Lettera
al presidente dell'ANIEF (scuola) Marcello Pacifico sulla sua fake news sulla
riforma Fornero
Da v
11/7/2018 14:45
A segreteria@anief.net Copia grr@rai.it, radio1@rai.it, cisl.scuola@cisl.it
ALLA C.A. DEL PRESIDENTE MARCELLO PACIFICO-ANIEF (SCUOLA)
P.C. GR1-ECONOMIA,
RADIO1 E CISL SCUOLA (che sono da tempo tra i destinatari
delle mie lettere circolari)
Egr.
Presidente Pacifico,
L’ho ascoltata poco fa su Radio1-Economia,
condotta da Gelsomina Testa, attribuire erroneamente l’età di pensionamento di
67 anni (vecchiaia) alla riforma Fornero. Poiché faccio CONTROINFORMAZIONE
sulle pensioni da 6 anni, per contrastare la generale DISINFORMAZIONE che ha
fatto in Italia quasi 60 milioni di vittime, oltre all’estero, mi permetto
correggerla. L’età di pensionamento di vecchiaia a 67 anni è dovuto alla ben
più severa riforma SACCONI (L. 122/2010, art. 12, più le integrazioni con L. 111/2011 e L. 148/2011, che estesero le norme della riforma Sacconi al
comparto della scuola, che nel 2010 era stato escluso).
Per
non ripetermi, allego la seconda lettera che ho inviato alla professoressa Elsa
Fornero, che ha alimentato la vulgata, dove troverà anche la sua risposta e la
mia replica.
Lettera
n. 2 alla Professoressa Elsa Fornero sulla disinformazione mondiale sulla
riforma Fornero
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2862505.html oppure (se in avaria)
Data la sua importanza, evidenzio – allegata
in essa alla nota 2 - la lettera che ho inviato al Ragioniere Generale dello Stato
e alla Direttrice Generale Previdenza, che hanno il compito di emanare il decreto
direttoriale relativo all’adeguamento periodico dell’età di pensionamento all’aspettativa
di vita. Essi, a mio avviso, danno un’interpretazione errata della norma
chiarissima della legge Fornero (L. 214/2011, art. 24,comma 13), che modifica la
cadenza del meccanismo da triennale a biennale, ma a decorrere dal 2022, e non
come essi la interpretano e cioè dal 2021.
Cordiali saluti,
V.
[1] PENSIONE DI VECCHIAIA
- L'età di pensionamento degli uomini
salirà (da 65 nel 2010) a 67 anni nel 2019 e questi 2 anni in più sono di
SACCONI, tranne 4 mesi in media di Damiano; quindi la Fornero
non c’entra, se non per la
riduzione di 6 mesi per gli autonomi.
- L'età di pensionamento delle donne del
settore pubblico salirà (da 60, quasi di botto a 65 deciso nel 2010 da SACCONI
a seguito della Sentenza
del 13 novembre 2008 della Corte di giustizia dell’Unione europea,
ma che poteva avvenire a qualunque
età tra 60 e 65 anni) + “finestra” di 12 mesi a 67 anni, e
questi 7 anni in più sono tutti dovuti a SACCONI, tranne 4 mesi in media a
Damiano; quindi la Fornero non c’entra.
- L’allineamento dell'età di
pensionamento delle donne del settore privato (da 60) a tutti gli altri (già
regolati da SACCONI) a 65 anni più “finestra”, previsto da SACCONI gradualmente
entro il 2026 (2023, includendo l'adeguamento automatico), è stato accelerato
da Fornero gradualmente entro il 2018, ma in ogni caso 2 anni (da 65 a 67) sono
di SACCONI, tranne 4 mesi in media di Damiano.
Va aggiunto (i)
che la riforma Fornero ha ridotto da
18 (previsto dalla riforma SACCONI) a 12 mesi la “finestra” degli autonomi
(uomini e donne); (ii) che la riforma Fornero ha aumentato l'età base di
vecchiaia e di anzianità di 1 anno (rispettivamente da 65 a 66 e da 40 a 41),
ma solo formalmente, poiché ha abolito contestualmente la “finestra” di
12 o 18 mesi, di Damiano (4 mesi in media) e SACCONI (8 o 14 mesi), ma senza
evidenziarne il legame, così si è intestata entrambe le misure; (iii) che, dal
2022, in forza della legge Fornero (L. 214/2011,
art. 24, comma 13), l'adeguamento automatico diverrà biennale (“13 Gli adeguamenti agli incrementi della
speranza di vita successivi a quello [triennale, ndr] effettuato con decorrenza 1° gennaio 2019 sono aggiornati con cadenza
biennale”), ma, appunto, è solo un'accelerazione del meccanismo deciso da
SACCONI; e (iv) che la riforma Fornero ha soltanto esteso, pro rata dall’1.1.2012, il metodo contributivo – introdotto
dalla riforma Dini
nel 1995 – a coloro che ne erano esclusi, cioè coloro che, al 31.12.1995,
avevano almeno 18 anni di contributi, quindi tutti relativamente anziani.
PS: La informo che
pubblicherò questa mia lettera e la Sua eventuale risposta nel mio blog.
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