mercoledì 3 giugno 2015

La morsa che innervosisce Renzi


Marco Bracconi  -  3 GIU 2015
Se Renzi guarda l'Italia


Analisi condivisibile. Ma, ripeto: Renzi non è attrezzato intellettualmente per strategie dotte e lungimiranti. Egli ha la cultura e la psicologia del bravo venditore porta a porta, della corrente manipolatoria.[1] E, soprattutto, è un Edipo nato e pasciuto,[2] quando deve raggiungere i suoi obiettivi che considera prioritari. 
Egli è, come i suoi predecessori, stretto in una morsa: da una parte (come ha pensato di fare all'inizio del suo mandato), vorrebbe attuare una politica economica espansiva dopo una depressione durata in pratica 7 anni, che gli farebbe fruttare molti consensi, ma che abbisogna di risorse ingenti; dall'altra, arresosi, all'esterno, al niet del duo massonico reazionario Merkel e Schaeuble (come ha fatto anche il massone e mediocre Hollande), [3] e non ardendo prendere i soldi, all'interno, a coloro che, dopo manovre finanziarie correttive sesquipedali e molto inique (in gran parte di Berlusconi, in parte di Monti, in piccolissima parte di Letta),[4] li hanno: il 5% più ricco delle famiglie, irretito dal massone e prudente Padoan, ha sposato la causa dei ricchi e degli industriali e cerca di barcamenarsi, supplendo con molta propaganda alla carenza - oggettiva e inevitabile - dei risultati. 
E' questa situazione scomoda che gli fa perdere lucidità e, abbinata al dato caratteriale, lo induce a scelte autolesionistiche (vedi il rapporto muscolare con la minoranza interna o la riforma della scuola con un'impronta managerial-efficientistica, che cozza platealmente con un mondo mammone-femminile-ameritocratico, o la questione dei pensionati, entrambi bacini elettorali tradizionali del PD). Aggravato tutto questo dalla sua terribile inclinazione alla menzogna, esiziale per un leader di (centro)sinistra.
La nobilitade di Renzi (l'ho scritto nel mio blog mesi fa)[5] si parrà in campo economico. Ma dovrà avere il coraggio di fare scelte necessarie ma molto scomode per l'establishment europeo e/o nazionale. Difficilissimo, ma non impossibile. Altrimenti - temo - sarà una lenta agonia per lui e il Paese.
Vincesko

[1] La comunicazione di Matteo Renzi

[2] Renzi non è Telemaco ma Edipo

[3] UE, dirigenti illuminati o massoni reazionari?
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2826862.html 

[4] Il lavoro ‘sporco’ del governo Berlusconi-Tremonti

[5] La vera nobilitade del tosto, concreto, coraggioso e leale Renzi


Appendice

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@magnagrecia7: lei scrive sulla riforma della scuola:..con un'impronta che cozza platealmente con un mondo mammone-femminile-ameritocratico...lei non ha nemmeno idea di cosa sarebbe la scuola senza il femminile e senza le donne tra i nostri ragazzi. Mandate pure avanti solo gli uomini, così come é accaduto ancora nel voto delle regionali; legga le statistiche della corruzione: i maschi sono antropologicamente avvezzi alla corruttela e agli affarismi dai tempi di Cesare..le donne rimediano quando possono, anche nei luoghi di lavoro gliel'assicuro. Fortunati quelli che leggono il suo blog

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@Jane (3 giugno 2015 alle 14:00)
Credo ne abbiamo già discusso in HP. La mia tesi è questa: noi siamo frutto, in parte, dei geni, e in parte (maggiore) dell’interazione con l’ambiente - nell’ordine: familiare, scolastico e sociale -, cioè dell’educazione, segnatamente nel primo periodo della vita (dalla gravidanza all’adolescenza), che è quello maggiormente formativo. Il fulcro dell’educazione familiare è la donna-mamma. Il corpo docente, in particolare nei primi gradi, è prevalentemente femminile. La società – la politica - è controllata prevalentemente dai maschi, ma il danno ormai è fatto. Corollario ( = conseguenza logica): se gli Italiani sono mammoni, indisciplinati, ameritocratici, lamentosi e corrotti, la colpa maggiore è delle donne-mamme, soprattutto, e delle insegnanti.
Vincesko

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Fino a quando non si avra' il coraggio di perdere dicendo cose giuste (per vincere o perlomeno cambiare il domani) lo scivolamento a destra di questo paese continuera' ininterrotto. Come insegui posizioni di destra vinci una volta poi senza il coraggio di cambiare davvero.. ti ritrovi che piace addirittura di piu' una destra xenofoba. Succede in tutta europa il riformismo non esiste piu': esiste solo il rincorrere logiche di potere (economico) sempre piu' autoritarie. Logiche autoritarie che impongono il successo con la menzogna prima ancora che la verita' spacciando il benessere di pochi come quello di molti. La menzogna e' la cifra di Renzi. Oggi twitta l'istat che ci dice che sono aumentati gli occupati senza dire fino fondo dove e come. Infatti nel suo documento Istat dice testualmente " Al calo degli occupati nelle classi di età 15-34 anni e 35-49 anni (-1,7% e -1,4%, rispettivamente), continua a contrapporsi la crescita degli ultra 50enni (+5,3%)". Ecco questo e' "merito" delle grandi riforme di Renzi o della Fornero che ritarda l'andare in pensione? Questo e' un bene ? Ecco una politica piu' credibile dovrebbe porre piu' domande che false verita' prima ancora di dare risposte o rispostucole sbagliate. Altrimenti vincera' Salvini o peggio con risposte sbagliate inumane e di corto respiro ma che risultano piu' verosimili che le bugie imbellite di retorica.

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@lorenzollp (3 giugno 2015 alle 12:20)
Anche tu sei vittima della interessata e scandalosa DISINFORMAZIONE del furbo, mendace e fintamente paranoico Salvini (e di quasi tutti gli altri, persino della professoressa Fornero): il pensionamento lo ha ritardato più Sacconi (DL 78/2010) che la Fornero (Dl 201/2011).
Vincesko

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Vorrei proporre una riflessione: 4 candidati maschi del PD, di cui 2 personalità piuttosto autoritarie come De Luca ed Emiliano, hanno vinto. La Marini in Umbria ha fatto un risultato assai mediocre, rispetto alle,tradizioni della sinistra in quella regione, simili alla vicina Toscana dove Rossi ha vinto a mani basse. Le due candidate donne in Veneto e Liguria, opposte a due uomini della,destra, hanno perso alla grande. Ecco: non ci sarà anche una componente maschilista forte nel voto degli italiani, con cui fare i conti?

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@Luciano (3 giugno 2015 alle 14:37)
Sia la popolazione che l’elettorato, in Italia, sono costituiti in prevalenza da femmine.
In Italia, in particolare al Sud, vige il matriarcato e una sorta di divisione tacita del potere: in casa comanda la donna e fuori (politica, economia, ecc.) comanda il maschio.
Vincesko


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