"IL DISPREZZO DEL DIRITTO", ha recentemente
affermato Romano Prodi, è oggi, a livello internazionale, una caratteristica
non soltanto degli autocrati. Unendolo all’intervista di un anno fa, che ho
ascoltato pochi giorni or sono, del già Vice capo del Grande Oriente, Claudio
Bonvecchio, il quale ha citato una circolare interna alla Loggia massonica sulla
prevalenza delle regole interne rispetto alle leggi, mi è venuto subito da
pensare che spesso IL DISPREZZO DEL DIRITTO è la cifra dell’operato della
massoneria, e, purtroppo, della Pubblica Amministrazione (dal re all’ultimo
usciere, scriveva Adam Smith) e della magistratura quando sono asservite alla
prima. In Italia, e in particolare a Napoli, le leggi e le regole valgono
soltanto per i fessi e i deboli?
Ill.mo
Sig. Presidente e Assessore alla Sanità della Regione Campania, Prof. Vincenzo
De Luca,
In riferimento all’Esposto-Istanza
indicato in oggetto, relativo a:
Il
mio caso diciassettennale [ORMAI DICIOTTENNALE] di malasanità e malagiustizia a
Napoli, COMINCIATO NEL 2007 E indegno di uno Stato di diritto
1. Presumibile operato penalmente rilevante dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO,
beneficiaria delle due sentenze civili basate su ben tre presumibili false
perizie (art. 373 c.p.), e di due medici, dipendenti della stessa ASL o di
altra ASL, autori della seconda presumibile falsa perizia a favore della
medesima ASL NAPOLI 1 CENTRO e delle due ricchissime e potentissime
Assicurazioni.
2. Operato
irregolarissimo di 6 magistrati (4 civili e 2 penali), che hanno “resuscitato”
le prime due Ctu rinnovate per gravi motivi, tra i quali l’incompatibilità
assoluta di uno dei due CTU, oculista dipendente della stessa ASL, travisato il
fatto e le prove, talune decisive, archiviato il p.p. travisando, occultando e
manipolando le prove e, da ultimo, utilizzando un verbale d’udienza
presumibilmente falso.
Notevoli difficoltà
informative circa i [sette] procedimenti penali pendenti tutti originati dalla
causa civile, riguardanti anche operatori di giustizia; uno di detti
procedimenti è stato trasferito da Napoli a Roma, ma dopo averlo iscritto a
Mod. 45 “Notizie non costituenti reato” [al quale si è aggiunto un secondo, a
carico dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO, ma – illogicamente - senza previa
scomposizione del procedimento!].
3. Richiesta urgente
di ritrattazione dei 2 CTU napoletani, dipendenti di ASL, e degli altri 3 CTU
(ex art. 376 c.p.), incombendo la sentenza della Corte di Cassazione.
Poiché:
► oggi, 27 giugno 2025, diciottesimo
anniversario più una settimana dell’intervento triplo di cataratta OS
nell’arco di 5 ore da me subìto il 20.6.2007 presso il P.O. Ascalesi di Napoli,
facente parte dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO, intervento triplo pieno di problemi e
di urla del chirurgo durato complessivamente 2 ore e 15 minuti, contrassegnato poi
da fatti abnormi, a cominciare dalla falsificazione della cartella clinica
da parte del chirurgo e primario oculistico, causa iniziale di questa mia lunga
via crucis sanitaria-giudiziaria, che si è conclusa in appello con zero risarcimento e la mia condanna a pagare circa 100.000€ di spese legali;
► mi è pervenuta l’Ordinanza della Corte di Cassazione
che, a cagione dei gravi difetti del ricorso (v. sotto, pag. 5), da me
contestati ex ante con atti formali (peraltro travisati dalla PM
procedente!) e degli stretti limiti del controllo di legittimità (volontariamente
non sfruttati dal mio difensore!), ha ritenuto inammissibile la mia Nota
illustrativa (ivi inclusi gli omessi esami di ben 5 errori di fatto decisivi e
discussi della sentenza d’Appello) e i due ri-solleciti, uno dopo l’altro, alle
Procure della Repubblica di Napoli e di Roma relativi ai procedimenti penali in
corso originati dalla predetta causa civile, documenti che ho dovuto inviare
personalmente dopo il rifiuto del mio patrocinante infedele!, ha dovuto eludere
(e di fatto condividere, peraltro riportandoli pari pari nell’ordinanza di
rigetto!) i numerosi travisamenti del fatto e delle prove delle due sentenze
errate, ingiuste e crudeli di I (4 pagine) e, soprattutto, di II grado (come ho
già segnalato più volte, anche all’A.G., un coacervo di 30 pagine di menzogne e
travisamenti e violazioni della legge e delle deliberazioni della Suprema Corte di
Cassazione, cfr. All. 34-N. 47 chiose puntuali alla sentenza d’Appello N.
197/2022, di ben 39 pagine, allegato anche alla predetta, non ammessa Nota
illustrativa!) e ha rigettato il mio Ricorso N. 17275/2022, con mia condanna
definitiva al pagamento di circa 120.000€ di spese legali;
► nonostante numerose richieste
telefoniche alla reticente Segreteria di Presidenza e scritte nell’arco di 15
(quindici) mesi, ad oggi non ho ancora ricevuto alcuna risposta né da Codesta
Spett. Presidenza e Assessorato alla Sanità della Regione Campania, sempre
severissima con gli altri in tema di rispetto delle regole e sedicente amante
dell’efficienza, né dalla Direzione Generale dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO (alla
quale ho trasmesso, per il tramite dell’URP, il predetto Esposto-Istanza in
data 13.11.2024), beneficiaria, assieme all’influente chirurgo e primario dott.
M, taluni
comprensibili anche a un profano assoluto di oculistica, , falsificatore della cartella
clinica, e alle due assicurazioni miliardarie UNIPOL e AXA, i veri deus ex
machina delle cause per malasanità, delle due sentenze di I e di II grado
errate, ingiuste e crudeli basate su tre evidentissime false perizie: decine di
travisamenti del fatto e delle prove[1]
figuriamoci a magistrati esperti come sono quelli dell’VIII Sezione Civile;
►
in particolare, ho sollecitato una risposta urgente in merito alla ritrattazione
(ex Art. 376 Cp), da parte dei due CTU dottori B
e D, entrambi medici dipendenti di ASL napoletane, dei
loro plurimi e decisivi travisamenti del fatto e delle prove, copincollati
pedissequamente, ampiamente (888 parole su un totale di 1703 parole
copincollate delle 3 Ctu) e scientemente (poiché da noi ripetutamente messa
sull’avviso, talché, dopo la prima, anche la loro Ctu è stata rinnovata per
gravi motivi, tra i quali il rapporto di lavoro dipendente, assolutamente
incompatibile, del dott. B
dalla predetta ASL convenuta/appellata, rapporto da lui nascosto al
Collegio giudicante, dalla Corte d’Appello di Napoli – VIII Sezione Civile, nella
sentenza d’Appello errata, ingiusta e crudele N. 197/2022 (cfr. All. 34-N. 47
Chiose puntuali), basata su tre evidentissime false perizie, incluse le prime
due “annullate” per gravi motivi, e che mi ha arrecato un danno enorme e
ingiusto patrimoniale (già in parte pignorato sulla mia pensione proprio dal
difensore della predetta ASL NAPOLI 1 CENTRO, l’influente avv. L M , o minacciato di pignoramento dalle altre due
controparti (chirurgo e AXA) e da EQUITALIA) e morale; mentre la terza
perizia – l’unica non rinnovata - si è svolta a Roma per volere del giudice
relatore, cioè al di fuori dell’inaffidabile Distretto di Napoli, lo stesso
dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO, ma è stata irregolarissima come le precedenti due,
anche perché i due CTU sono meridionali e uno – T – è Vice e coautore di libri di oculistica del
Primario prof. R. G , scelto
dall’AXA (Ass. del chirurgo), come se fosse un fatto normale e ininfluente,
come suo CTP per la perizia romana (!!), e l’altro – C – è campano, del Distretto di Napoli, che si
voleva/doveva evitare, e addirittura compaesano dell’influente chirurgo e
primario dott. M ,
falsificatore della cartella clinica (!!): un altro esempio di disprezzo
delle regole da parte sia di una delle parti in causa, la più forte, sia dei cinque
magistrati (tre civili e due penali) che l’hanno ritenuto irrilevante;
►
ad oggi, l’ASL NAPOLI 1 CENTRO mi rifiuta dal 2008 l’accesso agli atti, contemplato
da una legge, in particolare sull’operato abnorme dell’influente chirurgo e
primario dott. X;
►
mi sono allora recato al P.O. Ascalesi, dove ho appreso che non hanno più
l’archivio delle cartelle cliniche, per le quali la legge non fissa un termine
di conservazione; mentre l’archivio del Servizio Ispettivo Centrale (SIC)
dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO e dell’Assessorato alla Sanità ho saputo da altra
fonte che probabilmente è stato distrutto apposta (!!);
►
ma tutto si
tiene in negativo e, dopo tale scandaloso risultato giudiziale civile, la mia
vicenda sanitaria-giudiziaria abnorme purtroppo continua con i 7 procedimenti
penali, tutti partoriti dalla causa civile, il che,
a mio avviso, costituisce oggettivamente un altro esempio preclaro di disprezzo
del diritto e di negazione dello Stato di diritto, del quale la Magistratura è,
in teoria, un pilastro etico prima ancora che giuridico, pena la distruzione
della città;[2]
e che si può definire veramente tale soltanto se anche e in primo luogo lo
Stato, attraverso le sue emanazioni funzionali e territoriali e i suoi
funzionari (dal re all’ultimo usciere), rispetta le proprie Leggi; e invece, allo scarso rispetto delle leggi, si sommano lo scarso
livello etico di troppe persone, male educate in famiglia, e il riflesso
condizionato dell’omertosa burocrazia, la quale, anziché collaborare a
sanzionare i comportamenti contra legem, erge un muro di gomma a difesa
del trasgressore;
►
nell’ambito dei ben sette procedimenti penali (più quello del
2008 relativo alla falsificazione della cartella clinica) originati da tale
irregolarissima vicenda sanitaria-giudiziaria (in parte autoprodottisi a causa
di altre gravi irregolarità e reati commessi da operatori di giustizia, per un
totale – tra CTU, magistrati e cancelliere - di 15 unità, una enormità!),
di cui due trasmessi, per iniziativa della Procura della Repubblica, dal
Tribunale di Napoli al Tribunale di Roma, anche il primo (2021), per
diffamazione, trasferito, a mio avviso erroneamente, dal Tribunale al GdP
penale di Napoli, a carico dei predetti CTU dottori B
►
dei sette procedimenti penali, due dovrebbero riguardare anche l’ASL NAPOLI 1
CENTRO, ma non riesco a sapere altro, tranne che quello più vecchio (2023) è
stato trasferito, senza previa scomposizione del procedimento penale, dal PM
procedente della Procura della Repubblica di Napoli al Tribunale di Roma (!), proprio
a seguito della mia trasmissione, per conoscenza e per la unione dei
procedimenti, dell’Esposto-Istanza del 24.10.2024, riguardante in parte il
medesimo reato, il che forse viola il mio sacro e inviolabile diritto di difesa
(anche perché la Procura della Repubblica di Roma mi risponde che non è
certificabile);
►
dopo l’archiviazione ingiustificata del primo procedimento penale per falsa
perizia contro i 5 CTU, decisa (incredibile ma vero) travisando il fatto, pretermettendo
e manipolando le numerose prove e falsificando il verbale di udienza camerale, che
ha comportato una ulteriore duplice sanzione pecuniaria a mio carico che si è
aggiunta ai 100.000€ precedenti, ho ottenuto, con una istanza del
12.12.2023 di riassegnazione ad altro PM, l’apertura di un secondo procedimento
penale, ma aperto contro ignoti (!); dopo
varie richieste di colloquio, ho ottenuto un appuntamento e reso una
estemporanea s.i.t. audio-video registrata il 17.9.24, seguita e precisata
meglio da una Memoria ex art. 90 cpp; la gentile PM mi disse che la sua decisione
sarebbe stata sollecita, ma a distanza di 10 mesi tale decisione non è ancora
intervenuta: perché?;
►
è stata emessa – come scrivevo all’inizio - la sentenza civile, che ha
rigettato il ricorso per cassazione, fatto rilevante per la ritrattazione,
poiché ora comporta la punibilità degli autori della falsa perizia,
con mia condanna al pagamento di altri circa 20.000€ di spese legali, che si
aggiungono ai precedenti 100.000€, portando il totale a circa 120.000€
(oltre interessi infiniti);
►
il settimo ed ultimo procedimento penale riguarda proprio il mio nuovo
difensore civile avv. S
►
infine, al riguardo dei potenti fattori spuri, mi permetto di chiedere anche
a Codesta Spett. Presidenza (quesito che estendo volentieri al Direttore
Generale p.t. dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO) conferma del fatto, riferitomi dal mio
precedente patrocinante - che i) sia il chirurgo e primario oculistico
dott. X, ex dipendente dell’ASL NAPOLI 1
CENTRO e ormai in pensione, sia il difensore dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO, avv. Mhttps://www.popoffquotidiano.it/wp-content/uploads/2014/10/Massoneria-Elenco-Massoni-Italiani-.pdf),
sia il CTP dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO, dott. M
sono affiliati a potenti associazioni più o meno segrete; e ii) se ciò
può avere avuto un notevole peso – come mi è stato detto - sulla mia abnorme
vicenda sanitaria-giudiziaria 18ennale e – aggiungo - sul silenzio da 15 mesi
di Codesta Presidenza e Assessorato alla Sanità, oltre che, dal 2008, dell’ASL
NAPOLI 1 CENTRO;
►
ciononostante, non avendo alternative (a parte il costo, gli avvocati
napoletani hanno tutti… famiglia) ma soltanto la forza della ricerca sincera
della verità (“Chiunque voglia sinceramente la verità è sempre
spaventosamente forte”, dice Dostoevskij),
SOLLECITO
per
la quinta volta un riscontro esauriente e urgente da parte di
Codesta Spett. Presidenza e Assessorato alla Sanità della Regione Campania alle
mie richieste, in particolare la eventuale ritrattazione (basterebbe
un sì o un no esplicito dopo un intervento concreto), a maggior ragione dopo
l’esito definitivo sfavorevole in Cassazione, nonché l’accesso urgente agli atti e il rilascio di copia in carta libera
relativi al caso in esame, ai sensi della L. 7/08/1990, n. 241, e relativo
DPR attuativo n. 184 del 12/04/2006, al fine di curare e difendere i miei
legittimi interessi giuridici, relativamente al procedimento
amministrativo (non so definirlo più esattamente) che,
stando al pochissimo che con molta difficoltà sono riuscito a sapere
telefonicamente (dando addirittura un dispiacere, quando gliel’ho detto, a una
delle signore che rispondono al telefono, brevissimamente e col verbo sempre al
futuro (come usano fare gli Arabi: “bukra, inch’Hallah”, domani, se Dio
vuole), Codesta Presidenza avrebbe instaurato, a seguito del mio
Esposto-Istanza del 24.10.2024, tramite il proprio Ufficio di Gabinetto, retto
dal Cap. CC Michele Valentino CHIARA, Ufficio di Gabinetto da me contattato
ripetutamente per telefono e per iscritto ma invano.
Mi auguro che il Capitano CHIARA, con
l’appoggio di Codesta Presidenza severissima, sia più coraggioso del PM e del
GIP del p.p. per falsa perizia, nell’ambito del quale, libero dal
condizionamento del mio patrocinante che ha rinunciato dopo la tremenda batosta
in Appello quantunque – illudendosi - avesse deciso autonomamente di ridurre
fortemente il petitum, ho deciso di portare finalmente alla luce del
sole il potente fattore spurio, che si è sommato al resto del sistema
apparentemente marcio alimentandone la pervasività e l’efficacia, e indaghi
anche su questo, cominciando dalla veridicità di siffatte affiliazioni a tali
centri di potere (definizione del Gran Maestro Di Bernardo) di fornitori
dell’ASL (!!!), attori di una partita che, nel mio caso, è risultata truccata.
Ribadisco ancora una volta che sono a
disposizione per un colloquio esplicativo su tali numerose e gravissime
irregolarità riguardanti il sistema dei risarcimenti della cosiddetta
malasanità, che sembra non siano affatto isolate a detta, fra gli altri, di
Guglielmo PEPE di Repubblica, per cui, in teoria, se fossimo un Paese
normale e – come siamo - uno Stato di diritto, dovrebbe essere un Vostro dovere
perfino sollecitarmi, anche se putacaso dovesse essere in conflitto con
l’interesse, perseguito slealmente, dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO, anzi
dei suoi fiduciari più o meno influenti e delle ricchissime e
potentissime assicurazioni. Sistema abnorme agevolato da varie
“criticità” legislative e regolamentari, da me in parte indicate
nell’Esposto-Istanza del 24.10.2024.
Riporto le mie richieste conclusive
dell’Esposto-Istanza, dalle quali mi pare emergano anche fatti di rilievo
penale riguardanti l’ASL NAPOLI 1 CENTRO (da indagare, e sono a disposizione
per fornire ulteriori informazioni al riguardo):
CHIEDO
Che Codesta Ill.ma Presidenza/Assessorato alla
Sanità:
a)
In
particolare, e soprattutto, voglia inoltrare ai 2 CTU dipendenti di ASL, e agli
altri 3 CTU, direttamente o per il tramite dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO,
beneficiaria delle 3 presumibili false perizie e delle due sentenze errate,
ingiuste e crudeli su di esse basate, e sostenere, quale obbligo etico e/o
giuridico, la mia richiesta di ritrattazione entro la prossima udienza
del 12 novembre 2024, già da me rivolta ai dottori Bda me sollecitata ai 2 CTU Bnel
procedimento penale in corso per diffamazione a carico degli stessi dottori B e D, tramite i loro difensori,
incombendo la sentenza della Corte di Cassazione della mia causa civile, e D:
e D, dipendenti, rispettivamente, dell’ASL NAPOLI 1
CENTRO e dell’ASL Napoli 2, e autori della seconda presumibilmente falsa
perizia, che – ancorché fosse stata “annullata” per gravi motivi dalla Corte
d’Appello - è stata quella più copincollata delle tre Ctu nella sua sentenza
errata, ingiusta e crudele, che mi ha condannato a pagare circa 100.000€
di spese. Detta mia richiesta di ritrattazione è stata già
5) per il tramite della Preg.ma Signora
Giudice, ai sensi dell’art. 376 cp, che, al comma 2, in caso di ritrattazione
prima della sentenza civile definitiva, contempla la non punibilità del
colpevole di falsa perizia, ai due imputati B
e DG la ritrattazione dei loro travisamenti del
fatto e delle prove copincollati pedissequamente dal giudice relatore nella
sentenza d’appello errata, ingiusta e crudele, che mi hanno arrecato un danno
enorme e ingiusto.;
e, successivamente, informandoli che a carico dei 5
CTU (F , B , D, T e C ), contrariamente a quanto dichiarato in aula dal
difensore del dott. B , era
stato aperto dalla Procura della Repubblica di Napoli un secondo procedimento
penale per il reato previsto e punito dall’art. 373 c.p.;
b) Voglia far indagare sull’operato dell’ASL
NAPOLI 1 CENTRO nel caso da me narrato in ordine all’omessa autorizzazione
dell’indagine del proprio SIC sull’operato del chirurgo e primario oculistico
dottor X, in particolare sulla
falsificazione della mia cartella clinica; nonché sul rifiuto ripetuto di
accesso agli atti, perfino alla mia cartella clinica, ed ogni altro eventuale
emerga dall’indagine; a tale scopo
(falsificazione e omessa indagine del SIC), voglia acquisire la prova
testimoniale sia del dottor L , all’epoca direttore del
SIC dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO, tel. 081 , drl@alice.it, sia della caposala del
Reparto di Oftalmologia del P.O Ascalesi, Signora R., se è ancora viva e,
essendo ormai in pensione, ha smesso di temere il chirurgo e primario (come
quando le telefonai nel 2008), sia del sottoscritto;
c) Voglia far accertare la reazione
intimidatrice del CTP avverso dott. L (all’epoca CTP del
chirurgo e primario dott. X, poi di AXA Assicurazioni,
che assicura il chirurgo e primario dott. X) e dell’altra CTP dell’assicurazione o dell’ASL, e le
sue conseguenze concrete e documentate, risultanti incontrastabilmente dagli
atti del fascicolo processuale (fin dalle Osservazioni alla Ctu F ), al giudizio verbale molto
negativo, netto e inequivocabile, espresso dal primo CTU dott. F (proprietario o Consigliere d’Amministrazione
della Casa di Cura di P ),
davanti a 5 testimoni, sull’operato del chirurgo dott. X (“Ho letto la documentazione depositata, il
chirurgo ha sbagliato tutto”), e il successivo ribaltamento nel suo
giudizio scritto di perfetto nella sua Ctu, giustificandolo, poi,
mediocremente e illogicamente (si veda sopra, a pag. 17, par. 19.1), fatto e
giudizi poi travisati dal giudice relatore nella sentenza di II grado;
d) Voglia far accertare la regolarità
dell’operato dei 2 CTP dell’ASL NAPOLI 1 CENTRO, dottori Msia l’Avv. R ,
mio legale all’epoca, e CR , in relazione alla
irregolarissima terza Ctu svolta a Roma dai professori T e C ;
i quali CTP pare siano stati gli intermediari che hanno saputo l’esito prima
che fosse depositata la Bozza della Ctu, il che ha determinato il fallimento
immediato dell’accordo transattivo al ribasso proposto dall’avv. R (senza informarmene),
la cui proposta, non a caso, è stata tenuta in totale non cale dal prof. T già in fase di Ctu/primo
accesso (oggetto poi di contestazione); voglia far sentire al riguardo anche e
soprattutto tel. 081 (studio legale), r @pec.it, che lo ha adombrato
nella sua Istanza (All. 30), sia il dottor ST ,
mio CTP all’epoca, tel.
391,
entrambi protagonisti di tale vicenda e che io non ho visto o sentito da oltre
2 anni, nonché il sottoscritto, testimone de relato; , pec s .t .wo5w@na.omceo.it
Mi riservo di consegnare a mano al
Sig. Presidente del Consiglio della Regione Campania e a chi me ne faccia
richiesta:
-
Esposto-Istanza del 24.10.2024 (nomi
nascosti digitalmente);
-
N. 47 Chiose puntuali alla sentenza d’Appello
n. 197/2022 (nomi nascosti digitalmente).
Grato, porgo distinti saluti,
Napoli, 27 giugno 2025
Post scriptum
Riporto le
terribili parole del Procuratore Generale di Napoli Avv. Antonio Gialanella:
“Napoli è la patria del conflitto, è la patria della compressione dei
diritti, è la storia del conflitto fra potere e diritto, e tutti quelli che
hanno fatto i magistrati democratici a Napoli sanno che cosa questo significa,
qual è lo sforzo terribile in questa città paradigmatica di affermare il
diritto dove i poteri cercano in ogni modo di comprimerli.”[3]
E quelle, consentanee, di un avvocato napoletano,
riportato nel sito FB di un gruppo di avvocati, che non fanno altro che
lamentare le disfunzioni del sistema giudiziario, al quale ho risposto solo io
e che è stato eliminato in fretta:
Ormai è
"veleno" quotidiano che deriva non da lassismo mentale (già sarebbe
gravissimo) ma, sempre più spesso, da mancanza di terzietà, ed in molte mie
cause, contro potentimassocorrotti, si tratta, infatti, di mercimonio della
funzione.
P.S. le mie querele
denunce vengono iscritte a modello 45!! Ma si guardano bene dal querelarmi!! si
insabbia.
Puntate precedenti
Lettera pec al Direttore Generale dell'ASL Napoli 1 Centro
https://vincesko.blogspot.com/2025/07/il-mio-caso-diciottennale-di-malasanita.html
[1]
RIEPILOGO
DEI PRINCIPALI TRAVISAMENTI DEL FATTO E DELLE PROVE NELLE TRE CTU (che
qualificano la colpa grave del giudicante,[*] L. n. 117 del 13.04.1988 e L. n. 18 del
27.02.2015)
[*]
responsabilità https://www.csm.it/web/csm-internet/magistratura/ordinaria/percorso-professionale?show=true&title=responsabilit%C3%A0&show_bcrumb=responsabilit%C3%A0
TERZA Relazione di consulenza TECNICA D’UFFICIO dei
CTU T (VICE DEL PRIMARIO
G, CTP DI AXA ASS.) E C (L’UNICA NON RINNOVATA, MA
ANCH’ESSA IRREGOLARISSIMA)
1–
Primo travisamento del fatto e delle prove1 (alterazione della
verità processuale): Dichiarazioni decisive nuove e non vere dei
due CTU T e C circa il “lieve edema
corneale” (omissione dell’aggettivo rilevante “lieve”), per invalidare la PROVA
REGINA dei tre controlli postoperatori ed escludere il nesso causale; condivise
dal Giudice relatore, nonostante i caveat dell’appellante; mancata risposta
dei CTU, non consentito (e probabile nullità della Ctu)
2-
Secondo travisamento del fatto e delle prove1 (alterazione della
verità processuale): Omissione-occultamento della Vitrectomia - causa
efficiente del pucker maculare - e dell’Edema retinico infiammatorio -
codeterminante e acceleratore del pucker maculare; condiviso in sentenza dal
giudice relatore, nonostante i caveat dell’attore/appellante; tutto per
escludere il nesso causale ed evitare il risarcimento certo e pieno. Mancata
risposta dei CTU, il che non è consentito
3-
Terzo travisamento del fatto e delle prove1 (alterazione della
verità processuale): Dichiarazioni errate e indimostrate dei CTU sulla preesistenza
del Pucker maculare, smentite da prove scientifiche, oltre che documentali,
logiche e matematiche; condivise in sentenza dal giudice relatore,
nonostante i caveat; tutto per escludere il nesso causale ed evitare il
risarcimento certo e pieno
4-
Quarto travisamento del fatto e delle prove1 (alterazione della
verità processuale): Mancata contestazione al chirurgo e all’ASL della posticipazione
di 10 mesi dell’intervento chirurgico di pucker maculare e del suo aggravamento,
a causa dei ritardi del chirurgo e dell’ASL NA 1. Condivisa in sentenza dal
giudice relatore, che esclude anche il risarcimento parziale. Mancate
risposte dei CTU, il che non è consentito
5-
Dichiarazioni erronee e indimostrate dei CTU T e C,
condivise dal Giudice Relatore, sulla anteposizione dell’intervento
di pucker maculare a quello di cataratta, smentite da prove scientifiche
autorevoli e perfino dagli altri tre CTU
6–
Mancata contestazione dell’accanimento diagnostico
7–
Risposte surreali e infondate dei CTU T
e C
(Disamina
completa della irregolarissima Ctu T
e C nell’All. 29
“Osservazioni di VB alla Ctu T
e C e analisi
comparativa delle tre Ctu”).
SECONDA Relazione di consulenza TECNICA D’UFFICIO dei
CTU B
(OCULISTA DIPENDENTE DELL’ASL NAPOLI 1, PARTE CONVENUTA/APPELLATA) E DG (RINNOVATA PER GRAVI MOTIVI)
1-
Primo travisamento del fatto1 (alterazione
della verità processuale): Prima affermazione non rispondente al vero dei due
CTU B e DI G (attribuzione per 7 volte al
periziando di una frase falsa, in formulazione variabile e contraddittoria,
smentita dalle prove agli atti), condivisa in sentenza dal giudice relatore,
nonostante i caveat dell’appellante
2-
Secondo travisamento del fatto e delle prove1
(alterazione della verità processuale): Seconda affermazione non rispondente al
vero dei CTU B e DI G (“sinechie” = aderenze)
3-
Terzo travisamento del fatto e delle prove1
(alterazione della verità processuale): Terza affermazione non rispondente al
vero dei CTU B e DG relativamente alla non sussistenza del rilevante
edema retinico, codeterminante (assieme all’omessa Vitrectomia) e
acceleratore del pucker maculare, smentita dalle prove, condivisa dal
giudice relatore
4-
Quarto travisamento del fatto e delle prove1
(alterazione della verità processuale): Furbesca invalidazione della prova regina dei tre controlli
postoperatori eseguiti dal personale sanitario del P.O. Ascalesi, incluso
il chirurgo e primario M, che
escludono il pucker maculare, che in più essi contrabbandano come prova della
loro imparzialità; condivisa dal giudice relatore
5- Quinto
travisamento del fatto1 (alterazione della verità processuale):
Affermazione insensata e fuorviante dei CTU B e DG sul ritardo terapeutico di 10
mesi, smentita dalle prove agli atti, condivisa dal giudice-relatore, il
quale esclude anche il risarcimento parziale
6-
Affermazione insensata dei CTU B, oculista dipendente dell’ASL
appellata, e DG – a mo’ di trincea estrema - che
il chirurgo non sarebbe responsabile neppure se avesse causato lui il pucker
maculare, condivisa dal giudice-relatore ma da nessun altro, inclusi CTU
e CTP
(Disamina
completa della irregolarissima Ctu B
e D G nell’All. 26 “Argomentazioni”).
PRIMA Relazione di consulenza TECNICA D’UFFICIO deL
CTU D F (RINNOVATA PER GRAVI MOTIVI DALLA CORTE D’APPELLO 1A
COMPOSIZIONE)
Travisamento
del fatto1: 1) Giudizio verbale molto critico del CTU
sull’operato del chirurgo M,
reazione intimidatrice dei due CTP avversi, che lo zittiscono. 2)
Giudizio capovolto in perfetto nella Ctu. 3) N. 8+1
contraddizioni logiche nella stringata Ctu. 4) Omissione dei
chiarimenti. 5) Sua scomparsa per 10 mesi, nonostante l’ammonizione
della giudice FIORE di deferimento all’Albo dei CTU, fino al ritorno della
giudice B. La quale trova
tutto normale e va a sentenza (di 4 pp. e appena 20 righe di motivazione).
(Disamina
completa della irregolarissima Ctu F
nell’Atto d’Appello).
[2] “Finché si tratta di calzolai che siano
incapaci o che sian corrotti, o che si vantino di essere abili pur non
essendolo, non ne verrebbe una gran perdita per lo Stato. Ma vedi bene che se
fossero i Custodi delle leggi e dello Stato a fingere di essere custodi, mentre
non lo sono, sarebbe la Città intera a correre il rischio di una completa
distruzione, proprio perché la sua felicità e la sua buona amministrazione sono
nelle loro mani.” (Platone, La Repubblica, IV, 421A).
Questa è solo l’ultima: https://www.corriere.it/cronache/25_giugno_26/il-procuratore-giovanni-tinebra-faceva-parte-di-una-loggia-massonica-coperta-la-procura-di-caltanissetta-ricevette-l-agenda-e491f176-3d09-471f-ac96-827737c98xlk.shtml
[3] Radio Radicale – Speciale Giustizia – Data 13.11.2023 (al minuto
50:10)
Congresso
di Magistratura Democratica “Diritti in conflitto”
https://www.radioradicale.it/scheda/713372/speciale-giustizia
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