lunedì 7 settembre 2015

Renzi, taglio delle tasse (IMU e TASI) nel segno di Berlusconi


L’eliminazione dell’IMU e della TASI sulla prima casa, per tutti senza distinzione di reddito, preannunciata da Renzi[1] è una decisione pessima, degna di un demagogo amorale come Berlusconi, il quale prima, nel 2008 (DL 93/2008), per ragioni elettorali abolì l’ICI sui ricchi[2] (a tutti gli altri aveva già provveduto Prodi), poi, nel 2013, per tener di nuovo fede ad una promessa elettorale che gli aveva fatto guadagnare consensi nell’ultimo scorcio di campagna elettorale, costrinse Letta[3] ad abolire l’IMU sulla casa principale, reintrodotta da Monti con la manovra cosiddetta salva-Italia (DL 201/2011), arrecando al bilancio dello Stato un buco di 4 miliardi. 

Il quale Monti ha perciò buon gioco ora nel proclamarsi più a sinistra del PD e di rinfacciargli di togliere, appena al governo, le rare forme di imposta patrimoniale.[4]

In effetti, come rilevato anche da Bersani,[5] la scelta di ridurre le tasse è giusta, ma va fatto tenendo conto di un criterio di equità (quelli in affitto stanno molto peggio, ma quasi nessuno se ne preoccupa), di progressività (art. 53 Cost.) e di certezza del gettito (l’IMU è difficilmente evadibile), nonché considerandone gli effetti sulla domanda aggregata e la crescita economica (sarebbe meglio dare i 4 miliardi ai senza reddito).

L’abolizione dell’IMU, invece, come avvenne per l’ICI, da una parte è un regalo per i ricchi, da un’altra è un ristoro piccolo per la gran parte dei contribuenti,[6] dall’altra ancora toglie risorse preziose che potrebbero – anzi dovrebbero – essere destinate all’housing sociale (voce estremamente carente in Italia) e servire per finanziare sia un corposo piano pluriennale di alloggi pubblici di qualità, sia il potenziamento dei sussidi all’affitto.

Nonostante questi gravi difetti, l’opposizione della minoranza PD e le critiche dell’UE, della Corte dei Conti, di Banca d’Italia e di altri,[7] lo spregiudicato e sempre più destrorso Renzi non demorde e conferma che varerà tale misura, con l’avallo sorprendente del ministro dell’Economia Padoan, che era invece contrarissimo quando faceva il funzionario OCSE.

Per parte mia, non potrò punire il PD elettoralmente, poiché questo l’ho già deciso e fatto quando improvvidamente abolì l’IMU.


[1] Renzi: "Dal 2016 via tassa prima casa, riduzione fisco mai vista"
Il segretario all'assemblea del Partito democratico lancia un messaggio: "Non siamo partito delle tasse". E fa il bilancio: "Quello che abbiamo fatto in sette mesi è degno di onore e orgoglio perché ha consentito al Paese di ripartire".
18 luglio 2015

[2] Analisi QQ/2/Abolizione dell‘ICI

[3] Letta, Epifani e Saccomanni, un trio di calabrache

[4] Mario Monti: «Io ero più a sinistra di Renzi»
L'ex premier ospite a In Onda: «Ho messo più tasse sulla proprietà di lui e di Letta»
03 settembre 2015

[5] Fisco, Bersani: "Giusto ridurre tasse, ma non come la destra"
L'ex segretario Pd: "Sacrosanto ridurre il carico fiscale, bisogna discuterne sul serio". E invita a leggere l'intervista di Visco su Repubblica nel quale l'ex ministro attacca il premier. Il plauso di Squinzi alla proposta del premier: "Va nella giusta direzione"
20 luglio 2015

[6] Cgia: con l'abolizione Tasi risparmio di 204 euro, ma per i ricchi sono 2000
I conti dell'Associazione di Mestre sulla proposta del governo di abolire le imposte sulla prima casa: per i possessori di case di tipo economico il risparmio sarà di 130 euro, ma chi ha un castello ne risparmierà 2.280
02 settembre 2015

[7] Il taglio della Tasi è un favore ai ricchi. Contrari Ue, Bankitalia e Corte dei Conti
Il governo tira dritto sull'abolizione delle imposte sulla casa, nonostante lo scetticismo di Bruxelles. A beneficiare della sforbiciata sarebbero solo i più ricchi. Già la Corte dei Conti e Bankitalia hanno sottolineato la priorità di tagliare le tasse sul lavoro e sulle imprese, che in Italia pesano più che in ogni altro Stato Ue
di GIULIANO BALESTRERI e RAFFAELE RICCIARDI
03 settembre 2015

Nomisma boccia il taglio della Tasi: "Favorisce i più ricchi"
L'Osservatorio sul mercato immobiliare si allinea alla Corte dei Conti, Bankitalia e Unione europea nella critica alla manovra del governo Renzi per cancellare l'imposta sulle case: "Non redistribuisce il carico fiscale nel senso di una maggiore equità"
05 settembre 2015


Post e articolo collegati:

12 (e più) motivi contro l’abolizione dell’IMU sulla prima casa, nessuno a favore

Abolizione IMU-TASI, l’allievo Renzi ha superato il maestro Berlusconi
http://vincesko.blogspot.com/2015/10/abolizione-imu-tasi-lallievo-renzi-ha.html

Camusso contro il governo su pensioni, esodati e taglio Tasi
10 settembre 2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/09/10/news/camusso_pensioni_esodati_tasse_casa-122568610/


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4 commenti:

  1. Tra l'altro incredibilmente abolirà anche l'imposta sulle case di lusso, cosa mai fatta e nemmeno tentata da Berlusconi. Il gettito oggi è basso ma con modifiche mirate (a livello catastale) poteva diventare una patrimoniale interessante per la grande ricchezza immobiliare.
    Personalmente avrei introdotto una detrazione unica come fece Prodi, dato che il riferimento al reddito o al patrimonio è troppo macchinoso.
    Sull'IMU anche Monti, quando annunciò a grandi linee il proprio programma elettorale, dichiarò la necessità di una riduzione complessiva.

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    1. Al di là delle dichiarazioni verbali fatte per contrastare la demagogia berlusconiana, il programma elettorale di Monti ("Agenda Monti") non fece alcuna menzione della riduzione dell'IMU, anzi contenne una proposta di imposta patrimoniale sui grandi patrimoni. Ne riporto i passi che mi colpirono di più, riguardanti: appunto, l'imposta patrimoniale, nonché il reddito minimo garantito e l'occupazione femminile, anche perché su questi tre temi avevo già ed ho scritto poi vari post nel mio blog e commenti a favore (purtroppo, il testo originale dell'Agenda Monti non è più reperibile poiché il sito di Scelta Civica non è più attivo):

      CAMBIARE L’ITALIA, RIFORMARE L’EUROPA
      UN’AGENDA PER UN IMPEGNO COMUNE
      PRIMO CONTRIBUTO AD UNA RIFLESSIONE APERTA
      Mario Monti

      QUESTIONE FEMMINILE
      “Le donne nella Società e nell’economia italiana
      Il ruolo delle donne nella vita economica e sociale italiana merita una riflessione a parte.
      L’Italia non potrà dispiegare il proprio potenziale di sviluppo economico se non riuscirà a valorizzare maggiormente le donne. Come ha stimato la Banca d’Italia, se raggiungessimo il traguardo fissato dal Trattato di Lisbona – un’occupazione femminile al 60 per cento --‐ il nostro Prodotto interno lordo aumenterebbe del 7%”.

      REDDITO DI CITTADINANZA
      “Reddito di sostentamento minimo, condizionato alla partecipazione a misure di formazione e di inserimento professionale”.

      IMPOSTA PATRIMONIALE
      “Per la prossima legislatura occorre un impegno, non appena le condizioni generali lo consentiranno, a ridurre il prelievo fiscale complessivo, dando la precedenza alla riduzione del carico fiscale gravante su lavoro e impresa. Questa va comunque perseguita anche trasferendo il carico corrispondente su grandi patrimoni e sui consumi che non impattano sui più deboli e sul ceto medio. Servono meccanismi di Misurazione della Ricchezza oggettivi e tali da non causare fughe di capitali. In questo modo il fisco diventa strumento per perseguire anche obiettivi di maggiore equità nella distribuzione del peso dell’aggiustamento”.
      http://download.repubblica.it/pdf/2012/politica/agendamonti.pdf

      Grazie del commento.

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  2. Sì, fece una dichiarazione sull'Imu da ridurre complessivamente ma senza poi riprendere il tema nel programma politico.
    Probabilmente aveva in mente un intervento complessivo sul patrimonio (case e titoli), oggi frammentato e scarsamente progressivo.

    Renzi sembra essere rinsavito e perlomeno ha reintrodotto l'imposta sugli immobili di lusso, che è comunque una riedizione dell'intervento berlusconiano.
    Male sul contante, ancor peggio della Tasi.

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