lunedì 3 agosto 2015

CCF, proposta iniqua e forse incostituzionale


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 503 del 25-11-14 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
CCF, proposta iniqua e forse incostituzionale
  
crisi, moneta di (***)
Una moneta statale per uscire dalla crisi
22/11/2014
L'emissione da parte dello Stato di "Certificati di credito fiscale" consentirebbe di creare una moneta nazionale complementare all'euro e di conseguenza nuova capacità di spesa senza generare debito. Un manifesto - appello di Gallino, Bossone, Cattaneo, Grazzini e Sylos Labini

Avevo già letta questa proposta dei CCF, non sono un esperto quindi le sparo così, ma vorrei avanzare due obiezioni: 1) la prima è che mi sembra anticostituzionale, poiché privilegia alcune categorie (lavoratori e imprese) e ne esclude altre (pensionati e disoccupati); 2) la seconda è che i disoccupati 15-64 anni in Italia (quindi senza considerare gli ultra64enni) formali sono 3 mln circa e potenziali (inattivi) 14 milioni circa, come farebbero a utilizzare il regalo dei CCF in buoni-tasse (“I CCF sarebbero utilizzabili dopo un certo periodo di tempo (due anni) per pagare ogni tipo di tassa e servizio alla pubblica amministrazione sia nazionale che locale: per esempio, Irpef, Irap, ticket sanitari, contributi pensionistici, multe eccetera.”)? I disoccupati sono esenti dai ticket sanitari. Questo forse è il motivo per cui gli autori della proposta hanno previsto di assegnare i CCF gratuiti solo alle imprese ed ai lavoratori con reddito tassato in maniera inversamente proporzionale al reddito. Ma è anche il suo difetto esiziale, poiché, messa così, la misura probabilmente sarebbe – come ho già detto - incostituzionale; ma se i CCF si dessero anche alle persone senza reddito sarebbero probabilmente classificati dall’UE – ammesso che la misura venisse approvata - come sussidi di protezione sociale e quindi ascrivibili al debito pubblico, che, anziché calare come chiedono, si incrementerebbe solo per questo di ben 400 mld in 2 anni o almeno della quota parte classificata come sussidi.
Io direi di lasciar perdere il set delle proposte immaginifiche e di migliorare ed implementare quelle, ancorché difficili, praticabili e congrue per uscire dal pantano: a) all’interno, un’imposta patrimoniale straordinaria corposa sul 5% più ricco delle famiglie; e/o b) costringere la BCE a fare quel che deve per statuto (art. 2), prima che l’ottusa Germania caschi insieme a noi e all’Euro: a) riportare il tasso d’inflazione poco sotto il 2% e b) sostenere la crescita economica ed un elevato livello dell’occupazione. Altre soluzioni – purché realizzabili - sono solo complementari.

Post scriptum:
La proposta originaria di Marco Cattaneo e Giovanni Zibordi (così come commentata da Enrico Grazzini su MicroMega (http://temi.repubblica.it/micromega-online/come-uscire-dalla-crisi-senza-uscire-dalleuro/) non includeva i disoccupati tra i beneficiari dei CCF né i BTP fiscali. Questa, nel testo proposto qui, non include tra i destinatari i pensionati.

Appendice

risposta a Vincesko
Stefano Sylos Labini
Mercoledì, 26 Novembre 2014 09:38:11
Evidentemente qui c'è un errore perchè i lavoratori sono gli occupati, i disoccupati e i pensionati, in altri termini la misura cerca di comprendere l'intera popolazione. La tassa patrimoniale non è affatto in contrasto con questa proposta, se ci fosse la forza politica si potrebbe procedere su entrambi i fronti: patrimoniale e moneta complementare all'euro a circolazione interna. Sulla BCE mi sembra che la Germania non lo permetterebbe mai.

Replica a Stefano Sylos Labini
Vincesko
Mercoledì, 26 Novembre 2014 20:46:04
Grazie della risposta, ma mi permetto di aggiungere:
1. Non sono sicurissimo, ma nella stesura originaria mancava l’inciso tra parentesi “(occupati, disoccupati e pensionati)”. D’altronde, è difficile considerare i pensionati nel novero dei lavoratori.
2. Come verranno classificati i disoccupati? Presumo in base all’iscrizione ai Centri per l’impiego. Attualmente i disoccupati sono circa 3,2 mln, ma è molto probabile che, se ci sarà la possibilità di ricevere i CCF, anche tutti i 14 mln circa di inattivi 15-64 anni si iscriveranno nella lista dei disoccupati, portandone il numero complessivo a circa 17,2 mln.
3. I lavoratori occupati sono circa 22,4 mln ed i pensionati circa 16,5 mln. Quindi – ad esclusione dei lavoratori autonomi e delle aziende – siamo ad un totale di potenziali beneficiari di 56,1 mln.
4. Rimane inevasa la mia obiezione concernente la possibilità che i 17,2 mln di disoccupati (inclusi gli attuali inattivi) possano restituire l’importo dei CCF ricevuti. Come verranno allora considerati i CCF non rimborsati? Sussidi e quindi spesa sociale?
5. Infine, la BCE. E’ chiaro che la Germania non è d’accordo acché la BCE adempia il suo statuto. Ma proprio per questo io da mesi propongo di denunciare la BCE alla Corte di Giustizia Europea, unica Autorità sovraordinata giurisdizionalmente ad essa (art. 35 Statuto BCE).
(Per le motivazioni, le prove documentali e i dettagli, v. Allegato alla Petizione al Parlamento europeo: la Bce non rispetta il suo statuto
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2821720.html oppure http://vincesko.blogspot.it/2015/03/allegato-alla-petizione-al-parlamento.html ).

precisazioni
Stefano Sylos Labini
Giovedì, 27 Novembre 2014 12:03:44
l'obiettivo è quello di comprendere l'intera popolazione che si può suddividere in occupata, disoccupata e pensionata

i ccf possono essere convertiti in euro, in tal modo chi non ne ha bisogno può comunque aumentare il suo reddito disponibile e quindi la capacità di spesa

sulla BCE la questione è complicata

Obiezione
Vincesko
Giovedì, 27 Novembre 2014 21:43:44
Sulla BCE, vista la normativa, se si rigetta il complesso d'inferiorità verso l'egemone Germania, che per gli Omt (Outright Monetary Transaction), tramite la Corte Cost., ha presentato ricorso alla Corte di giustizia, e si rispetta la condizione che le regole non valgano soltanto per i Paesi deboli ed i poveri cristi ma per tutti, la questione è, invece, semplice e chiara. E per denunciare la BCE alla Corte di giustizia per violazione statutaria non bisogna chiedere il permesso a nessuno, neppure all'arrogante Germania o alla Commissione europea "controllata" dalla Germania, com'è nel caso dei CCF, che in ogni caso mi auguro vengano implementati.

Segnalazione
Vincesko
Sabato, 06 Dicembre 2014 15:29:46
Segnalo che la stessa incongruenza c’è tra il testo riportato oggi da Economia e politica “Un appello per uscire dalla crisi con l’emissione di moneta statale a circolazione interna”
Enrico Grazzini, Stefano Sylos Labini - 06 dicembre 2014
”Il nostro progetto prevede che lo Stato italiano emetta gratuitamente a favore dei lavoratori e delle imprese CCF ad utilizzo differito”
http://www.economiaepolitica.it/europa-e-mondo/un-appello-per-uscire-dalla-crisi-con-lemissione-di-moneta-statale-a-circolazione-interna/ , in cui come ricordavo manca l’inciso tra parentesi “(occupati, disoccupati e pensionati)”, ed il testo che si trova nel link al suo interno al sito dell’Associazione Paolo Sylos Labini:
“Proponiamo che lo Stato italiano emetta gratuitamente a favore dei lavoratori dipendenti e autonomi, delle imprese, dei disoccupati e dei pensionati, Certificati di Credito Fiscale ad utilizzo differito”.


Articolo collegato:

Un’autorevole conferma della mia tesi sui poteri della BCE:

L’EX PRESIDENTE DELL’EUROTOWER
«Francoforte ha tutti gli strumenti, non c’è bisogno di ampliarne i poteri»
di 
Giuliana Ferraino
26 novembre 2014


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