lunedì 9 novembre 2015

La fede commovente dei sostenitori di Renzi


La fede di moltissimi sostenitori vecchi e nuovi di Renzi è commovente. Una fede che rimuove i dati della realtà effettuale. Il dato più grosso - rammentato da Bersani a Ballarò - è che Renzi governa con i voti conquistati dal PD di Bersani. E questo – va riconosciuto, anche se al netto dell’obiezione fondata che la stessa possibilità piena non fu concessa dal presidente Napolitano a Pier Luigi Bersani - fa parte legittimamente della grammatica costituzionale italiana. Ma sta attuando un programma diverso da quello elettorale vincente e in vari aspetti differente da quello suo proprio. E non vale affatto la giustificazione che, poiché ha bisogno dei voti del Cdx, ha dovuto dare al programma una sterzata destrorsa. Qui la misura, il mix sono determinanti. Anziché a un ribilanciamento del programma, siamo di fronte – come ho scritto l’anno scorso[1] ad uno “snaturamento del PD, come partito di centrosinistra (1/3 di centro e 2/3 di sinistra), solo parzialmente contraddetta dalla scelta iniziale di Renzi dell’iscrizione del PD al PSE, dopo anni che se ne parlava senza mai realizzarla, e da alcune misure del governo (al di là della loro strumentalità elettorale e dei difetti, gli 80€/mese a 11 mln di percettori di redditi relativamente bassi, prendendo i soldi ai ricchi e ai benestanti, sono una misura redistributiva di sinistra). E’ indubbio che la strategia di Renzi sembra cambiata velocemente, sia all’interno, in termini di alleanze (privilegiando in maniera ostentata Marchionne e Confindustria e, per contro, emarginando i Sindacati dei lavoratori), e per il linguaggio di rottura e menzognero non solo della estremista Picierno, ma anche di moderati come Serracchiani, Taddei e Gozi o l’opportunista Fioroni; sia all’estero, in cui obtorto collo Renzi si è dovuto piegare ai veti della Merkel ed acconciarsi ad alleanze variabili a seconda della materia (il mediocre Hollande, contro l’austerità, o il filoatlantico Cameron, contro la burocrazia UE)”.
E, per giustificare il tutto, ha dato la stura alla sua compulsiva comunicazione menzognera e manipolatoria.[2] Grosso errore per un leader di sinistra.

I sostenitori renziani sono ancor più commoventi quando parlano d'altro, divagano, perdendo tempo dietro ipotesi indimostrate e indimostrabili, ad esempio chiedendosi che cosa farebbe Bersani, se avesse il controllo del PD, nei riguardi delle proposte di Renzi, e che non sono comunque pertinenti anche se fossero dimostrabili, al solo scopo di trovare giustificazioni-alibi, tipico atteggiamento di chi ha la coscienza sporca. Questo comportamento equivale proprio a incapacità di guardare in faccia la realtà e di affrontare il nocciolo della questione. Che è quello che ho cercato di illustrare in precedenza e che sempre i citati sostenitori non a caso eludono completamente: Renzi governa con i voti ricevuti da Bersani, facendo cose non solo diverse ma opposte a quelle contenute nel programma elettorale del PD e dello stesso Renzi. Egli, quindi, non è solo un contaballe, ma un campione della slealtà e del tradimento del patto democratico con gli elettori che hanno dato il loro voto al PD. Io lo trovo un fatto gravissimo; non mi meraviglio, avendo frequentato per tre anni il quotidiano della Margherita "Europa" e constatato la doppiezza, la logica strampalata (indizio di problemi col principio di realtà) e l'inclinazione al tradimento dei cattolici dc,[3] che dei (simil)democristiani vi sorvolino sopra, anzi lo giudichino quasi un titolo di merito.

[1] PD, metamorfosi incipiente di un partito

[2] La comunicazione di Matteo Renzi

[3] La macroscopica mistificazione pro-Monti e la slealtà dei democratici ‘montiani’

A @m.claudia, una frequentatrice di questo sito, che si chiedeva perché quelli della destra del PD “cercano di denigrare il PD e non vogliono che la sinistra governi?”, ho risposto:
“Perché lo fanno, quelli della destra del PD (nonché "Europa")? Me lo sono chiesto anch'io e intanto li sto "bastonando" adeguatamente: 1) Perché i cattolici italiani, storicamente, essendo filo-Vaticano, sono inclini psicologicamente al tradimento (e sono rimasti i soli con questa inclinazione, dopo la scomparsa dei... comunisti e dell'impero del male). 2) Perché sono inclini a fare - spesso inconsapevolmente e nonostante la fede asserita nella terza virtù teologale, la carità, o chissà forse proprio per questo - gli utili idioti dei ricchi egoisti, avidi, spietati e affamatori”.
La sconcertante scoperta della scarsa empatia dei cattolici del PD


Video collegato:

Anche Alfredo D’Attorre dice che il traditore non è lui, ma Renzi, che ha stravolto in senso destrorso il programma di governo del PD.

Lilli Gruber ospita Alfredo D'Attorre (Sinistra Italiana), Paolo Mieli (Presidente RCS Libri) e Antonio Padellaro (Il Fatto Quotidiano)
10 novembre 2015
http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/ecco-la-sinistra-anti-renzi-10-11-2015-167197


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