mercoledì 1 luglio 2015

Dialogo sui capitali esportati in Svizzera, il debito pubblico ed altro


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 397 del 29-10-13 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Dialogo sui capitali esportati in Svizzera, il debito pubblico ed altro


Riporto una discussione sui capitali esportati illegalmente in Svizzera (tornati d’attualità dopo le recenti dichiarazioni del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, su un nuovo “scudo fiscale” sui capitali illegalmente esportati [*]), svoltasi nel mese di luglio scorso su Huffington Post.

Fabrizio Saccomanni: "Tasseremo i capitali in Svizzera. Un saldo per chiudere il passato"
L'Huffington Post  |  Pubblicato: 28/07/2013 11:20 CEST  |  Aggiornato: 28/07/2013 12:31 CEST


14:53 su 28/07/2013
Per ragguagliare sugli ammontari in gioco, traggo dal mio post “Pro-memoria delle misure anticrisi”, nota 5:

“[…] Nel caso italiano, l'una tantum sarebbe circa del 25% dei 150 miliardi di euro stimati, secondo indiscrezioni di stampa, quindi pari a 37,5 miliardi di euro di incassi. Un bel colpo. Inoltre quanto alla tassazione sugli interessi, facendo una proporzione analoga a quella prevista dagli accordi austriaci, l'Erario italiano potrebbe contare su 625 milioni di incassi all'anno. Insomma non proprio noccioline. Vale la pena pensarci e verificare se non valga la pena di seguire le orme tedesche e ora austriache. Alle casse statali non farebbe che bene”. di Vittorio Da Rold - 
http://24o.it/Hywx4

(continua)

15:00 su 28/07/2013
PS:
Promemoria delle misure anti-crisi
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2761788.html

14:53 su 28/07/2013
(segue)

Inoltre, rammento al ministro Saccomanni che, oltre ai capitali esportati illegalmente in Svizzera, rimane da affrontare anche quello del recupero dell’IVA sui capitali “scudati”.

Traggo dal mio post “Tre misfatti quasi sconosciuti del fu governo dei tecnici”
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2783861.html

"IVA sui capitali “scudati”.
Il terzo misfatto riguarda i capitali “scudati”, che, per volere del governo Berlusconi-Tremonti, poterono rientrare in Italia pagando appena il 5%. Il governo Monti, facendo un grazioso regalo ai ricchi evasori, ha varato una norma apposita per impedire il recupero dell’IVA su tali capitali.
Ho ricavato questa notizia, che anche io ignoravo del tutto, dall’ultima newsletter (la n. 47 del maggio 2013) dell’europarlamentare dell’IDV Niccolò Rinaldi (la sottolineatura è mia):
2. La vera battaglia dell'Europa: contro la grande evasione […]".

foto
Superutente di HuffPost
Leggo, scrivo, cerco di capire.
17:31 su 28/07/2013
Questa non la sapevo! Avevo considerato il 5% un insulto ma pure il regalo sull' IVA noooo.

***

foto
Superutente di HuffPost
Leggo, scrivo, cerco di capire.
15:08 su 28/07/2013
Per ragionare in questo modo devono proprio essere con l' acqua alla gola.

16:05 su 28/07/2013
Commento incomprensibile. Provo a farti capire.
1. Al limite, noi, non loro, che sono semplicemente i nostri amministratori.
2. Dopo ben 330 mld di manovre finanziarie correttive della scorsa legislatura, distribuiti in modo molto iniquo, i conti pubblici stanno molto meglio di 2 anni fa.
3. Ora, per fare le cose necessarie (in particolare, finanziare la crescita e gli ammortizzatori sociali anti-crisi, incluso un piano corposo pluriennale di alloggi pubblici di qualità per dare un alloggio ad affitto sociale, che fa la differenza tra la sostenibilità economica pur con un piccolo reddito e la povertà), occorrono ovviamente risorse finanziarie. Da prendere - per forza e per equità - dagli unici che ora le hanno: i ricchi (grosso modo la metà del decile più ricco, vale a dire il 5% degli Italiani), il che per giunta non avrebbe un effetto recessivo, da evitare assolutamente. La strada obbligata, allora, non può che essere, tra l’altro: a) un'imposta patrimoniale ordinaria con franchigia di almeno 800 mila €; b) entrate straordinarie/ordinarie appunto sui capitali esportati illegalmente; e c) un prestito forzoso di almeno 150 mld, per ridurre celermente l'enorme debito pubblico (anche per l’obbligo del fiscal compact) ed i correlati ingenti interessi passivi. Il miliardario SB finora vi si è opposto strenuamente, influenzando i maitre a penser, utili idioti dei ricchi, che ora propongono (quasi) esclusivamente la vendita di cespiti pubblici, incluso il ministro Saccomanni, che però li vorrebbe usare come collaterali (garanzia).
Meglio non contribuire all’ammuina, che favorisce soltanto i ricchi.

foto
Superutente di HuffPost
Leggo, scrivo, cerco di capire.
17:29 su 28/07/2013
Ragionamento ineccepibile anche se l' aumento del debito pubblico non mi fare stare molto tranquillo. Comunque intendevo dire che con la pressione fiscale ai nostri livelli la tassazione di questi intoccabili (si spera ormai per poco) è diventata una necessità. L ' avessero fatto prima....

foto
Superutente di HuffPost
19:41 su 28/07/2013
Mi scusi l'ardire , ma ... Dopo ben 330 mld di manovre finanziarie correttive della scorsa legislatura, distribuiti in modo molto iniquo, i conti pubblici stanno molto meglio di 2 anni fa.....dove lo ha letto?
Sa, su HP se ne leggono di tutti i colori e questo potrebbe essermi sfuggito....

Superutente di HuffPost
20:58 su 28/07/2013
Beh, in effetti se ti è sfuggita la notizia data da tutti i media compreso Topolino dell'uscita dall'Italia dalla procedura d'infrazione della Commissione Europea, può esserti anche sfuggito qualcosa scritto dall HP.
foto
Superutente di HuffPost
21:22 su 28/07/2013
Invece a lei è sfuggito il fatto che, dopo il "risanamento", il debito pubblico è salito da 126 a 131!

Superutente di HuffPost
23:24 su 28/07/2013
Che mi sia sfuggito lo dice lei (se lo preferisce al tu). Così come che questo dato significhi che ia cifra oggetto della discussione del post non sia servito a rimettere a posto certi dati fondamentali dell'italia. Evidentemente anche la commissione europea ha sottovalutato il dato del debito pubblico e si affretterà a chiedere chiarimenti alla sua sapienza.

23:51 su 28/07/2013
Deduco che:
1. anche tu, come milioni di altri creduloni, sei stato vittima del sistema paramafioso di DISINFORMAZIONE berlusconiana-tremontiana-sacconiana (se ti può consolare, incredibile ma vero, assieme persino a docenti universitari di Economia o frequentatori abituali di blog economici);
2. non sei stato (?) una delle vittime delle manovre, almeno di quelle berlusconiane;
3. sei molto distratto (ma nessuna distrazione, direbbe Freud, è casuale)

Riporto i dati e le fonti, già allegate qui almeno una decina di volte e che peraltro sono incluse anche in una delle note dei 2 post linkati più sotto:

Riepilogo (importi cumulati da inizio legislatura):
- governo Berlusconi-Tremonti 266,3 mld;
- governo Monti 63,2 mld;
Totale 329,5 mld.

(continua)

23:52 su 28/07/2013
(segue)

LE CIFRE. Le manovre correttive, dopo la crisi greca, sono state: • 2010, DL 78/2010 di 24,9 mld; • 2011 (a parte la legge di stabilità 2011), due del governo Berlusconi-Tremonti (DL 98/2011 e DL 138/2011, 80+60 mld), (con la scopertura di 15 mld, che Tremonti si riprometteva di coprire, la cosiddetta clausola di salvaguardia, con la delega fiscale, – cosa che ha poi dovuto fare Monti – aumentando l’IVA), e una del governo Monti (DL 201/2011, c.d. decreto salva-Italia), che cifra 32 mld “lordi” (10 sono stati “restituiti” in sussidi e incentivi); • 2012, DL 95/2012 di circa 20 mld. Quindi in totale esse assommano, rispettivamente: - Governo Berlusconi: 25+80+60 = tot. 165 mld; - Governo Monti: 22+20 = tot. 42 mld. Se si considerano gli effetti cumulati da inizio legislatura (fonte: “Il Sole 24 ore”), sono: - Governo Berlusconi-Tremonti 266,3 mld; - Governo Monti 63,2 mld. Totale 329,5 mld. Cioè (ed è un calcolo che sa fare anche un bambino), per i sacrifici imposti agli Italiani e gli effetti recessivi Berlusconi batte Monti 4 a 1. Per l'equità e le variabili extra-tecnico-contabili (immagine e scandali), è anche peggio.

“Il lavoro ‘sporco’ del governo Berlusconi-Tremonti”
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2747515.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/il-lavoro-sporco-del-governo-berlusconi.html
foto
Superutente di HuffPost
08:22 su 29/07/2013
Ecco come si fa a leggere i ...numeri.
Il debito pubblico è salito in poco più di due anni da 126 a 130. Lei lo chiama risanamento....

10:02 su 29/07/2013
Vedo che qualunque sia la risposta del tuo interlocutore, hai una reazione istintiva, predeterminata, un po' paranoica. [*]
Non ti conosco molto, ma mi sembra che le tue convinzioni paranoiche riguardino preferibilmente il “comunismo”, l’IMU, il debito pubblico. Osservo:
1) Il debito pubblico è soltanto una delle variabili macroeconomiche;
2) il suo aumento era ampiamente previsto;
3) uno dei fattori del suo aumento è il contributo dell’Italia al salvataggio dei Paesi dell’Eurozona (45 mld nel 2012), citato dal ministro Saccomanni nella sua intervista;
4) la sua riduzione – in valore assoluto e/o relativa, in rapporto al PIL – sul versante “interno”, può essere attuata almeno in 3 modi: 1) gradualmente in un arco temporale ampio, facendo sì che la spesa pubblica aumenti meno del PIL; 2) mettendolo in comune a livello UE e per questo pagando un tasso d’interesse più basso; 3) celermente, attraverso un prestito forzoso (di almeno 150 mld, ipotesi Fitoussi) su una platea selezionata e/o la vendita di cespiti pubblici e/o l’utilizzo di questi come garanzia (ipotesi Saccomanni ed altri);
5) il giudizio della Commissione Europea sul debito pubblico italiano, nel suo ultimo rapporto, è favorevole, sia nel breve che nel lungo termine, e comparativamente migliore di quello di altri Paesi che pagano tassi inferiori (cfr.
http://keynesblog.com/2012/12/20/il-debito-italiano-e-sostenibile-mai-rischiato-il-fallimento/ ).

[*] 
http://it.wikipedia.org/wiki/Paranoia
foto
Superutente di HuffPost
11:16 su 29/07/2013
Tutto giusto, tutto bello ma la sostanza non cambia; se non si inverte e anche violentemente il PIL, pensare ad un prestito per pagare un altro prestito è pura follia.
Se la sua banca le chiede un piano di rientro, lei lo fa chiedendo un prestito ad un'altra banca?
E il PIL NON si inverte aumentando tasse e IVA, mettendo l'IMU senza diminuire DRASTICAMENTE le spese improduttive dello stato.

12:30 su 29/07/2013
Sei un caso disperato.
1. Se non ho come ripagare un debito, o faccio default o, se posso, chiedo un altro prestito. Tertium non datur.
2. Visto che non lo hai capito, il prestito forzoso su una platea selezionata (i ricchi) a) sarebbe ad un tasso sensibilmente più vantaggioso per lo Stato, che quindi risparmierebbe sugli interessi, che, come insegna la Banca d’Italia, ora sono l’unica determinante del debito (posto che il deficit è basso e sotto controllo); e b) poiché è sui (relativamente pochi) ricchi, non avrebbe effetti recessivi.
3. Per far crescere il PIL, occorrono necessariamente risorse, che si possono ricavare o – gradualmente - da una minore spesa pubblica (inclusi gli interessi passivi), già abbondantemente tagliata (vedi ad es. i notevoli risparmi pensionistici, quantificati dalla RGS in 300 mld tra il 2020 e il 2060) o – celermente - da maggiori tasse sui ricchi.
4. Sia l’IMU che l’IVA sono state decisioni del governo Berlusconi (cfr. post già allegato sulle CIFRE). Il governo Monti le ha rese più eque.
5. Gli effetti recessivi sul PIL hanno avuto come determinante principale e preponderante le manovre finanziarie correttive varate dal governo Berlusconi nella scorsa legislatura (267 mld su 330, cfr. post citato).
foto
Superutente di HuffPost
14:26 su 29/07/2013
Quello che lei si ostina a non capire che lo stato italiano NON DEVE chiedere nulla; deve RISPARMIARE, visto che poi i debiti li farebbe pagare a noi con altri aumenti di tasse, a cominciar dai costi standard che ci darebbero SUBITO almeno 30 Mld.
Il resto segue a ruota....

21:15 su 29/07/2013
Con me, per i costi std, sfondi una porta aperta (ho scritto questo lungo post sul tema http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2737476.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/analisi-quali-quantitativa19-spesa.html ), ma è più facile a dirsi che a farsi; neppure il tosto Enrico Bondi è riuscito nell'impresa. Meglio chiedere i soldi ai ricchi, non appena verrà defenestrato SB. Ma occorre non fare ammuina, che favorisce solo i ricchi.

Superutente di HuffPost
21:55 su 29/07/2013
Certo, più facile farli tirare fuori dal Nord piuttosto che dal Sud il quale continua a sperperare e far debiti; io NON sono assolutamente d'accordo anche e soprattutto perché, con tutta probabilità, verrei considerato "ricco" solamente per aver lavorato bene per tutta la vita, accumulato e non sperperato e, soprattutto, continuato a produrre e costruire cose che coloro i quali mi considerano ricco non sono stati capaci di fare.
Troppo comodo, mio caro, fare le cicale e poi prendersela con le formiche; se fossimo stati TUTTI molto più formiche ora non saremmo in questa situazione.
foto
Superutente di HuffPost
10:22 su 29/07/2013
Andrebbe anche fatto presente ai "maghi" che postano su HP, che
1. l'aumento del debito pubblico non si ferma dall'oggi al domani, ci vorranno anni prima di invertirne il senso

2. Prodi (PD) riuscì a non a farlo aumentare la crescita del debito, anche grazie alle misure adotttate dall'odiato Visco

Se gli Italiani avessero messo Prodi in condizione di finire il mandato ora non saremmo qui nelle condizioni in cui ci troviamo. Ma tra Prodi e Berlusconi gli Italiani hanno scelto il venditore di balle. Non dimentichiamocelo questo.

10:41 su 29/07/2013
Giusto. E sono (quasi) sicuro che Nanni Nanni, che ora si lamenta paranoicamente del debito pubblico, è uno di quelli che hanno scelto il venditore di balle.

10:46 su 29/07/2013
PS:
“Chi ha fatto il debito pubblico? Oscar Giannino smonta la teoria della "Prima Repubblica"
# Governo Berlusconi I: 330 milioni al giorno di debito
# Governo Berlusconi IV: 207 milioni al giorno
# Governo Prodi: 96 milioni al giorno
# Governo D'Alema: 76 milioni al giorno
Quindi il serial killer dell'economia italiana ha un nome e un cognome: Silvio Berlusconi”.
“AQQ21-Piccolo Dossier Debito pubblico”
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2765477.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/analisi-quali-quantitativa21-dossier.html
foto
Superutente di HuffPost
11:22 su 29/07/2013
Sotto Berlusconi il debito è passato da 1500 a 2000 miliardi, questa in parole povere è la tragica verità. Il conto da pagare dal venditore di tappeti è tragico, ingiusto e drammatico, lasciato in eredità a tutti - inclusi sopratutto, chi non lo ha mai votato.

[*] Rientro di capitali, il piano del governo Letta per il rimpatrio di 200 miliardi. Autodenuncia e via le sanzioni penali
L'Huffington Post  |  Pubblicato: 28/10/2013 08:47 CET  |  Aggiornato: 28/10/2013 08:53 CET


Nessun commento:

Posta un commento